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[Marco Presta] Un Calcio in Bocca fa Miracoli

Inviato: sabato 17 dicembre 2011, 22:40
da Bramo
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Un paio di settimane fa mi sono riletto Achille Piè Veloce, non so perchè ma all'improvviso mi era venuta una voglia di rituffarmi in quelle pagine.
CI ho ritrovato, oltre che la fotografia di un'Italia del 2003 drammaticamente simile a quella attuale, anche quel piacere di raccontare scorci di vite e sentimenti umani che ricordavo come uno dei punti forti del romanzo di Benni.
La settimana scorsa ho preso quasi per caso questo Un Calcio in Bocca fa Miracoli, un po' perchè la trama mi ispirava, un po' perchè l'autore è quel Marco Presta che insieme ad Antonello Dose conduce su Radio Due la divertentissima trasmissione Il Ruggito del Coniglio.
Non mi aspettavo chissà cosa, un romanzetto che mi facesse ridacchiare un po'.
Invece ho trovato un'ottima prova, per essere un esordiente: il romanzo di presenta sì molto divertente, ma il fatto che l'ironia venga trasmessa con una proprietà di linguaggio notevole e con tempi comici altrettanto perfetti, che sfruttano le possibilità della nostra splendida lingua italiana, mi ha ricordato assai la scrittura di Benni. Impressione che aumenta quando si vede in ogni pagina come questa comicità si fonda in modo ottimo con la serietà delle tematiche affrontate, presentando al lettore delle siutazioni-tipo che rischiano di scadere nel melenso e che invece vengono salvate da tale eventualità grazie all'ironia della narrazione e alla caratterizzazione del protagonista, un anziano signore che è però l'emblema dell'opposto a cui si pensa quando si pensa a una persona anziana. Come si definisce lui stesso nella prima riga del libro, lui è un vecchiaccio. Questo lo rende un personaggio disilluso dalla vita e che la affronta, arrivato quasi in vista della meta, con fare cinico e disincantato. Solo andando avanti col romanzo parrà che una piccola parte di lui non sia così satirica e chiusa nei confronti del mondo, ma Marco Presta ci salva dalla solita parabola del personaggio negativo che in seguito a vicissitutidini particolari si redime e diventa buono. Ebenezer Scrogge funziona nella classica novella natalizia, oggi rischia la stucchevolezza.
In questo romanzo invece tutto resta più fumoso, sottopelle, e anche se sicuramente una parabola questo vecchiaccio la compie sicuramente è più realistica.
Tra le persone che incontriamo al suo fianco merita una menzione particolare l'amico Armando: dalla trama sul risvolto del libro pensavo che la sua presenza sarebbe stata più massiccia e incisiva, invece prende poco più spazio di altri comprimari della umane vicende raccontate da Presta: è però sicuramente un personaggio notevole, anche solo per il suo essere l'esatto opposto del protagonista, il suo Dottor Keckyll, la sua immagine specchiata.

Un romanzo che non ti aspetti, che riesce a parlare con ironia e leggerezza della vita e dei rapporti umani partendo dalla posizione di chi la guarda quasi dall'esterno e che tratta tutti e tutto cinicamente e con spietatezza. Un punto di vista sicuramente molto interessante e che offre al lettore uno squarcio di vita tranquilla su cui riflettere.

Il libro è edito da Einaudi, è uscito nel 2011, costa euro 16,50 e si compone di 190 pagine.