Interrompo i commenti di Valerio e Dadda, che stanno seguendo la versione italiana, per scrivere qualcosa sulla
seconda metà della terza stagione di OUT.
Da qui in poi, quindi, SPOILER per chi non è in pari con la trasmissione americana!
La mid-season si era infatti conclusa lo scorso dicembre, in America, con l'episodio 11, per poi avere uno stoppone di circa 3 mesi prima di riprendere.
Ero così impaziente di vedere come proseguiva la storia... che non ho neanche avuto lo sbatti di seguirla in tempo reale.
Bramo pacco, che si fa venire i cedimenti di voglie.
Ad ogni modo, ora che la terza stagione è finita da un paio di settimane in madrepatria, ho recuperato tutti di fila
gli episodi dal 3x12 al 3x22.
E non è stato affatto male. Una seconda metà di stagione che è quasi totalmente indipendente rispetto alla prima parte, visto che cambia la situazione, lo status quo, il villain, le relazioni. E la cosa stupisce, visto che di solito certi cambi di prospettive avvengono tra una stagione e l'altra. In quest'ottica, la lunga pausa ha un senso decisamente narrativo, come effettivamente la conclusione del 3x11 faceva ben intuire.
Mi dico soddisfatto, ad ogni modo. Come osservavo alcuni mesi fa, alcune situazioni e caratterizzazioni risultavano ormai "stressate", senza più molto da dire e a forte rischio snaturazione forzata. Un restart come quelle proposto a questo punto della storia ha quindi un senso, oltre che narrativo, anche per la struttura della serie.
Partendo dal nuovo nemico, lasciati alle spalle Regina ormai decisamente nelle fila dei buoni, Cora e Peter Pan, ecco un personaggio non ancora pescato dal mondo delle fiabe per
OUT: la Strega Cattiva di Oz, nomata Zelina! L'idea si dimostra molto buona, anche se qui ogni volta si rilancia con un cattivo sempre più cattivo di quello precedente, voglio vedere come continuano con questo gioco al rialzo
Ad ogni modo la sua caratterizzazione la distingue dalle precedenti minacce affrontate dai protagonisti, ed in modo intelligente: quello che muove le azioni malvagie della Strega è infatti l'invidia, che rende la sua carnagione verde (d'invidia, appunto). L'attrice chiamata ad interpretare questo ruolo riesce a sottolineare bene questo aspetto, con una recitazione che pone più volte in primo piano la voglia di avere quello che hanno gli altri.
Per quanto riguarda la struttura... il fatto che sia passato un anno da quando Emma ed Henry sono andati a condurre la loro vita normale a New York, e che di questo anno nessuno ricordi nulla per colpa della Strega stessa, regala un nuovo senso all'alternanza presente/flashback tipica della serie. I flashback ci consentono infatti di vedere cos'è successo nella Foresta Incantata dopo il ritorno delle varie fiabe, e cosa in sostanza ha fatto sì che la Maledizione venisse scagliata nuovamente per farli tornare tutti a Storybrooke, senza ricordi. Il presente ci introduce alla sfida con la nuova nemica, alla gravidanza di Biancaneve e a quella spinosa situazione di "buco di memoria" che caratterizzava in modi così riuscito la prima stagione, anche se ovviamente in modi diversi. Qui, infatti, è Henry a non ricordare nulla delle fiabe, mentre Emma sa tutto.
Il personaggio che spicca per recitazione, coinvolgimento emotivo e ricchezza narrativa è Hook, che già era un figo fin dalla seconda stagione, ma che proprio qui ha modo di esplodere in tutte le sue qualità: l'episodio con il flashback in cui ha aiutato Ariel è significativo al riguardo, così come il modo sempre più sofferto che ha di portare avanti i suoi sentimenti senza speranza per Emma.
Insomma, dei begli episodi, con qualche alto e basso e qualche ingenuità (lol Aurora e Filippo trasformati in scimmie volanti nell'indifferenza degli altri, tanto erano inutili come personaggi nella serie
), ma tutto sommato è una stata una parte della storia interessante da seguire, e ben scritta. Specialmente il
3x20 che, con la sconfitta di Zelina sembra essere l'episodio di chiusura.
E invece, poi, arriva purtroppo il
doppio episodio finale.
Penso sia il punto più basso di tutto
OUT.
Si dice che il viaggio nel tempo sia il rifugio degli scrittori senza idee. Ora, Kitsis e Horowitz hanno dimostrato di averle, le buone idee, eppure vanno a prendere questo cliché narrativo e lo usano nel modo peggiore, cioè il più prevedibile. Ad onor del vero il tema del tornare indietro nel tempo è presente in buona parte di questa seconda metà di stagione, essendo il piano che Zelina voleva concretizzare. Ma, finché restava un piano che non riesce ad essere messo in pratica, mi stava bene. Quando invece il viaggio nel tempo avviene, e vediamo Emma e Hook nella Foresta Incantata prima che Biancaneve e Azzurro si incontrassero, con Emma che per sbaglio impedisce questo avvenimento e deve porvi rimedio, allora sbocco. E potentemente, anche! Perché cazzo, questa è la trama di
Ritorno al Futuro che, per somma presa in giro, viene pure citato da Emma stessa!
Dai, pare la parodia Disney del film di Zemeckis!
La lunghezza doppia di sta fuffata non fa che peggiorare la situazione, per una storia che si trascina malamente e sembra un bonus, un episodio speciale della season 3 di cui non c'era proprio bisogno, era meglio chiudere con l'episodio precedente e basta. Anche perché tutti sembravano aver trovato un loro equilibrio, perfino Regina aveva trovato un uomo di cui innamorarsi, prima che quella *pasticciona* di Emma rovinasse tutto portando un souvenir dal suo viaggetto
back in time...
Oddio, ad essere onesto il colpo di scena in questo senso è perfettamente riuscito e mi ha sorpreso davvero. Però è un complicarsi la vita inutilmente, cos'è facciamo tornare Evil la nostra Queen pacificata? Ma anche basta, dai.
Sull'ultima scena, invece, sono piuttosto bendisposto: il cliffhanger introduce chiaramente quello che sarà il villain della prossima stagione (la serie è stata rinnovata dalla ABC, quindi almeno un'altra stagione è assicurata), e per ora mi piace sia come idea che come estetica scelta, che è... molto fedele a quella che è la versione cui chiaramente gli autori si sono ispirati per questo personaggio. E ci sta.
Nel complesso, le due parti che compongono la terza stagione la rendono sicuramente inferiore alla prima, ma senz'altro superiore alla seconda che, pur buona sotto diversi aspetti, ha collezionato un po' di cappellate sotto altri. Qui invece la qualità degli intrecci, tra l'Isola che non c'è, Pan che era fenomenale, Hook che è un figo vero, l'idea della Strega di Oz invidiosona, l'idea del tornare nella Foresta Incantata ma poi ancora a Storybrooke... nuove idee e nuove direzioni, piuttosto accettabili e in linea con la serie, che hanno consentito alla serie stessa di muoversi in direzioni non banali. Approvo, approvo e approvo ancora.
Peccato per quell'immensa caduta di stile dell'ultimo episodio, che lascia davvero l'amaro in bocca.