[Hasbro/Lauren Faust] My Little Pony: L'Amicizia è Magica
Inviato: domenica 13 novembre 2011, 15:59
My Little Pony: Friendship is Magic - Stagione 1
Proseguendo nel loro progetto di restyling di brand famosi legati ai loro prodotti (iniziato nel 2007 col franchise dei Transformers e proseguito nel 2009 coi G.I. Joe), alla Hasbro hanno pensato bene che anche per il brand di My Little Pony fosse arrivato il momento di aggiornarsi. Ma come fare per trasformare un prodotto così tipicamente “anni ‘80” in una serie di successo e appetibile alle nuove generazioni? Semplice, basta affidarsi ad un professionista (come lo fu Michael Bay (?) per i robottoni trasformabili). Nel qual caso ad una professionista: stiamo parlando di Lauren Faust, veterana dell’animazione, co-creatrice insiema al marito Craig McCracken di cartoni animati di successo come The Powerpuff Girls (Le Superchicche per noi italiani) e Foster's Home for Imaginary Friends (da noi Gli amici immaginari di casa Foster). Dopo i primi scetticismi sull’improbabile e insperato successo della serie, la Faust si mise a lavoro. E il risultato superò ogni aspettativa.
Il cambiamento fu radicale, e quello che ne è uscito fuori è sicuramente una delle migliori serie animate degli ultimi anni. Titolo: My Little Pony: Friendship is Magic. Innanzitutto i personaggi sono magnificamente caratterizzati, la serie ha complessivamente una trama coerente e abbastanza articolata, e, sebbene il target a cui si rivolge è chiaramante quello delle bambine (a cui per altro è rivolta la linea di giocattoli), non mancano strizzate d’occhio ai più grandicelli e riferimanti alla cultura contemporanea. L’animazione, sebbene sia realizzata in Flash, è molto curata e le espressioni dei personaggi sono semplicemente irresistibili.
La serie è ambientata nel regno di Equestria, una terra popolata da varie creature equine che in un certo senso sostituiscono gli umani (di cui non sembra esserci traccia). Tali creature si dividono in Pony di terra, Pegasi e Unicorni. La protagonista è una studentessa unicorno di nome Twilight Sparkle, che viene mandata dalla sua mentore, nonché regnante di Equestria, Princess Celestia, nella cittadina di Ponyville per studiare la magia dell’amicizia. In questa sua missione è accompagnata da un cucciolo di drago di nome Spike, il quale ha il compito di aiutarla a scrivere (avendo il pollice opponibile, aggiungo) e ad inviare una serie di lettere per la principessa. Qui farà la conoscenza di altre pony che in seguito diventeranno le sue migliori amiche e l’aiuteranno nella sua “missione”:
- Applejack, pony di terra, grande lavoratrice, componente di una famiglia di contadini, possidenti un grande meleto vicino a Ponyville. Nella versione originale è caratterizzata da un marcato Southern American accent, caratteristico degli stati meridionali degli States e quasi tutti i nomi dei componenti della sua famiglia fanno riferimento alle mele;
- Rainbow Dash, pegaso dalla criniera e dalla coda color arcobaleno. Può essere considerata a pieno diritto il maschiaccio del gruppo, è sportiva e dannatamente “cool”. Il suo compito è (letteralmente) quello di fare “il buono e il cattivo tempo” su Ponyville, visto che ha la capacità di spostare le nuvole a suo piacimento sulla città.
- Rarity, unicorno, vanitosa e grande appassionata di moda, gestisce una boutique a Ponyville. Sicuramente è uno dei personaggi più divertenti, data la sua tendenza a comportarsi da prima donna, a fare un dramma per ogni piccolo problema e a perdere facilmante le staffe. È anche l’oggetto dei desideri amorosi del povero e non corrisposto Spike, che tuttavia si mostra sempre servizievole nei suoi confronti. Possiede un gatto bianco di nome Opalescence.
- Fluttershy, pegaso, timida e amante degli animali. È caratterizzata da una voce molto sottile e da un gran numero di paure, tra cui quella, insolita per un pegaso, di volare. Con la sua gentilezza è sorprendentemente capace di ammansire qualunque tipo di bestia.
- Pinkie Pie, pony di terra, iperattiva, semplicemente “random” (come viene spesso definita) e con la mania di organizzare feste. Nonostante spesso sembri completamente insensata in quello che dice e in quello che fa, il più delle volte dimostra di avere ragione, a dispetto dell’accusa mossale dai suoi amici di parlare a vanvera. Suoi sono anche dei siparietti musicali, a volte deliranti, che si possono trovare in quasi tutte le puntate. Irresistibile a dir poco.
Parallelamente alle loro avventure spesso fanno seguito quelle di altri tre personaggi più giovani:
Applebloom, sorellina di Applejack, Sweetie Belle, sorellina di Rarity, e Scootaloo, una piccola pegaso che idolatra la scattante Rainbow Dash. Insieme tutte e tre costituiscono le Cutie Mark Crusaders, sempre intente a sperimentare nuove attività per il loro desiderio di veder comparire sul loro fianco un Cutie Mark, simbolo che rappresenta l’abilità specifica di un determinato pony (se vogliamo, corrispondente alla pubertà).
Magari, dette così, le premesse potrebbero facilmente portare lo spettatore occasionale a ben guardarsi dal segurire uno show del genere, ma la sua magia sta proprio in questo. Il cartone scorre che è una meraviglia, e appassionarcisi è molto più facile di quanto si pensi all’inizio. Ciò è testimoniato dal grande successo che ha ottenuto in America, in particolar modo nella fascia di età compresa tra i 14 e i 30 anni, e specialmente, strano a dirsi, tra il pubblico maschile. Pertanto si è venuto a creare un fandom scatenato di seguaci che si fanno chiamare Bronies, contrazione della parola “brother” con “ponies”. Comunque basta spulciare un po’ su DeviantArt per rendersi conto della veridicità di tali affermazioni. E lasciatemi aggiungere che tutto questo successo la serie se lo merita, eccome. In America viene trasmessa dal 2010 sul canale Hub e già da un paio di mesi è cominciata la seconda stagione. In Italia la prima stagione è stata trasmessa, col titolo My Little Pony: L’Amicizia è Magica, fino alla settimana scorsa su Italia Uno all’ignobile orario delle 6.50 del mattino, dal lunedì e venerdì, e per di più ogni puntata, della durata complessiva di 20 minuti circa, è stata spezzettata in episodi di 10 minuti. Fortunatamente dal 31 ottobre la serie viene trasmessa senza tagli sul canale Cartoonito del digitale terrestre, dal lunedì al venerdì, ore 16,35 e 21,30, sabato e domenica ore 11,45 e 16,25. Tuttavia consiglio vivamente di seguire la serie in lingua originale coi sottotitoli, perché, oltre a godere dello splendido doppiaggio in inglese è possibile cogliere innumerevoli giochi di parole intraducibili in italiano. Tutte le puntate sono facilmente reperibili su YouTube, e sembra che la politica Hasbro sia proprio quella di farsi pubblicità per vie alterne, tant’è che non si è mai preocupata di rivendicarne il copyright.
Insomma, consiglio questo cartone a TUTTI, senza distinzione, poi a qualcuno potrà piacere di più, ad altri di meno. Nel frattempo dategli una possibilità e, mi raccomando, niente pregiudizi a causa della sua apparente “girl-friendliness”, perché merita davvero. E tuttavia non caricatevi di un hype eccessivo. Prendetelo semplicemente per quello che è, una bella serie animata senza pretese, educativa e al contempo estremamente efficace.
Proseguendo nel loro progetto di restyling di brand famosi legati ai loro prodotti (iniziato nel 2007 col franchise dei Transformers e proseguito nel 2009 coi G.I. Joe), alla Hasbro hanno pensato bene che anche per il brand di My Little Pony fosse arrivato il momento di aggiornarsi. Ma come fare per trasformare un prodotto così tipicamente “anni ‘80” in una serie di successo e appetibile alle nuove generazioni? Semplice, basta affidarsi ad un professionista (come lo fu Michael Bay (?) per i robottoni trasformabili). Nel qual caso ad una professionista: stiamo parlando di Lauren Faust, veterana dell’animazione, co-creatrice insiema al marito Craig McCracken di cartoni animati di successo come The Powerpuff Girls (Le Superchicche per noi italiani) e Foster's Home for Imaginary Friends (da noi Gli amici immaginari di casa Foster). Dopo i primi scetticismi sull’improbabile e insperato successo della serie, la Faust si mise a lavoro. E il risultato superò ogni aspettativa.
Il cambiamento fu radicale, e quello che ne è uscito fuori è sicuramente una delle migliori serie animate degli ultimi anni. Titolo: My Little Pony: Friendship is Magic. Innanzitutto i personaggi sono magnificamente caratterizzati, la serie ha complessivamente una trama coerente e abbastanza articolata, e, sebbene il target a cui si rivolge è chiaramante quello delle bambine (a cui per altro è rivolta la linea di giocattoli), non mancano strizzate d’occhio ai più grandicelli e riferimanti alla cultura contemporanea. L’animazione, sebbene sia realizzata in Flash, è molto curata e le espressioni dei personaggi sono semplicemente irresistibili.
La serie è ambientata nel regno di Equestria, una terra popolata da varie creature equine che in un certo senso sostituiscono gli umani (di cui non sembra esserci traccia). Tali creature si dividono in Pony di terra, Pegasi e Unicorni. La protagonista è una studentessa unicorno di nome Twilight Sparkle, che viene mandata dalla sua mentore, nonché regnante di Equestria, Princess Celestia, nella cittadina di Ponyville per studiare la magia dell’amicizia. In questa sua missione è accompagnata da un cucciolo di drago di nome Spike, il quale ha il compito di aiutarla a scrivere (avendo il pollice opponibile, aggiungo) e ad inviare una serie di lettere per la principessa. Qui farà la conoscenza di altre pony che in seguito diventeranno le sue migliori amiche e l’aiuteranno nella sua “missione”:
- Applejack, pony di terra, grande lavoratrice, componente di una famiglia di contadini, possidenti un grande meleto vicino a Ponyville. Nella versione originale è caratterizzata da un marcato Southern American accent, caratteristico degli stati meridionali degli States e quasi tutti i nomi dei componenti della sua famiglia fanno riferimento alle mele;
- Rainbow Dash, pegaso dalla criniera e dalla coda color arcobaleno. Può essere considerata a pieno diritto il maschiaccio del gruppo, è sportiva e dannatamente “cool”. Il suo compito è (letteralmente) quello di fare “il buono e il cattivo tempo” su Ponyville, visto che ha la capacità di spostare le nuvole a suo piacimento sulla città.
- Rarity, unicorno, vanitosa e grande appassionata di moda, gestisce una boutique a Ponyville. Sicuramente è uno dei personaggi più divertenti, data la sua tendenza a comportarsi da prima donna, a fare un dramma per ogni piccolo problema e a perdere facilmante le staffe. È anche l’oggetto dei desideri amorosi del povero e non corrisposto Spike, che tuttavia si mostra sempre servizievole nei suoi confronti. Possiede un gatto bianco di nome Opalescence.
- Fluttershy, pegaso, timida e amante degli animali. È caratterizzata da una voce molto sottile e da un gran numero di paure, tra cui quella, insolita per un pegaso, di volare. Con la sua gentilezza è sorprendentemente capace di ammansire qualunque tipo di bestia.
- Pinkie Pie, pony di terra, iperattiva, semplicemente “random” (come viene spesso definita) e con la mania di organizzare feste. Nonostante spesso sembri completamente insensata in quello che dice e in quello che fa, il più delle volte dimostra di avere ragione, a dispetto dell’accusa mossale dai suoi amici di parlare a vanvera. Suoi sono anche dei siparietti musicali, a volte deliranti, che si possono trovare in quasi tutte le puntate. Irresistibile a dir poco.
Parallelamente alle loro avventure spesso fanno seguito quelle di altri tre personaggi più giovani:
Applebloom, sorellina di Applejack, Sweetie Belle, sorellina di Rarity, e Scootaloo, una piccola pegaso che idolatra la scattante Rainbow Dash. Insieme tutte e tre costituiscono le Cutie Mark Crusaders, sempre intente a sperimentare nuove attività per il loro desiderio di veder comparire sul loro fianco un Cutie Mark, simbolo che rappresenta l’abilità specifica di un determinato pony (se vogliamo, corrispondente alla pubertà).
Magari, dette così, le premesse potrebbero facilmente portare lo spettatore occasionale a ben guardarsi dal segurire uno show del genere, ma la sua magia sta proprio in questo. Il cartone scorre che è una meraviglia, e appassionarcisi è molto più facile di quanto si pensi all’inizio. Ciò è testimoniato dal grande successo che ha ottenuto in America, in particolar modo nella fascia di età compresa tra i 14 e i 30 anni, e specialmente, strano a dirsi, tra il pubblico maschile. Pertanto si è venuto a creare un fandom scatenato di seguaci che si fanno chiamare Bronies, contrazione della parola “brother” con “ponies”. Comunque basta spulciare un po’ su DeviantArt per rendersi conto della veridicità di tali affermazioni. E lasciatemi aggiungere che tutto questo successo la serie se lo merita, eccome. In America viene trasmessa dal 2010 sul canale Hub e già da un paio di mesi è cominciata la seconda stagione. In Italia la prima stagione è stata trasmessa, col titolo My Little Pony: L’Amicizia è Magica, fino alla settimana scorsa su Italia Uno all’ignobile orario delle 6.50 del mattino, dal lunedì e venerdì, e per di più ogni puntata, della durata complessiva di 20 minuti circa, è stata spezzettata in episodi di 10 minuti. Fortunatamente dal 31 ottobre la serie viene trasmessa senza tagli sul canale Cartoonito del digitale terrestre, dal lunedì al venerdì, ore 16,35 e 21,30, sabato e domenica ore 11,45 e 16,25. Tuttavia consiglio vivamente di seguire la serie in lingua originale coi sottotitoli, perché, oltre a godere dello splendido doppiaggio in inglese è possibile cogliere innumerevoli giochi di parole intraducibili in italiano. Tutte le puntate sono facilmente reperibili su YouTube, e sembra che la politica Hasbro sia proprio quella di farsi pubblicità per vie alterne, tant’è che non si è mai preocupata di rivendicarne il copyright.
Insomma, consiglio questo cartone a TUTTI, senza distinzione, poi a qualcuno potrà piacere di più, ad altri di meno. Nel frattempo dategli una possibilità e, mi raccomando, niente pregiudizi a causa della sua apparente “girl-friendliness”, perché merita davvero. E tuttavia non caricatevi di un hype eccessivo. Prendetelo semplicemente per quello che è, una bella serie animata senza pretese, educativa e al contempo estremamente efficace.