[Jon Harmon Feldman] Tru Calling (Fox)
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Aiutami.
Questo, l'appello che Tru Davies si sente rivolgere in ogni episodio da un cadavere, nell'obitorio in cui lavora. Tru si è appena diplomata e, contrariamente alle sue speranze ospedaliere, viene mandata a fare il tirocinio per medicina all'interno di un obitorio che cambierà per sempre la sua vita: qui infatti scoprirà di avere il potere paranormale di essere contattata dalle persone appena decedute. I cadaveri giunti all'obitorio infatti chiedono aiuto alla ragazza, che vedrà riavvolgersi la giornata appena trascorsa così da poterla rivivere, agendo in modo da poter salvare l'"ex-salma".
In questo meccanismo narrativo da "Ricomincio da Capo" si inseriscono alla perfezione le vicende investigative che vedono Tru alle prese con false piste, fatti assodati che vengono smentiti, indizi fraintendibili e altro ancora, facendo di ogni episodio un vero e proprio giallo di qualità.
Anche se già questo basterebbe a rendere la serie interessante, gli autori si inventano modi sempre diversi per diversificare il meccanismo del "cadavere da salvare" così da evitare a lungo andare il fattore ripetitività: ecco quindi che da subito si presentano variazioni sul tema e casi più problematici per Tru, come cadaveri che non riescono ad essere salvati, cadaveri che chiedono aiuto a Tru senza che lei abbia fatto in tempo a leggerne il nome o le circostanze di morte, più cadaveri che chiedono aiuto contemporaneamente, o cadaveri che le chiedono aiuto addirittura ancora col volto coperto col lenzuolo. Insomma, Tru non avrà certo vita facile; inoltre è interessante vedere quali sono le modifiche alle giornate derivanti dalle modifiche più o meno grandi al suo atteggiamento, fenomeno che raggiungerà il suo culmine quando, per evitare la morte di una persona Tru causerà il decesso di un'altra, che a sua volta chiederà aiuto, portando a riavvolgere una seconda volta e così via più e più volte, fino a quando Tru non riuscirà a chiudere la spirale.
Inoltre Tru sfrutta la sua "seconda giornata" anche nelle relazioni personali, utilizzando la sua conoscenza dei fatti per aggirare alcune difficoltà o per suggerire/guidare i propri cari in scelte che magari la prima volta non avevano dato esiti soddisfacenti. Tra le persone che circondano Tru ci sono la sorella Meredith e il fratello Harrison, ossessionati rispettivamente dall'alcool e dal gioco d'azzardo; oltre alla sua famiglia la protagonista può contare anche sulla sua migliore amica Lindsay, che col tempo finirà per fidanzarsi con Harrison iniziando una relazione che Tru dovrà salvare in più di un'occasione. Tru non sopporterà il suo pesante fardello da sola: il suo segreto infatti lo condividerà col responsabile dell'obitorio Davis e col fratello Harrison ed entrambi a modo loro cercheranno di aiutare Tru nelle sue missioni.
A metà della prima stagione (per la precisione nell'episodio 12) avviene il giro di vita che cambia drasticamente la serie; mi sentirei quasi di considerare a partire da quell'episodio la seconda stagione, dato che la vera seconda stagione sarà formata da soli 6 episodi.
Infatti in un solo episodio fanno la loro prima comparsa due nuovi personaggi fondamentali: Jack e il padre di Tru.
Jack è un nuovo collaboratore all'obitorio e subito si pensa possa essere il futuro nuovo amore della protagonista (sensazione trasmessa anche dal furbo casting che ha convocato Jason Priestly, il belloccio di Beverly Hill 90210) ma il suo ruolo sarà ben più importante, dato che col tempo scopriremo che anche lui può rivivere le giornate, proprio come Tru. A differenza della protagonista però, Jack crede che non sia giusto cambiare il destino delle persone e arrogarsi la facoltà di modificare il futuro in direzioni che è impossibile sapere; perciò, quando scopriremo la sua filosofia, Jack diventerà una vera e propria nemesi per Tru, che cercherà di far svolgere i fatti proprio come si sono svolti il giorno precedente, ostacolando i tentativi di Tru di salvare il cadavere.
Jack è strettamente legato al padre di Tru, dato che è una sorta di suo discepolo: il padre di Tru infatti anni prima aveva il compito di Jack di assicurare che i morti andassero verso il proprio destino, mentre la madre di Tru tentava di impedirne la morte proprio come nel presente farà la figlia.
Ed è a questo punto, quanto la serie gioca a carte scoperte, che dà il meglio di sè mettendo in campo questioni filosofiche piuttosto profonde. Certo, salvare le persone sembra assolutamente un gesto "buono", ma se così non fosse? Cambiare il destino delle persone può causare danni ancora peggiori ai loro cari? Se più persone potrebbero morire, può un essere umano avere la facoltà di decidere quale destino dovrà compiersi? E Jack, che apparentemente sembra il cattivo che vuole ostacolare l'eroina di turno, è veramente "cattivo"?
Questi dubbi vengono poi ingigantiti in uno degli ultimi episodi in cui una suicida, dopo essersi buttata da un palazzo, chiede aiuto a Jack invece che a Tru, scombussolando tutte le regole del gioco e mettendo i due "rivivi-giornate" in una situazione nella quale non sanno cosa dovrebbero effettivamente fare per compiere la propria rispettiva missione...
E con tutti questi spunti narrativi e di riflessione pronti ad essere dipanati per chissà quanti altri episodi e stagioni, con un utilizzo magistrale del meccanismo della serie che di tanto in tanto al caso della puntata aggiungeva qualche nuovo elemento che permetteva di avere un'idea più chiara del quadro generale, Tru Calling terminò. Verso la metà della seconda stagione, di punto in bianco, dopo l'episodio natalizio, Tru Calling cessò la sua vita televisiva.
Quello che io ritengo essere stato il telefilm più promettente di sempre, con delle basi che gli avrebbero consentito di avere materiale interessante per numerose altre stagioni, venne troncato per insufficienza di ascolti.
La serie negli USA aveva avuto vita difficile fin dall'inizio, quando gli appassionati di telefilm e la critica televisiva lo avevano accusato di avere "una trama troppo impegnativa" e perciò abbandonato dopo poco; oggi una dichiarazione simile, alla luce di serial come LOST e compagnia bella, fa sorridere.
Nonostante l'insuccesso americano, il serial ha avuto un discreto seguito in altre nazioni in cui è trasmesso (tra cui l'Italia) ma nessuna petizione è servita per dare un proseguimento alle avventure di Tru.
Se qualcuno come me ha adorato questo telefilm, o se qualcuno decidesse di recuperarlo, l'unico modo per sapere quali sviluppi (interessantissimi) avrebbe avuto la serie in futuro è leggere questo articolo che riassume un po' di quelle che erano le intenzioni degli autori.
E dopo aver letto tutto ciò, non rimane che rammaricarci, perché Tru Calling avrebbe potuto sopravvivere se solo fosse giunto qualche anno dopo, quando i telefilm investigativi alla CSI hanno iniziato a spopolare e l'accusa di essere "troppo complesso" non sarebbe mai arrivata con altri serial di successo ben più intricati.
Ho adorato questo telefilm. Ne sono diventata una vera e propria dipendente. Ho divorato la prima stagione e finita quella i sei episodi della seconda...anche io la vedo come Deboroh, la prima stagione può benissimo essere divisa in due e la seconda parte stravolge completamente tutta la storia. Penso sia davvero un peccato che l'abbiano interrotto così...Lei era molto credibile, l'ho rivalutata molto rispetto a quando l'avevo vista in Buffy, e la storia mi intrigava davvero molto...davvero un peccato. adesso andrò a gustarmi il link che ha messo Deboroh per vedere come avrebbe potuto andare a finire