Il Nautilus è sulle tracce dell'Airfish dopo la deviazione presa nell'episodio precedente, ma dopo un breve scontro l'inseguimento non va a buon fine. Nemo ordina di salire in superficie, ma anche lì il sottomarino viene attaccato; stavolta l'avversario è la marina, col Capitano Meville pronto a vendicarsi di quello che pensa essere un mostro marino.
Quello che però attira di più dell'episodio non è la vicenda bellica, ma un paio di sottotrame che si concentrano sulla vita a bordo.
Innanzitutto, un incidente con gli occhiali di Jean porta il ragazzo e Nadia a passeggiare tra i corridoi della nave, fino ad arrivare a una misteriosa targa che cita "lo spazio" e dove compare una strana lingua che però Nadia riesce a leggere... Due indizi non troppo velati di quello che sarà palesato tra qualche puntata.
I due ragazzi fanno anche la conoscenza di Fate, un membro dell'equipaggio del Nautilus che nel finale è prigioniero in una sala piena di gas velenoso, e dimostra di accettare la morte per il ben del gruppo, così che Nemo possa portare a compimento la sua missione: un esempio del senso di appartenenza a un gruppo nelle dinamiche militari, ma anche un momento toccante per Nadia e Jean che ancora non comprendono questo tipo di sacrifici. Tra l'altro Fate a inizio puntata fa un discorso sull'acqua versata che è ripreso da "Gunbuster", dove era pronunciato proprio da un suo omonimo il cui destino è quello di morire.
In questo caso abbiamo qualche taglio con danni relativi, ma una sequenza di battaglia che è stata accorciata pesantemente.
Tagliati 13 secondi nei quali Echo annuncia: "Abbiamo identificato l'unità sconosciuta, è l'Airfish." e subito dopo si vede l'Airfish sbucare da dietro la roccia.
Nello scontro con l'Airfish,tagliato Jean che sollevato afferma: "C'è mancato poco.", quasi a voler sminuire l'attacco appena subito.
Dialogo tra Nemo ed Echo, alla ricerca dell'Airfish.
Nemo: "Dov'è l'Airfish?"
Echo: "In avvicinamento veloce ad ore 9, capitano."
Accorciata anche la successiva emersione, col Nautilus che emerge dalle acque.
Qui la censura è consistente e comprometteva la comprensione. Quasi un minuto di battaglia e il seguente dialogo:
Meville: Allora, che ne pensi primo ufficiale? Non sei contento di aver dato retta a quell'uomo?
Primo Ufficiale: Quell'uomo mascherato dice?
Meville: Non mi importa chi ci fosse dietro quella maschera. Sarà stato un lupo di mare che ha deciso di rompere i contatti con la terraferma.
Questo scambio di battute fa capire che gli uomini di gargoyle sono responsabili dell'incontro del Nautilus con il barracunda, usando la marina americana per ostacolare Nemo.
I cannoni del Barracuda continuano a sparare e le granate finiscono in mare vicino al Nautilus.
Ayrton: "Fuoco! Fuoco! Sparate come all'inferno ! Affondatelo! Fatelo per Jean e Nadia! (N.d.T: !)", mentre Jean e Nadia, sul ponte di comando scosso dalle esplosioni, si tengono stretti ad una scaletta.
Una delle granate colpisce il Nautilus, facendo tremare la plancia di comando.
Voce 1: "Ponte poppiero di dritta colpito!"
Voce 2: "Danni al motore ausiliario!"
Ingegnere: "Colpita anche la pinna d'immersione!"
Nemo: "Scaricare immediatamente tutta l'aria compressa dai serbatoi 1 e 32!"
Electra: "Ma in questo modo perderemo stabilità, capitano!"
Nemo: "Non importa, aprite tutti i portelli d'emergenza!"
Marinaio: "Agli ordini!"
Il Nautilus scarica l'aria compressa.
Melville: "Fermatelo! Fuoco! Fuoco!"
Le navi continuano a sparare, avvicinandosi sempre di più al Nautilus. Un bel tagliuzzamento della battaglia.
Scompare il dialogo sul ponte di comando.
Echo: "Siamo sul fondo, profondità 300 metri."
Nemo: "Vuotare il carburante dai serbatoi 3 e 6. Espellere il materiale di scarico, fingiamo di essere affondati."
Electra: "Agli ordini."
Il sottomarino adagiato sul fondo inizia ad espellere il carburante ed il materiale di scarico.
Electra: "Il carburante ed il materiale di scarico sono stati espulsi."
Nemo: "Possiamo dare inizio alle riparazioni d'emergenza."
Electra: "Agli ordini."
Timoniere: "Le riserve di energia che abbiamo a disposizione ci bastano per riemergere una sola volta, capitano Nemo."
Ingegnere: "Possiamo soltanto sperare che gli americani siano davvero convinti di averci affondati e che se ne vadano."
Altro dialogo scomparso:
Primo Ufficiale: Non è stato uno scontro emozionante, vero Capitano?
Meville: Aspetteremo ancora per un pò. Dobbiamo essere sicuri. Del resto, quella gente era il "mostro marino"
Primo Ufficiale: Ma...un sottomarino perfettamente funzionante lungo 150 metri? A chi apparterrà??
Meville: Non me ne potrebbe importare di meno. Hanno ucciso centinaia di persone in tutto il mondo. Dovevano morire. Dovevano essere uccisi.
Nella versione italiana è stato poi compiuto l'errore di far citare a Meville il nome di nemo all'inizio dello scontro, come se sapesse già che si tratta di un sottomarino (sbagliato, dato che prima della fine è ancora convinto sia un mostro marino).