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[Andrew Kaufman] Tutti i Miei Amici Sono Supereroi

Inviato: lunedì 08 gennaio 2007, 19:24
da DeborohWalker
Tutti i miei amici sono supereroi è un libricino piccolo, 124 pagine, senza grandi pretese. O meglio, a dire il vero più che un libro propriamente detto è un racconto lungo, ma è un libro nel senso fisico del termine. E trovarlo da solo in volume cambia il modo in cui si legge; perchè se trovi un racconto in mezzo ad una raccolta di dieci, ognuno viene letto con più fretta, in questo modo invece il racconto viene valorizzato, e se lo merita.
Andrew Kaufman, lo scrittore, è omonimo all'attore comico riportato in vita da Jim Carrey nel film The Man on The Moon, ma non è lui, è "solo" un regista e produttore radiofonico canadese. Come molti altri scrittori, ha deciso di analizzare il tema dei supereroi, di questi tempi analizzati e sviscerati sotto tutti i punti di vista, grazie all'importanza sempre maggiore che stanno rivestendo nella cultura pop.

Tutti i miei amici sono supereroi racconta la vita difficile di Tom, un uomo normale che si ritrova a vivere in una città abitata interamente da supereroi. Non supereroi nella concezione più classica, ma tizi con superpoteri uno più bizzarro dell'altro. Tom si innamora di una supereroina (la Perfezionista), ma alla festa di matrimonio cade vittima di una maledizione di un suo rivale in amore, che vedendosi strappare la donna amata da un omuncolo privo di poteri, ipnotizza la Perfezionista che da quel momento in poi non vede più il marito e crede che lui l’abbia abbandonata subito dopo la cerimonia. Tom dovrà cercare di trovare un modo per ritornare visibile agli occhi della moglie, riportando alla mente molti eventi accaduti dal suo ingresso nella società dei supereroi.

Pur essendo ambientato in uno strampalato mondo di supereroi, ed essendo permeato da uno strpitoso senso dell'umorismo, Tutti i miei amici sono supereroi è una fiaba bizzarra e malinconica, che omaggia l'amore attraverso una serie di momenti incredibilmente poetici, pur nella surrealtà che è "la norma" in un mondo come quello...
E' un libro, un piccolo libro, che per la sua dolcezza si legge col sorriso sulle labbra.
E' un libro che allo stesso tempo, per la sua profondità fa venire la voglia di alzarsi, prendere una matita, farle la punta e sottolinearne le frasi più belle, per poi magari copiarle e citarle. Non so perchè ma, per questa doppia lettura, mi ha addirittura ricordato Il Piccolo Principe
E' una graziosa favola urbana: ogni personaggio diventa poetico e ogni situazione diventa fiabesca, facendo però restare la narrazione salda nel realismo grazie ad una brillante prosa che, con un lieve umorismo, evita di far scadere il racconto nella retorica e, con un uso calibrato dell’ironia, solleva le parti più drammatiche. Un libro per inguaribili romantici moderni, che alla fine della lettura fa venire voglia di uscire e urlare al mondo quanto è bello averlo letto.

Re: Andrew Kaufman: Tutti i Miei Amici Sono Supereroi

Inviato: martedì 24 giugno 2008, 23:54
da Elaine Marley
Non si può che essere d'accordo con Deboroh quando afferma che il cognome Kaufman coincide con "genio".

Un romanzo semplice, efficace, diretto e mai banale. Kaufman riesce a trattare argomenti profondi con una leggerezza invidiabile: fa riflettere, senza risultare noioso o dare quella sensazione del "già sentito o visto", spesso comune quando si tratta di descrivere l'amore o certe caratteristiche tipiche dell'essere umano. Soprattutto, poi, se si cerca di farlo attraverso delle metafore. E' complicato essere originali, ma Kaufman ci riesce con una naturalezza esasperante: non scava a forza nei sentimenti per spinger fuori la lacrima e, giunti all'ultima pagina, ci si trova a riflettere su certe cose senza accorgersene quasi, con addosso cucito un senso di serenità leggero, venato di tristezza e speranza, a prescindere dal finale (ut-oh, perfetto).
Tutti i miei amici sono supereroi è divertente e surreale: quando Kaufman descrive come supereroi persone con, estremizzati, tutti i piccoli difetti e manie che ognuno si porta appresso un po' si sorride, un po' ci si amareggia: impossibile non risentire i graffi de "Il mostro dell'ansia" contro la propria porta ogni volta che è venuto a farci visita quando si legge di lui, e non rincuorarsi quando la Perfezionista, una dei protagonisti, afferma che ci sono due maniere per liberarsene: "O fai un bagno, o un sonnellino". Pelle d'oca.
Inammissibile non ricordarsi mai un po' nei panni de "Il bradipo", de "Il consolatore", di "Televendita" o di "Mister su&giù", o nei panni di chi ha incontrato, a volte, "Mister opportunità". Ognuno di loro ha un nome buffo, perché "la maggior parte dei supereroi ha un nome ridicolo, ma ognuno deve sceglierselo da solo". Ed i loro poteri, che non sempre coincidono con aspetti che in genere piacciono ma con vere e proprie debolezze, non sono poi così speciali: "Dovete pur sempre vestirvi ogni mattina. I lacci delle scarpe vi si rompono comunque. E la vostra ragazza può lasciarvi lo stesso."
Una favola dolceamara, affettuosa nella descrizione dei personaggi (ed in questo, oltre alla questione delle molteplici chiavi di lettura, ha ricordato anche a me Il Piccolo Principe), garbata e lieve nella narrazione, anche nell'uso dell'ironia.
L'ho adorato.

Piesse: nell'ultima pagina del libro si legge che Kaufman ha anche diretto un film, Aberistiwith, che è stato ospite di numerosi festival internazionali tra il Canada e l'Europa. Conto di recuperarlo.