[George R. R. Martin] Il Trono di Spade (HBO)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Don Homer ha scritto:Sorvoliamo su Brienne che trova Sansa manco avesse il GPS.
    Ora, magari il GPS ti ha impigrito. Però, trovare una persona in un tratto di bosco relativamente piccolo è:

    - abbastanza difficile se non lascia tracce
    - abbastanza facile se lascia tracce in un metro di neve
    - livello lupetti dei boy scout se su tali tracce ci sono cani ululanti.

    L'unico buco di trama, quindi, se vogliamo, è che non compaiano i Generali Qui Quo Qua col Gran Mogol a darle una medaglia. Però sai, il minutaggio è quello che è, le licenze disney costano, Breda deve aggiungere GoT al compendium, Don Rosa si incazza per l'anacronismo, Martin si incazza per l'incazzatura di Don Rosa e ha inizio l'Apocalisse.

    Meglio evitare.

    Episodio moscio, comune, ma nella media dei primi episodî.

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    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • Vabbè spiegazioni risicate si possono trovare, ma sinceramente che Brienne trovi sempre e comunque le Stark sta cominciando a diventare ridicolo, non è anche contrario ala filosofia del mondo di Martin ? Ovvero che nessuno ottiene quello che vuole ?
  • 6x01: The Red Woman

    Ci siamo, è tornato! E mi oppongo agli scettici, ai delusi e agli hater, dicendo che l'episodio mi ha soddisfatto. Certo, non siamo ancora così tanto in fase avanzata come ci si aspetterebbe a (pare) 23 episodi dalla fine, eppure qualcosa vedo. Vedo personaggi dispersi compattarsi, entropia svanire e persino un po' di cocci dei disastri di Martin che vengono definitivamente buttati via. E penso che sia necessario, serve pulizia, serve geometria, serve prepararsi per la ciccia. Mi ha fatto strano che mancasse Bran, dopo una stagione di assenza, mentre di Samwell ho fatto a meno volentieri. Inoltre da quel che si è capito pure la storyline relativa ai Greyjoy, che ci si aspetta dalle news sui casting, è stata ulteriormente rimandata ai prossimi episodi.

    Sansa/Theon/Brienne. Finalmente il team si incontra. Brienne in due episodi raggiunge entrambi i suoi scopi ed è pronta a passare al livello successivo della sua esistenza nell'economia della storia. Lo stesso vale per Theon, che abbandona l'identità di Reek. Mi ha fatto davvero piacere vederli finalmente riuniti, mi è saputo di "giusto". Certo, rimango un po' perplesso per il fatto che il destino di Sansa non è ancora del tutto sganciato dai suoi affari passati, dopotutto c'è ancora Ditocorto e il suo master plan, ma staremo a vedere.

    Arya. E' cieca e prende le botte. Scenettina inutilina, valida solo a mostrarci che c'è. Ok.

    Jamie/Cersei. Qui qualche insoddisfazione l'ho avuta, dato che rivederli insieme, innamorati e tutto mi è sembrato far passi indietro ad una trama che stava vedendo Jamie emanciparsi dal suo amore malato e Cersei andare incontro alla rovina totale o alla riscossa totale. Stessa cosa il rivedere Margery nella stessa situazione di Cersei. Ma suppongo che anche qui bolla in pentola dell'altro.

    Tyrion. In questo remake della seconda stagione è di nuovo al comando, insieme a Varys. E si ritrova alle prese con un incendio che non si capisce bene da dove provenga. Che si tratti dei (spoiler dei libri e forse anche della stagione) [spoiler]draghi liberati[/spoiler]? [spoiler]Dell'assedio di Mereen[/spoiler]? Delle Arpie? Non è chiaro ancora. Giudizio sospeso.

    Daenerys. La scena è carina e ha senso. Lei prigioniera dei Dothraki la riporta alle origini con un senso di circolarità, solo che lei adesso tira fuori i titoli.... e viene condannata ad altro destino. Ma anche qui il senso di regresso è forte, ed è dovuto esclusivamente al cliffanger con cui Martin ce l'ha lasciata nel quinto libro. Prima si fa piazza pulita di questi retaggi e allungamenti, per procedere verso un esito, meglio sarà per tutti.

    Davos/Melisandre. Molto belli gli eventi alla barriera. Un applauso per l'attore che fa Thorne e per il suo monologo di ammissione d'omicidio. Mi ha persino convinto della sua totale malevola buona fede. Perfetto davvero, ed è la riprova di come questa saga ami giocare coi punti di vista dei personaggi. E' normale infatti che un uomo come lui, con tutte le sue convinzioni retrograde si sia convinto di essere nel giusto, e pur avendo provato a sottostare al ragazzino si sia sentito obbligato ad agire così, per sventare la minaccia. Fantastico il saggio Davos, mentre non mi è stato del tutto chiaro invece il come interpretare Melisandre vecchia. Un'informazione su come di base sarebbe lei? Su come è ogni notte nel privato? O è così solo perché le si è indebolito il potere? O perché ci ha rinunciato? O perché si è tolta momentaneamente la collana? Naaa, di scene in cui era nuda e senza collana ne abbiamo viste. E' chiaro che il significato sta nel mostrarcela vulnerabile e sconfitta. Però non si capisce al 100%, o almeno io non ho capito se ce la mostrano decrepita solo per sottolinearne la sconfitta o perché lei ha scelto, una volta sconfitta, ha di rinunciare alla sua fede.

    Areo e soci. Con la scenetta di Dorne ecco che il capitano delle guardie e l'intera dinastia dei Martell viene estinta. Avviene in modo "facile"? Senza eccessivo stile? Forse. Ma è anche vero che questa sottotrama abbia patito il suo essere figlia dello svacco martiniano, e che una volta superato questo svacco si sia voluti andare oltre, "salvando" solo quelli che nel libro erano gli unici effetti davvero tangibili della sottotrama Dorniana, ovvero le Vipere spedite ad Approdo. Bene così, zavorra in meno. E adesso mi aspetto che crepi gente ogni settimana, riducendo sempre più l'entropia fino al vero "Dunque" dell'intera saga.
  • Comunque ci sono alcune cose che mi sono sfuggite nella puntata:

    - Finalmente si è rivisto Spettro ! Certo viene da chiedersi dov'era quando serviva, ma vabbè......

    - La flotta di Daeny bruciata vuol dire solo una cosa: Greyjoy in arrivo

    - Davos per quanto mi piaccia l'attore non mi ha convinto, cos'è tutta questa fede per Melisandre ? Poi boh me lo aspettavo più afflitto, qua sembra quasi fregarsene della morte di Stannis e di Shireen

    - Rasmsay troppo calmo, da uno come lui mi aspettavo più scenate per aver perso i suoi due giocattoli, insomma lalmeno che squartasse qualche servo....

    - Stannis confermato morto, considerazione zero eh ,manco la sua morte ci hanno fatto vedere.......

    - Su Dorne non voglio soffermarmi, la chiusura della vicenda ha davvero dell'imbarazzante, si vede che è stata inserita in corso d'opera.....
  • Franz ha scritto:Alla luce delle ultime cinque stagioni (e non dei libri, che ormai sono fuorvianti) quali sono le vostre speranze e i vostri timori sulle sorti di questi personaggi?
    (riprendo questo mio rimuginìo)
    Intanto ribadiamo il falso mito che in GoT i buoni muoiano sempre. Ci sono buoni troncati sul nascere e buoni a cui viene permesso di portare avanti la loro ideologia, pur attraversando mitologiche e inevitabili sfide. Ci sono persino dei cattivi che, non essendo ovviamente cattivi in modo assoluto (a parte i White Walker?), hanno un'ideologia onesta e responsabile, per quanto parziale. Insomma, questa è tutt'altro che una serie pessimista o moralmente perversa. Nessuna delle azioni perverse e frustranti è mai definitiva. Questa non è una storia cupa, nonostante le apparenze.

    È una storia raggiante di speranza, questa è la mia tesi. Non è una grande scoperta, eh. Solo che non lo dice mai nessuno.

    Ciò detto, veniamo ai personaggi. Gli unici davvero perduti sono i vecchi. Se c'è un segnale che la morte di Ned Stark ha mandato, e che i media generalisti amano fraintendere, non è che non ci sia speranza per i buoni come Ned Stark, ma che non c'è speranza per i vecchi come Ned Stark. Ovvero è il fallimento di quella generazione che ha approfittato della Lunga Estate per giocare al gioco dei troni invece di fare il salto culturale dal Medioevo al Rinascimento, cosa che ora tocca fare ai bambini alle intemperie dell'Inverno. È questa la grande colpa che sta espiando la generazione dei vecchi potenti: i defunti Targaryen, Ned, Catelyn, Robert, Renly, Stannis, Tywin, Jon Arryn, Lysa Tully, Roose Bolton, Walder Frey, Balon Greyjoy, tanto il feroce Oberyn quanto l'inerte Doran Martell, Mance Rayder, Craster. Tutti morti o nella merda fino al collo e senza piani a lungo termine. I loro errori hanno mietuto anche vittime "innocenti" nella generazione dei figli, in particolare i primogeniti: Rob, il viziato Joffrey e sua sorella Myrcellabella, Viserys, Cersei&Jamie, i fratelli Greyjoy (con Theon sulla via della redenzione), Loras e Margaery, Ramsey.
    L'unica speranza di quella generazione viene da alcuni personaggi che, pur corrotti, vanno tenuti in vita perché servono da traghettatori e guide della nuova generazione: il redento Jorah, il fedele Davos, il saggio Varys. Delusi dai loro vecchi padroni, oggi sono promotori di nuovi, giovani e incorruttibili paladini, ovvero i nostri protagonisti: Daenerys, Jon Snow e Tyrion, rispettivamente. [Certo, Jon Snow è morto. Ciò smonterebbe la mia tesi. E se venisse resuscitato?]

    Solo che fin qui non c'è niente di fantasy. Tyrion, Jon, Daenerys e i suoi inutilissimi draghi, Sansa (?), loro devono riscrivere la Costituzione e ricostruire il Paese dalle macerie della guerra e della violenza.
    Ma al Signore della Luce, agli Estranei, ai Figli della Foresta, alle alchimie dei Maestri e degli Uomini senza volto, chi ci pensa? Anche questo è compito della nuova generazione. Dai bimbi Stark, a Sam e Gilly, a Gendry (?).

    Insomma, io non mi aspetto che muoiano tutti i buoni, ma solo quelli che non hanno un ruolo nel Nuovo Ordine Mondiale, quello post-Estranei, post-feudalesimo, post-draghi, post-Barriera (voglio vedere esplodere la Barriera, sì), insomma: la pace. In questo senso sono abbastanza fiducioso.

    Il timore è che qualcuno dei personaggi meno direttamente legati a questi Rivoluzionari di nuova generazione possa comunque non vedere la luce del Nuovo Ordine. O persino i tre traghettatori Jorah, Davos e Varys (questi sì che sono a rischio). Il che non fermerebbe il Nuovo Ordine però porterebbe comunque molto dolore nel mio cuòre. Dolore che non mi merito.


    Alla vigilia della sesta stagione e con il gran finale ormai definito all'orizzonte fra due anni, avevo bisogno di mettere un po' di ordine fra i tanti personaggi, fare un po' di macrogruppi. Il criterio generazionale mi è sembrato il più adatto. Mo' vediamo dove andremo a parare.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • I libri non è che siano così fuorvianti, eh.

    Sono sempre stati LA traccia a cui attenersi fedelmente all'inizio e sono l'ombra a cui tendere ora che... non ci sono più.

    E data questa struttura base è facile capire che c'è del vero nelle tue parole e che si andrà a parare verso una guerra che sarà la VERA guerra, non la scaramuccia del trono di spade, una contrapposizione vera tra due fazioni: il fuoco/luce/draghi/R'hllor contro il ghiaccio/notte/zombie/Estranei, che farà impallidire la guerra dei cinque re e il feudalesimo annesso, evidenziandone la vanità. A Song of Ice and Fire, appunto.

    Ma in tutto questo trovo ingiusto dire che 'sta cosa non l'ha capita nessuno. Mance l'ha capito eccome l'esito della faccenda, ecco perché cercava di mettere in salvo la sua gente. Stannis pure ha compreso che il futuro arrivava dal nord, e lì si è diretto. Ok, nessuno di loro è stato abbastanza brillante da capire come sopravvivere al futuro, però è di sicuro già qualcosa.
  • Io credo che a schiattare in questa stagione saranno solo i personaggi di media-poca importanza. Tipo i Martell, i Bolton, Pycelle, forse Tommen, Kevan, Thorne, Tormund in modo che nel finale restino solo i protagonisti.
  • 6x02: Home

    Rieccoci, con un episodio che ha mandato in visibilio molta gente, anche se devo dire che io ho preferito il primo. Diciamolo, la resurrezione tanto attesa è arrivata... ma non è ciò che avrei voluto. Anche se siamo sempre in tempo per faville. Nel frattempo abbiamo skippato Daenerys... e nuovamente Samwell, che a sto punto verrà serbato, con la sua nuova location, per episodi meno concentrati.

    Davos/Melisandre/Jon. Bella la riconquista del Castello da parte di Tormund e soci, bellissime le interazioni Davos/Melisandre e ben fatta la resurrezione di Jon, Fidarmi mi fido, ma avrei preferito un ritorno diverso, lasciandoci alle spalle Kit Harrington, ma vabbé.

    Bran. Che grosso! E che bello tutto quanto! Le origini di Hodor mi interessano decisamente, come tutto ciò che avremo in serbo d'ora in poi. Da questo momento ance per Bran siamo in territorio vergine dai libri, dal momento che il quinto tomo lo lasciava alla sua prima esperienza di time travel. Lì le cose erano un po' diverse però, e infatti la cosa funzionava così: Bran possedeva gli alberi-diga, dando così un senso alle loro facce scolpite e vedendo attraverso i loro occhi in punti diversi del tempo. Così è meno efficace, ma posso capire che si cercasse un pretesto per ridare le gambe al ragazzo, sia pur per brevi scene.

    Arya. Punizione finita, poca ciccia ma staremo a vedere.

    Sansa/Brienne/Theon. Il trio sembra doversi sciogliere, ed è difficile a questo punto capire quale sia il loro reale "vettore". Non credo che i personaggi finiranno dove sostengono di voler andare. La situazione a Grande Inverno col cambio al vertice dei Bolton l'ho trovata deliziosa. Qui sì che si capisce la direzione, e rendere tutto Ramsay-centrico donerà soddisfazioni.

    Jamie/Cersei. Uhm. A parte la Montagna e quel che promette, qui mi pare che stiamo stagnando. Non si capisce dove si voglia andare a parare con Cersei remissiva ma non troppo, Jamie ancora succube, e una lotta di potere che giunge fuori tempo massimo. Si attendono forti svolte.

    Tyrion. Ok, i draghi. Bella scenetta, ma siamo dalle parti di Arya. Passettino avanti.

    Yara/Aeron Capelli Bagnati etc. Eccola finalmente. La storyline dei Greyjoy del quarto libro, una delle poche cose ancora da adattare, arriva in ritardo ma sembra volersi rimettere velocemente nei binari. Balon muore ponendo fine ai cinque re (nel libro la caduta era accidentale, benché provocata dal famoso maleficio di Melisandre), mentre sull'orizzonte arriva Euron Occhio di Corvo a reclamare il trono. Nel libro questa sottotrama era la prima in cui i pdv erano suddivisi attraverso più personaggi minori (stratagemma usato anche per Dorne), ovvero Yara, Aeron e... Victarion, altro zio di Yara il cui ruolo viene qui evidentemente assorbito da Yara stessa. Approvo il voler asciugare, ma spero che lo facciano bene e in fretta. Perché c'è ancora troppa entropia politica per essere giunti a questo punto della saga.
  • Puntata migliore della scorsa:

    Carina la visione di Bran, Lyanna pero me l'aspettavo più simile ad Arya. Con tutto il rispetto per Von Sydow, ma non c'è lo vedo molto a fare Bryden, troppo poco inquietante, sembra un nonnetto tranquillo.

    P.S Ma quanto si è fatto brutto Bran ?

    Per il resto, la parte peggiore è al Nord: le bastardate di Ramsay cominciano a scocciare, e Roose liquidato così non si può vedere.

    Carino l'arrivo dei bruti, ma la resurrezione di Jon meh, troppo anticlimatica. Davos continua a non convincermi, mi sembra infilato li a forza.

    Approdo del Re noia. Jamie che continua a fare il cavalier servente di Cersei non si può vedere.

    Tyrion e i draghi meh, sinceramente questa cosa di rendere Tyrion un mezzo santo mi sta scocciando sempre di più. Varys da quando è a Mereen ha perso parecchio.

    Isole di Ferro, unica parte fedele ai libri, insomma. Ecco Euron, caratterialmente si è visto poco, dal punto di vista fisico non ci azzecca nulla. Aeron sembra essere il maggiore dei Greyjoy piuttosto che il minore.
  • 6x03: Oathbreaker

    Uhm, questa volta hanno lasciato in panchina Sansa e Brienne, ma anche Theon, Asha e tutto il codazzo Greyjoy. Inevitabile, ma fa ben capire quanta voglia ci sia da parte loro e nostra di veder sfoltito/ricongiunto il parco personaggi/storyline. Perché il guaio di GoT è questo, e va risolto al più presto. E questa stagione è il momento giusto per iniziare a farlo per davvero. L'episodio in sé non mi ha colpito, e l'ho trovato di passaggio, però le sue cose le ha, specialmente al nord, per cui non si può dire stiano lavorando male, tutt'altro. Però appunto è frammentario, come sempre. E siamo arrivati in un momento della storia in cui non si può più continuare ad esserlo.

    Jon/Davos/Melisandre. Nord indimenticabile, devo ammettere. Mai amato Jon ma ora come ora è lui la spina dorsale della serie. Bellissima la scelta di fargli seccare i traditori e poi lasciare il nero, dato che dopo morto può permetterselo. L'aderenza a un ordine ottuso è stata una cosa che ha sempre zavorrato pesantamente il personaggio, e adesso si aprono nuove possibilità, REALI. E' chiaramente attorno a lui che deve stringersi il parco personaggi al Nord in vista del finale. E mi aspetto quindi che dalla sua oltre al saggio consigliere Davos, alla magica Melisandre e ai bruti, si aggiungano un po' di fratelli/sorelle rimasti. Fondamentale in questo senso la scelta di rispolverare Osha e Rickon (e ammazzare Cagnaccio), collocandoli dai Bolton. Nel libro la quest di ricerca di Rickon spettava a Davos e iniziava molto prima, qui direi che qui ce la siamo risparmiata e questo è un toccasana strutturale.

    Bran. Na. Stoppare il fb che - ormai lo sanno tutti - stava per portare alla rivelazione più spoilerata della storia della narrativa, mi è parso solo un allungare il brodo.

    Arya. Ora è Nessuno e la sua cecità è finita. Ok, buon per lei, ma è poco, troppo poco. E non si capisce ancora dove andrà a parare. Frustrante, e lo è da tre settimane, ormai.

    Tyrion. Na. Hanno compattato la questione Arpie con la ribellione delle città schiaviste conquistate in precedenza, creando difatto un unico grosso problema. Ma francamente la storyline è poco accattivante, Mereen ha stufato e giunge fuori tempo massimo.

    Cersei/Jamie. Un altro bel punto interrogativo. Non riesco proprio a capire dove si voglia andare a parare. Il concilio ristretto dispettoso, Tommen irretito dal passero, Quiburn e la Montagna che rafforzano la vendetta di Cersei, Jamie passivo. Potrebbe veramente esserci dietro l'angolo ciò che attendo di più, ovvero un bello stop all'entropia politica ad Approdo del Re e uno spostamento di attenzione sulla vera guerra all'orizzonte. Nel sistema delle cose i due Lannister li vedo come personaggi a breve scadenza, e secondo me prima della fine della stagione uno dei due lo perdiamo.

    Daenerys. Progressione zero, ma paradossalmente mi ha fatto piacere vederla "caduta" e tornare a Vaes Dotrak, dove tante cose iniziarono. E' di sicuro un rallentamento che va imputato a Martin, ma perlomeno abbiamo una circolarità che potrebbe portare ad un'ulteriore rinascita.

    Samwell. Non è ciò che cercavo. Una scenetta col grassone bruttone che sbocca, mentre promette di rallentare la trama per portarci a trovare la sua famiglia? Mh. Dai, speriamo che riescano a gestirla bene.
  • Dopo una puntata discreta torniamo sul banale.

    Dai che adesso crepa anche Rickon. Spero sia un bluff è quello sia un impostore, perché aldilà delle motivazioni di Piccolo Jon (che è diverso da quello dei libri e lo sappiamo) consegnare la chiave del nord ad un noto psicopatico come Ramsay non è la mossa politica più furba.

    Approdo del re noia, noia, noia, noia. Jaimie sempre peggio.

    Merrenn idem, Tyrion ridotto ad ubriacone che spara battute non divertenti e Varys che lontano da Approdo del re perde moltissimo, Pero si stanno riallacciando alla sottottrama dell'assedio da parte delle città schiaviste

    Torre della gioia, meh. Manca Gereold Hightower, Arthur Dayne che combatte con due spade e fa il Terminator della situazione.

    Alla Barriera ammazzano quel rompiballe di Thorne e il moccioso odioso, ma Jon non mi ha convinto, me lo aspettavo più spietato. Davos sempre più macchietta.
  • Don Homer ha scritto:Manca Gereold Hightower
    Serie compromessa.
    Davos sempre più macchietta.
    Ebbé, quando si dice aver rimostranze serie.
  • Oh mi ero sbagliato, a quanto pare Hightower ci sta, quello che manca è Oswell Whent.

    Certo che potevano caraterizzarlo meglio, insomma era il Lord Comandante così sembra troppo anonimo... mica era solo Dayne la leggenda.

    Inoltre strano il fatto che le guardie portino lo stemma Targaryen quando nella serie ci hanno sempre dimostrato che le guardie reali hanno una loro divisa

    Su Davos, sinceramente dopo tre puntate vederlo ridotto a fanboy di Jon mi scoccia e ancora jon hanno affrontato il discorso Stannis....

    Le cose che compromettono la serie sono altre, tipo Dorne, la love story ridicola tra Verme Grigio e Missandei, le battute sugli e unuchi di Tyrion o Jaimie retrocesso di cinque stagioni.
    Ultima modifica di Don Homer il lunedì 19 dicembre 2016, 17:18, modificato 1 volta in totale.
  • 6x04: Book of the Stranger

    Personaggi e storyline si compattano, eppure l'effetto spezzatino persiste e anche stavolta vengono messe in panchina personalità come Samwell, Arya e Bran. Magari un giorno diventerà superfluo farlo e si potrà godere di un got più omogeneo. La direzione sembra quella, anche se sempre con la dovuta calma. La cosa interessante è che tutte le storyline che vengono qui trattate finiscono in modo analogo, con la promessa di dare battaglia da qualche parte, regalando quindi a tutti un loro vettore.

    Jon/Sansa/Davos/Melisandre/Brienne. Strutturalmente questo è il devasto. La reunion tra Jon e Sansa inizia a smantellare il principale leitmotiv della serie, che è la divisione degli Stark. Due strade si riuniscono, riportandoci con la mente al primo episodio della serie sei anni fa, l'unico che potevamo ancora definire "corale". Qualcosa sta finendo. Interessante la triangolazione Davos/Melisandre/Brienne e il gioco di rinfacci che viene stoppato dalla necessità superiore di dare battaglia a Ramsey. A margine, il cast si sfoltisce e perdiamo Osha, inoltre Ditocorto ha finalmente deciso in che modo reintrufolarsi nella storia, andando a far virare tutto verso la battaglia di riconquista del nord. Ecco cosa voglio vedere.

    Tyrion. Ehm, boh. Qui si temporeggia, si prende tempo quando è ovvio che tutto è legato all'avanzamento della trama di Daenerys.

    Jaime/Cersei. E anche ad Approdo qualcosetta si smuove e notiamo come Cersei sia riuscita a convincere i Tyrell a unire le forze per scatenare una guerra contro il passero. Qui però abbiamo ancora tanti, troppi personaggi coinvolti, quindi non è dato sapere/capire a cosa porterà tutto questo.

    Daenerys. Oh bene. Sì, molti vedono questa parte della sua storia come un reset, come un allungamento non necessario e forse è pure vero. Eppure l'estrema somiglianza con ciò che abbiamo visto in prima stagione penso che abbia un significato strutturale ben preciso. Non so ancora di preciso quale ma sento che c'è.

    Theon/Yara. Qui è molto strano, perché ci stiamo muovendo su un binario già scritto, ovvero la storyline Greyjoy del quarto libro, ma con una differenza sostanziale: la presenza di Theon, che nei libri era ancora prigioniero di Ramsay. Si procede lenti ma si procede, e se non hanno tagliato questa roba come tutto quello che del quarquinto libro è stato cestinato probabilmente a qualcosa porterà.
  • L'Alto Passero ha scritto:It was a feast. I bought old fine wine and young pretty girls and invited my friends to come and share it all. We passed around the wine, passed around the women, and soon we fell into a stupor. I woke before dawn. I could barely stand. Everyone else was asleep on the couches or on the floor, lying in heaps next to their fine clothes. The truth of their bodies laid bare. I could smell them beneath the incense and the perfume and the fine food that had already started to turn. And I saw it with perfect clarity. I saw what my sins were. The gold I had, the wine I drank, the women I used, my ceaseless struggle to maintain my position. It was all part of a story. A story I was telling myself about who I was. A collection of lies that would disappear in the light. The people I was trying to climb away from, the beggars in the street, the poor, they were closer to the truth than I ever was. So [...] I left to go and find them. I didn't even put on my shoes. I walked out the door and never went back.
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    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Puntata abbastanza brutta.

    L'unica cosa carina è la parte di Castello Nero, con l'incontro Jon-Sansa e Tormund che guarda Brienne con fare lascivo. Bello che Davos finalmente si ricordi di Stannis, alla buon ora. Kit Harrington non mi ha convinto durante la lettura troppo apatico.

    Isole di Ferro, a parte il fatto che in due puntate Theon si è fatto tutto il viaggio, noia. Non mi piace poi come la sorella di rivolga a Theon.

    Approdo del re noia. SI salva un po il rapporto fra i fratelli Tyrrel. Qualcuno abbatta Tommen per favore, non mi stancherò mai di ripeterlo, il moccioso dei libri che gioca con i gattini ha diecimila volte più carisma di questo adolescente che cambia carattere ogni puntata. Idem per Mereen, Tyrion lontano da Westeros perde troppo.

    Sull'Alto Passero, bah sinceramente i suoi discorsi mi annoiano, che ci posso fare? Mi fanno lo stesso effetto della predica del prete quando da bambino andavo in Chiesa. Anche i pistolotti di Cersei al figlio, ad un certo punto stancano.

    Nord bah, qualcuno si scandalizza ancora per le bastardate di Ramsay ? A me stanno incominciando a dare noia. Valle non mi pronuncio, il piano di Diotcorto continua a sembrarmi ridicolo. Davvero crede che i Lord si bevano la storia del rapimento di Sansa ?

    La party e peggiore è il finale, roba trash e assurda fatta solo per far piacere ai fan binbominkia dei Targaryen,. La coppia Jorah-Daario ricorda molto quella Jaimie-Bronn.

    Capisco il richiamo alla pira funeraria della prima stagione, ma Danearys non è Luke Cage, lo stesso Martin ha detto chiaramente che i Targaryen al massimo sono resistenti al calore, ma bruciano come tutte le persone.

    La pira funeraria con annessa nascita dei draghi era appunto un miracolo.
  • Don Homer ha scritto:
    Capisco il richiamo alla pira funeraria della prima stagione, ma Danearys non è Luke Cage, lo stesso Martin ha detto chiaramente che i Targaryen al massimo sono resistenti al calore, ma bruciano come tutte le persone.

    La pira funeraria con annessa nascita dei draghi era appunto un miracolo.
    Io l'ho vista come una soluzione coerente con il modo in cui la serie ha impostato la questione. Nella prima stagione la nascita dei draghi non era stata l'unica occasione in cui Dany aveva dimostrato di essere immune alle fiamme. Fin dal primo episodio avevano dato degli indizi, lei che faceva il bagno nell'acqua bollente, lei che toccava le uova incandescenti come se nulla fosse...
  • Devo ammettere che come contenuti il monologo dell'High Sparrow non era particolarmente utile. È la sua storia delle origini, e si riduce a un semplice aneddoto. E l'aneddoto stesso non è illuminante né sulla psicologia del personaggio, né sul suo ruolo nella nostra storia, né sui concetti di ricchezza, potere, peccato, spiritualità. L'analogia biblica è stantía.

    Ma Jonathan Pryce che guarda quasi in camera (un quasi che è l'argine fra la tachicardia e il collasso) e proclama quel fatterello del suo passato, o tanto varrebbe la lista della spesa, come se fosse la pietra angolare della storia dell'umanità mentre l'inquadratura si stringe sul suo volto come se in qualche poro della sua pellaccia da istrione o nel riflesso dei suoi occhi umidi fossimo in procinto di scorgere gli esiti delle grandi battaglie venture, o magari quel segreto che Ned Stark si è tenuto fin oltre la morte, il nome della madre di Jon Snow il risorto, quello è stato un frammento magnetico di cinema che segna un'era, una dichiarazione degli intenti formali alternativi a quelli commerciali, un'ispirazione che merita il mio rispetto piú sentito, la ricompensa dello spettatore paziente.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Io invece mi sono rotto le palle, e basta.

    FERMO RESTANDO che me le sono rotte con gioia, come sempre quando guardo sta serie.

    E rilancio con:

    http://www.wired.it/play/televisione/20 ... rones-lost

    Che ne pensate?

    Imho ha pure quasi senso.
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