L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
Il creatore della serie è Terence Winter, già autore di un altro prodotto TV di successo quale I Soprano, sempre per l’emittente HBO, mentre alla regia dell’episodio pilota troviamo il grande Martin Scorsese, anche produttore esecutivo insieme a Mark Wahlberg.
Atlantic City, 1920. Allo scoccare della mezzanotte verrà introdotto il Volstead Act, con cui viene sancito il bando sulla fabbricazione, la vendita, l’importazione e il trasporto di alcol. Enoch “Nucky” Thompson è il protagonista principale di questa serie tv. E’ prima di tutto un politico corrotto più che un gangster e il suo personaggio è basato soprattutto su una versione romanzata di Enoch L. Johnson, uomo politico e criminale realmente esistito.
Nucky , interpretato da un ottimo Steve Buscemi, è il tesoriere di Atlantic City, l’uomo simbolo della città che controlla tutta la contea e gestisce a partire dall’avvento del proibizionismo, un florido contrabbando di alcolici che permette a tutti i locali della sua città di servire ai clienti birra come se piovesse. Può contare su due alleati d’eccezione nel comandare Atlantic City: suo fratello minore Elias (Shea Whigham), capo delle forze dell’ordine locali, e il suo giovane protetto Jimmy Darmody (Michael Pitt) appena rientrato in patria dopo aver combattuto la prima guerra mondiale nel vecchio continente.
Jimmy all’inizio cerca di reinserirsi nella società lavorando come autista per Nucky, ma non esiterà poi a schierarsi dalla parte di alcuni gangster, tra cui un giovane Al Capone (Stephen Graham), per cercare di farsi strada nel mondo del crimine.
Altri personaggi importanti sono Margaret (Kelly MacDonald), una giovane irlandese vittima di violenze tra le mura domestiche e Nelson Van Alden (Michael Shannon), un agente federale che ha come unico obiettivo quello di incastrare Nucky Thompson.
Sono molti personaggi riconducibili a personalità realmente esistite, ma sempre trattate qui con un tono romanzesco, tra i quali si possono elencare Lucky Luciano, Johnny Torrio, Arnold Rothstein e altri boss mafiosi di primaria importanza del periodo.
Per ricostruire (a Brooklyn) il lungomare e il pontile della baia di Atlantic City dove si svolgono gran parte degli avvenimenti, la HBO ha sborsato circa 5 milioni di dollari. Nelle interviste gli interpreti e i responsabili della serie continuano a ripetere che l’allestimento è più di una facciata, e grazie al boardwalk si respira realmente l’aria degli anni ’20, ma a me durante la visione le scenografie degli esterni hanno spesso dato l’impressione di artificiosità e di cartone.
La qualità della messa in scena è sempre molto alta, perché è davvero un prodotto fatto bene, anche se con oscillazioni che variano di puntata in puntata. Spesso sembra che si indugi troppo su certi particolari stabiliti a tavolino, come la quantità di nudità femminili o di rapporti sessuali per puntata, spesso davvero funzionali, altre volte davvero evitabili.
Non ho voglia di riempire i testi di spoiler bianchi, quindi avviso qui che ce ne sono molti (tanto chi ha voglia di leggere tutto? Eheheh).
Gli episodi della prima stagione durano circa un’ora ciascuno e sono 12:
1x01 Boardwalk Empire
Ed eccoci qui a gettare le basi, con questo pilota di un ora e quindici minuti, per tutta la serie televisiva a venire.
Viene presentato Nucky Thompson, e tutto il mondo che lo circonda. Perché ad Atlantic City è esattamente così: il mondo gira intorno a quest’uomo, e in cambio lui offre anche la prosperità alla sua città.
Con il proibizionismo si inaugura un momento di transizione in cui si assiste alla nascita di un nuovo tipo di criminali, e questa scelta di rappresentare questo preciso periodo è uno dei punti vincenti di Boardwalk Empire.
Naturalmente il proibizionismo fu per uomini come Thompson e gli altri boss (comprese le loro controparti reali) una grande occasione e un modo nuovo per far vagonate di soldi, e non se lo lasciarono fuggire, organizzandosi di conseguenza in una rete di contrabbando vasta e ramificata che in alcuni momenti e in certi luoghi avveniva anche alla luce del sole.
In questo contesto vengono a delinearsi le contrapposizioni tra i personaggi, e si distinguono già le varie “famiglie”che si spartiranno il giro degli affari. Jimmy Darmody, appena rientrato dall’Europa, è insofferente rispetto alla posizione che deve ricoprire nella gerarchia dei collaboratori di Nucky: non si accontenta di fargli da autista, vuole stare o completamente nel giro o completamente fuori. Conosce durante un meeting di capimafia l’autista del boss Johnny Torrio, un giovane e già avido di potere Al Capone, con il quale organizza un furto di un carico di alcolici destinati dal boss Newyorkese Rothstein a Nucky Thompson. Nella notte in cui avviene il trasporto, con un inganno riescono a fermare il convoglio e a rubarne il contenuto, sterminando però tutti gli uomini dopo essersi lasciati prendere la mano.
Margaret, una ragazza irlandese incinta vessata dal coniuge, chiede aiuto a Nucky per il marito disoccupato. Lo stesso uomo cadrà nelle grinfie di Lucky e suo fratello Elias, e verrà usato come capro espiatorio degli eventi della notte del bosco. La ragazza per le percosse del marito, subirà delle grandi conseguenze per il suo fisico e per la sua gravidanza, tanto che finisce in ospedale, mentre Nucky la prende da subito in simpatia.
La regia è curatissima nelle inquadrature e nei dettagli, e molte sequenze portano un affresco ottimo del periodo rappresentato (penso al locale gremito di gente che festeggia(!) l’entrata in vigore del proibizionismo nel quale vengono lanciati centinaia di palloncini neri in un sarcastico funerale degli alcolici). Il montaggio mira a volte a tendere dei trabocchetti allo spettatore, come nelle due sequenze incrociate della sparatoria del bosco e la prima irruzione dei federali in una distilleria gestita dal tesoriere di Atlantic City.
Il risultato è un episodio pilota veramente impeccabile e di grandissima qualità ma che forse potrebbe suscitare in chi guarda un po’di freddezza. A me ad esempio è sicuramente piaciuto, ma non mi ha esaltato.
1x02 The ivory tower
Nel secondo episodio passiamo dall’ ottima regia caratteristica (e ahimé ultimamente un po’ ripetitiva in alcuni elementi) di Scorsese a quella più televisiva di Tim Van Patten, che porta la serie su dei binari stilistici stabili seguendo il tono impartito da Scorsese che con alcuni cali di tono rimarranno invariati lungo questa prima stagione.
Era appena stato commesso l’omicidio dell’importante boss mafioso Colosimo nel pilota, ed ecco che The ivory tower apre con i relativi funerali. Margaret intanto può finalmente uscire dall’ospedale e ha un colloquio con l’agente Van Alden, che crede che il suo defunto marito possa in realtà essere innocente e che qualcuno lo stia usando come capro espiatorio riversando su di lui le colpe della sparatoria della foresta. In più Il boss di New York Rothstein è furioso per il carico di liquori andato perduto e chiede a Nucky un risarcimento in contanti ricevendo come risposta dal tesoriere di Atlantic City un telefono sbattuto in faccia, e ora i due sono in aperto conflitto.
Intanto Nucky riesce anche a impartire una lezione amara Jimmy, il suo giovane figlioccio per punirlo della sua grossa bravata. Gran bel monologo di Rothstein più o meno a un terzo dell’episodio, e una scena a letto tra Jimmy e la sua ragazza che sembra debba virare allo scabroso a tutti i costi, come capiterà altre volte nelle prossime puntate. Colpo di scena finale con un sopravvissuto della sparatoria del bosco che sorprende una coppietta in atteggiamenti amorosi quasi ammazzandoli dalla paura. In questo momento della serie un po'intelocutorio, perchè vengono ripresi un po' tutti i personaggi presentati nel pilota, la grande bravura di Buscemi e la caratterizzazione del suo personaggio riescono a rivitalizzare anche dei momenti non molto alti del telefilm, che comunque si attesta finora su una qualità molto buona.
1x03 Broadway limited
Il “John Doe” sopravvissuto per miracolo alla sparatoria delle casse di alcolici di due puntate fa è riapparso in mezzo al bosco terrorizzando una coppia. E’ un testimone chiave perché, anche se ferito gravemente, se in grado di parlare potrebbe rivelare particolari importantissimi sulla notte in questione. Ad Atlantic City Nucky Thompson per evitare che questo accada incarica il fratello Elias di occuparsi della questione, e lo sceriffo se ne occupa cercando di soffocare il tizio con un cuscino sul letto dell’ospedale. Interviene però L’agente federale Van Halden che salva temporaneamente l’uomo e riesce a cavagli di bocca il nome di Jimmy, come uno dei due rapinatori e assassini. La notizia trapela e il Gangster newyorkese Arnold Rothstein invia sulle tracce del ragazzo Lucky Luciano, con l’obiettivo di ucciderlo.
Jimmy dal canto suo sta cercando di rimettere in piedi il rapporto spezzato con la fidanzata e il figlio, ma scopre che durante la sua assenza Angela, la sua ragazza, non è rimasta con le mani in mano e sospetta di una sua relazione con un fotografo. Jimmy viene invitatod a Nucky ad andarsene dalla città per il pericolo di una ritorsione di Rothstein, e mollata la ragazza segue Al Capone alla volta di Chicago, dove si stabiliscono in un bordello gestito dal boss di Capone, Johnny Torrio.
Nucky intanto stringe un’accordo con Chalky White, un membro importante della comunità nera di Atlantic City, per il contrabbando di alcolici, con una macabra sorpresa finale: uno dei ragazzi di Chalky viene trovato appeso per la gola all’entrata della distilleria. Non ho idea di quanto però sia plausibile una gang di afroamericani capeggiata da un boss di colore nell’Atlantic City del 1920: ricordavo che i primi esponenti della malavita organizzata tra le comunità nere fossero un poco successive e anche in internet ho letto qualcosa a riguardo. Comunque anche Broadway limited si lascia guardare piacevolmente, grazie ad alcune scene molto azzeccate come quella del tentato soffocamento del testimone e quello successivo sulla sedia del dentista con l’agente Van Alden.
Tutto il progetto di BE è spesso fondato su una chiave di lettura simbolica, e molte scene e dialoghi sono, come ho letto in varie recensioni, interpretabili come parabole. Questa puntata si chiude con una scena molto simbolica, di Nucky che entra nell’albergo dove alloggia in una serata di pioggia e arrivato nell’ascensore in fondo al corridoio si volta e osserva le orme di fango lasciate dalle sue scarpe sul pavimento lindo della hall, come a voler dire che i suoi affari illegali ora stanno veramente insozzando una città che senza di lui poteva rimanere più pulita.
1x04 Anastasia
Questo episodio è incentrato sulla figura di Margaret Schroeder, che come in una fiaba sogna di essere sposata da un uomo affascinante e ricco, e nel bel mezzo di queste sue peregrinazioni mentali causate anche da una lettura di un quotidiano, arriva per circostanze legate al suo lavoro alla grandiosa festa di compleanno di Nucky Thompson, che per la quantità di alcol distribuita ai facoltosi invitati, sembra non aver nulla a che fare col periodo del proibizionismo. Nella festa, riuscirà a sentirsi per un attimo una principessa, ballando con Thompson, il festeggiato. Si può dire che da questo momento da timida donnina beneducata e timorosa Margaret approderà nelle sequenze successive ad un’evoluzione caratteriale abbastanza ben gestita.
C’è anche spazio per vedere Lucky Luciano, sguinzagliato sulle tracce di Jimmy (per ucciderlo) da Arnold Rothstein, il potente boss di New York gabbato da Jimmy nell’episodio pilota. Luciano inizia una relazione con la madre di Jimmy , una signora mooolto giovanile e in forma che lavora come ballerina in un night club.
Suo figlio Jimmy intanto dopo aver lasciato moglie e figlioletto si è trasferito con Al Capone in un bordello di Chicago, dove ha intrapreso una relazione con Pearl, una giovane e bella prostituta con velleità da attrice. I due giovani gangster sono impegnati a cercare di ottenere il permesso da una famiglia rivale, con a capo il boss Sheridan, di sfruttare parte del territorio lasciato vacante dalla morte di Colosimo, il mafioso di Chicago che è stato ucciso nell’ nell’episodio pilota. Gli sgherri di Sheridan si vendicano però delle maniere rudi di Al Capone sulla prostituta amica di Jimmy.
Il personaggio di Capone, forse per tutto quello che si porta dietro storicamente parlando, è difficile da inquadrare in una serie TV. In certi momenti le sue azioni violente tendono al grottesco e come si vedrà negli episodi successivi gli autori cercheranno di fornirgli un po’più di spessore psicologico. Jimmy invece pare un bel personaggio, la curiosità di vedere dove arriverà negli sviluppi futuri è tanta.
Questa è una puntata davvero densa di avvenimenti, infatti c’è anche modo di mostrare una importante parentesi sul nero assassinato nell’episodio precedente, con Chalky (il boss di colore che collabora con il contrabbando di Nucky gestendo i rapporti con la comunità nera) che si vendica sul capo locale del Ku Klux Klan. Densità che però permette lo stesso di mantenere una certa rappresentazione corale compatta e coesa, seppur con una regia un po’ troppo didascalica che non fa avanzare di molto la trama.
1x05 Nights in Ballygran
Il titolo dell’episodio deriva da un verso di una canzone celtica cantata ad una cena annuale organizzata in onore di San Patrizio, alla quale partecipano tutte le più importanti personalità irlandesi di Atlantic City, ovviamente capeggiate da Nucky Thompson, accompagnato dal fratello sceriffo e, in questa occasione, dall’anziano padre. La cena, “allietata” da dei nani travestiti da folletti che ballano e cantano, viene interrotta bruscamente dall’agente federale Van Alden, che chiude il locale e spedisce tutti a casa propria, arrestando uno stretto collaboratore di Thompson accusato di detenzione e importo illegale di alcolici. Infatti poco tempo prima Margaret aveva visto degli uomini di Nucky scaricare dei barili di birra in un garage proprio dietro casa sua, ed era corsa a riferirlo a Thompson stesso (perché naturalmente ci si aspetta che il tesoriere, il personaggio di spicco della comunità prenda provvedimenti in questi casi!), che però naturalmente non l’aveva degnata di considerazione trascurando anche altre sue varie attenzioni. Allora la vedova Schroeder si è vendicata denunciando la cosa all’agente Van Alden. E’ una puntata che ha come tema centrale le logiche politiche, le mosse scacchistiche, le strategie e i botta e risposta tra tra Nucky e Margaret che diventa nel finale per lui una donna sempre più interessante e stimolante. Infatti a fine puntata, dopo tutto il casino che la Shroeder gli ha provocato, irrompe in casa sua e la bacia con ardore.
Viene evidenziato ancora maggiormente il senso di inferiorità subito dallo sceriffo nei confronti del più abile fratello maggiore, che giunge all’apice con il ridicolo discorso tenuto dal capo delle forze dell’ordine alla cena irlandese.
A Chicago la vicenda della giovane prostituta amante di Jimmy arriva a una conclusione tragica e forse un po’telefonata. In questa puntata il personaggio di Michael Pitt non fa grossi passi avanti nella sua trama, e la vicenda della prostituta pare un po’retorica e fine a sé stessa. Pitt però ha lo spazio di un monologo per far vedere le sue doti d’attore. Puntata molto gradevole comunque.
1x06 Family Limitation
Proprio a due passi dalla dimora di Nucky Thompson uno dei suoi uomini viene derubato di un ingente somma di denaro. Questo affronto alla rispettabilità criminale di Nucky nella sua zona è probabilmente ascrivibile a Lucky Luciano, che in questa sesta puntata ha un faccia a faccia con il boss di Atlantic City e lo sceriffo suo fratello.
Intanto Margaret ha ricevuto da Nucky una seria proposta di mantenimento per lei e i bambini, e si trasferisce in un quartiere più lussuoso della città, con ben tre camere da letto. Questo le farà però prendere coscienza del suo vero stato di “concubina”, e nel finale di puntata questo suo stato morale e fisico viene rimarcato forse con troppa insistenza dagli autori, visto che il rapporto tra la giovane vedova e il boss è già stato ampiamente delineato nelle sequenze precedenti. Qui però Margaret capisce che ormai sta perdendo quei pochi privilegi che aveva finora conquistato a pieno diritto con la sua lotta per l’emancipazione, e in più Nucky ha ora il completo controllo su di lei in modo che non si ripetano situazioni imbarazzanti come quella della cena rovinata nella puntata precedente, e più in generale di impedire che la donna possa nuovamente interferire nei suoi affari.
Intanto a Chicago Jimmy e Al Capone continuano la loro vertiginosa scalata nella malavita, sbarazzandosi di una famiglia rivale con l’aiuto del boss Torrio in una scena piuttosto cruenta e di impatto visivo.
Si tenta in questo episodio di mettere un po’più in luce il lato umano di Al Capone, riuscendoci solo in parte. Episodio molto buono, comunque nella media finora.