[Madhouse/Mitsuo Iso] Dennō Coil
Inviato: mercoledì 26 dicembre 2007, 12:22
Una storia fantascientifica, ambientata in una delle più convincenti rappresentazioni del prossimo futuro mai immaginate; una commedia bizzarra, avente come protagonisti personaggi bambini caratterizzati in maniera completa e credibile; un intricatissimo mystery, in cui gli indizi si nascondono nei luoghi più inaspettati ed ogni nuovo enigma risolto costringe a rivedere tutto il percorso fatto sino a quel momento; un dramma tragico e toccante, che parla della distanza esistente tra le persone e del difficile passaggio dall'infanzia all'età adulta.
Tutto questo è Denno Coil, serie televisiva in 26 episodi andata in onda in Giappone dal 12 maggio al 1 dicembre 2007 e già riconosciuta come una delle più straordinarie realizzazioni animate televisive degli ultimi anni.
La mente dietro quest'opera divertente e complessa è quella di Mitsuo Iso, animatore dotato di un disegno dettagliato e personale che approda alla regia e alla sceneggiatura dopo una lunga carriera, lungo la quale ha prestato la sua abilità ad autori come Hideaki Anno (per Evangelion), Mamoru Oshii (per Ghost in the Shell), e soprattutto Isao Takahata (Only Yesterday) e Hayao Miyazaki (Porco Rosso).
L' esperienza allo Studio Ghibli (dove è stato anche animatore chiave per Ocean Waves) è quella che sembra aver maggiormente condizionato lo stile narrativo e registico di Iso: Denno Coil appare come una perfetta sintesi tra le più sfrenate ed arcane fantasie metamorfiche miyazakiane ed i più quieti e profondi momenti dello "stile sentimentale" di Takahata; senza però tralasciare spazi per tocchi originali nella costruzione delle psicologie e nel character design. Complice anche una squadra di creativi ghibliani prestatasi al progetto (tra cui Katsuya Kondo e Hiroyuki Morita), ed un periodo di lavorazione di oltre dieci anni, Denno Coil si caratterizza come un prodotto ben al di sopra della media dell'animazione televisiva nipponica, dotato inoltre di una qualità costante che quasi non è esagerato definire cinematografica.
La storia è ambientata nel 2026: da circa dieci anni, l'informatica ha raggiunto un livello tale da permettere lo sfruttamento intensivo dei cosiddetti sistemi AR, di Augmented Reality. Si tratta di una tecnologia anche oggi esistente, tutt'altro che fantascientifica: l'AR permette di "integrare" un ambiente reale con oggetti virtuali, grazie ad un apposito "visore" che consente anche un'interazione con le simulazioni. Una specie di "realtà virtuale" parziale, insomma. Ciò che nel mondo di Denno Coil è nuovo è il fatto che il segnale dei "visori" è diffuso su aree cittadine. Per questo i "visori" (che hanno l'aspetto di comuni occhiali) sono diventati dei gadget tecnologici diffusissimi, un po' come oggi i telefoni cellulari.
In particolare Daikoku City, in Giappone, sembra essere uno dei luoghi dove vi è uno dei più avanzati "cyberspazi" cittadini al mondo: è lì che, all'inizio della serie, si trasferisce la familgia di Yuko Okonogi, ragazzina di undici anni accompagnata dalla sorella minore Kyoko e da Densuke, un "Denno Pet" (Denno sta, più o meno, per "cyber"): un cane che esiste solo nello spazio virtuale ed è unicamente percepibile tramite i visori. E' un software che simula un essere vivente, insomma: Yuko ne incontrerà molti altri, a Daikoku City.
Yuko capirà ben presto quanto il cyberspazio di Daikoku sia diverso da quello che aveva sinora conosciuto, nella città di Kanazawa. Innanzitutto, non tutti i luoghi della città sono aggiornati all'ultima versione del software: esistono dei cosiddetti "spazi obsoleti", il cui conflitto con gli spazi più aggiornati genera sfarfallamenti nelle texture e soprattutto una fitta nebbia, che nasce da un errore di compatibilità. Questi spazi obsoleti sono i luoghi più desiderati da giovani e giovanissimi, ovvero da coloro che più sono esperti nel rintracciare e sfruttare gli aspetti "ludici" e non ufficiali di questa tecnologia. Negli spazi obsoleti è infatti possibile trovare i cosiddetti "metabug", ovvero "bachi" informatici che sono visualizzati come pietre scintillanti e che gli hacker più esperti possono utilizzare per creare oggetti utili o semplicemente divertenti. I "metabug" sono la vera e propria valuta corrente fra i bambini di Daikoku: tuttavia, trattandosi di software frutto di errore e per di più parte di spazi obsoleti, essi non sono ben accetti dal sistema... Il quale è dotato, naturalmente, di software antivirus. Quello di Daikoku si chiama Searchmaton, soprannominato "Satchii": una specie di imponente salsiccia rosa fluttuante, dotata di mani a tre dita e di una stupida faccina sorridente, che spara "raggi formattanti" ovunque rinvenga bachi o spazi obsoleti. Satchii è il peggior nemico dei bambini di Daikoku, e il suo richiamo idiota "Io sono Satchii! Felice di incontrarti!" semina il terrore: anche perché l'antivirus spesso non sa distinguere tra bachi e cyberpet... E inoltre i danni che Satchii arreca ai "corpi virtuali" delle persone causano in genere la perdita di dati magari acquistati con moneta reale.
Nel primo episodio, Yuko si troverà nel bel mezzo di una contesa tra suoi coetanei a proposito di un cyberpet, facendo così la conoscenza di Daichi Sawaguchi, un ragazzaccio a capo di una banda di hacker nella locale scuola elementare, e di Fumie Hashimoto, ragazzina testarda e vivace destinata a diventare sua grande amica. Yuko arriverà poi a scoprire che negli spazi obsoleti si aggirano creature informatiche sconosciute, masse nere informi dotate di occhi e chiamate "illegali". A causa di uno di questi "illegali", Densuke si perde in uno spazio obsoleto: per questo deve intervenire Fumie, con il suo "servo virtuale" Oyaji. Ma l'incidente attira l'attenzione di qualcuno che è molto interessato agli "illegali", per motivi oscuri: Yuko Amasawa, una taciturna e solitaria ragazza dotata di incredibili capacità hacker, che la qualificano come "encoder": ella sa disegnare a mani nude i suoi software che interferiscono con il cyberspazio, mentre i bambini comuni al massimo possono far ricorso ai cosiddetti "metatag", ovvero "adesivi" ricavati dai metabug contenenti istruzioni informatiche.
Yuko Amasawa incute timore e rispetto tra i suoi coetanei: le sue abilità fuori dal comune la fanno apparire come una vera "maga", capace di cose che si credevano possibili solo in certe leggende metropolitane particolarmente diffuse a Daikoku: come quella che narra dell'esistenza di uno spazio chiamato "L'altro lato", dal quale non si può fare ritorno, e dove vive una creatura onnipotente che può concedere tutto, se si stringe un patto con lei... La Signorina Michiko.
E' praticamente impossibile (e sarebbe un vero crimine nei confronti di chi non ha visto la serie) riassumere in poche parole tutto l'arco narrativo di Denno Coil, che parte come una commedia un po' grottesca e un po' avventurosa, lasciando ampi spazi a scaramucce e siparietti tra personaggi secondari (la cui psicologie sono tuttavia approfondite con una cura nient'affatto di second'ordine); ha una battuta d'arresto attorno a metà, con un terzetto di episodi autoconclusivi che in parte riassumono e in parte sviluppano certe premesse emerse sino a quel punto; e infine decolla verso un climax potentissimo, in cui lentamente, da cliffhanger a cliffhanger, da colpo di scena a colpo di scena, la storia prende una piega decisamente drammatica, svelando i più reconditi ed inaspettati recessi dell'universo immaginato da Mitsuo Iso.
Forse l'unico rimprovero che mi sento di muovere a Denno Coil, a parte sporadiche scelte musicali non del tutto convincenti, è proprio a proposito dell'eccessiva complessità della storia. Ci sono lunghi momenti in cui vengono fornite esaustive spiegazioni verbali (un poco statiche visivamente, a dire la verità: ma in fondo Iso è ancora un regista esordiente): non di rado è necessario tornare indietro o riguardare integralmente certi episodi. Il regista si è evidentemente reso conto di tale fatto, poiché ha realizzato anche degli "episodi-ricapitolazione" (che figurano come 13 bis e 22 bis) in cui si fa semplicemente un montaggio degli episodi precedenti, riassumendo gli eventi chiave e la terminologia introdotta sino a quel punto. Una volta "entrati" nel pensiero di Iso, tuttavia, la storia non perde un colpo.
Prossimamente posterò un prospetto di presentazione dei personaggi principali, giusto per chiarire maggiormente i contenuti della serie, che da quanto ho scritto sinora -mi rendo conto- potrebbero non risultare del tutto evidenti...
Sito internet giapponese:
http://www.tokuma.co.jp/coil/
Tutto questo è Denno Coil, serie televisiva in 26 episodi andata in onda in Giappone dal 12 maggio al 1 dicembre 2007 e già riconosciuta come una delle più straordinarie realizzazioni animate televisive degli ultimi anni.
La mente dietro quest'opera divertente e complessa è quella di Mitsuo Iso, animatore dotato di un disegno dettagliato e personale che approda alla regia e alla sceneggiatura dopo una lunga carriera, lungo la quale ha prestato la sua abilità ad autori come Hideaki Anno (per Evangelion), Mamoru Oshii (per Ghost in the Shell), e soprattutto Isao Takahata (Only Yesterday) e Hayao Miyazaki (Porco Rosso).
L' esperienza allo Studio Ghibli (dove è stato anche animatore chiave per Ocean Waves) è quella che sembra aver maggiormente condizionato lo stile narrativo e registico di Iso: Denno Coil appare come una perfetta sintesi tra le più sfrenate ed arcane fantasie metamorfiche miyazakiane ed i più quieti e profondi momenti dello "stile sentimentale" di Takahata; senza però tralasciare spazi per tocchi originali nella costruzione delle psicologie e nel character design. Complice anche una squadra di creativi ghibliani prestatasi al progetto (tra cui Katsuya Kondo e Hiroyuki Morita), ed un periodo di lavorazione di oltre dieci anni, Denno Coil si caratterizza come un prodotto ben al di sopra della media dell'animazione televisiva nipponica, dotato inoltre di una qualità costante che quasi non è esagerato definire cinematografica.
La storia è ambientata nel 2026: da circa dieci anni, l'informatica ha raggiunto un livello tale da permettere lo sfruttamento intensivo dei cosiddetti sistemi AR, di Augmented Reality. Si tratta di una tecnologia anche oggi esistente, tutt'altro che fantascientifica: l'AR permette di "integrare" un ambiente reale con oggetti virtuali, grazie ad un apposito "visore" che consente anche un'interazione con le simulazioni. Una specie di "realtà virtuale" parziale, insomma. Ciò che nel mondo di Denno Coil è nuovo è il fatto che il segnale dei "visori" è diffuso su aree cittadine. Per questo i "visori" (che hanno l'aspetto di comuni occhiali) sono diventati dei gadget tecnologici diffusissimi, un po' come oggi i telefoni cellulari.
In particolare Daikoku City, in Giappone, sembra essere uno dei luoghi dove vi è uno dei più avanzati "cyberspazi" cittadini al mondo: è lì che, all'inizio della serie, si trasferisce la familgia di Yuko Okonogi, ragazzina di undici anni accompagnata dalla sorella minore Kyoko e da Densuke, un "Denno Pet" (Denno sta, più o meno, per "cyber"): un cane che esiste solo nello spazio virtuale ed è unicamente percepibile tramite i visori. E' un software che simula un essere vivente, insomma: Yuko ne incontrerà molti altri, a Daikoku City.
Yuko capirà ben presto quanto il cyberspazio di Daikoku sia diverso da quello che aveva sinora conosciuto, nella città di Kanazawa. Innanzitutto, non tutti i luoghi della città sono aggiornati all'ultima versione del software: esistono dei cosiddetti "spazi obsoleti", il cui conflitto con gli spazi più aggiornati genera sfarfallamenti nelle texture e soprattutto una fitta nebbia, che nasce da un errore di compatibilità. Questi spazi obsoleti sono i luoghi più desiderati da giovani e giovanissimi, ovvero da coloro che più sono esperti nel rintracciare e sfruttare gli aspetti "ludici" e non ufficiali di questa tecnologia. Negli spazi obsoleti è infatti possibile trovare i cosiddetti "metabug", ovvero "bachi" informatici che sono visualizzati come pietre scintillanti e che gli hacker più esperti possono utilizzare per creare oggetti utili o semplicemente divertenti. I "metabug" sono la vera e propria valuta corrente fra i bambini di Daikoku: tuttavia, trattandosi di software frutto di errore e per di più parte di spazi obsoleti, essi non sono ben accetti dal sistema... Il quale è dotato, naturalmente, di software antivirus. Quello di Daikoku si chiama Searchmaton, soprannominato "Satchii": una specie di imponente salsiccia rosa fluttuante, dotata di mani a tre dita e di una stupida faccina sorridente, che spara "raggi formattanti" ovunque rinvenga bachi o spazi obsoleti. Satchii è il peggior nemico dei bambini di Daikoku, e il suo richiamo idiota "Io sono Satchii! Felice di incontrarti!" semina il terrore: anche perché l'antivirus spesso non sa distinguere tra bachi e cyberpet... E inoltre i danni che Satchii arreca ai "corpi virtuali" delle persone causano in genere la perdita di dati magari acquistati con moneta reale.
Nel primo episodio, Yuko si troverà nel bel mezzo di una contesa tra suoi coetanei a proposito di un cyberpet, facendo così la conoscenza di Daichi Sawaguchi, un ragazzaccio a capo di una banda di hacker nella locale scuola elementare, e di Fumie Hashimoto, ragazzina testarda e vivace destinata a diventare sua grande amica. Yuko arriverà poi a scoprire che negli spazi obsoleti si aggirano creature informatiche sconosciute, masse nere informi dotate di occhi e chiamate "illegali". A causa di uno di questi "illegali", Densuke si perde in uno spazio obsoleto: per questo deve intervenire Fumie, con il suo "servo virtuale" Oyaji. Ma l'incidente attira l'attenzione di qualcuno che è molto interessato agli "illegali", per motivi oscuri: Yuko Amasawa, una taciturna e solitaria ragazza dotata di incredibili capacità hacker, che la qualificano come "encoder": ella sa disegnare a mani nude i suoi software che interferiscono con il cyberspazio, mentre i bambini comuni al massimo possono far ricorso ai cosiddetti "metatag", ovvero "adesivi" ricavati dai metabug contenenti istruzioni informatiche.
Yuko Amasawa incute timore e rispetto tra i suoi coetanei: le sue abilità fuori dal comune la fanno apparire come una vera "maga", capace di cose che si credevano possibili solo in certe leggende metropolitane particolarmente diffuse a Daikoku: come quella che narra dell'esistenza di uno spazio chiamato "L'altro lato", dal quale non si può fare ritorno, e dove vive una creatura onnipotente che può concedere tutto, se si stringe un patto con lei... La Signorina Michiko.
E' praticamente impossibile (e sarebbe un vero crimine nei confronti di chi non ha visto la serie) riassumere in poche parole tutto l'arco narrativo di Denno Coil, che parte come una commedia un po' grottesca e un po' avventurosa, lasciando ampi spazi a scaramucce e siparietti tra personaggi secondari (la cui psicologie sono tuttavia approfondite con una cura nient'affatto di second'ordine); ha una battuta d'arresto attorno a metà, con un terzetto di episodi autoconclusivi che in parte riassumono e in parte sviluppano certe premesse emerse sino a quel punto; e infine decolla verso un climax potentissimo, in cui lentamente, da cliffhanger a cliffhanger, da colpo di scena a colpo di scena, la storia prende una piega decisamente drammatica, svelando i più reconditi ed inaspettati recessi dell'universo immaginato da Mitsuo Iso.
Forse l'unico rimprovero che mi sento di muovere a Denno Coil, a parte sporadiche scelte musicali non del tutto convincenti, è proprio a proposito dell'eccessiva complessità della storia. Ci sono lunghi momenti in cui vengono fornite esaustive spiegazioni verbali (un poco statiche visivamente, a dire la verità: ma in fondo Iso è ancora un regista esordiente): non di rado è necessario tornare indietro o riguardare integralmente certi episodi. Il regista si è evidentemente reso conto di tale fatto, poiché ha realizzato anche degli "episodi-ricapitolazione" (che figurano come 13 bis e 22 bis) in cui si fa semplicemente un montaggio degli episodi precedenti, riassumendo gli eventi chiave e la terminologia introdotta sino a quel punto. Una volta "entrati" nel pensiero di Iso, tuttavia, la storia non perde un colpo.
Prossimamente posterò un prospetto di presentazione dei personaggi principali, giusto per chiarire maggiormente i contenuti della serie, che da quanto ho scritto sinora -mi rendo conto- potrebbero non risultare del tutto evidenti...
Sito internet giapponese:
http://www.tokuma.co.jp/coil/