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[Stefano Benni] La Traccia dell'Angelo

Inviato: domenica 04 maggio 2014, 22:46
da Bramo
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In questi giorni è uscito in libreria il nuovo libro di Benni, Pantera. E casualmente proprio settimana scorsa ho ripreso in mano un libro dell'autore uscito qualche anno fa (2011), che lessi ai tempi dell'uscita con scarso entusiasmo.
La Traccia dell'Angelo è un caso peculiare anche solo per l'editore: per la prima volta da tantissimi anni, il libro non viene pubblicato da Feltrinelli ma da Sellerio, celebre soprattutto per la partnership con Andrea Camilleri.
Non ho mai ben capito i motivi di questo cambio di editore, specialmente alla luce del fatto che i libri successivi sono usciti per Feltrinelli, ristabilendo velocemente lo status quo solito. Certo è che, anche a fronte della recente rilettura, il romanzetto risulta come il lavoro più debole tra quelli dell'autore. La storia è priva del solito humor brillante che l'autore ha dimostrato anche in anni recenti di saper ancora mettere in campo, ma non importerebbe dal momento che Benni sa essere un grande narratore anche quando tiene un registro più serio, nella forma e nei toni. Ma ci si trova di fronte ad una storia molto compressa, con un protagonista che alla fine non possiamo dire di aver davvero conosciuto, né di essercisi affezionati, e con una tematica principale - quella dei "signori delle medicine" che tengono in scacco i malati per favorire i guadagni dell'industria farmaceutica - che però non riesce a colpire nel segno come dovrebbe.
È un libro riuscito a metà, che ha del buono e in alcuni punti si scorge chiara l'impronta stilistica di Benni - comprimari eterei ma dalle caratteristiche veraci, la lotta operaia, l'accusa contro i potenti del mondo, gli affetti famigliari - ma il tutto immerso in una storiella che si legge in un'ora e lascia poco.
Peccato.