[George R. R. Martin] Il Trono di Spade (HBO)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Non uccidetemi, ma quando l'ho vista su deviantArt, ho subito pensato a postarla qua

    Il cast italiano per "Il Trono di spade"

    http://fc05.deviantart.net/fs70/f/2012/ ... 4wykxf.jpg

    Alcuni sono improponibili perfino doppiandoli, ma altri sarebbero davvero azzeccati, IMHO
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Vabbè, ma sono andati a somiglianza di volto, neanche l'età...

    Arya e Bran sono ridicolissimi. Pupo non sarebbe neanche lontanamente all'altezza. VASCO ROSSI.

    [e OTELMA]

    Bah.
    Lorenzo Breda
    Website | Google+ | DisneyStats | deviantART

    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • LBreda ha scritto:Pupo non sarebbe neanche lontanamente all'altezza.
    E oltre ad essere un dato di fatto, questa potrebbe anche essere una battuta riuscita... :D

    Comunque è di un'assurdità tale da essere ROTFL, sono stati mischiati attori bravi a merdame vario e ad autentici outsiders come Vasco Rossi, Otelma e Piero Angela... Pazzesco!!! Tra l'altro tutto sotto il rassicurante marchio di Rai Fiction, ovviamente!
  • Splendida puntata, decisa impennata qualitativa dopo una seconda un po' sottotono. Scene di Theon toccanti, ottima recitazione e regia geniale, sia in quelle scene che nella scena da applausi a scena aperta di Tyrion con i tre dell'ave maria.
    LBreda ha scritto:Vabbè, ma sono andati a somiglianza di volto, neanche l'età...

    Arya e Bran sono ridicolissimi. Pupo non sarebbe neanche lontanamente all'altezza. VASCO ROSSI.

    [e OTELMA]

    Bah.
    vabbè ma fatevi una risata dai è ironica la foto!
  • Grrodon ha scritto:La prospettiva migliora. Ma più per la disomogenità generale, che a questo punto è più omogenea. Però non capisco, si parla di portare avanti più libri in una stessa stagione...però la terza conterrà la metà di uno solo? E i libri che si svolgono in contemporanea sono il 4 e il 5 o anche il 3? Inoltre se c'è il rischio di andare oltre il numero dei libri col numero delle stagioni direi che disapprovo, in fondo sette anni per una serie sono pure troppi, e c'è il forte rischio che protraendo il tutto per troppo tempo si rischi di non arrivare alla fine. La qual cosa sarebbe una MERDA.
    Siete fortunati, vi è capitato sotto mano un lettore in pari con Martin. :LOL:
    Allora, non è vero che 3 4 e 5 sono contemporanei, lo sono solo 4 e la prima parte del 5.
    Il terzo viene splittato non per allungare il brodo ma perchè è obiettivamente ENORME, e densissimo di vicende ed eventi (a confronto, nei primi due libri non succede praticamente nulla), renderlo in una sola season è impossibile.
    Però mentre la prima stagione è stata sinotticamente fedelissima al primo libro, già questa seconda stagione sta anticipando alcuni eventi del terzo libro (Jaime per dire non compare praticamente mai nel secondo libro), quindi non è scontato si mantenga lo schema di precisa rispondenza che si è avuto fin'ora. Nulla vieta che anzichè dividere il terzo in due stagioni, non mischino un po' le carte, pescando gli eventi dei prossimi 3 libri per distribuirli nelle prossime 4 stagioni.
    Io prevedo che la serie in tutto conterà 9-10 stagioni.
  • Sigh, disomogeneità.
  • Non ho capito cosa intendi.
  • Che era bella l'idea di una stagione a libro. Questa povera saga tra edizioni italiane smezzate e titolazioni arbitrarie non si presenta nel più pulito dei modi.
  • Grrodon ha scritto:Che era bella l'idea di una stagione a libro. Questa povera saga tra edizioni italiane smezzate e titolazioni arbitrarie non si presenta nel più pulito dei modi.
    Eh ma è stato diviso in tutto il mondo in pratica, USA esclusi. In Francia è stato diviso addirittura in 4 parti, il terzo volume.
    Poi sinceramente il primo libro è il più breve della saga, il secondo ha 200 pagine in più il terzo è quasi il doppio, il quarto è tipo il primo e il quinto è più lungo ancora del terzo.
    Con dimensioni simili, è impensabile credere si possa seguire una rigida corrispondenza tra pagine e pellicola, anche perchè nei libri alcune storyline vengono magari accantonate e poi riprese più avanti, per dire appunto nel secondo libro Jaime non c'è praticamente mai, e una serie TV non può escludere attori di peso (o comunque personaggi centrali come Jaime) perchè l'autore non sa gestirsi la sua saga da nerdone (ed è un dato di fatto che con quarto e quinto libro abbia totalmente perso il bandolo della matassa e non sappia nemmeno più dove andare a parare, perlomeno non in tempi brevi).
    Alla fine tra una storia raccontata male ma fedele ai libri e una stagione che anticipa o posticipa gli eventi ma consente una buona narrazione anche per i non lettori, mille volte la seconda! Se proprio ci tieni a non farti anticipare nulla, ti conviene leggere almeno il terzo libro oltre al secondo, così da essere telefilmicamente a posto per un paio d'anni ancora.
  • A questo punto accetto qualche microspoiler dalla serie e mi leggo i libri successivi dopo la messa in onda della seconda stagione. Ma quindi la saga avrà un calo?
  • Grrodon ha scritto:A questo punto accetto qualche microspoiler dalla serie e mi leggo i libri successivi dopo la messa in onda della seconda stagione. Ma quindi la saga avrà un calo?
    La saga ha il suo picco più alto col terzo volume, che è un capolavoro denso e splendido, e fino ad esso è un continuo crescendo esaltante.
    Il quarto è notevolmente fiacco benchè abbia sempre risvolti interessanti, il quinto lo sto leggendo e sembra un po' meglio, anche se presenta le tare derivanti dal quarto (ovvero l'eccessivo proliferare di storyline).
    Cmq è sempre tanta roba, e la storia in sè prosegue alla grande, anche se appunto nel quarto il ritmo rallenta forse un po' troppo.
  • Bell'episodio, anche se inizio a credere che gli autori non amino troppo questo secondo libro, visto che viene modificato in ogni modo possibile e usato come base per prendersi avanti su eventi futuri. Diventa regola fissa mettere in pausa tre archi narrativi a episodio, in questo caso a non venir trattati sono Jon Snow, Bran e Theon. In pratica tutto il nord. In compenso abbiamo due nuove location, la fortezza di Harrenal e la città orientaleggiante di Quarth.
    Daenerys arriva in quella che sarà la sua base per questo libro, solo che questo ci dà la conferma che la tappa a Vaes Tolorro è stata totalmente rimossa. Ma un po' tutto l'arrivo a Quarth è stato riscritto: dei tre questuanti che in originale la invitavano in città per il momento ne è rimasto uno, e non la va certo a cercare, si limita a farla entrare, cambiando non poco il senso del suo arrivo che nel libro avveniva tra lodi e onori.
    Sansa vive la sua umiliazione quotidiana, in una scena ben resa, ma accorciata, anticipata rispetto al libro e inscenata con una location differente, mentre Arya arriva nella sua sede per questo libro, anche se ci si inventa di sana pianta un rapporto con Tywin Lannister nel libro assente.
    Catelyn vive il confronto tra i due fratelli Baratheon e si avvicina al clou del suo arco del secondo libro, ma si scontra con un'infedeltà grossa come una casa: Ditocorto che va a parlamentare, cosa che nel libro sarebbe dovuta avvenire molto dopo, in uno scenario e con circostanze differenti. Anticiparla cambia parecchiodi senso ciò che avviene nel libro, ma immagino che si sia voluto cogliere due piccioni con una fava anticipando anche la restituzione dei resti di Ned, che nel libro avveniva quasi alla fine.
    Niente da dire su Tyrion, spettacolo puro, che porta avanti i suoi intrighi con classe e umanità, e soprattutto fedeltà, mentre lo stesso non si può dire di Davos che arriva a due terzi del suo arco narrativo chiudendo l'episodio con la scena clou del parto di Melisandre che nel libro avveniva in circostanze differenti...ma con questo stesso scenario. Se è come penso io dovranno inventarsi qualcosa per giustificare lo scenario.
    Ah, e poi abbiamo le scene nuove. Bella anche se un po' esagerata quella di Joffrey con le puttane, e Ross, personaggio assente nei libri, mi pare sempre ridondante. Mentre per quanto riguarda Robb mi è parso di capire che sia tutto un prendersi avanti per cose che riguardano il terzo libro.
    In conclusione un po' troppi remix. Li ho appoggiati in pieno la scorsa volta ma adesso sta venendo meno quel piacere di ritrovare le cose come le avevi immaginate che spesso è alla base dei buoni adattamenti. Speriamo sia solo perché il secondo libro è debole, va'.
  • Non sono per niente d'accordo, alla base del buon adattamento c'è un buon adattamento, non una sterile riproposizione di eventi.
    Il secondo libro è ottimo, ma è lungo e pieno di passaggi non fondamentali (nel libro Arya e compagni riuscivano a scappar eal primo attacco, vagavano un po' nei campi e venivano riattaccati e reimprigionati, perfetta la decisione di riassumere), stanno accorciando in modo intelligente, accorpando eventi simili senza tralasciare niente di importante, ridisegnando storyline nella piena fedeltà dei personaggi.
    Stanno davvero facendo i salti mortali per restare fedeli nei limiti dei 50 minuti a puntata, e mi raccomando tenete d'occhio la puntata 9 perchè sarà DEVASTANTE.
    Da appassionato dei romanzi, mi sento soddisfatto, la storia di fondo è la stessa e le libertà permettono anche ai non lettori di sorprendersi e vedere i personaggi amati in nuove situazioni.
    Puntata devastante quanto la terza, se saranno tutte così sarà uno spasso.
  • Molto bello anche questo. Stavolta molto più corale, con solo Sansa che è stata lasciata da parte. Ma se lo possono permettere visto che ha un arco breve.
    Dunque, per prima cosa abbiamo Catelyn che vive la scena più paranormale a cui siamo arrivati fin qua. La scena è resa bene, magari non è quel concentrato di tensione che si vedeva nel libro e non si capisce perché hanno trafitto e non sgozzato Renly (sono quelle infedeltà tanto minime quanto gratuite che non capisco). C'è poi la sua fuga, il giuramento di Brienne...col quale arriviamo pressocché alla fine dell'arco che spetta a Catelyn in questo libro/stagione. Cosa si inventeranno adesso per tenerla sulla scena decentemente per altri cinque episodi. Certo, c'è una location, Delta delle Acque, che nella serie al momento non è ancora stata stranamente toccata, per cui potrebbero investirci qualche episodio.
    Molto bene Arya, che si becca titolo e cliffanger finale e che arriva anche lei quasi al dunque del suo arco narrativo. Una spintarella se la prende anche Jon che supera i capitoli ambientati al Pugno dei Primi Uomini (anche se viene stranamente tagliata la scena del ritrovamento del misterioso sacchettino). Mentre per quanto riguarda Bran assistiamo ad una cosa che mi ha abbastanza traumatizzato: l'inizio dei suoi sogni profetici, che nel libro non aveva affatto. Al suo posto c'erano due aristocratici delle paludi che da questo momento in poi lo accompagnavano alla scoperta di tali misteri e che io pensavo importanti. Ma evidentemente per l'economia generale della storia non lo erano poi così tanto se si è pensato di farne a meno e snellire ulteriormente un arco narrativo già piuttosto striminzito. A meno che il loro ruolo non se lo pigli Osha...
    Tyrion si avvicina anche lui al punto focale del suo arco narrativo, e ha oramai concluso i suoi raffinati intrighi politici. Far avere a Joffrey l'idea dell'Altofuoco che in originale era solo di Tyrion però per quanto una bazzecola mi ha urtato. Perché dipinge Joffrey come qualcosa più del ragazzino sadico e viziato che nel libro è, mostrandogli un certo intuito strategico e una voglia di buttarsi nella mischia della politica che nel libro è solo di facciata.
    Davos ha una sola scena, ma è abbastanza comprensibile che d'ora in poi sarà diluitissimo visto che nel libro ha tre capitoli e ne abbiamo già letti due. Theon, della bellezza dei cui scenari ancor non mi capacito, invece partorisce l'idea di fare di testa sua in modo diverso che nel libro, ma è il tipo di cambiamenti che invece trovo giusto, perché snellisce e rende più pulita la progressione narrativa. Farlo partire con la sua idea in testa anziché fargliela partorire a metà strada è sicuramente meglio, narrativamente parlando.
    Un po' remixata è Daenerys i cui fatti vengono raccontati in maniera diversa ma tutto sommato fedele. Strano che vengano presentati solo a questo punto i figuri che in originale l'avevano invitata a Quarth. Da notare la semplificazione politica: i tredici, i Superni, le varie caste si sono fuse in un'unica entità di cui questi perosnaggi fanno parte.

    Per rispondere a Gig Robot, io non mi lamento troppo delle infedeltà quando sono davvero funzionali. Però posso dispiacermi:
    1) Della disomogeneità. Il primo libro era stato adattato quasi letteralmente. Questo è stato reinterpretato.
    2) Della mancanza di alcuni tocchi che magari avevano reso il libro particolare, tipo l'aprirsi con la cometa anziché con Joffrey. O anche tutta la fase con i fratelli delle paludi, che regalava molto, moltissimo all'arco di Bran.
    3) Del fatto che non ci sia stato tempo per rappresentare alcuni passaggi mentre invece ce ne sia per infilare a forza Ros.
    Ma se tu che sei avanti mi dici che il secondo libro è davvero così ricco di inutilaggini da essere necessaria una tale sintesi non posso che dispiacermi ancora di più...ma per l'originale!
  • Devo ancora vedere la quinta.
    Grrodon ha scritto: Per rispondere a Gig Robot, io non mi lamento troppo delle infedeltà quando sono davvero funzionali. Però posso dispiacermi:
    1) Della disomogeneità. Il primo libro era stato adattato quasi letteralmente. Questo è stato reinterpretato.
    2) Della mancanza di alcuni tocchi che magari avevano reso il libro particolare, tipo l'aprirsi con la cometa anziché con Joffrey. O anche tutta la fase con i fratelli delle paludi, che regalava molto, moltissimo all'arco di Bran.
    3) Del fatto che non ci sia stato tempo per rappresentare alcuni passaggi mentre invece ce ne sia per infilare a forza Ros.
    Ma se tu che sei avanti mi dici che il secondo libro è davvero così ricco di inutilaggini da essere necessaria una tale sintesi non posso che dispiacermi ancora di più...ma per l'originale!
    Again, non vedo il problema nel reinterpretare. Purtroppo il problema è il limite di 10 episodi, e semplicemente il secondo libro ha 200 pagine in più del primo, che peraltro ha meno personaggi, più raccolti, e vicende più incisive.
    Mentre leggevo il primo libro ricordavo che dovevo seguire tre filoni narrativi sostanziali (Barriera, Approdo del Re e l'Est, più un po' delle terre dei fiumi e la valle di Arryn), nel secondo si sono moltiplicati ma il numero di minuti (circa 550) è rimasto lo stesso. Inevitabile quindi operare cambiamenti e sintesi, anche importanti.
    Ros serve, è un'espediente narrativo che nella prima stagione ha funzionato piuttosto bene per motivi di stretta tecnica narrativa. Nella seconda a tratti ha funzionato, a tratti era effettivamente forzata (e di dubbio gusto). Ma i 5 minuti di tette insensate sono il conio da pagare per avere una serie così bella e così lunga; reti più pudiche non avrebbero promesso le minimo altre 2 stagioni che vedremo (ma saranno sicuramente di più, la fan base è granitica).
    L'ultima tua frase sinceramente non l'ho capita, chiedi lumi sul secondo libro e poi parli dei fratelli Reed, che appaiono proprio nel secondo libro? Se guardi solo la serie non dovresti conoscerli.

    ACOK è un libro grande, non immenso come il terzo, ma più lungo del primo. Le storyline si espandono, si intrecciano, si allargano (anche geograficamente) e tutto il romanzo diventa più corposo. Cose davvero inutili nel libro non ce ne sono, il brodo non viene mai allungato a forza (anzi, l'essenzialità dei primi tre libri è meravigliosa), però ci sono molti passaggi che in un libro possono servire a caratterizzare ambienti, personaggi e situazioni, e su carta hanno senso. Una volta a schermo, è tutta roba di cui si può fare a meno, primo perchè sono due media diversi e hanno diversi modi e tempi di espressione, secondo perchè hai i minuti contati :D
    Quindi, nel secondo libro tutto è importante, ma non tutto è indispensabile. Per ora mi sento di approvare tutte le scelte di sintesi operate dai bravissimi sceneggiatori.
    Personalmente poi le parti con i fratelli Reed e Bran le ho trovate noiosissime.

    Per questo ti metto in guardia, se cerchi un approccio più "letterale" possibile: per me la serie si distaccherà molto dai libri in futuro. La trama si espande sempre di più, diventa sempre più complessa, i personaggi continueranno ad aumentare e perfino per uno come me che la serie l'ha riletta due volte, può capitare negli ultimi libri leggi nomi che non sai a chi ricollegare. Negli ultimi libri usciti le appendici dei personaggi occupano quasi un centinaio di pagine, per ogni personaggio che incontri ora ce ne sono altri 5 che devi conoscere. Il primo libro è davvero poco più che un prologo a una vera e propria saga, un'epopea immensa che è ancora lontana dalla sua conclusione.
    Circa a metà del secondo libro, cominciano a comparire un sacco di nomi, fratellanze, bande, compagnie e sgherri che si fatica a districare la matassa: questo perchè la peculiare narrazione a rigidi punti di vista ti mostra con fascino e profondità solo la percezione del protagonista del capitolo (e quindi solo le cose che lui sa e che lui capisce). L'empatia di martin con i suoi personaggi è incredibile, avvincente, geniale, ma a tratti irrimediabilmente confusionaria. Ma è la confusione voluta, quella di personaggi spesso ignoranti o proprio ragazzini, che si ritrovano in mezzo agli orrori della guerra, magari dopo anni di vita sicura nei palazzi nobili. E lo spaesamento di Arya ad Harrenhal che sente parlare di Bravi Camerati, di fazioni, di re, di suo fratello, di Vargo Hoat e di Gregor Clegane, di Beric Dondarrion e di Lannister, quello spaesamento è anche il nostro, ed è restituito e trasmesso benissimo, tanto che ci conviviamo e ci entra nella pelle.
    Su schermo tutto ciò non è riproducibile, quindi che senso ha un adattamento letterale? Nessuno, ecco perchè per forza di cose a meno di voler fare un bignami ridicolo e limitato, più si va avanti, più le forbici taglieranno.
  • Gigrobo d acciaio ha scritto: L'ultima tua frase sinceramente non l'ho capita, chiedi lumi sul secondo libro e poi parli dei fratelli Reed, che appaiono proprio nel secondo libro? Se guardi solo la serie non dovresti conoscerli.
    Ma se guardassi solo la serie non avrei impostato come un raffronto ogni mio post, no? In realtà ho finito il secondo libro poco prima dell'inizio della nuova stagione e contavo di fare così anche per gli altri, se la riorganizzazione non mi avesse distrutto i piani. Quella mia frase si riferiva a ciò che del secondo libro diventava irrilevante dalla prospettiva di chi è arrivato al quinto. Per renderci conto di cosa in una storia è inutile o una semplice parentesi a volte allargare l'orizzonte e vedere l'opera nel globale è l'unica strada. Ma vabbé.
    Ho capito il tuo discorso, sono certo che non si possa essere sempre fedeli, ma malgrado questo penso che la fedeltà sia un valore. E quando c'è ed è ben fatta riesce a fondere i media. Ma ovviamente bisogna prendere le misure. Se mi dici che i libri diventeranno sempre più immensi, allora inizio a chiedermi se non fosse più indicato il formato di una serie tv standard con 24 episodi da 40 minuti, piuttosto che questa struttura a decine, il cui senso di pulizia è destinato a sfociare nell'entropia, dati gli sviluppi della fonte.
    Tuttavia sarà che ho letto il primo libro DOPO la prima stagione e questo PRIMA, ma la percezione che mi ha dato è che il primo libro offrisse materiale pulito, netto, preciso e ottimo da adattare fedelmente, mentre questo secondo libro sia considerato dalla produzione proprio come un capitolo debole, di passaggio, da sfoltire e adattare in fretta per passare a cose più sostanziose.
  • Grrodon ha scritto:Se mi dici che i libri diventeranno sempre più immensi, allora inizio a chiedermi se non fosse più indicato il formato di una serie tv standard con 24 episodi da 40 minuti, piuttosto che questa struttura a decine, il cui senso di pulizia è destinato a sfociare nell'entropia, dati gli sviluppi della fonte.
    Tuttavia sarà che ho letto il primo libro DOPO la prima stagione e questo PRIMA, ma la percezione che mi ha dato è che il primo libro offrisse materiale pulito, netto, preciso e ottimo da adattare fedelmente, mentre questo secondo libro sia considerato dalla produzione proprio come un capitolo debole, di passaggio, da sfoltire e adattare in fretta per passare a cose più sostanziose.
    Guarda, mi spiace dirti qualcosa che potrebbe rovinarti la lettura, ma sui Reed non ti rovino proprio nulla dicendoti che quella storyline è ancora in alto mare all'inizio del quinto libro. Purtroppo col quarto e col quinto Martin ha perso il filo della matassa e si è trovato a dover continuare una trilogia di romanzi non autoconclusivi ma che avevano una trama tutta già in mente all'autore. Dal quarto ha dovuto inventare, e ha praticamente raddoppiato le pagine che gli servivano prima a raccontare la sua storia.

    Sulla serie di 24 puntate, che ti devo dire, magari :D Ma dubito che il cda di HBO avrebbe approvato un finanziamento simile, rendiamoci conto che è una serie che taglia le battaglie e mostra draghi e lupi col contagocce perchè non ci sono abbastanza soldi per la CG e per le comparse :asd:
    Chiediti come mai nella puntata precedente i draghi son rimasti dentro le ceste :asd:
    Lascia stare, 10 episodi è finanziariamente il massimo che si poteva avere.

    Il primo libro era oggettivamente più contenuto e più essenziale, l'ho già scritto in abbondanza, forse è pure di più facile trasposizione.
    Il secondo libro non è vero che è considerato un capitolo debole, è solo considerato un capitolo difficile da rendere su schermo con l'agilità del primo volume. Ripeto che la trama si espande sempre di più e le cose da dire sono tantissime, i perosnaggi molti di più e le vicende raddoppiate. Mentre i minuti a disposizione sempre quelli son rimasti.
    Per questo pretendere un approccio più letterale significa castrare la serie e renderla un bignami ridicolo e televisivamente non accattivante.
    Romanzi così complessi se ne vedono pochi, ci sono 10 volte i personaggi del signore degli anelli, e l'unica opera che propone una tale sovrabbondanza disorientante di cast che mi sovviene è Cent'anni di solitudine (con il dovuto rispetto a Marquez per il paragone ardito con letteratura tutto sommato di consumo come le Cronache) o un promessi Sposi all'ennesima potenza.

    Il terzo libro è effettivamente più sostanzioso. Ma ha la fortuna di essere davvero troppo grande per essere trattato come ACOK. Quindi sarà diviso in due stagioni, che sono sicuro subiranno molti tagli ugualmente, proprio perchè il terzo libro è grande quasi il doppio del primo. Avesse avuto 400 pagine in meno, avrebbe subito lo stesso trattamento del secondo libro, nonostante sia molto più pregno di avvenimenti (le ultime 400 pagine del terzo libro sono un crescendo devastante, adrenalina pura).
    Quindi io credo che gli sceneggiaturi si siano rivolti col massimo rispetto anche a questo secondo libro, ma che abbiano dovuto cedere al limite imposto da HBO di 10 episodi. Limite che non avrebbero avuto problemi a imporre anche per il terzo libro, non fosse che è davvero talmente grande che una scelta simile avrebbe significato far diventare questo telefilm semplicemente inguardabile.
  • se non hai ancora visto la 2x06, è meglio che molli la serie per sempre, mai puntata si discostò tanto dai libri :D
  • No invece. Tre sono le infedeltà grosse, e pure tanto, ma sinceramente una l'ho trovata una scelta vincente, una mi è sembrata gratuitina e una si vedrà. Il resto mi ha comunicato proprio ciò che mi aveva dato il libro. Iniziamo dall'escluso di turno che è stato Davos: anche nel libro la sua storia viene messa in pausa fino al climax finale. Per quanto riguarda le altre storyline:

    Bran/Theon: Ottima, veramente ottima la presa di Grande Inverno. E fedele come resa nelle sensazioni e nella recitazione. Theon è uno sfigato perfetto, Osha e Bran fanno il loro lavoro. Alcune cose sono state semplificate la morte di Rodrick e le difficoltà con la decapitazione che nel libro Theon aveva con altra gente. Sono curioso di vedere adesso come gestiranno la versione semplificata della sottotrama del bastardo dei Bolton che è stata giustamente riadattata. Ma per quel che mi riguarda, è questo il genere di infedeltà che voglio.

    Jon: Finalmente abbiamo Ygritte. La cui cattura avviene in un setting veramente fedele a quanto descritto nel libro. Il suo comportamento un po' aggressivo poco prima della quasidecapitazione mi ha colpito in negativo, ma poi ho visto che hanno lasciato la sua dolcezza a dopo quando avviene la sua fuga che nel libro non c'era. E' il primo GROSSO tradimento, ma è anche quello che al momento non posso giudicare visto che non so ancora come poi si ricollegherà alle vicende del libro.

    Catelyn: Preso atto che per il momento Delta delle Acque non ce lo vogliono far vedere e che la sua storyline per questo libro si è praticamente esaurita ecco che la mandano in visita da Robb a spoilerare roba che avverrà nel terzo libro. Direi che per tenerla in scena la cosa va più che bene.

    Arya: Ed ecco la seconda grande infedeltà. Che mi è molto piaciuta. Nel libro lei faceva uccidere il pidocchioso schiavista che la vessava, salvo poi rendersi conto che aveva sprecato una morte. Qui hanno intensificato il rapporto con Tywin e hanno messo Arya in una situazione in cui avesse senso sprecare una morte. E la scena è molto ma molto bella. La scena con Ditocorto, inventata di sana pianta, potrebbe benissimo essere avvenuta fuoriscena, visti gli sviluppi del libro.

    Sansa/Tyrion: Altra gran bella scena. Mi chiedo come mai non abbiano ancora [spoiler]fatto agire il neogiullare Dontos, uno dei pochi elementi dell'arco di Sansa. L'hanno tagliato? Improbable visto che si è aggiudicato la prima scena della stagione[/spoiler]. Per il resto la rivolta è ottima, e il ceffone che Tyrion dà a Joffrey è uno dei Momenti dell'episodio. Il tutto reso benissimo e fedelmente, con l'ovvia limatura di qualche personaggio minore.

    Daenerys: E lol, ecco la terza grande infedeltà, quella gratuita. Non mi riferisco al dialogo sublime con il politico, che rappresenta una delle tante udienze avvenute fuoriscena ma al furto dei draghi che immagino servirà a condurre Daenerys al suo prossimo step. Non che sia un'infedeltà particlarmente fastidiosa...il problema è che è il cliffangerone e le si dà quindi un'importanza irritante. Ma vabbé.
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