[Bruno Heller] The Mentalist (CBS)
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Ecco un telefilm molto interessante, che mi ha insapettatamente colpito facendomi divorare, con la compagnia della dolcissima Minnie, tutti i 23 episodi della prima e per ora unica stagione.
D'altro canto, è stata proprio la mia Minnie a farmi conoscere e a propormi questo telefilm, e nn posso che essergliene grato!
Dopo che dall'inizio del millennio CSI ha lanciato la moda della polizia scientifica e delle indagini basate su dna e scientificità a go-go, (che io non ho mai apprezzato), seguito poi da altri telefilm di genere, si sentiva a mio parere la mancanza di una serie poliziesca che però fosse un po' "vecchio stile" senza sapere di antico.
The Mentalist mi ha saputo accontentare alla grande.
Il protagonista è Patrick Jane, il "mentalista" del titolo, ha un passato da truffatore, fingendo di essere un sensitivo e imbrogliando così molte persone. In realtà Patrick usava le sue straordinarie doti di fine osservatore, di conoscenza della mente umana e dei suoi meccanismi, di ipnotismo e di manipolazione mentale per fingere di essere un sensitivo, ma quando un giorno in televisione sfidò un noto e terribile serial-killer, John il Rosso, fu l'inizio della fine.
Tornato a casa, trovò sua moglie e sua figlia uccise da John. Da allora è entrato al C.B.I. (California Bureau Investigation) in qualità di consulente, aiutando la squadra formata da Teresa Lisbon, Kimball Cho, Wayne Rigsby e Grace Van Pelt grazie alle sue qualità.
Il ritornare quindi a risolvere casi non più grazie alle prove ma grazie all'intuito e alle deduzioni ricorda fin troppo da vicino Sherlock Holmes, o se si preferisce Herceule Poirot. La funzione di Patrick Jane è la stessa di questi due giganti delle detective-story, anche nel carattere leggermente arrogante e compiaciuto di sè e delle proprie doti che lo portano ad aver sempre ragione.
L'attore che interpreta il protagonista, tale Simon Baker, è davvero bravissimo ed esemplare nell'interpretare il biondo "mentalista", mostrando efficacemente questi lati del suo carattere. Ci appare sempre sorridente e con la battuta pronta, salvo poi mostrarci un latro triste/malinconico e anche oscuro quando ricorda la tragedia che gli è toccata e quando vuole vendicarsene.
Altra cosa che lodo è il team: io mi sono affezionato, oltre che all'irrestibile protagonista, a Lisbon, a Cho a Rigsby e a Van Pelt, così come mi sono affezionato ai componenti del commissariato di Topolinia creati da Faraci più di 10 anni fa (Basettoni, Manetta, Rock Sassi, Phil, Ray e Joe), e questo grazie alle loro caratterizzazioni che li rendono immediatamente riconoscibili, ognuno con il suo carattere, e grazie al fatt che sono così simpatici (ognuno a suo modo) da renderceli familiari come persone reali.
Infine, come non ricordare John il Rosso: il serial-killer che ha rovinato la vita a Jane, è un po' il filo conduttore del serial. Intanto, il colore rosso ricorre in tutti gli episodi, in ogni titolo c'è la parola "rosso" o qualche sua storpiatura. Già questo mi affascina (come in Scrubs dove ogni episodio salvo rari casi iniziava con "My...")
Poi John ricompare ogni tanto...oltre che nei primi due episodi, in uno centrale e in quello finale. Firma ogni sua vittima con tagli particolari e con una faccia sorridente sul muro vicino alla vittima, realizzata col sangue del morto.
Per il resto gli altri casi sono slegati da John il Rosso, ma sono comunque molto affascinanti per come Jane trae conclusioni basandosi su semplici osservazioni attente di chi e cosa gli sta intorno. Se apprezzate il giallo classico come quello degli investigatori citati sopra, non potrete non rimanere catturati dal clima del telefilm e dal carattere e dalle deduzioni del protagonista.
Consigliatissimo (chi se lo è perso sul digitale la scorsa primavera, lo può vedere su Italia 1 dal 2 settembre in prima serata!)Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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Avevo conosciuto per la prima volta questo telefilm da una pubblicità cartacea vista in Germania alcuni mesi fa; all'epoca mi era parso di capire che fosse un VERO sensitivo, capace di leggere i pensieri delle persone. Invece era tutt'altro che così, ma nondimeno il primo episodio mi è molto piaciuto. Mi preoccupa però che le prime due puntate abbiano ottenuto uno share basso (l'auditel dichiarava il 7,64% su Italia 1 tra le 20,30 e le 22,30: se non risale almeno di uno-due punti percentuali, c'è il rischio fondato che sospendano la trasmissione o la spostino ad orari oltremodo scomodi per chi, come me, la mattina fa il pendolare per andare a lavorare).
Io ho visto i primi due episodi ma non mi ha preso assolutamente per nulla...