To be or not to be LOST

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.

POLL Sei un Lostossico o un Lostufo™?

Voti totali: 18
Lostossico
83%
15
Lostufo™
17%
3

  • Lostossico.
    E fiero di ciò. La serie è andata a parare esattamente dove desideravo.
  • Indubbiamente lostossico!!! E come tale, sto facendo rientrare "nel tunnel" alcuni disintossicati e nuovi iniziati... :bat:
    Infatti queste svolte fantascientifiche non hanno abbassato la qualità della serie, anzi, la hanno innalzata, facendo in modo che un episodio sia sempre più legato agli altri, creeando ancora più dipendenza... Si poterbbe dire: "Lost è per tanti, ma non per tutti!!"
    Ultima modifica di gil grissom il domenica 25 gennaio 2009, 15:28, modificato 1 volta in totale.
    "2 cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana... Ma della prima non sono sicuro..." A.Einstein
  • LOSTamante, ma non LOSTossico.

    Cioè, la serie mi piace, e molto. Anche nelle ultime stagioni ci sono stati episodi e scene che spiccano sopra ogni altra per qualità (la storia di Charlie mi fa ancora venire il magone), ma non penso più a LOST in modo così "ossessivo" com'era durante la prima stagione.
    Forse allora era la novità, forse è per come allora la serie veniva trasmessa fidelizzando gli spettatori e creando un vero e proprio evento, o forse perchè allora era l'unica serie che mi prendesse così tanto mentre ora ce ne sono diverse altre che, pur non superando LOST, ne condividono lo stesso gradino.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • AVVISO: Ho messo un sondaggio, in cima al thread.
    gil grissom ha scritto:Infatti queste svolte fantascientifiche non hanno abbassato la qualità della serie, anzi, la hanno innalzata, facendo in modo che un episodio sia sempre più legato agli altri, creeando ancora più dipendenza... Si poterbbe dire: "Lost è per tanti, ma non per tutti!!"
    infatti, nel senso che a Lost bisogna dedicargli tempo. In Lost come in nessun altro show è fondamentale il prologo "nelle puntate precedenti". L'esperienza di Lost non si consuma nell'episodio in sé ma soprattutto ricordandosi gli episodi precedenti di cui l'episodio in questione riprende le fila, chiarisce qualcosa o la confonde ulteriormente. Questo richiede un impegno nello spettatore che di solito non si dà per un telefilm. A quel punto credo avvenga la scelta: mi faccio trascinare negli intricati labirinti intessuti dagli autori (quindi fidandomi degli autori), oppure penso che sarà la solita cagata pazzesca e tutto quest'impegno sarà tempo perso? Io credo che sia questa la scelta fatta da chi ha deciso di abbandonare Lost, perlomeno sentendo quanto dicono alcune persone che conosco che lo hanno abbandonato.
    Io personalmente mi fido degli autori, pur temendo l'ipotesi che alla fine sarà stato tutto tempo perso, cioè che il finale non soddisferà le aspettative.

    @Deboroh: premesso che non credo che esista la categoria del Lostamante, perché se di Lost non attendi l'episodio seguente con ansia spasmodica allora non stai seguendo col giusto spirito i misteri, e quindi sei sulla strada dell'abbandono. Quindi o sei tossico o non lo sei, e da quello che dici penso che tu lo sia :P Cioè, non sto parlando solo del fanatismo sfegatato, della mania, dell'esaltazione, eh... cioè, ognuno può essere esprimere il suo essere fan nei modi e nelle quantità che più si sente, ma non è di questo che sto parlando. Uno può essere Lostossico pure se non urla ogni due scene di un episodio :P Il Lostossico è chi sa tutto della mitologia di Lost, si studia i particolari disseminati negli episodi, fa congetture, analizza i dialoghi e le espressioni degli attori, eccetera...
    ma non penso più a LOST in modo così "ossessivo" com'era durante la prima stagione.
    Forse allora era la novità, forse è per come allora la serie veniva trasmessa fidelizzando gli spettatori e creando un vero e proprio evento
    Non credo sia l'effetto novità, spiegati meglio: perché prima fidelizzava e ora no? è come dicevo io nel primo post (le prime stagioni approfondivano i personaggi, le ultime sono "solo" misteri e colpi di scena)?

    Tornando al mio parere: sì, anch'io sono Lostossico e apprezzo la deriva fantascientifica, per ora. In realtà prima la temevo, pensavo che venisse considerata solo di striscio come si fece nella terza serie (le (pre)visioni di Desmond, e mi stava bene. Poi è arrivata la quarta stagione, e lì era palese che la questione temporale è la chiave di tutto lo show. Per ora, ripeto, mi sta ancora bene. Guardando anche i primi episodi della quinta stagione (non rivelo niente, tranquilli) la cosa si fa ancora più pesante, e anche in questo caso mi continua a stare bene. Secondo me hanno trovato la chiave giusta (non so quanto originale, non sono molto esperto di letteratura fantascientifica... per me è originale) per non cadere nei tranelli dei paradossi temporali, perciò continuo a fidarmi.
    In compenso non posso evitare di notare che le prime due stagioni (ma anche la terza, su) sono praticamente un altro telefilm, molto più affascinante dell'attuale. Dalla parte finale della terza stagione in poi gli obiettivi della narrazione sono evidentemente cambiati. Se nelle prime stagioni si temporeggiava (e bene) approfondendo la storia e la personalità dei personaggi, adesso non si può più. Ogni episodio deve spiegare qualcosa, e c'è molto da spiegare, e per spiegare molte cose c'è bisogno di porre altre domande, per poter arrivare gradualmente alla soluzione.
    Le prime stagioni sono migliori, non c'è dubbio. Le ultime stagioni si focalizzano sul genere fantascientifico/mistery/spionistico/paranormale, perciò è inevitabile che una larga fetta di chi si era fatto ammaliare dalle prime stagioni adesso abbandoni lo show. Per i nerd che invece resistono, la portata di questi misteri rimane eccezionale anche più che agli inizi... certo diventa sempre tutto più assurdo, troppi colpi di scena, troppe salvifiche pistole che compaiono all'improvviso per risolvere la situazione, ma se li si prende con il giusto spirito (cioè fidandosi del Grande Piano Generale degli autori) è tutto ampiamente tollerabile.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Non dico che la serie sia andata dove deisderavo perchè... non c'era nessuna direzione che desideravo!
    Mi spiego meglio: che si andasse a parare sul fantascientifico in tale maniera era qualcosa che di certo non m'aspettavo ai tempi della prima serie. Anche se, in effetti, sembra lo sviluppo più logico. E che si sia arrivati a questo a me piace da morire, ma il punto è qui non siamo nel semplice sci-fi, siamo oltre. Non mi sento di classificare Lost come un'opera di fantascienza, perchè tanti sono gli elementi in gioco: paradossi spazio-temporali, il Destino, il paranormale, i complotti e i voltafaccia, i rapporti fra i vari personaggi che inizialmente non sapevano di avere tanto in comune.
    E il bello è che sono tutti elementi che non solo mi piacciono da morire, ma che sono stati imbastiti in maniera eccelsa da parte degli autori, che non hanno fatto un minestrone di tutto ma hanno assegnato ad ogni stagione i propri elementi da sviluppare lasciando il resto come sotto-trame. Il risultato di tutto questo è che al momento topico della morte di Jeremy Bentham siamo si proiettati verso uno sviluppo fantascientifico della trama improntato sui viaggi nel tempo, ma non possiamo di certo scartare le ipotesi riguardanti il soprannaturale e il Destino.
    Ma ripeto, il bello è come tutti questi elementi siano stati introdotti e fusi nella storia, in modo armonico e intelligente. Ed è proprio per questo che stagione dopo stagione sono divenuto sempre più un Lostossico, e assolutamente soddisfatto ed entusiasta per questa straordinaria "serie" (termine forse un po' riduttivo arrivati a questo punto).



    OT 1: Deb, il link a Nerdlandia nella tua firma rimanda alla pagina di login al blog.
    OT 2: Elik, non sarebbe meglio adesso far puntare il link a Lost 5 nel box in home page direttamente al primo post sulla Season 5 che hai scritto tu?
  • Elikrotupos ha scritto:@Deboroh: premesso che non credo che esista la categoria del Lostamante, perché se di Lost non attendi l'episodio seguente con ansia spasmodica allora non stai seguendo col giusto spirito i misteri, e quindi sei sulla strada dell'abbandono. Quindi o sei tossico o non lo sei, e da quello che dici penso che tu lo sia :P
    No, sono tossico, ma solo quando va in onda.
    Cioè, se la RAI lo manda in onda il lunedì sera, mi esalto dal lunedì pomeriggio, e l'esaltazione finisce il martedì sera dopo averne chiacchierato un po' sui forum vari. E l'esaltazione dura i 2-3 mesi di messa in onda.
    Con la prima e la seconda stagione ricordo che l'esaltazione era costante, per questo non mi sento un LOST-addicted; o meglio, lo sono, ma come lo sono di tante altre cose, LOST non spicca come faceva una volta, ora si è riassestato a livelli più bassi, allineandosi all'interesse che provo per diverse altre serie (che non è poco, beninteso)
    Non credo sia l'effetto novità, spiegati meglio: perché prima fidelizzava e ora no? è come dicevo io nel primo post (le prime stagioni approfondivano i personaggi, le ultime sono "solo" misteri e colpi di scena)?
    Forse un po' è per, come dici tu, l'approfondimento dei personaggi (e infatti la cavalcata finale della 4° stagione incentrata su Charlie ha risvegliato la mia Lostossicodipendenza).
    O forse dipende solo da un MIO modo di fruizione, durante la prima stagione di LOST seguivo solo LOST assiduamente (o meglio, ne seguivo molti altri come sempre, ma nessuno richiedeva l'impegno di concentrazione/riflessione/riordinamento di idee di cui parli anche tu) mentre ora le serie che possono essere usufruite ad un tale livello di "tossicodipendenza" sono tante.
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  • Elikrotupos ha scritto:AVVISO: Ho messo un sondaggio, in cima al thread.
    In cima dove? Io non vedo nulla!
    Elikrotupos ha scritto:A quel punto credo avvenga la scelta: mi faccio trascinare negli intricati labirinti intessuti dagli autori (quindi fidandomi degli autori), oppure penso che sarà la solita cagata pazzesca e tutto quest'impegno sarà tempo perso? Io credo che sia questa la scelta fatta da chi ha deciso di abbandonare Lost, perlomeno sentendo quanto dicono alcune persone che conosco che lo hanno abbandonato.
    Io adoro lasciarmi tracinare negli intricati labirinti! Cioè, mi fa piace da matti proprio quello scevellarmi sui vari indizi, le ipotesi, i colpi di scena, etc.
    Elikrotupos ha scritto:In realtà prima la temevo, pensavo che venisse considerata solo di striscio come si fece nella terza serie (le (pre)visioni di Desmond, e mi stava bene. Poi è arrivata la quarta stagione, e lì era palese che la questione temporale è la chiave di tutto lo show.
    La svolta fantascientifica non l'ho mai temuta, forse perché s'incastrava con quanto realizzato in precedenza. Però anch'io ho avuto sentore di spazio-tempo con "Deja vù", per poi avere sconvolgenti conferme con gli esperimenti di Dan Faraday e "La Costante".
    Ad ogni modo, non sono convinto che la sola questione spazio-temporale sia la chiava di tutto lo show.
    Elikrotupos ha scritto: Le prime stagioni sono migliori, non c'è dubbio. Le ultime stagioni si focalizzano sul genere fantascientifico/mistery/spionistico/paranormale, perciò è inevitabile che una larga fetta di chi si era fatto ammaliare dalle prime stagioni adesso abbandoni lo show. Per i nerd che invece resistono, la portata di questi misteri rimane eccezionale anche più che agli inizi... .
    Bah, non sono d'accordo. Ho appena finito di rivedere la prima stagione, ed effettivamente è fantastica. E benchè un po' mi manchino gli approfondimenti sulla psicologia e il passato dei personaggi, non mi sento di definire le prime le migliori, per me è stato tutto un crescendo. Semmai da metà della terza stagione in poi Lost è diventato prevalentemente solo per chi aveva colto e apprezzato fin dall'inizio la sua vera essenza.
    DeborohWalker ha scritto: Forse un po' è per, come dici tu, l'approfondimento dei personaggi (e infatti la cavalcata finale della 4° stagione incentrata su Charlie ha risvegliato la mia Lostossicodipendenza).
    La cavalcata su Charlie era nel finale della Terza Stagione... :P
    Ed era davvero bella e commovente.
  • Tyrrel ha scritto:
    Elikrotupos ha scritto:AVVISO: Ho messo un sondaggio, in cima al thread.
    In cima dove? Io non vedo nulla!
    lo so, me ne sono scordato :P ora provvedo...
    DeborohWalker ha scritto:O forse dipende solo da un MIO modo di fruizione, durante la prima stagione di LOST seguivo solo LOST assiduamente (o meglio, ne seguivo molti altri come sempre, ma nessuno richiedeva l'impegno di concentrazione/riflessione/riordinamento di idee di cui parli anche tu) mentre ora le serie che possono essere usufruite ad un tale livello di "tossicodipendenza" sono tante.
    tipo The Clone Wars? :P (a parte che quello rientrerebbe nella dipendenza da Star Wars, quindi non conta)
    Se hai letto come la definizione che ho dato di Lostossicità non credo che ci siano altri telefilm assuefacenti come Lost. In tutti gli altri telefilm, una volta visto l'episodio, non hai granché da rimuginarci. In Lost invece DEVI rimuginarci, sennò ti perdi gran parte della mitologia del telefilm.
    Se durante i tanti, troppi, lunghissimi mesi in cui non va in onda Lost tu non ci pensi più allora non sei un tossico, lo guardi passivamente. E non è bene.
    OT 2: Elik, non sarebbe meglio adesso far puntare il link a Lost 5 nel box in home page direttamente al primo post sulla Season 5 che hai scritto tu?
    penso di sì... provvederò
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Lostossica, o non avrei fatto la lost-maratona per la seconda volta. :D
    A quel punto credo avvenga la scelta: mi faccio trascinare negli intricati labirinti intessuti dagli autori (quindi fidandomi degli autori), oppure penso che sarà la solita cagata pazzesca e tutto quest'impegno sarà tempo perso? Io credo che sia questa la scelta fatta da chi ha deciso di abbandonare Lost, perlomeno sentendo quanto dicono alcune persone che conosco che lo hanno abbandonato.


    Io mi faccio trascinare volentieri, è interessante vedere fino a che punto può arrivare la mente umana.
    Le prime stagioni sono migliori, non c'è dubbio. Le ultime stagioni si focalizzano sul genere fantascientifico/mistery/spionistico/paranormale, perciò è inevitabile che una larga fetta di chi si era fatto ammaliare dalle prime stagioni adesso abbandoni lo show. Per i nerd che invece resistono, la portata di questi misteri rimane eccezionale anche più che agli inizi... .
    Beh sì, la mia stagione preferita è la seconda però non reputo gli ultimi migliori dei primi.
    Sono belli e interessanti, sbucano fuori cose nuove e quasi impensabili.
    I misteri ovviamente raddoppiano e vengono risolti solo a metà e potrebbe essere uno dei motivi per cui alcuni spettatori
    abbandonano la serie.
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • Alla fine è il solito vecchio discorso della pazienza e della diffidenza. Lost prende tanto all'inizio perchè è interamente costruito sulla voglia di stupire, sconcertare, incuriosire. E' quindi ovvio che seguendo un tale meccanismo si faccia strada la categoria di disincantati, quelli che non si fanno mica truffare, quelli che per stupire preferiscono chiamar noia la loro saturazione da colpo di scena, quelli che non hanno neanche capito troppo bene che non si richiede loro uno sforzo "a oltranza", ma che un finale ci sarà. E si ha quindi una prima scrematura, quella dei casual, degli utenti occasionali e "infedeli".

    E' poi fisiologico che anche una serie basata sulla curiosità, i misteri e i colpi di scena debba avere un completamento, che però non potrà mai essere all'altezza di quanto si possa sperare di ottenere, all'inizio. E quindi ecco la seconda scrematura: se ne va un altro tipo di insoddisfatti, i nerd più gnagni, che lamentano che la serie non vada a parare dove vogliono loro, facendosi scudo di vecchie dichiarazioni degli autori, seguendolo solo per criticare e scuotere il capo con irritante aria di superiorità.
  • Elikrotupos ha scritto:tipo The Clone Wars? :P (a parte che quello rientrerebbe nella dipendenza da Star Wars, quindi non conta)
    Nah, per ora Te Clone Wars è un ottimo serial, attendo con ansia la messa in onda di ogni nuova puntata, ma è più come The Big Bang Theory per intenderci, non ci sono retroscena o chissà cosa da decriptare, ipotizzare, ecc.
    The Clone Wars non è ancora così, forse un giorno lo sarà (ma non credo), per ora è una serie d'azione che tiene ben poco nascosto. [spoiler]A parte il passato di Grevious, che hanno fanno vagamente nasare abbia chissà quale background del personaggio alle spalle, e la cosa mi incuriosisce non poco.[/spoiler]
    Elikrotupos ha scritto:Se hai letto come la definizione che ho dato di Lostossicità non credo che ci siano altri telefilm assuefacenti come Lost. In tutti gli altri telefilm, una volta visto l'episodio, non hai granché da rimuginarci. In Lost invece DEVI rimuginarci, sennò ti perdi gran parte della mitologia del telefilm.
    Bè, l'unico non è, c'è Heroes.
    E non sto parlando di qualità, che in questo discorso non c'entra nulla, ma di rimuginizzazione.
    E in effetti pensandoci bene mi vengono in mente giusto un paio di altri telefilm che potrebbero rientrare in questa categoria (ma ce ne sono anche altri, che però a me non interessano); effettivamente riflettendo non è una cosa nel campo telefilmico, bensì mediatico in generale. Sono state tante in questi anni (dall'inizio di LOST) le opere che dopo essere state lette/viste richiedevano una rilettura, o il cosiddetto "Diario Misteri" che abbiamo fatto qui sul Sollazzo. A me vengono in mente diverse serie animate. O anche Harry Potter, inizialmente con meno elementi oscuri, da metà saga ha fornito un bel po' di rimuginamenti. O Wondercity. O 20th Century Boys. O le saghe ortolaniane. O chissà quante altre serie, se mi ci metto a scandagliare la lista delle cose che seguo.
    Ora, non credo che LOST sia il capostipite (ci sarebbe un Twin Peaks a caso in fila), ma di sicuro è stato uno dei primi esempi, e uno di quelli di maggior successo, a richiedere questa nuova modalità di usufruizione in un'epoca in cui sta prendendo sempre più piede.
    Siamo arrivati a un approccio nella creazione delle storie sempre più complesso e che punta sulla fidelizzazione; How I Met Your Mother, una sit-com americana à la Friends giunta ormai alla quarta stagione in patria, ha un complesso intreccio di rimandi, di ritorno di personaggi che erano appena comparsi nelle stagioni precedenti, una valorizzazione di elementi che si erano visti in episodi passati senza prestarci troppa attenzione... sì, una vera e propria continuity.
    E sto parlando di una sit-com, un format narrativo che è sempre stato piuttosto leggero: lo è tuttora, ma ora riesce a inserire questi elementi che sono rivolti ai nerd di quella particolare serie, e che sfuggirebbero a uno spettatore casuale, o che si guarda l'episodio superficialmente.
    Se durante i tanti, troppi, lunghissimi mesi in cui non va in onda Lost tu non ci pensi più allora non sei un tossico, lo guardi passivamente. E non è bene.
    Esatto, LOST lo guardo attivamente solo quando è in programmazione, come faccio per tutte le altre serie.
    Diciamo allora che io sono un serialtossico, nel complesso, ma di nessuna serie presa singolarmente.
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  • Il post di Vy8 è particolarmente inopportuno, ma mi dà l'occasione di spiegare con chiarezza il perchè del mio disincanto da Lost. Lo farò con una metafora:

    immaginiamo di iniziare a leggere un bel libro giallo. La trama del libro verte su un omicidio che sembrerebbe insolubile, dichiamo il classico mistero della camera chiusa. Abbiamo un nutrito cast di personaggi, potenziali sospettati, che ci intrigano con le loro storie personali che si intrecciano con la vicenda narrata. Ora, tra questi personaggi c'è, diciamo, anzichè un iracheno, un Nativo Americano. Il romanzo va avanti, mistero dopo mistero, per tre quarti della sua durata, durante la quale si fa sempre più intricato e all'apparenza impossibile: strani rumori che scuotono la villa (siamo in una villa chiaramente), misteriosi collegamenti tra i personaggi, visioni... per tutto ciò che succede c'è sicuramente una soluzione razionale, ma quale? Ecco, siamo lì che non abbiamo neanche alcun indizio per risolvere il caso, letteralmente brancoliamo nel buio, quand'ecco che il Nativo Americano accende un falò, pronuncia una formula magica ed evoca un mostro di fumo che uccide il detective proprio quando stava per inchiodarlo. Ebbene sì, ecco la soluzione di TUTTI i misteri: una maledizione indiana.

    Ecco, questo è esattamente l'effetto che fa ritrovarsi a parlare di viaggi nel tempo in Lost. Abbiamo un mistero che non sappiamo come risolvere? Facile: fantascienza e/o magia. Perchè non ci abbiamo pensato prima? Avevamo forse dichiarato più volte che Lost non era un telefilm di fantascienza e che mai e poi mai avremmo avuto viaggi nel tempo nella serie? Eh beh... ma c'erano i flashback, era OVVIO che ci sarebbero stati anche i viaggi nel tempo! D'altra parte anche in tutte le storie che parlano di Nativi Americani ci sono le maledizioni indiane, vero? Ops, ma aspettate un momento... c'erano altri misteri? Be', quelli che si può, li appiccichiamo alla spiegazione fantascientifica, e quelli che proprio non ci riusciamo... be', un po' di azione frullacervello e un bel complotto basteranno a far dimenticare gli spettatori di certi dettagliucci.

    Ecco, per questo Lost è una merda. Ma forse Vy8 ha bisogno di un'esempio ancora più pratico per capirlo, perciò immaginiamo di tornare al sesto libro di Harry Potter, prima di scoprire il segreto di Lord Voldemort. Perchè non è morto quando la maledizione gli è rimbalzata contro? Perchè l'Avada Kedavra non ha avuto effetto su di lui? Ci sarà sicuramente una spiegazione magica, giusto?

    No. La spiegazione è che non ha funzionato perchè Voldemort è un ALIENO.

    Chiaro?

    Se una serie parte con un dato presupposto non può cambiarlo solo perchè rimanendoci ancorata non sa più dove andare a parare. Se scrivo un giallo con un omicidio misterioso non posso inventarmi che i colpevoli sono i mostri perchè non so più come mettere insieme i vari indizi che ho disseminato in maniera sensata. Se metto in moto una serie di avvenimenti misteriosi ma in un contesto realistico e razionale non posso inventarmi la soluzione fantascientifica perchè mi sono fatto prendere la mano, SOPRATTUTTO se quella soluzionel'ho già esclusa a priori (caro Vy8, i podcast, che tu segui, non solo validi solo quando vuoi tu), perchè ciò significa 1. che ti prendo in giro, e quindi mi spiace, ma di nuovo non meriti la mia fiducia, o 2. che non ho la minima idea di dove sto andando a parare, e questo è il caso di Lost.

    "We're still trying to be ... firmly ensconced in the world of science fact. I don't think we've shown anything on the show yet ... that has no rational explanation in the real world that we all function within. We certainly hint at psychic phenomena, happenstance and ... things being in a place where they probably shouldn't be. But nothing is flat-out impossible. There are no spaceships. There isn't any time travel." Damon Lindelof
  • Bè, l'unico non è, c'è Heroes.
    E non sto parlando di qualità
    io sì... allora c'è anche Streghe :P Oppure Buffy, o Veronica Mars (non lo so, non li ho mai visti, ma immagino ci sia una componente mistery). Poi sarà che io non l'ho mai capita ma non credo che la continuity ortolaniana abbia niente di intrigante, men che meno i misteri...
    L'unico paragone che regge con Lost è Twin Peaks, il resto non si può assolutamente mettere in discussione insieme a Lost. Forse Harry Potter, ma a quel punto anche tutte le saghe letterarie di fantascienza...
    E poi non parliamo solo di episodi con una continuity (di cui si può essere drogati)... Lost in più ha il mistero (I misterI), è per quello che lo consideravo unico.

    @Dapiz:
    Tu hai ragione su due cose: gli autori nelle interviste mentivano, e stanno ricorrendo alla "magia" (fantascienza/paranormale). Non sono dei genii, non sono Agatha Christie. Tu nella tua metafora hai praticamente raccontato la trama di Dieci piccoli indiani, a parte il nativo americano e la sua maledizione. In Dieci piccoli indiani non c'è la maledizione, eppure accadono cose inspiegabili, morti improvvise, fino all'ultimo, fino alla fine. La finefinefinefine. Appare la parola FINE e il mistero non è risolto. Poi giri pagina e scopri che c'è un epilogo, e lì si spiega tutto. E a bocca aperta ti accorgi che era tutto razionale. Nessuna maledizione, nessuna magia. Agatha Christie era un genio. Ovviamente Lost non è così, e i suoi autori non sono genii, nonostante alcuni temi di Lost siano tratti proprio da Dieci piccoli indiani. Sappiamo già, l'abbiamo sempre saputo, anche nelle prime due stagioni, che alcune cose non sarebbero state spiegate razionalmente. Alcune, non tutte. Il tema del complotto ancora c'è. Cioè ci sono persone reali che sfruttano le potenzialità paranormali dell'Isola.
    Però Agatha Christie qualcosa può insegnare. Che gli autori possono continuare a infilare misteri e domande fino alla finefinefinefine, e potranno ancora stupire. Tutto sta a fidarsi. Se tu confidi nel fatto che gli autori hanno già un finale che ci stupisce (e loro, che sono nerd, sanno cosa ci stupisce e cosa ci delude), allora puoi sopportare anche le loro menzogne nelle interviste (menzogne che altro non fanno che inasprire l'atavica competizione autore-spettatore, e ciò può essere bene). Se non ti fidi è ovvio che ti innervosisci sempre di più episodio dopo episodio, mistero dopo mistero, morte dopo morte, colpo di scena dopo colpo di scena; pensi che sia una presa in giro, che non sarà valsa la pena, che è una cagata pazzesca, banale, trita e ritrita.

    Secondo me gli autori il loro piano generale ce l'hanno, lo porteranno a compimento e non sarà deludente. Tutto quello che hanno fatto finora che contraddice questa ipotesi non lo posso né smentire né confermare perché che ne so, mica mi chiamo Damon Lindelof, io? (magari...) Però io continuo ad avere fiducia. Se non sarà ripagata, oh, ci rivediamo fra un anno e mi schiererò con gli anti-Lostiani, senza dubbio... (ammesso che ci sarà rimasto qualche Lostiano non deluso :P)
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Dapiz, quel che mi sembra che tu lamenti principalmente è il fatto che gli autori avessero negato l'elemento fantascientifico e i viaggi nel tempo, quando invece l'hanno inserito eccome: beh, ma è chiaro! Insomma, è dalla prima serie che si fanno le ipotesi più disparate, anzi la natura stessa della serie porta ad interrogarsi e a scervellarsi dietro ai misteri. Che alcune ipotesi più di altre si avvicinassero alla verità era prevedibile, ma cosa dovevano rispondere gli autori quando gli venivano sottoposte dai fan? Cioè, se per caso avessero pensato all'Isola come ad un Purgatorio cosa avrebbero dovuto dire quando gli venne chiesto se questa era la chiave dei misteri? Confermare l'ipotesi bruciandosi tutte le future stagioni? No, mentire spudoratamente, è ovvio. E si tratta di bugie a fin di bene.
    Secondo te poi l'elemento fantascientifico è stato pensato solo successivamente per non spiegare alcuni misteri e dare una soluzione agli altri e una conclusione alla serie: io invece dico che è sempre così che l'hanno pensata.
    E poi, se è vero che in passato gli autori avessero negato i viaggi nel tempo (e comunque potrebbero fare come per gli alieni di "Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo" e chiamarli in altra maniera :P), io ricordo anche che (durante la trasmissione della seconda stagione, se non erro) Abrams disse qualcosa in merito al fatto che in qualche modo avevano bluffato con l'ABC, proponendo loro una storia di fantascienza ma spacciandola per una serie di altro tipo. Inoltre, gli autori hanno sempre detto di aver lasciato dalla prima serie alcuni indizi, in modo che alla conclusione di tutto si possa dire: è vero, c'avevano pensato sin dall'inizio. Tra queste, di una certa importanza paiono essere i cadaveri di Adamo ed Eva. Quando si potrà effettivamente verificare tutto questo io credo che sarà solo nell'ultima serie, la sesta. Sino ad allora c'è solo da avere fiducia, o come direbbe Locke, fede.
    Ecco, il tuo discorso ci starebbe bene se la serie fosse conclusa, ma al momento mancano 2 intere stagioni prima della parola "Fine", 2 stagioni nelle quale tutto può ancora accadere. Insomma, ci sta tutto che a te Lost non piaccia più, però prima di trarre conclusioni è sempre meglio attendere, soprattutto per una serie in cui basta una sola puntata per ribaltare tutto. E il raffronto di Elik con "Dieci piccoli indiani" (a proposito, adoro quel libro!) lo quoto al 100%: non saranno la Christie, però magari gli autori da lei qualcosina l'avranno imparata.
  • Sollecitato, ancorché indirettamente, dall'amico Grrò, il quale ormai adesca naviganti anche sui blog altrui - quello di Faraci, nella fattispecie - mi pregio di intervenire nella discussione dichiarandomi ormai da tempo Lostanco. Oserei dire Lostufo, quasi da subito. Condivido quanto scritto da Dapiz il quale, se non mi sbaglio, parla del famoso "Patto con il lettore". In questo caso, il patto è stipulato con lo spettatore. Sì, a un certo livello di narrazione non è consentito giocare al "Facciamochè". Facciamo che c'erano gli orsi. Facciamo che c'erano gli altri. Facciamo che ci sono gli alieni. Facciamo che siamo già tutti morti. Eh, no. Non siamo mica all'asilo.
    Ciò non è consentito, ancor prima che dalle stramaledette regole della scrittura, dalla buona creanza. Poi, se tu, scrittore, vuoi farlo, fallo. Se c'è qualcuno disposto a seguirti, buon per te. Per la SIAE si fa questo e altro.
    Mi rendo tuttavia conto che il mio essere Lostufo è più un problema mio, un mio difetto, una dimostrazioine di leggera arroganza. Ossia, ha a che vedere con le modalità attraverso cui il mio occhio ha cominciato a guardare Lost e di come il mio cervello ha preso a interpretarlo. Non ci posso fare niente, ma praticamente da subito - diciamo a partire dalla terza stagione - il mio cervello ha ingaggiato una furiosa battaglia con gli autori di Lost. La lotta era, ovviamente, su chi ce l'avesse più lungo. A volte ce l'avevano più lungo loro, a volte il mio cervello era assai più dotato. Il fatto è che era diventato un lavoro. Uno si mette seduto bello comodo sul divano e cerca di rilassarsi un po' ed ecco che arriva un tizio che comincia a farti indovinelli, tiritere, giochi di parole e allitterazioni. Tu sei già stanco, non hai mica voglia di dare retta.
    Ecco, poi evidentemente deve essere successo che il mio cervello si è stancato, ha stabilito che ce l'aveva lungo a sufficienza, mi ha sparato nel metabolismo un etto e mezzo di serotonina e mi sono addormentato. Non sentivo niente, no. Non c'era tensione, non c'era emozione. Nessun dolore. Ronf.
    Fausto
  • lol, Lostufo... vado a modificare il sondaggio: Lostossico o Lostufo™? [spero che Fausto non pretenderà i diritti :P]
    Fausto ha scritto:Sì, a un certo livello di narrazione non è consentito giocare al "Facciamochè". Facciamo che c'erano gli orsi. Facciamo che c'erano gli altri. Facciamo che ci sono gli alieni. Facciamo che siamo già tutti morti. Eh, no. Non siamo mica all'asilo.
    gli autori di Lost non giocano al "facciamo che", una spiegazione poi la danno. Sul fatto che non siano onesti con lo spettatore sono d'accordo, ma finora si sono mantenuti su un livello di disonestà decente (per me, almeno). Poi ovviamente ognuno lotta a suo modo con gli autori, quindi c'è chi si stufa prima e chi invece si fida, e lì c'è poco da tentare di convincersi a vicenda. Io vi dirò che, se alla fine della serie gli autori mi avranno definitivamente tradito, se fosse possibile io sarei disposto a dimenticare tutto... il problema è che purtroppo non è possibile, il tempo dedicato a Lost non me lo rimborserà nessuno... ma questi sono i rischi degli investimenti sulla fiducia.
    Però voglio porre una domanda a chi non si sta fidando: se quando la serie finirà si sarà data risposta a tutti i "facciamo che" più assurdi, quindi avrete la certezza che gli autori non ci hanno preso in giro, siete disposti a recuperare tutto?
    Uno si mette seduto bello comodo sul divano e cerca di rilassarsi un po' ed ecco che arriva un tizio che comincia a farti indovinelli, tiritere, giochi di parole e allitterazioni. Tu sei già stanco, non hai mica voglia di dare retta.
    Ma invece è quello il punto. Se uno si vuole rilassare guarda una sitcom o un medical drama. Guardare Lost significa mettersi in gioco (certo, sempre in una situazione di svantaggio, visto che gli autori barano... ma alla fine dei giochi mi sarò divertito lo stesso, oppure CONFIDO che mi sarò divertito).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • L'ho abbandonato con la terza serie. La prima serie fu veramente bella. La seconda ebbe un lievo picco verso il basso, ma comunque rimase affascinante. Ma alla fine della terza rimasi con un "e quindi?" e dato che ne vedo già parecchie di serie l'ho soppressa senza rimorsi.

    Purtroppo questo tipo di serie a mio giudizio deve essere breve. Allora funziona. Se si vuole diluire va a farsi benedire ..
    E di serie di cui rimanere intrappolati ce ne sono parecchie. Le prime due che mi vengono in mente sono Battlestar Galactica [che come qualità è pure superiore a Lost!] e Prison Break.
  • Elikrotupos ha scritto:Ma invece è quello il punto. Se uno si vuole rilassare guarda una sitcom o un medical drama. Guardare Lost significa mettersi in gioco
    Ma infatti, la cosa oltretutto è palese sin dalla'inizio. E personalmente io incominciato ad appassionarmici proprio per questo motivo. Inizialmente infatti avevo snobbato la serie, credendola una sorta di americanata via di mezzo tra i vari film di disastri aerei anni '70 e il reality show "Survivor"; poi quando capii che di mezzo J. J. Abrams, e avendo io apprezzato Felicity e soprattutto Alias, mi fiondai a vedere subito il primo episodio disponibile in Rai: era "Il Coniglio Bianco", e lì tra flashback e un padre morto che cammina incontro al figlio e poi si fa rincorrere, pian piano incominciai la mia strada verso il tunnel della Losticità.

    Poi posso concordare che nella prima stagione ci si tenesse entro certi limiti, ma questo probabilmente è dovuto al fatto che, così come avviene per tutti i serial statunitensi, la produzione delle stagioni successive era vincolata all'effettivo successo della prima. Ma già dalla seconda le cose si fanno più incasinate (e passi il Mostro nella prima serie, ma non mi si venga a dire che il Progetto Dharma non è fantascienza).
    Il punto è che chi non gradisce giocare, scervellarsi, farsi guidare e prendere in giro dagli autori, insomma chi apprezza solamente delle visioni leggere e che pretendono poca attenzione, secondo me non dovrebbe neanche apprezzare le prime due serie.

    Infine sul numero di stagioni e sul diluirsi degli episodi che per alcuni avrebbe portato ad applicare "la vecchia regola "quando non sai cosa fare, fai entrare un tizio sconosciuto con una pistola"" (cito Tito Faraci dal suo stesso blog), ricordiamo che gli autori (che hanno sempre dette di aver pensato la storia con un inizio, uno svolgimento e una conclusione) erano intenzionati a smontare la baracca dopo 4 stagione; fu l'ABC che pretendeva di farne di più (8 o 10 se non sbaglio), e a quel punto, durante la realizzazione della terza stagione iniziò un tira&molla tra l'emittente, che minacciava di mettere lo show in mano ad altri, e gli autori che non volevano allungare inutilmente il brodo. Alla fine si arrivò alla conclusione che conosciamo, ma se le cose fossero andate come si prevedeva inizialmente, la serie si sarebbe conclusa dopo una quarta stagione di 23/25 episodi, magari introducendo le tematiche dei paradossi spazio-temporali già al termine della terza.
  • Mi dichiaro assolutamente Lostossico. L'intossicazione nel mio caso è massiccia. Io infatti non seguo la serie in tv! NOn potrei sopportare l'attesa. Vidi i primi due episodisulla RAI, poi per problemi logistici (viaggiavo la sera per tornare a casa) non potei seguire la serie. Acquistai allora il primo cofanetto in DVD e me lo sparai in pochissimi giorni. Da allora la serie la seguo esclusivamente in DVD e a dosi massicce. Questa sorta di febbre l'ho trasmessa almeno a due persone, che puntualmente maratoneggiano con me.
    Io onestamente, all'inizio della terza serie, avevo letto dei commenti non proprio lusinghieri e quindi inziai a guardare gli episodi con qualche riserva. Invece anche in quel caso le aspettative non furono tradite. L'introduzione degli espedienti narrativi del flash-forward o flash back del futuro pensavo avrebbeo in qualche modo rovinato la sorpresa e invece ce la stanno svelando un po' alla volta. D'altraparte sarebbe stato impensabile che tutto l'intricato groviglio di sottotrame potesse essere sbrogliato con un semplice epilogo. Personalmente mi fido degli autori e li seguirò fino alla fine!
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