Keith ha scoperto che una prostituta era con Abeel Koontz all'ora dell'omicidio di Lilly; cerca di vendere la notizia ai giornali per far venire alla luce il fatto, ma nessuno è disposto a credergli.
Intanto la madre di Veronica è tornata a casa, e questo sembra aver fatto tornare la serenità familiare; Keith legge i risultati del test del DNA che aveva mandato, e poi decide di troncare i rapporti con Alicia. Scopre infatti di essere il vero padre di Veronica, e lo rivela alla figlia, entusiasta della scoperta.
Intanto i Kane rivelano a Duncan che è stato lui ad uccidere Lilly durante una delle sue crisi, per questo hanno sempre tenuto la verità nascosta ai media. Veronica intanto scopre che il giorno dell'omicidio di Lilly, Logan è tornato a Neptune prima del previsto. Veronica si recherà a casa sua per trovare delle prove, ma su dei nastri scoprirà ben altro: Lilly aveva una relazione con Aaron Echolls, al quale aveva rubato delle videocassette con cui poteva ricattarlo. Ed è per recuperare quei nastri che Aaron ha ucciso la figlia dei Kane.
Logan, convinto che Veronica sospetti di lui per l'omicidio di Lilly e non voglia più vederlo, decide di farla finita, volendosi gettare dallo stesso ponte dal quale si suicidò sua madre.
Tanta carne al fuoco. Tanta. Al punto che non c'è spazio nemmeno per la sigla, per guadagnare secondi preziosi per lo sprint finale. E con momenti di pura tensione, appena il mistero è stato risolto. Quando Aaron Echolls compare sul sedile posteriore dietro Veronica, non si può fare a meno di trasalire. Il finale, una volta risolto il mistero che ha contraddistinto la prima stagione, si risolve con una scazzottata e un incendio, che fanno temere non tutto andrà per il meglio. Ma a bloccare la fuga di Aaron ci pensera un camion che lo investirà; camion sul quale, guarda caso, è disegnata una ninfea (lilly, in inglese).
Veronica caccerà infine la madre, che non ha smesso di bere, preferendo mandare da suo padre in ospedale Alicia.
E sdraiata per riposarsi, verrà interrotta solo dal bussare alla porta di qualcuno, di cui ignoreremo l'identità fino all'inizio della seconda serie.
Per gli spettatori americani, questo cliffhanger ha dovuto attendere mesi prima di essere svelato, ma nelle repliche attualmente in onda in Italia, ci basta aspettare un giorno.
Che dire, come prima stagione non c'è male. Un telefilm ottimo, partito in sordina ma che rimanendo di qualità costante riesce a portare avanti sia casi singoli, che il grande mistero della stagione (l'omicidio di Lilly). Il punto di forza risiede anche nei personaggi, e nella massiccia quantità di sarcasmo e ironia presente nei dialoghi. Confesso che avendo osservato questa serie più attentamente, l'ho apprezzata molto di più, e non escludo di comprarne i DVD, quando mai usciranno in Italia...
Ah, visto che il sottoscritto è logorroico, preferisco riportare a stagione conclusa, una recensione della stessa fatta da qualcuno più autorevole di un DeborohWalker qualunque, ovvero Joss Whedon, autore di Buffy e Firefly.
Joss Whedon ha scritto:Lo scorso anno, la migliore amica di Veronica Mars è stata uccisa. Alcuni mesi dopo, ad una festa, Veronica viene drogata e violentata mentre è priva di sensi. Benvenuti nel telefilm più divertente e più romantico della stagione, ora uscito in un cofanetto DVD: "Veronica Mars: The Complete First Season".
A prima vista, VM è semplicemente una Nancy Drew moderna: una studentessa delle superiori che risolve misteri. E’ incredibile che già così si presenti bene, perché non c’è niente di più difficile che, settimana dopo settimana, scovare un mistero originale, e nessun altro telefilm lo fa meglio di VM.
Ma ovviamente, è quello che c’è sotto che non solo rende grande il telefilm, ma lo qualifica. I misteri non sono altro che la metafora principale; Veronica risolve i piccoli rompicapi perché, come tutti noi, non riesce a svelare quelli grandi. Dopo che la sua vita è stata stravolta (come se non bastasse, suo padre, lo sceriffo, è stato licenziato, sua madre li ha abbandonati e il suo unico vero amore l’ha inspiegabilmente lasciata), Veronica è diventata molo brava a capire le persone e le loro storie. E’ anche aiutata da macchine fotografiche, registratori e database, ottenuti grazie al nuovo lavoro di investigatore di suo padre, per il quale lei lavora. Veronica è un segugio eccezionale, ma il telefilm ci ricorda sempre che le sue capacità sono nate dal dolore e che i ragazzi che non devono scoprire, o vendicare, ogni torbido segreto sono certamente più felici e meglio inseriti. Ma ciò nonostante, ci si identifica sempre perfettamente con Veronica, la ragazza sopraffatta dalla inevitabile falsità dei suoi pari e dagli incomprensibili capricci del proprio cuore.
Gli elementi da teen-soap del telefilm sono avvincenti tanto quanto il grande mistero della stagione. Nessuno è chi credete che sia, tutti cambiano faccia, tradiscono, si svelano per quelli che sono, attraverso il loro umorismo, sorprendente tanto quanto le loro debolezze. Il telefilm è pieno di fine e magnifica arguzia. Il creatore Rob Thomas ed i suoi scribacchini rendono VM più divertente di molte sitcom, e non cercano mai di eliminare le violenze emotive. (Allora, dov’è il commento, Rob? Gli extra sono terribilmente scarni). Quasi tutti nel cast brillano, in particolare Jason Dohring, che interpreta la costante ed ipnotica nemesi di Veronica, Logan, e il sempre straordinario (ricordate Galaxy Quest?) Enrico Colantoni, nei panni di Keith Mars, il migliore padre del mondo. (Davvero. Il migliore. Dovrebbero farne una tazza con questo slogan).
Al centro di tutto questo c’è Veronica stessa. Kristen Bell è davvero notevole, non tanto per quello che apporta (calore, intelligenza e grande simpatia), ma soprattutto per quello che trattiene. Durante tutto l'arco emozionale della sua storia, non cerca mai la nostra compassione. Resta distante da noi, come se ci fosse un vuoto al centro di Veronica. Kristen Bell riesce costantemente a trasmettere questa sensazione, senza nemmeno sembrare di accorgersene. E’ la primadonna senza fronzoli e, a parte la voce fuori campo che è a volte imbarazzante, è praticamente impeccabile.
La prima stagione funziona come giallo, commedia e storia romantica, molto spesso contemporaneamente. Ma la cosa che eleva il telefilm, in un panorama televisivo paurosamente infestato da indagini criminali, è che VM cerca davvero il perché. Sa che abbiamo bisogno della nostra dose di soluzioni come panacea contro l’incontrollabile caos che è il mistero della vita reale. E mostra, con grande sensibilità, che avere la risposta non è mai sufficiente.