[Madhouse/Satoshi Kon] Paranoia Agent

Nota al pubblico occidentale perlopiù per poche opere iconiche, l'animazione orientale si rivolge al più vasto dei target possibili e prende in esame le infinite sfaccettature dell'essere umano.
  • Una nota pignola: perché The Girl Who Leapt through Time è "Madhouse" e Paranoia Agent è "Satoshi Kon" (tanto più che proprio Paranoia Agent è un'opera in cui gli apporti dei singoli membri dello staff hanno un forte peso)?

    In Paranoia Agent Satoshi Kon e lo strutturatore della serie/sceneggiatore Seishi Minakami utilizzano un intreccio giallo come prestesto per mostrare un ritratto impietoso della società giapponese, messa sotto osservazione sotto molteplici punti di vista.
    L'articolazione della serie in episodi costituisce la base per l'organizzazione della narrazione: ogni singolo episodio è impostato come un'unità a sé stante per tematiche, registro narrativo e stile, benché tutti siano funzionali all'affresco complessivo della serie; e il nono episodio ricrea a sua volta questa struttura nel suo interno, essendo costituito da varie sequenze eterogenee.
    Questo porta a un'opera eterogenea anche nella riuscita qualitativa: a episodi molto convincenti se ne alternano altri più deboli, costituiti da semplici "pezzi di bravura" fini a se stessi.

    DeborohWalker ha scritto:Insomma, queste situazioni irrisolte, sono quelle che dovranno essere chiarite in futuro, ovviamente in mezzo ai nuovi misteri che verranno inseriti... Spero solo che il finale non lasci troppe cose insolute, altriemnti mi infurio un po'.
    Allora: in generale non restano molte cose veramente insolute, ma tieni presente che alcuni elementi sono puramente allegorici e la soluzione stessa del "giallo" è surreale... a seconda di cosa ti aspetti potresti restare deluso.
  • Ecco, questa discussione era una di quelle nella mia lista "da aprire", ma non ne ho mai avuto il tempo... Fortunatamente ci ha pensato Deboroh.
    DeborohWalker ha scritto: Per ora, poi si vedrà, magari la serie piomba nella bruttura, ma conoscendo Satoshi Kon, ne dubito.
    E fai bene a dubitare - Come scrive Rom, ci sono episodi più deboli e apparentemente meno legati alla storia principale (ne potrei citare uno in particolare, ma evito spoiler sul contenuto: comunque quando uscirà il dvd verrà notato sicuramente. Non ricordo se è proprio il nono, citato da Rom). Eppure, il tutto rimane di qualità alta, e sopratutto profondamente koniano.

    Deboroh, non guardare questa serie con un'ottica finalistica...

    Nota: Paprika può essere considerato molto, molto semplicisticamente, una specie di Paranoia Agent - Il film
  • Rebo ha scritto:(ne potrei citare uno in particolare, ma evito spoiler sul contenuto: comunque quando uscirà il dvd verrà notato sicuramente. Non ricordo se è proprio il nono, citato da Rom)
    Il nono è quello in cui [spoiler]alcune donne si raccontano a vicenda varie storie (ognuna di genere diverso e visualizzata con uno stile diverso).[/spoiler]E' questo l'episodio a cui ti riferivi?
  • RoM ha scritto:E' questo l'episodio a cui ti riferivi?
    No, però per quello hai ragione, è il più eterogeneo di tutti. Quello a cui mi riferivo io era quello

    [spoiler]Dei tre fantasmi che cercano di "suicidarsi", che costituisce praticamente una storia a sé, in cui Shonen Bat entra solo per pochissimo nel finale. Tra l'altro, questo episodio (per quello che mi ricordo) ha forse lo stile di disegno più distante dalla media del resto della serie.[/spoiler]
  • Capito. Comunque quell'episodio ha un suo senso dal punto di vista dell'analisi della società giaponese. Lo stile di disegno è quello di Satoru Utsunomiya (che ha, sì, uno stile "diverso", ma per me questo è un pregio).
  • RoM ha scritto: Allora: in generale non restano molte cose veramente insolute, ma tieni presente che alcuni elementi sono puramente allegorici e la soluzione stessa del "giallo" è surreale... a seconda di cosa ti aspetti potresti restare deluso.
    Oh, ma non sarebbe un problema.
    Cioè, anche la spiegazione nel quinto episodio della questione di Shonen Bat, anche se completamente differente da quello che uno si aspettava, mi è comunque piaciuta.
    Ha un suo senso, è assurda, ed è originale, ma comunque sensata.
  • DVD 2
    Secondo DVD che rispetta gli standard del primo. Qualità audio/video ottima, confezione gradevole (ma tanto io ho optato per abbandonare i contenitori singoli e mettere i DVD nel cofanetto). I contenuti speciali non hanno nulla di realmente interessante, a parte lo storyboard completo del primo episodio (che poi qui non so che c'entri, avrebbe avuto più senso nel primo DVD)

    Minacciata dalla furia degli elementi
    Un nuovo punto di partenza per le indagini di Ikari e Maniwa. Queste partiranno dall'interrogatoro della anziana senzatetto, che ha assistito all'aggressione di Tsukiko, la prima vittima di Shonen Bat. Ma c'è davvero uno Shonen Bat?
    Intanto la giovane Taeko ripensa al suo passato: dopo aver traslocato in una nuova casa, scopre un'inquietante azione di suo padre, il poliziotto Masami.
    Queste due donne, senza alcun legame palese, si ritroveranno a vivere la stessa esperienza a distanza, senza alcuna apparente spiegazione.

    MHZ
    Nessun nuovo personaggio, nessuna vittima di Shonen Bat da presentare.
    Perchè stavolta Shonen Bat in un certo senso attaccherà sè stesso, prima di continuare a vagare a piede libero per la città.
    E un elemento che accomuna le vittime di Shonen Bat, porterà a chiedersi le motivazioni che portano ad agire questo criminale, attorno al quale si sta creando sempre più un alone di mistero.

    Happy Family Planning
    Tre utenti di una chat sul suicidio, organizzano un raduno durante il quale programmano di fare un suicidio di gruppo. I tre sono un grande omone, un vecchietto e, con stupore degli altri due, una bambina. I due tenteranno di suicidarsi in diversi modi, incrociando nel loro percorso Shonen Bat.
    Uno degli episodi più divertenti, che riesce a trattare con leggerezza un tema ostico come il suicidio. E con un finale spiazzante.
    Sarà per i tre personaggi caratterizzati molto bene e differenti tra loro, sarà per il vagabondare, ma questo episodio con gli sviluppi necessari l'avrei visto benissimo come lungometraggio alla Tokyo Godfathers.

    Etc.
    Quattro casalinghe raccontano diverse storie metropolitane che hanno a che fare con Shonen Bat: uno studente che inizia ad espellere tutte le nozioni apprese, una suocerache opprime la nuora, un dottore che commette un grave errrore in una fecondazione assistita, un ragazzo che cerca di proteggere la sua ragazza malata, un giocatore di baseball oppresso dal peso delle responsabilità, un pugile che durante l'allenamento subirà diverse tentazioni, un naufrago su un'isola deserta, e un politico corrotto che vuole assumere Shonen Bat.
    Episodio dalla struttura bizzara, come se fosse un concentrato di tanti brevi cortometraggi; originale senza dubbio, e a mio parere anche riuscito.

    Se gli episodi del primo DVD sono sembrati non del tutto chiari, aspettate di vedere questo. Molte certezze che sembravano finalmente raggiunte svaniscono nel nulla.
    E quello che nel primo DVD sembrava un caso comunque abbastanza concreto, ora diventa onirico, con un filo conduttore piuttosto inspiegabile.
    Comunque la qualità rimane costante, mantenendo alta la curiosità sul contenuto del terzo e ultimo DVD.

    Unico dubbio che mi rimane dalla vista di questo DVD: come mai anche Tsukiko sviene quando Shonen Bat colpisce Taeko?
  • Orsù, vediamo di chiudere uno dei topic che ho lasciato in sospeso.

    Maromi Dolce-sonno
    Le nuove vittime di Shonen Bat sono i componenti dello studio che realizza il cartone animato di Maromi; all'improvviso tutti vengono uccisi, ma in realtà c'è qualcuno che commette gli omicidi, in un contesto in cui la realizzazione del prossimo episodio dell'anime sembra avere la precedenza su qualunque altra cosa...
    Questo potrebbe essere considerato una sorta di Drago Riluttante giapponese, che mostra allo spettatore i ruoli presenti all'interno di uno studio d'animazione giapponese e il processo che si segue per realizzare una serie animat<a; certo, tutto è molto meno sorridente e scintillante rispetto al film-documentario sullo Zio Walt, in parte per le atmosfere thriller di Paranoia Agent, ma in parte anche perché nel Sol Levante i ritmi e le scadenze sono molto più pressanti.

    Senso Vietato
    Shonen Bat va a visitare una signora che ha perso ogni interesse nella vita, che sembrerebbe quindi la sua vittima ideale
    Anche se mi stavo rassegnando all'idea; la donna però dimostra una forza d'animo invidiabile, e pare non volersi arrendere ai colpi della mazza d'oro.
    Quando ormai avevo perso ogni speranza di ottenere una spiegazione conclusiva per le incursioni di Shonen Bat, ecco arrivare una conferma definitiva della sua natura metafisica, con una visibile trasformazione nel mostro che tutti temono; simpatiche anche le scene al cantiere tra ex-poliziotto e ex-ladro.

    Radarman
    Un supereroe si mette sulle tracce di Shonen Bat, per onorare il suo vecchio maestro; anche se l'episodio in sè non è granchè, e i parallelismi tra il killer e Maromi sono abbastanza inspiegabili, serve a fornire quello che forse è la giusta ottica con la quale va interpretata la serie.
    Finora, visto il setting realistico della serie, mi era venuto da ricercare risposte e una logicità in tutto, à la LOST, ma l'inserimento di questo eroe fornisce una modalità nuova attraverso la quale potrebbe essere interpretato tutto l'anime, nonostante il format sia considerabile come un insieme di episodi autoconclusivi tenuti assieme in modo forzato.
    Ma tutto viene rimandato alla...

    Ultima Puntata
    Un finale epico, a modo suo, con alcuni dei protagonisti già visti impegnati ad affrontare una sorta di Lostzilla, una nube nera che dovrebbe essere la nuova incarnazione di Shonen Bat, che si conferma essere un agente della paranoia umana, come il titolo suggeriva vagamente. E anche la spiegazione del primo "attacco" di Shonen Bat, a mio parere ci sta, ed è sufficientemente affascinante per dare un minimo di senso a tutta la storia.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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