Ehm...Io sono nelle vicinanze di Bologna, ma penso che non andrò a vedere questo spettacolo, anche perché non ho neanche finito il libro!
L'ho iniziato sul serio giusto due giorni fa: non sapevo di averne una copia anche perché il libro era proprio in fondo al mobile.
Già da subito ho avuto modo di apprezzare le citazioni al buon vecchio detective Sherlock ed ora che vado avanti nella lettura mi sto appassionando sempre più al racconto, anche se all'inizio è stato difficile continuare: in alcuni punti la narrazione diventa molto lenta ed in alcuni tratti pesante, però per il resto è un libro veramente bello.
[Umberto Eco] Il Nome della Rosa
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Scrittrice amatoriale di fanfiction per passione, purtroppo per i fandom che seguo...
Fiera di essere una dilettante e fiera di voler imparare e conoscere!
Dai "36 Consigli di Scrittura" di Umberto Eco:
22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
36. Una frase compiuta deve avere"
Il Nome della Rosa è un libro intrigante da morire.
La descrizione dell'ambiente dei monasteri dell'epoca, con tutta la fauna umana che raccoglievano (ex eretici, vecchi monaci lascivi, rimbambiti, fanatici...) è appassionante, la trama è avvincente, ovviamente i riferimenti all'opera di Doyle sono evidenti come detto all'inizio del post, ma ci stanno... Ho ancora la vecchia edizione Euroclub del 1980 circa, e confesso che diverse volte mela sono andata a rileggere. Il capitolo che parla del sogno/visione di Adso è esilarante, peccato che nel film (bellissimo) con il caro vecchio compianto Sean non sia stata inclusa...
La descrizione dell'ambiente dei monasteri dell'epoca, con tutta la fauna umana che raccoglievano (ex eretici, vecchi monaci lascivi, rimbambiti, fanatici...) è appassionante, la trama è avvincente, ovviamente i riferimenti all'opera di Doyle sono evidenti come detto all'inizio del post, ma ci stanno... Ho ancora la vecchia edizione Euroclub del 1980 circa, e confesso che diverse volte mela sono andata a rileggere. Il capitolo che parla del sogno/visione di Adso è esilarante, peccato che nel film (bellissimo) con il caro vecchio compianto Sean non sia stata inclusa...