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[John Grisham] La Prima Indagine di Theodore Boone

Inviato: domenica 03 aprile 2011, 22:29
da Bramo
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Un mese e mezzo fa è arrivato in Italia il nuovissimo romanzo di John Grisham, come sempre per mano della Mondadori. La particolarità del libro è data dalla scrittina che compare in alto sulla copertina: "Il primo romanzo per ragazzi del maestro indiscusso del legal thriller". Ora, questi strilli sono notoriamente altisonanti e accalappia-lettori, in questo caso però almeno metà del messaggio è veritiero: che John Grisham sia il maestro indiscusso del legal thriller è una cosa verissima a mio parere, non foss'altro per il fatto che non conosco nessun altro autore che si sia cimentato in questo particolare genere narrativo. Di scrittori thriller ne abbiamo a palate, ma di scrittori che si siano specializzati con tale costanza in questo settore del thriller, quello ambientato nelle aule dei tribunali e che vede come protagonisti giudici, avvocati e imputati conosco solo Grisham.
E lo apprezzo anche: per quanto il suo stile di scrittura non sia niente di innovativo o particolarmente notevole, romanzi come Il Socio, Il Rapporto Pelican, L'Uomo della Pioggia, Il Cliente, Il Broker sono stati miei compagni di giornate appassionanti in cui divoravo pagine su pagine per vedere come sarebbe andata a finire la vicenda. Non è il meccanismo dei gialli, qui se c'è un colpevole di norma il lettore sa dal principio chi è, ma è la voglia di vedere come il protagonista riesce a districarsi nella marea di guai e pericoli in cui si è immerso o in cui è stato gettato che spinge il lettore ad amare questi romanzi e questo autore. Inoltre l'atmosfera "giudiziaria" particolarissima è decisamente intrigante, e dato che Grisham tratta la materia con grande competenza risulta sempre un piacere per me leggere i suoi lavori.

La parte che contesto di quello strillo è invece quella che indica questo libro come un romanzo per ragazzi. A mio parere, l'unica cosa che distingue questo lavoro dagli altri legal thriller dell'autore è il fatto che il protagonista non è un adulto ma un ragazzino di 13 anni, Theodore Boone appunto (non è nemmeno la prima volta che un ragazzino sia tra i personaggi di un romanzo dell'autore, anche se mai come protagonista). Per il resto le dinamiche legali che vengono narrate non si discostano molto da quelle a cui Grisham ci ha abituato negli anni, forse sono solo leggermente semplificate ma non ho notato nessuno scarto significativo.
La storia è quindi intrigante come molte altre raccontate dall'autore: nella cittadina di Strattenburg sta avvenendo un grosso processo per omicidio, dove l'imputato è un ricco giocatore di golf accusato di aver ucciso la moglie. Il processo catalizza l'attenzione di molte persone, compresa quella di Theo, che pur essendo solo un ragazzino dimostra uno spiccato interesse per la materia legale, oltre che grande competenza, derivate probabilmente anche dai genitori, entrambi avvocati. L'interesse di Theo verso il processo è prettamente "intellettuale", fino a quando tramite un amico non viene a conoscenza dell'esistenza di un testimone che può ribaltare le sorti del processo.

Il romanzo non è esente da pecche, che mi stupiscono dal momento che generalmente le opere di Grisham non ne hanno. Ne evidenzio tre: alcune sottotrame sono brutalmente abbandonate, il protagonista ragazzino obbliga a inserire elementi un po' stereotipati e la figura stessa del protagonista rischia di essere inverosimile.
La prima è la più grave: non si può accennare all'amica del cuore di Theo che ha problemi col divorzio dei suoi e lasciare poi la cosa in sospeso, così come non si può lasciare in sospeso la nascente relazione con la bellona della scuola o il destino degli amici extracomunitari della famiglia Boone. La seconda pecca è un po' inevitabile, ma il fatto che occorra inserire la scuola con i suoi orari, le amicizie, le infatuazioni, gli amorazzi, i compiti, gli orari della cena... boh, rende il romanzo decisamente strano, e mostra tutta l'inadeguatezza da parte di Grisham nel parlare di un mondo a lui abbastanza estraneo e a un pubblico diverso dal suo solito, anche perchè cerca di inquadrare nella normale (per quanto stereotipata) vita di un pre-adolescente un personaggio che di normale ha poco. Qui arriviamo alla terza pecca, la meno grave. Potrei addirittura dire che non è una pecca ma una componente godibile. Ovviamente è poco credibile che un tredicenne abbia una conoscenza tale delle leggi e del sistema legale americano, che sappia le varie scorciatoie per accedere agli atti dei processi on line, che abbia il grande rispetto del giudice amicone e che sia pronto a risolvere i piccoli e grandi problemi legali dei suoi compagni di scuola. Ma se accetto l'idea che un giovanotto possa essere un mago sopravvissuto a un incantesimo mortale o che un ragazzetto possa essere un genio criminale a capo di un impero di loschi traffici, posso anche accettare che un giovane ragazzo possa essere diventato un abilissimo avvocato in erba.
Il vero problema sono le prime due caratteristiche, quindi, su cui si può anche passare sopra in nome di una storia chiara, ben raccontata, interessante e con un protagonista sfaccettato e della personalità intrigante. Non simpatico, per via delle sue conoscenza passa qualche volta per saccente al lettore, oltre che essere un asociale... ma intrigante sì, ha una bella personalità da essere raccontata ai lettori.
Inoltre il titolo italiano suggerisce che questo romanzo non rimarrà un'isolata incursione di Grisham nel mondo della letteratura per ragazzi, e infatti basta guardare la Wiki inglese per vedere che il prossimo luglio è già previsto il secondo romanzo con protagonista Theodore Boone. Quindi probabilmente molte cose lasciate in sospeso potrebbero essere sviluppate nel prossimo (prossimi) romanzo :)

Un romanzo che tutto sommato consiglio: per chi conosce e apprezza Grisham, ma anche per chi non ha mai letto niente dal momento che può essere un modo "soft" per avvicinarsi alla sua narrativa prima di approdare ai suoi veri capolavori che ho elencato a inizio post.