[Alexandre Dumas (padre)] Opere
Inviato: giovedì 30 agosto 2018, 16:18
Vorrei piano piano pubblicare una retrospettiva sull'opera di Alexandre Dumas (1802-1870), scrittore del quale mi sono profondamente appassionato da circa un paio d'anni a questa parte. Partirò dai suoi romanzi più famosi, e via via parlerò anche di quelli meno conosciuti e purtroppo difficilmente reperibili in Italia.
Cosa c'entra Dumas con un sito che che si chiama "La Tana del Sollazzo"? Ebbene, ritengo che Dumas sia uno dei più sollazzosi tra gli scrittori, di una grande modernità. Se per assurdo questo sito fosse esistito nel 1850 il suo topic più frequentato e discusso sarebbe senza dubbio quello relativo alle opere di Dumas.
Dove sta la modernità di un autore che ha vissuto in pieno il XIX secolo? Le sue opere sono delle vere e proprie serie televisive. Serie televisive, e non film: sono decine e decine i film tratti da opere di Dumas, ma ben pochi quelli di reale valore. I suoi feuiletton e i suoi romanzi storici invece sono perfettamente assimilabili alle serie televisive contemporanee: vi sono tutti gli elementi che noi apprezziamo nei telefilm, come i cliffhanger, la creazione di grandi personaggi, la storia che si dipana piano piano, la miscelazione di vari generi letterari, gli elementi apparentemente scollegati che alla fine vanno a incastrarsi per ottenere un affresco completo. E possiamo anche ritrovare difetti tipici dei telefilm: lungaggini, capitoli filler, personaggi poco sfruttati, storie che si chiudono all'improvviso (come succede oggi se una stagione non viene rinnovata, così poteva succedere allora se il romanzo pubblicato a puntate sui giornali non riscontrava il successo desiderato).
Dumas era uno scrittore di una prolificità incredibile, avendo realizzato decine e decine di volumi di migliaia di pagine; altrettanto numerose le opere teatrali. Aveva numerosi collaboratori, che lo aiutavano nella stesura e nelle revisione (il più importante dei quali è Auguste Maquet), ma gli studi più moderni tendono a attribuire comunque il grosso del lavoro a Dumas. Questa prolificità, quasi un'ossessione, si riscontra nella sua prosa: è innegabile che spesso non sia di livello altissimo, con frequenti ripetizioni e periodi lunghi e contorti, ma ciò non compromette la scorrevolezza dei testi. Come si fa a dire che "scrive male" un autore che ti tiene incollato alla pagina? Ecco un altro parallelo che possiamo fare con i telefilm di oggi: come dopo ogni puntata di Lost volevamo vedere subito quella dopo e poi quella dopo ancora, qui i capitoli scorrono uno dopo l'altro in un vero binge reading.
Partirò con Il Conte di Montecristo, il suo capolavoro, per poi passare a vari cicli di romanzi storici che rappresentano l'apice della sua scrittura.
Cosa c'entra Dumas con un sito che che si chiama "La Tana del Sollazzo"? Ebbene, ritengo che Dumas sia uno dei più sollazzosi tra gli scrittori, di una grande modernità. Se per assurdo questo sito fosse esistito nel 1850 il suo topic più frequentato e discusso sarebbe senza dubbio quello relativo alle opere di Dumas.
Dove sta la modernità di un autore che ha vissuto in pieno il XIX secolo? Le sue opere sono delle vere e proprie serie televisive. Serie televisive, e non film: sono decine e decine i film tratti da opere di Dumas, ma ben pochi quelli di reale valore. I suoi feuiletton e i suoi romanzi storici invece sono perfettamente assimilabili alle serie televisive contemporanee: vi sono tutti gli elementi che noi apprezziamo nei telefilm, come i cliffhanger, la creazione di grandi personaggi, la storia che si dipana piano piano, la miscelazione di vari generi letterari, gli elementi apparentemente scollegati che alla fine vanno a incastrarsi per ottenere un affresco completo. E possiamo anche ritrovare difetti tipici dei telefilm: lungaggini, capitoli filler, personaggi poco sfruttati, storie che si chiudono all'improvviso (come succede oggi se una stagione non viene rinnovata, così poteva succedere allora se il romanzo pubblicato a puntate sui giornali non riscontrava il successo desiderato).
Dumas era uno scrittore di una prolificità incredibile, avendo realizzato decine e decine di volumi di migliaia di pagine; altrettanto numerose le opere teatrali. Aveva numerosi collaboratori, che lo aiutavano nella stesura e nelle revisione (il più importante dei quali è Auguste Maquet), ma gli studi più moderni tendono a attribuire comunque il grosso del lavoro a Dumas. Questa prolificità, quasi un'ossessione, si riscontra nella sua prosa: è innegabile che spesso non sia di livello altissimo, con frequenti ripetizioni e periodi lunghi e contorti, ma ciò non compromette la scorrevolezza dei testi. Come si fa a dire che "scrive male" un autore che ti tiene incollato alla pagina? Ecco un altro parallelo che possiamo fare con i telefilm di oggi: come dopo ogni puntata di Lost volevamo vedere subito quella dopo e poi quella dopo ancora, qui i capitoli scorrono uno dopo l'altro in un vero binge reading.
Partirò con Il Conte di Montecristo, il suo capolavoro, per poi passare a vari cicli di romanzi storici che rappresentano l'apice della sua scrittura.