Ho di recente iniziato a vedere la serie, che inizialmente tralascia non so bene per quale motivo. Franz su Google+ col senno di Aprile l'ha definita un fail, Pacuvio invece su Facebook ne ha parlato con soddisfazione (e no, non credo che la divergenza di opinioni dipenda dalla rivalità G+vsFB

). Io sono arrivato per ora al settimo episodio, e devo dire che mi sta piacendo e appassionando tanto. Lo spunto iniziale non è affatto male, e viene sviluppato in modo tale da spingere a voler continuare con la visione per scoprire nuove cose. La serie poi segue la struttura di
Lost, fatta di centricità e flashback. Non si storca il naso, la struttura non è per nulla una forzatura, ma si sposa benissimo alla storia e a mio avviso funziona decisamente meglio che in
Alcatraz. Considerate poi che gli abitanti di Storybrooke (tutti personaggi di fiabe, che vivevano in un mondo comune a tutti) per via dell'incantesimo della Regina Cattiva non posso lasciare la cittadina, rendendo questa, di fatto, come una sorta di Isola.
Ogni episodio è dedicato ad un personaggio dele fiabe, del quale nei flashback scopriamo qualcosa del suo passato nel mondo delle fiabe che lo ha portato agli sviluppi universalmente noti, ma anche ad entrare in contatto con gli altri personaggi. Quel che si ripropone qui infatti è in realtà l'inverso di quanto avveniva in
Lost, dove dei perfetti sconosciuti dovevano imparare a conoscersi e a convivere; qui abbiamo dei personaggi che si conoscono, alcuni dei quali con dei legami, che si ritrovano in un mondo nel quale non si riconoscono per quello che sono. A differenza di
Lost, però, qui alcuni aspetti sono chiari sin da subito, ad esempio chi sia l'antagonista e la direzione intrapresa dalla storia.
Là dove in
Lost c'era il mistero, in
Once upon a time c'è la magia... e il mistero. Si, perché nel passato "fiabesco" dei personaggi alcuni aspetti sono tutt'altro che chiari, come ad esempio il ruolo e le intenzioni avuti da Tremotino, vero deus ex machina di quanto avviene in entrambe le realtà. Molto buono il cast di attori, sia principali che secondaria; Jennifer Morrison è davvero perfetta nei panni rudi e determinati della protagonista Emma, Regina (Lara Parrilla, vista anche in Lost come una delle Altre che stavano nello Specchio, e che qui vive al civico 108, giusto per continuare con le citazioni

) ha quel mix perfetto di sensualità e malvagità, Ginnifer Goodwin è davvero brava a vestire i doppi panni della tosta e determinata Biancaneve e della timida e impacciata Mary Margaret. E nella seconda stagione pare che possa trovare posto niente meno che il buon Jorge Garcia.
In definitiva, non si tratta dell'"erede di Lost™", ma indubbiamente è una serie a cui chiunque abbia amata
Lost dovrebbe dare una possibilità. Da domani RaiDue inizia a trasmettere la serie in prima visione sui canali in chiaro a suon di due episodi alla settimana (e, contrariamente da quanto fatto da Fox Italia, mantenendo il titolo in inglese); un'occasione in più per avvicinarsi alla serie.