[Disney/Bad Robot] Lost (ABC)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Valerio ha scritto:Juliet si riferisce alla spina del distributore di merendine che in quel momento, nell'aldilà assieme a Sawyer sta facendo funzionare. Infatti se vedi il finale, lei dice "ha funzionato". Nelle esperienze premorte, i due piani di realtà si confondono.
    La questione Jacob è meno chiara, ma probabilmente si riferisce ai Losties di ritorno dal passato, o al gruppo di Ilana, o a Desmond con Widmore. Penso che tutte le risposte vadano bene...
    Grazie per la delucidazione.

    Ora volevo parlare un po di lost in termini conclusivi, un po per tirare le file del discorso a 4 anni dalla sua fine.
    (Superspoiler non leggete se non avete visto tutto LOST!)

    In breve se mi chiedessero cosa è l'isola, e quindi ciò che e un po il cuore del mistero di tutto lost la mia risposta sarebbe questa: L'isola è la porta del paradiso.

    Analizziamo il tutto: l'isola viene descritta da jacob come un tappo che tiene a bada il male, nascosto assieme alla luce sotto l'isola. L'isola è di fatto un enorme tappo sotto il quale vi sono sacche di energia. Questa energia/luce viene descritta da madre come qualcosa che è dentro ognuno di noi, ossia l'anima. Quando moriamo la luce/anima dentro di noi abbandona il corpo e raggiunge il cuore dell'isola dove risiede la luce/paradiso. Alcune anime non possono accedere alla porta (o soglia come la chiama michael), per questo rimangono fuori dalla porta del paradiso, in una sorta di purgatorio, questi sono i sussurri che vivono direttamente sopra l'isola (sopra il paradiso, davanti alla porta). Il fumo nero è la rappresentazione dell'opposto della luce, la luce rappresenta il bene delle anime (gemma bianca), il fumo nero il male delle anime (gemma nera), entrambi erano uniti, ma per gli eventi di "al di la del mare" si sono separati e il male si è liberato/separato dalla luce. A livello scientifico la luce/anime si possono spiegare come elettromagnetismo, in fondo anche l'anima fa parte dell'universo (altrimenti non esisterebbe) e la scienza è in grado di rilevarla in questa formula.
    Alla fine assistiamo ai nostri losties che si riuniscono in un tempo senza tempo per varcare assieme la soglia del paradiso, nella chiesa ci sono tutti i simboli religiosi perchè questo non è il paradiso cristiano, buddista, ecc, ma il paradiso vero e proprio che unisce ovviamente tutte le religioni.
    I losties quindi fin dal principio si trovavano in un luogo magico e miracoloso proprio per questo: cosa ce di meglio che la rappresentazione del giardino dell'eden, porta appunto del paradiso? In questo luogo gli spiriti sussurrano alle persone, alcuni riescono perfino a vederli e parlarci, qui avvengono i miracoli, è vicino la fonte del paradiso che le persone guariscono e non si ammalano. Infine nel mondo esistono altre sacche di energia, forse altre porte del paradiso, tuttavia di minore importanza poichè l'isola per sua natura è considerata del tutto unica e speciale.

    Che ne pesate? Qualcosa da aggiungere/rimuovere?
  • Secondo me è tutto molto giusto. Pure io vedo la fonte come appunto la fonte dell'Anima, un generatore di anime da cui si dipartono i pezzetti che ci costituiscono, e a cui tornare una volta morti. E secondo me il mondo dei FS avviene "dentro la fonte".

    Però non concordo molto su Across the Sea come episodio in cui il male si divide dalla luce. Secondo me la dicotomia è sempre stata presente anche prima sotto l'isola. In quell'episodio nasce il mostro di fumo, una sorta di sbuffo di male libero.
  • Un tizio ha messo su un sistema per visualizzare il gradimento delle serie TV a partire dai voti dei singoli episodi degli utenti di IMDB.

    Quello di Lost: http://graphtv.kevinformatics.com/tt0411008

    Sarebbe interessante fare una media di gradimento degli episodi per ogni personaggio (temo di sapere chi avrà la media peggiore :asd: )

    Comunque, peggior episodio: Fire + Water (02x12)

    Migliori episodi: The Constant (04x05) e Through the Looking Glass (03x22) :adore:
    Assurancetourix
  • Intervistano Cuse a proposito del finale di Lost e dice un po' di cose che già si sanno:
    Uno dei finali televisivi più discussi, criticati e amati di sempre è senza alcun dubbio quello di Lost.
    Carlton Cuse, produttore esecutivo dello show, ha scritto la sceneggiatura dell’ultima puntata della serie insieme a Damon Lindelof e ha recentemente parlato delle decisioni prese a Entertainment Weekly.

    Ecco i dettagli più interessanti dell’intervista rilasciata al magazine:

    Carlton ha raccontato che il progetto era quella di far iniziare la serie con l’occhio di Jack che si apriva e farla finire con i suoi occhi che si chiudono, ovvero con il personaggio interpretato da Matthew Fox che stava morendo. Gli sceneggiatori non riuscivano a ricordare altri show in cui uno dei protagonisti fosse destinato a non rimanere in vita. L’idea era già nata durante la creazione del pilot e ha sempre fatto parte del DNA di Lost. Gli autori hanno poi pensato che qualcuno dovesse rimanere alla guida dell’isola e hanno discusso su chi potesse diventarne il custode, fino a giungere alla conclusione che la scelta più giusta sarebbe stata Hurley (Jorge Garcia). Cuse ha aggiunto:
    “Il finale è come una siepe. Tu la pianti, ma nel corso del tempo diventa più grande e spessa, e mentre ci siamo lasciati andare dalla corrente dello show, abbiamo continuato ad aggiungere altre idee. Mentre alcune delle idee alla base sono rimaste fin dall’inizio, il resto è stato reso molto più ricco semplicemente andando avanti con il processo creativo del realizzare i 119 episodi che lo hanno preceduto”.

    Nessun elemento è stato definito fino a quando è stato scritto e ci sono stati molti dibattiti e discussioni. L’epilogo ha attraversato tre fasi durante la sua pianificazione:
    “C’era il grande piano che avevamo, con cose conosciute fin dall’inizio come l’occhio di Jack che doveva chiudersi, e dovevamo far lasciare l’isola alle persone prima della fine dello show. C’erano dei principi operativi più ampi. Poi ci sono state discussioni stagionali per cui abbiamo avuto questi mini camp per gli autori durante i quali discutevamo l’architettura di ogni stagione. Ma poi, mentre scrivevamo ogni episodio, ci siamo concessi molti spazi per la scoperta, l’invenzione, per cambiare idea. Quindi quando ci siamo seduti per scrivere il finale non era come se fosse: “Oh, siamo ora arrivati a un episodio che sappiamo esattamente cosa accadrà in ogni scena, in ogni aspetto e in ogni forma”. Damon, io e altri autori ci siamo avvicinati alla puntata come abbiamo fatto con le altre, dove ci eravamo concessi spazio per scoperte creative durante la scrittura. Ovviamente abbiamo avuto molte conversazioni su dove saremmo atterrati o cosa avrebbe compreso il finale, ma non è stato definito fino a quando è stato scritto”.

    L’argomento di discussione principale era quello legato alle domande ancora senza risposta ma Carlton ha chiarito:
    “Più capivamo lo show, allora abbiamo veramente compreso: “Questo show riguarda le persone che sono perse su un’isola, ma in realtà si tratta di persone che sono perse nelle proprie vite, quindi il finale migliore e più appropriato per lo show è quello che affronta una questione: Che tipo di redenzione ottengono questi personaggi? Dove sono stati condotti dalle loro vite?”. Pensavamo che una risoluzione spirituale fosse la cosa che alla fine sarebbe stata maggiormente soddisfacente a livello emotivo. Sentivamo che non ci fosse un modo possibile per rispondere alle domande”.

    Il problema era quello che molti elementi non appartanevano veramente alla storia che stava venendo raccontata. L’episodio più vicino a fornire risposte è stato Al di là del mare, mostrava la storia originale di Jacob (Mark Pellegrino) e di MIB – Man in Black, l’uomo in nero (Titus Welliver) e anticipava il fatto che un finale con delle risposte non sarebbe stato soddisfacente ma avrebbe sollevato ancora più domande. Cuse ha aggiunto:

    “Non sarebbe stato veramente fedele allo spirito dello show come lo avevamo concepito – che la serie fosse un mistero. Sento che abbiamo concluso molti dei misteri principali durante la serie. Non c’era modo di sostenere uno show misterioso per 121 episodi televisivi e stringere ogni estremità allentata. Non era possibile. Quindi abbiamo optato veramente per trovare un modo di condurre i personaggi alla fine del loro viaggio e, facendolo, penso siamo stati giustamente coraggiosi nell’affrontare questioni che erano molto vaste come “Qual’è la natura dell’esistenza?” e “Che cosa è significativo nella vita?” e “In quale misura troviamo valore alla fine dei nostri percorsi?”. Queste sono una tipologia di domande ampie e ponderose che non hanno risposte concrete ma era un territorio che volevamo esplorare”.

    La produzione di Lost è stata estremamente attenta che non trapelassero dettagli relativi alle scene finali, perché temevano che si capisse se fosse emersa qualche notizia relativa alle riprese in chiesa. Si è quindi deciso di assumere due comparse che sembravano Sun (Yunjin Kim) e Jin (Daniel Dae Kim) e di farli vestire come se fosse il loro matrimonio, facendoli poi camminare fuori dalla chiesa che avevano affittato in modo da far pensare ai fotografi che si trattasse delle nozze dei due personaggi.
    Nonostante la continua interazione con i fan, gli sceneggiatori hanno sempre pensato a quello che loro stessi avrebbero voluto vedere e che li avrebbe resi felici. Gli autori hanno seguito il proprio istinto e lo hanno fatto anche nello scrivere il finale:
    “Abbiamo scritto la versione che volevamo vedere. Abbiamo sostenuto il finale che abbiamo scritto. Era la versione della storia che volevamo raccontare e penso che molte persone l’abbiano trovata piacevole. Era inevitabile che a molte persone non piacesse e ho accettato questo aspetto ancora prima di scriverla. Sapevo che non ci sarebbe stata alcuna versione proveniente dai nostri computer in grado di accontentare tutti”.

    Gli autori non hanno mai considerato l’idea di realizzare uno spin-off o un film di Lost e avevano deciso di concludere la storia con l’ultimo episodio che si intitola, infatti, La fine. Carlton ha però rivelato:
    “Penso che probabilmente la ABC, a un certo punto, vorrà fare un reboot di Lost perché è un franchise di valore, e ci saranno alcuni autori giovani e brillanti che avranno un’idea grandiosa che otterrà l’approvazione del network e sarà fantastico”.

    Cuse ha però ribadito che gli autori hanno raccontato la storia che volevano e ritiene che ci sia stata la giusta conclusione, per questo non ha alcun rimpianto nei confronti di Lost o pensa si potesse migliorare qualcosa.

    Carlton considera quasi folli le aspettative nei confronti dei finali delle serie televisive perché non pensa sia possibile rovinare con un episodio l’esperienza vissuta in precedenza. Il produttore ha ribadito:
    “Spererei che si apprezzasse il fatto che si è stati intrattenuti per 119 ore anche se non si è amato il finale. Certi show sono più difficili di altri – se si sta realizzando uno show come Lost che è un mistero e tutto quello che lo riguarda è misterioso, l’aspettativa è semplicemente molto più alta per quanto riguarda quello che devi fare…”.

    Cuse attribuisce parte dei motivi per cui si è arrivati a questa situazione all’influenza dei social media e all’idea implicita che la fine della storia debba necessariamente essere la sua parte migliore, ma non è sempre vero.

    L’episodio di Lost preferito da Carlton e Damon Lindelof è La costante.
    Il produttore ama molto serie come I Soprano o Breaking Bad (di cui apprezza particolarmente la puntata intitolata Ozymandias), ma non ritiene che il finale rappresenti i loro momenti migliori. Cuse, tuttavia, ama molto la fine creata da Vince Gilligan per il suo show.
    Carlton ha raccontato che a livello subliminale forse ha scelto di occuparsi di Bates Motel perché sapeva già quale sarebbe stata la fine della storia e potevano occuparsi di realizzare una versione personale di quanto mostrato nel film, mostrando il percorso che conduce a quella situazione. The Strain, invece, è tratto da una trilogia di libri e la serie sarà molto più dettagliata rispetto a quanto accade tra le pagine, che diventerà una specie di itinerario da seguire.
    Cuse ha spiegato che ogni genere di serie televisiva possiede delle caratteristiche specifiche e l’epilogo deve rispecchiare questi aspetti.
    Il produttore pensa che Lost abbia preso delle scelte narrative coraggiose e audaci, anche nel finale, mentre ora la vera sfida degli showrunner sia quella di rimanere fedeli a se stessi nonostante gli innumerevoli input che arrivano dai fan, dai social media, e da chi commenta online.
    Il finale preferito da Carlton è quello scritto da David Chase per I Soprano perché lo sceneggiatore ha raccontato la storia che voleva in un modo provocatorio e appropriato tematicamente per la storia del personaggio. Pur non essendo la sua preferita della serie, l’ultima puntata dello show è riuscita a sconvolgere e sorprendere proprio durante l’epilogo, un obiettivo molto difficile da realizzare.
    Se potesse cambiare qualcosa del finale di Lost, Carlton Cuse deciderebbe di non ascoltare il consiglio di Barry Jossen della ABC che aveva suggerito di inserire delle riprese dei paesaggi alla fine per permettere al pubblico di compiere una transizione emotiva prima di passare agli spot commerciali. L’unico materiale video che avevano a disposizione erano alcune inquadrature dei resti dell’aereo sulla spiaggia, che avevano girato durante la prima stagione per utilizzarli eventualmente se fosse stato necessario. Pensando sarebbe stata un’idea artistica che avrebbe legato l’inizio dello show con la sua fine, hanno inserito quelle immagine:
    “Ritorni indietro ma ora vedi solo la carcassa dell’aereo che è rimasta sulla spiagga e si trova semplicemente lì senza nessuno intorno – questo era una specie di ricordo delle loro precedenti vite – e sarebbe stata solo una cosa carina emotivamente che permetteva di compiere un passaggio. Ma non avevamo previsto che le persone, come accaduto con tutto il resto, avrebbero cercato degli indizi in ogni cosa che stavamo facendo. Quindi, mettendo quelle scene alla fine della messa in onda, sembrava implicare “Oh bene, l’aereo è caduto e nessuno è sopravvissuto, quindi significa che erano tutti morti”. Ha creato la percezione errata che stessimo cercando di segnalare con quelle scene che i personaggi erano morti per tutto il tempo. E l’intento era semplicemente quello di creare una pausa per respirare prima che la storia finisse. Ecco perché abbiamo risposto a quella domanda al Paley Fest quando ho detto definitivamente “No, non erano morti””.

    Fonte: EW
  • Damon Lindelof e Carlton Cuse ha scritto:Abbiamo girato 121 ore di Lost. Forse 15 o 20 episodi erano un po' sotto gli standard, al confine con la stronzata
    Il resto lo trovate qui: http://www.ilpost.it/2014/05/09/episodi ... -standard/
  • Questi signori sono fin troppo umili. Episodi come il tatuaggio di Jack non sono certo il meglio del meglio ma moltissime altre serie uno standard del genere l'avrebbero pagato a peso d'oro.
  • Ma sì, chiaro. Exposé in particolare è un piccolo gioiello, preso come episodio a sé stante. Preso nell'ottica dell'intera serie, è stata una perdita di tempo, o meglio la vicenda Nikki & Paulo è stata una solenne perdita di tempo. Il punto è che Lost ha sempre avuto un'impostazione precisa, dove non c'era spazio per i filler fine a sé stessi o per i brodi allungati. Non mi stupisce che l'episodio dei tatuaggi sia stato utilizzato per far comprendere all'emittente della necessità di darsi una scadenza precisa.
  • Se non parlassero più, sarebbe meglio.
    Perché non fanno altro che dare spago a commenti come il primo sotto l'articolo:
    zioluc ha scritto:Damon Lindelof [sceneggiature: Lost, Prometheus, Star Trek-Into darkness] è IL MALE
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    Ottimo lavoro.
  • Sì, lo penso anch'io.
    I commenti a quell'articolo da un punto di vista antropologico sono l'emblema perfetto delle reazioni medie dei fan delusi da Lost o dal suo finale.
  • Oppure potrebbero finalmente parlare e valorizzare Lost, la sua vicenda, i suoi misteri e la sua continuity, senza tirare sempre fuori le solite quattro cose "non erano morti" "le foto nei credits erano di scena" "è bello interpretare" "contano i personaggi" etc, dando così l'impressione che il materiale di Lost vada oltre le solite contese. L'impressione che mi dà è che si siano gestiti male il dialogo coi fan all'inizio, siano rimasti scottati e un po' amareggiati.
  • Potrebbero, anzi, avrebbero potuto. Ma sono quattro anni che continuano a balbettare le solite cose, il tempo ce l'hanno anche avuto per dire qualcosa di più sensato. Evidentemente non gli interessa, o perché sono sconfortati o perché ormai non sanno nemmeno più cosa dire. Senza contare che non c'è niente di più triste per un autore che star lì a spiegare la propria opera, a maggior ragione dopo che è finita. Ormai io li considero bruciati, loro due e Abrams, sotto questo aspetto: qualunque cosa dicano nessuno gli crede più. Probabilmente è bruciato anche Lost, almeno per un paio di generazioni. Penso che vada lasciato decantare e aspettare che fra un po' di anni la nostalgia prenda il sopravvento. Se fossero intelligenti, si accorgerebbero che anche i loro lavori successivi più simili a Lost nell'approccio ci stanno rimettendo qualcosina (PoI è diverso e funziona). Ma evidentemente finché guadagnano gli sta bene passare per i scemi del villaggio.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:Senza contare che non c'è niente di più triste per un autore che star lì a spiegare la propria opera, a maggior ragione dopo che è finita.
    Sì che c'è qualcosa di più triste. Questo. Si mettessero a spiegare qualcosa attualmente limiterebbero i danni.

    Ma mi sa che è bruciata proprio la Bad Robot stessa ormai.

    Tantevvero che il lostide di maggior successo attualmente è Once, che funziona bene ma non è loro.
  • Il commento di quello che dice di non aver guardato la serie perché Ligabue ne parlava bene è da applausi.

    Idioti sia chi ha scritto l'articolo, che di tutta un'intervista ha preso in considerazione solo la parte utile per provocare, sia i tizi che si sono messi a commentarlo sotto, considerandolo la prova ufficiale che Lost sia una stronzata. Maddeché?
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Alessio ha scritto:
    Valerio ha scritto:Juliet si riferisce alla spina del distributore di merendine che in quel momento, nell'aldilà assieme a Sawyer sta facendo funzionare. Infatti se vedi il finale, lei dice "ha funzionato". Nelle esperienze premorte, i due piani di realtà si confondono.
    La questione Jacob è meno chiara, ma probabilmente si riferisce ai Losties di ritorno dal passato, o al gruppo di Ilana, o a Desmond con Widmore. Penso che tutte le risposte vadano bene...
    Grazie per la delucidazione.

    Ora volevo parlare un po di lost in termini conclusivi, un po per tirare le file del discorso a 4 anni dalla sua fine.
    (Superspoiler non leggete se non avete visto tutto LOST!)

    In breve se mi chiedessero cosa è l'isola, e quindi ciò che e un po il cuore del mistero di tutto lost la mia risposta sarebbe questa: L'isola è la porta del paradiso.

    Analizziamo il tutto: l'isola viene descritta da jacob come un tappo che tiene a bada il male, nascosto assieme alla luce sotto l'isola. L'isola è di fatto un enorme tappo sotto il quale vi sono sacche di energia. Questa
    peimar energia/luce viene descritta da madre come qualcosa che è dentro ognuno di noi, ossia l'anima. Quando moriamo la luce/anima dentro di noi abbandona il corpo e raggiunge il cuore dell'isola dove risiede la luce/paradiso. Alcune anime non possono accedere alla porta (o soglia come la chiama michael), per questo rimangono fuori dalla porta del paradiso, in una sorta di purgatorio, questi sono i sussurri che vivono direttamente sopra l'isola (sopra il paradiso, davanti alla porta). Il fumo nero è la rappresentazione dell'opposto della luce, la luce rappresenta il bene delle anime (gemma bianca), il fumo nero il male delle anime (gemma nera), entrambi erano uniti, ma per gli eventi di "al di la del mare" si sono separati e il male si è liberato/separato dalla luce. A livello scientifico la luce/anime si possono spiegare come elettromagnetismo, in fondo anche l'anima fa parte dell'universo (altrimenti non esisterebbe) e la scienza è in grado di rilevarla in questa formula.
    Alla fine assistiamo ai nostri losties che si riuniscono in un tempo senza tempo per varcare assieme la soglia del paradiso, nella chiesa ci sono tutti i simboli religiosi perchè questo non è il paradiso cristiano, buddista, ecc, ma il paradiso vero e proprio che unisce ovviamente tutte le religioni.
    I losties quindi fin dal principio si trovavano in un luogo magico e miracoloso proprio per questo: cosa ce di meglio che la rappresentazione del giardino dell'eden, porta appunto del paradiso? In questo luogo gli spiriti sussurrano alle persone, alcuni riescono perfino a vederli e parlarci, qui avvengono i miracoli, è vicino la fonte del paradiso che le persone guariscono e non si ammalano. Infine nel mondo esistono altre sacche di energia, forse altre porte del paradiso, tuttavia di minore importanza poichè l'isola per sua natura è considerata del tutto unica e speciale.

    Che ne pesate? Qualcosa da aggiungere/rimuovere?
    Grazie per bit di informazione condivisione .. io non sono ancora in grado di ottenere il concetto di energia completa così potete elaborata po 'di più?
    Ultima modifica di JewelRettigs il domenica 01 giugno 2014, 17:51, modificato 1 volta in totale.
  • E che mi dici del decentramento prematurato? Antipodi!
  • Il Lindelof post-Lost.

    L'uomo a pezzi che non ti aspetti.
  • Sinceramente mi dispiace davvero che le critiche l'abbiano ridotto a pezzi. A maggior ragione alla luce dei suoi trascorsi con il padre e i problemi che poi si è portato dietro (ecco comunque chi era l'autore che sì identificava con Jack, perché era chiaro che ci fosse).

    Damon, molla i criticoni di Lost e vieni a farti un giro sul Sollazzo!
  • Per non dimenticare.

  • Innanzitutto complimenti a tutti per i post in questa discussione, in particolare a Valerio per la minuzia e l'attenzione con cui ha sviscerato la serie tv (e per aver postato la traduzione dell'enciclopedia, grazie alla quale ho aggiustato alcune cose nell'interpretazione che avevo di Lost), roba che io ai tempi, avrò fatto si e no il 40% di quello che ha fatto lui! Ma in ogni caso ero tra i contenti della serie e del finale! :)

    Volevo scrivere alcune interpretazioni di alcuni fatti della serie, per come li vidi nell'ormai lontano 2010, per cercare di capire meglio alcuni aspetti ( ho letto quasi tutte le pagine ma forse mi è sfuggito qualche commento XD) ... scrivo qui alcuni elementi che mi ero appuntato allora …

    Innanzitutto nel video dell'Orchidea si parla di materia esotica sepolta sotto l'isola, la quale permette i viaggi nel tempo.
    Da come ho interpretato le cose, secondo me tutte le sacche dell'isola contengono materia esotica, ed in particolare le sacche sono fatte di plasma mantenuto insieme grazie all'elettromagnetismo (se non ricordo male, ma potrei sbagliare, sacche di plasma ed elettromagnetismo erano nominate o in qualche video di orientamento o da Eloise al Lampione). L'isola è chiusa in una bolla elettromagnetica che la rende invisibile al mondo esterno e si sposta da una parte all'altra del pianeta. Inoltre, anch'io condivido quanto detto qualche commento fa: l'isola è anche legata ad un'altra dimensione (che chiamerò "dimensione della luce") ed in particolare la luce della sorgente secondo me è la linfa dell'anima, ovvero ciò che da sussistenza alle anime. Sono anche d’accordo sull’idea che tutte le sacche dell’isola siano connesse a quella presente nel cuore dell’isola, dando quindi un’idea di un’isola viva, con questo sistema “circolatorio” di luce e acqua (che si collega anche alla questione della ruota per muovere l’isola, che appunto sfrutta questo sistema di circolazione che costituisce internamente l’isola).

    Quando la Dharma buca la sacca sotto la stazione che sarà "il cigno", che è la più grossa dell'isola, osserviamo che si sviluppa un forte fenomeno magnetico, infatti tutto ciò che è metallico viene attratto dal pozzo, indice del fatto che la stabilità della sacca contente la materia esotica si è rotta.
    Cosa sarebbe accaduto se non avessero fermato l'evento?
    Secondo me, riconducendomi ad alcuni scritti sulle lavagne di Faraday (nella puntata The constant) che sono formule di relatività generale (ad esempio c'è la metrica di Kerr, o il disegno di una singolarità) e ricordando che il fail safe ha fatto implodere la botola, ecco, forse l'idea degli ideatori di Lost poteva essere che l'isola sarebbe implosa, in una sorta di singolarità che eventualmente avrebbe provocato anche la fine del mondo (dal punto di vista fisico), in quanto come un buco nero avrebbe risucchiato il pianeta.
    Tuttavia i losties fanno scoppiare la bomba H all'interno del pozzo nel 1977.
    Se teniamo in conto che deve valere il "quel che è successo è successo" (Whatever Happened, Happened --> WHH) e sapendo che nel futuro l'isola è integra, perché ci vivo gli Others, ci cadono i losties nel 2004 che poi dovranno far scoppiare la bomba nel '77, allora necessariamente la bomba non poteva esplodere/distruggere l'isola nell'incidente, ovvero nella timeline in cui il tempo è una variabile "reale" in senso matematico.
    Ma allora cosa è accaduto nell'incidente?
    Anche questa volta in aiuto c'è Faraday, il quale da sempre ci fornisce le risposte "scientifiche" della serie. Nell'episodio 6x11 nel diario di Daniel c'è scritto "spazio reale, tempo immaginario" e ci dice: "immaginiamo un evento catastrofico, e che per impedire che accada venga rilasciata molta energia come quella di una bomba nucleare... e se questa (flashsideways) non fosse stata la nostra vita?"
    Secondo me unendo ciò a quanto detto dal padre di Jack nel finale: "questo è un luogo senza tempo, che avete creato tutti insieme per rincontrarvi", le cose nella mente degli sceneggiatori sono andate così:

    - l'energia della bomba insieme alla materia esotica (che permette di manipolare il tempo), diramano la dimensione temporale in due tronconi, una reale e una immaginaria (in senso matematico), mentre lo spazio rimane una terna di variabili reali.
    Abbiamo quindi due universi/realtà parallele: l'universo a tempo reale (UR) e l'universo a tempo immaginario (UI), che sarebbe il flashsideways. La bomba è esplosa nell'UI in modo tale da non violare il WHH di UR, ed è per questo motivo che in UI l'isola è sott'acqua.
    Per quanto riguarda il tempo immaginario, poiché i numeri immaginari non possiedono un ordinamento (non si può dire se un numero immaginario è maggiore/minore di un'altro numero immaginario) non ha senso parlare di passato/presente/futuro in UI.

    - in UR tale evento ha prodotto due effetti: i losties sono stati riportati nel 2008 tramite un viaggio nello spazio tempo grazie alla materia esotica, la sacca si è stabilizzata per un periodo di tempo tale, da poter permettere alla Dharma di costruire fail safe, cigno e meccanismo del pulsante ogni 108 minuti.
    Per il fail safe, credo che questo elimini definitivamente l’instabilità, facendo implodere la sacca perforata.

    - Se l’isola fosse affondata sul serio, dopo che il tappo era stato tolto, in pratica si sarebbe spento il luogo che genera le anime o secondo la mia interpretazione, si sarebbe spento il luogo che permette la sussistenza delle anime. In tal senso avevo interpretato la frase di Widmore nell’episodio 6x11 quando dice a Desmond, prima di attivare l’elettromagnetismo, che se non lo aiuta allora tutti sarebbero spariti per sempre, avrebbero cessato di esistere.
    Continuando in questa direzione, le anime che sono in UI, esistono in quanto l’isola in UR le mantiene “in vita”, ma se l’isola in UR venisse distrutta, allora non ci sarebbero più anime e quindi non ci sarebbe più nessuna entità a popolare i luoghi trascendenti, che siano l’isola-limbo dove vagano i sussurri, o che sia l’UI, o che sia la dimensione della luce. Ma perché in UI sono morti? Beh, perché come dicevo sopra, essendo una realtà a tempo immaginario ed essendo una realtà le cui anime sono quelle provenienti da UR, mantenute in esistenza grazie all’isola che si trova in UR, non è logicamente possibile che siano vivi in senso fisico anche in UI. Sapendo a posteriori cosa sono i sideways, è chiaro fin dall’inizio che l’isola in UR non sarebbe affondata, altrimenti i sideways sarebbero stati vuoti, non essendoci più la sorgente/luce delle anime di UR. Questa interpretazione mi viene anche dalle parole di Mother, che in “Across the sea”, ci dice che la luce è vita/morte /rinascita e quindi se viene spenta, di conseguenza si spegne questo ciclo di cose.

    Nota: ricordiamo quando Juliet dice a Sawyer che “se stacca la spina al distributore, la merendina cade da sola ed è legale […] ha funzionato!” … qui forse esagero, ma dato che in questa puntata all’isola viene tolto il tappo ed affonda, se pensiamo a:
    isola = merendina
    luce = spina
    staccando la spina/spegnendo la luce la merendina/l’isola cade/affonda
    il termine “è legale”, potrebbe essere inteso come:
    quest’azione che sawyer fa è legale nel senso che in condizioni di black out, non è come se avesse tolto lui la spina, ma è stato un evento accidentale, mentre per quanto riguarda l’isola si potrebbe intendere come se il fatto che essa è sott’acqua nel flashsideways, rispetta il WHH che deve vigere nel mondo a tempo reale, mentre in questo a tempo immaginario è tutto ok … in effetti l’esclamazione di Juliet “ha funzionato ” che viene detta ad inizio stagione e che vediamo accadere effettivamente nel sideways può avere entrambe le valenze contemporaneamente, cioè senza escludere l’una dall’altra, è legale per la merendina, ed è legale che l’isola sia sott’acqua in questa realtà immaginaria.

    Per quanto riguarda il cuore dell’isola e il mostro, dice già tutto l’enciclopedia, però aggiungo comunque alcune osservazioni:
    - è probabile che il cuore dell’isola prima e durante “Across the sea” fosse come il concetto di Tao, ovvero bene e male fossero contemporaneamente presenti.
    Ricordiamo che Mother ci dice che scendere nella grotta sarebbe peggio di morire. Che significa?
    Beh, credo che si intenda la rottura dell’equilibrio del binomio luce/oscurità.
    Quando MIB cade nella grotta ed esce il mostro di fumo nero, quest’ultimo è immortale (e per chi ha letto Harry Potter, spoiler [spoiler]possiamo ricordare Silente cosa dice ad Harry sulla morte e sull’immortalità di Voldemort … “la morte non è la cosa peggiore, ma è il vivere senza amore (inteso come amore disinteressato per la realtà e la vita)”[/spoiler]… o possiamo ricordare Richard Alpert che è contento di tornare mortale) ed è un brandello di male. Nell’enciclopedia ci viene detto che se il mostro avesse distrutto l’isola e fosse riuscito ad uscire, la somma dei mali si sarebbe sparsa per il mondo (in mezzo a questo calderone ci metto la fine delle anime come ho scritto sopra, riguardo la fine dell’isola).
    A questo punto però, viene un dubbio legittimo: se anzi di MIB, fosse sceso Jacob nella grotta, cosa sarebbe accaduto? La rottura dell’equilibrio lo avrebbe trasformato in qualcosa di simile al mostro di fumo nero?
    Sinceramente credo di sì. Altrimenti non avrebbe molto senso il “peggio di morire” di Mother, che deve valere indipendentemente da chi rompe l’equilibrio.
    Probabilmente è vero che MIB entrando in contatto con il mix che c'era nella sorgente sia stato mutato in mostro, tramite il suo animo macchiato per aver ucciso Mother, tuttavia credo che in ogni caso le parole di Mother debbano valere sempre.
    Volevo anche far notare che MIB prima non era malvagio, semplicemente voleva vedere e conoscere il mondo esterno, mentre Jacob era più ingenuo e “tipo che si accontenta” ed era soddisfatto già di stare sull’isola e gli andava bene così. Ho scritto questo, perché ricordo che nel 2010 lessi cose del tipo: ecco MIB è malvagio perché è curioso e invece si deve accontentare come Jacob... al che, mi erano cadute le braccia XD
    Nota: sia il corpo di MIB che il corpo di Jack, dopo essere stati nel cuore dell’isola, vengono trasportati nello stesso laghetto con la piccola cascata, e dato che MIB era morto e Jack non si poteva muovere, il viaggio è avvenuto per mezzo di una dislocazione spaziotemporale, tramite una qualche sacca di materia esotica presente nella sorgente nel cuore dell’isola.

    In seguito altri saranno entrati nella grotta (egiziani e chissà chi altro), grazie al permesso di Jacob ormai in sintonia con l’isola essendo il guardiano. A questo punto ricordo anche che nel tempio nell’isola, è raffigurato il dio della morte Anubi, che nella mitologia egizia, aveva il ruolo di guardiano dell’oltretomba e doveva custodire la bilancia sulla quale le anime dei morti venivano pesate con la piuma di Maat. Se l’anima era leggera come la piuma, Anubi lasciava l’anima ad Osiride; altrimenti era data in pasto al mostro Ammit.
    In Lost, il mostro potrebbe essere visto secondo la mitologia del popolo egizio, che vedendolo girovagare nell’isola, avranno pensato che fosse proprio ciò che loro chiamavano Ammit. A questo punto il pericolo di lasciare libero il mostro sarebbe dovuto al fatto che lui “divorerebbe” tutte le anime per questo sarebbe peggio di morire.
    Per concludere: cos’è la dimensione della luce, alla quale l’isola è collegata e in cui i losties si dirigono nel finale di serie? Io ho visto il finale in quest’ottica, grazie alla frase di Christian nella chiesa:
    Jack - “dove andiamo papà?”
    Christian - “scopriamolo!”:
    A me l’idea del Paradiso va benissimo, ma in ogni caso credo che sia ancor più bello il fatto che gli autori non abbiano fornito una risposta loro (d’altronde nella chiesa ci sono simboli di tante religioni), permettendo quindi allo spettatore di fare un ragionamento di questo tipo:
    Se l’universo e tutto ciò che noi chiamiamo “realtà” stesse alla vera e totale realtà come un arancia sta all'universo, allora un albero, un aereo o una galassia cosa rappresenterebbero in questa proporzione? L’universo potrebbe essere l’ingranaggio di un qualcosa di assolutamente più colossale e inconcepibile?! Ed è secondo me molto bello come finale, perché credo che a suo modo ci dica di amare la realtà per ciò che è, perché l’amore non è solo un’illusione, ma dato che esiste, è reale e quindi noi possiamo impegnarci per renderlo ancor più reale (o come diceva Gandhi “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”)
    Che ne pensate di tutto ciò?

    Chiudo con il mio parere su Lost, volendo dargli un voto gli darei 8/10 perché mi è piaciuto molto ed è sicuramente la mia serie tv preferita, anche se mi sarebbe piaciuto che i cliffangher, oltre ad usarli per inserire i misteri e per presentare i finali di stagione, li avessero usati anche nel modo di dare le risposte, che secondo me, per come sono date risultano un po’ poco emozionanti.
    Ma magari Lost è come l’anime Neon Genesis Evangelion, per cui alla fine della fiera ciò che è più importante sono i personaggi e la loro crescita psicologica e non tutte le robe inventante che fanno da sfondo alla vicenda. Ed in effetti sono d’accordo su questo, è un modo per dire allo spettatore: “ehi, non ti fare le seghe mentali su queste cose, che tanto sono cose inventate, piuttosto pensa ai personaggi e alle persone in carne e ossa, che ci sono nella tua vita!”
    Alla prossima! :)
    ps. scusate il papiro...
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