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[Tito Faraci] Death Metal

Inviato: martedì 03 settembre 2013, 23:07
da Bramo
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È uscito oggi in libreria il nuovo romanzo firmato dal Tito nazionale!
A due anni di distanza da Oltre la Soglia, lo sceneggiatore che ben conosciamo e che apprezziamo per quanto realizzato nell'ambito fumettistico italiano torna con una storia "di sole parole", sempre per la casa editrice Piemme, sempre per la collana Freeway e continuando ad esplorare le atmosfere horror a lui tanto care.
Linko il post dal nuovissimo blog di Faraci per ulteriori dettagli: credo che tutto quello che ci sia da sapere riguardo a quest'ultima fatica letteraria sia contenuta lì ;)

Infine, il booktrailer:

Re: Tito Faraci: Death Metal

Inviato: mercoledì 04 settembre 2013, 12:11
da Eddy
Da prendere anche solo per il titolo. Da uno come Tito però mi aspetto citazioni colte eh, sennò gli anni da giornalista sul Rock sono serviti solo al portafogli.

Re: Tito Faraci: Death Metal

Inviato: domenica 08 settembre 2013, 21:04
da John Dorian
In fase di lettura.
Citazioni ce ne sono, e sono molte, e certe non le ho colte neanche io. :arramp:
Arrivato a metà posso dire che mi sembra un bel lavoro, molto più violento di quanto mi aspettassi.

Re: Tito Faraci: Death Metal

Inviato: mercoledì 11 settembre 2013, 22:13
da Blonde
http://www.finzionimagazine.it/news/fuo ... to-faraci/

Racconto inedito di Tito Faraci che centra (non ho ben capito in che modo non avendo ancora letto il libro) con Death Metal.

Re: Tito Faraci: Death Metal

Inviato: sabato 14 settembre 2013, 16:26
da John Dorian
Terminai. Evito la megarecensioneperdincibacco. Decisamente meritevole. Per più motivi, primo fra tutti la scorrevolezza dei fatti raccontati. Si nota immediatamente quanto il susseguirsi dei fatti in un crescendo sempre maggiore di tensione sia descritto in modo tale da non permettere al lettore di non voler sapere cosa succederà subito dopo, tanto è fluido e lineare il tutto. Ogni parte è direttamente collegata alla successiva con una tranquillità disarmante. Più che la violenza in sè - che comunque è tanta - a farla da padrone in questo horror sono le atmosfere e il continuo senso di abbandono, non per niente ho trovato più angoscianti le scene che descrivono i continui tentativi di fuga di Barbara, più che i vari sbudellamenti, che comunque fanno il proprio lavoro. La tematica metal incide poco nel filone principale della trama, molto più nel lungo flashback che separa le due parti che compongono il libro, e l'ho trovata decisamente coinvolgente, perfettamente comprensibile da chi, come me, è cresciuto a pane e metal (per quanto non death, che non sono mai riuscito a digerire, tranne gli Slayer, ma loro sono gli Slayer, micacazzi). Risulta molto facile immedesimarsi in quei personaggi un po' mal visti da tutti, con i loro capelli lunghi, l'aria cupa e la tendenza all'asocialità ma che quando vengono messi nella stessa stanza capiscono di far parte tutti dello stesso branco, sviluppando un senso di appartenenza unico, che qualunque metallaro ha sperimentato in vita sua. Le citazioni. Sono tante, come già ho scritto, e certe - si - sono da intenditori, non si citano solo i classicissimi Cannibal Corpse o gli ancora più classici Death, si da un piccolo spazio dalla Storia (Metallica - Iron Maiden) e tantissimo al brutal death più intransigente e, almeno mi sembra, molto poco se non niente al melodic moderno. Dopo un paio di pagine la prima cosa che dici è "Tito è un true", chiaro!
In sostanza, un ottimo horror, te lo prendi e te lo spazzoli in poco tempo tanto è coinvolgente, in più se si è anche fan del genere il tutto sarà ancora più piacevole. Per finire, piacevolissima la dedica a Jeff Hanneman venuto a mancare pochi mesi fa, commovente. Un ottimo lavoro. \m/