[J.K. Rowling] Il Richiamo del Cuculo

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • max brody ha scritto:Domani con Repubblica o L'Espresso. 7,90€.
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  • La Rowling ha affermato che la serie di Cormoran Strike è pensata per restare abbastanza aperta, e che il numero di libro dedicati al detective porterebbe superare quota sette.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:La Rowling ha affermato che la serie di Cormoran Strike è pensata per restare abbastanza aperta, e che il numero di libro dedicati al detective porterebbe superare quota sette.
    E io ne sono felicissimo. Sono a pagina 170 (leggo un po' lento a causa lavoro e lettura in inglese) e mi piace veramente tanto. Ho ritrovato, pur essendo un genere diverso (anche se alcuni capitoli della saga erano dei mezzi gialli), lo stile, l'ironia e la bravura nel descrivere i personaggi che tanto mi piaceva in HP. :clap:
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  • Non c'è niente di più difficile per un'autore che superare la sindrome della seconda opera. Specialmente se sei J. K. Rowling, la donna più ricca del Regno Unito, e hai alle tue spalle una saga come quella di Harry Potter, che ha letteralmente riavvicinato alla lettura una generazione. Eppure, cambiando completamente genere, l'autrice è riuscita con Il Seggio Vacante a reinventarsi in modo intelligente, non rinunciando al suo personale stile di scrittura, ironico e concreto. E dopo? E dopo è toccato a Cormoran Strike, il detective zoppo e ombroso, e alla sua assistente Robin, bella, intelligente ma tremendamente bisognosa di gratificazioni. I due personaggi sono i protagonisti de Il Richiamo del Cuculo, il giallo che la Rowling ha scritto nascondendosi dietro lo pseudonimo di Robert Galbraith. Il motivo di una scelta così bizzarra è stato proprio quello di mettersi alla prova, calandosi nel ruolo di un fittizio scrittore esordiente per testare sé stessa e il proprio pubblico. Ad avere successo era il fenomeno Rowling o la qualità della sua scrittura? A quanto pare il secondo fattore, perché la prima avventura di Cormoran Strike è piaciuta al pubblico e alla critica, portando quindi l'autrice a fare outing, con somma meraviglia del mondo letterario. Al di là di questo curioso escamotage, che ci regala l'immagine di un'artista arguta e imprevedibile, sicuramente si potrebbe accusare la Rowling di aver abbassato il tiro. Dopotutto stiamo parlando dell'autrice di una delle saghe più originali degli ultimi anni, che decide di rinchiudersi nelle regole già codificate di una letteratura di genere. Ma a ben pensarci questa incursione nel mondo dei gialli è tutto fuorché distante dallo stile dell'autrice, che è sempre stata portata per questo tipo di narrativa. I romanzi di Harry Potter, dietro la facciata fantasy, erano infatti dei gialli dalla struttura robusta, in cui ogni tassello andava sapientemente al suo posto, anche a distanza di molti volumi dalla sua introduzione. Inoltre la dissacrante ironia che avevamo trovato a sprazzi in Harry Potter, nelle sequenze sui Dursley, e in dosi massicce nel Seggio Vacante, ha modo di esplodere anche qui. Il caso vede infatti Cormoran cercare di scoprire l'assassino della modella nera Lula Landry, aggirandosi nel mondo dell'alta moda, e prendendo di mira ogni tipologia di persone che ruota attorno a quel mondo. Si sorride spesso, e si inorridisce di fronte alle grottesche caricature che la Rowling mette in scena. Ma soprattutto, e qui la caratteristica principale dell'autrice affiora, ci si affeziona fortemente ai due protagonisti, e al loro particolarissimo rapporto di lavoro e amicizia, con latenti venature rosa. E' evidente la bravura della scrittrice nel dipingere con poche discrete pennellate le loro complesse psicologie, spostando di continuo l'attenzione dall'indagine alle loro vite private e portando il lettore a desiderare altre storie con loro due come protagonisti. Un desiderio destinato a realizzarsi...
  • Ottimi i personaggi, ma come giallo/poliziesco mi ha lasciato freddino: durante tutta la lettura non mi sono mai chiesto "chi può essere l'assassino?".

    Scorrevole, ironico, reale ma mi aspettavo fosse "più giallo".
    Assurancetourix
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