[Tito Faraci] Il Popolo delle Tenebre
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Nella collana "Disney avventura" dell'etichetta "Disney libri", Topolino ha vissuto avventure fuori dai canoni fumettistici, soprattutto per quanto riguarda la lunghezza delle storie, ma per certi versi anche per il modo in cui esse sono raccontate.
Nella serie, spicca un romanzo breve dalla penna di uno dei maggiori interpreti moderni di Mickey Mouse.
La trama: Topolino ha scritto un libro basandosi sulle sue avventure. Un regista di film di serie Z ne ha comprato i diritti e ne sta girando un film, a cui il nostro eroe supervisiona con perplessità. L'ambientazione è una città di una perduta civiltà, persa in una foresta del classico tipo "pluviale". Le riprese vanno avanti tra alti e bassi, soprattutto per l'incapacità dell'attore che interpreta il Topo, finché la situazione precipita con la scomparsa consecutiva di due membri della troupe...
La prosa di Faraci è ottima, equiparabile a quella a cui ci ha abituato nelle sue classiche didascalie. L'umorismo è tagliente, feroce e fa imprimere un inquietante ghigno sul volto del lettore per tutto il tempo, continuamente stimolato da vari leitmotiv (in cui c'è anche occasione di citare i famosi "nani di gesso"!). L'atmosfera, però, è alquanto horror, visto che al centro della vicenda c'è il "popolo delle tenebre" del titolo, tratteggiato per certi versi in maniera classica (con qualche sapore "evroniano", tra cui un loro membro che si chiama Gortan). La cosa incredibile è che sia i nemici sia i comprimari (della troupe) sono tratteggiati a 360°; come suo solito, Tito parte da facili stereotipi, e li utilizza o confermandoli a scopo demenziale o distruggendoli a scopo drammatico. Ci si affeziona, insomma, tant'é che nell'epilogo l'autore delinea un destino finale per ognuno di loro.
Caldamente consigliato agli appassionati!A presto,
Michele
E' alquanto inconsueto trovarsi a leggere un'avventura di Topolino in un formato diverso da quello del fumetto. Quando poi nella lettura si ritrovano caratteristiche e stilemi tipici di quel Disney di Nuova Generazione che tanto avevamo amato non si può che rimanere soddisfatti dalla lettura di un romanzo breve come Il Popolo delle Tenebre di Tito Faraci.
Uscito nell'ambito della serie Disney Avventura, questo libriccino del costo di 6.20 euro racconta un avventura di Topolino con un contorno tipicamente faraciano: lo sfottimento mediatico. Perchè non è tanto la trama base a coinvolgere, quanto ciò che accade sul set del film sulla vita di Topolino. Il Topo ha infatti venduto i diritti della sua biografia a un regista che la sta completamente snaturando. Come ospite speciale sul set Topolino avrà modo di raffrontarsi con i principali stereotipi del divismo cinematografico (già visti in Motore/Azione) vedendo interpretare il suo ruolo ad un macho tutto muscoli. La storia è ambientata nella giungla e vede come antagonisti un popolo di corvi parecchio evroniani, come dimostrano alcuni dei loro nomi (Gortan su tutti). Ma non sono gli unici riferimenti alla tradizione pikappica: alcuni nomi come Cormack hanno dell'artibanico, e complessivamente tutti i nomi di personaggi e luoghi riecheggiano uno stile ben conosciuto. In conclusione, una lettura poco impegnativa me assai piacevole, 126 scorrevolissime pagine valorizzate dalle illustrazioni di un Fabio Celoni più ombroso che mai. Da procurarsi quanto prima.
Uscito nell'ambito della serie Disney Avventura, questo libriccino del costo di 6.20 euro racconta un avventura di Topolino con un contorno tipicamente faraciano: lo sfottimento mediatico. Perchè non è tanto la trama base a coinvolgere, quanto ciò che accade sul set del film sulla vita di Topolino. Il Topo ha infatti venduto i diritti della sua biografia a un regista che la sta completamente snaturando. Come ospite speciale sul set Topolino avrà modo di raffrontarsi con i principali stereotipi del divismo cinematografico (già visti in Motore/Azione) vedendo interpretare il suo ruolo ad un macho tutto muscoli. La storia è ambientata nella giungla e vede come antagonisti un popolo di corvi parecchio evroniani, come dimostrano alcuni dei loro nomi (Gortan su tutti). Ma non sono gli unici riferimenti alla tradizione pikappica: alcuni nomi come Cormack hanno dell'artibanico, e complessivamente tutti i nomi di personaggi e luoghi riecheggiano uno stile ben conosciuto. In conclusione, una lettura poco impegnativa me assai piacevole, 126 scorrevolissime pagine valorizzate dalle illustrazioni di un Fabio Celoni più ombroso che mai. Da procurarsi quanto prima.
mh, sembra interessante! si trova in libreria, no? o anche in fumetteria?
blah blah blah
Libreria, presumo. Zona bimbi, immagino.
Pensi bene!
A presto,
Michele
Michele