[Disney/Bad Robot] Alias (ABC)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Immagine

    Sydney Bristow è una normale studentessa, quando qualcuno le propone un lavoro all'interno dell'SD-6, una divisione della CIA. Dopo 7 anni di attività all'interno dell'SD-6, il suo ragazzo (al quale ha sempre dovuto tenere tutto segreto) le chiede di sposarlo, e qui ha inizio la serie. Sydney accetta, e decide di rivelare al suo futuro marito tutto riguardo al suo lavoro: dopo poche ore la ragazza troverà però il suo amato morto, brutalmente ucciso. Scoprirà che l'assassino è dovuto alla rivelazione che lei stessa gli ha fatto: i suoi capi l'avevano informata che nessuno avrebbe dovuto essere informato di tali attività, per non compromettere l'esito di alcune missioni, o causare un'eventuale fuga di informazioni.
    A questo punto Sydney verrà contattata dalla CIA, che la informerà che l'SD-6 non è parte della CIA, ma è in realtà una società che fronteggia il governo americano. Sydney dovrà da questo momento operare all'SD-6 come talpa, informando la CIA delle proprie missioni e cercando di controprogrammare ogni sua azione. L'unico collaboratore che Sydney ha all'interno dell'SD-6 è suo padre, che agisce anch'esso come doppiogiochista per la CIA.
    E tutto questo è solo l'episodio pilota.
    La ricchezza di trama è incredibile, ogni episodio è incentrato su una missione, che sviluppa però anche la continuity della serie intera, con elementi del puzzle che vanno ad unirsi, e colpi di scnea che rimescolano ogni volta le carte sul tavolo. Anche la componente d'azione del telefilm è estremamente ben realizzata, con l'agile Sydney sempre invischiata in missioni per le quali dovrà introdursi di nascosto in palazzi ultra-sorvegliati, combattere corpo a corpo, in sparatorie, e fare molto altro. Tutto ciò mostrato con una regia magistrale, con un montaggio avvincente, e musiche che accompagnano il tutto donando un ritmo sempre più incalzante.
    Alla componente di spionaggio della serie si accompagna una panoramica sulla vita privata di Sydney, ed in particolare dei rapporti con i suoi due migliori amici, ai quali dovrà nascondere le proprie attività. L'indagine familiare di Sydney percorre tutta la serie, mentre la ragazza cerca di scoprire come è scomparsa la madre, e come il padre è collegato a questo fatto.
    Una caratteristica distintiva della serie sono i cliffangher (nulla a che vedere con Sylver Stallone): con questo termine si indica una tecnica registica con la quale si interrompe un telefilm nelle scene più avvicenti, bloccandole proprio prima delle pubblicità, o a termine episodio, così che la suspence dilani lo spettatore fino alla settimana successiva. E in questo Abrams è un maestro, che tortura il fan di Alias lasciandolo a bocca asciutta proprio sul più bello.
    Piccola chicca: in un paio di episodi fa anche da guest star Quentin Tarantino, nei panni di un crudele agente che darà del filo da torcere ai protagonisti.
  • DeborohWalker ha scritto: Una caratteristica distintiva della serie sono i cliffangher (nulla a che vedere con Sylver Stallone): con questo termine si indica una tecnica registica con la quale si interrompe un telefilm nelle scene più avvicenti, bloccandole proprio prima delle pubblicità, o a termine episodio, così che la suspence dilani lo spettatore fino alla settimana successiva. E in questo Abrams è un maestro, che tortura il fan di Alias lasciandolo a bocca asciutta proprio sul più bello.
    Ma soprattutto nei finale di ogni serie questa tecnica viene utilizzata all'ennesima potenza. Come ad esempio nell'ultima puntata della quarta serie:

    [spoiler]Quando Michael e Sidney sono in auto e lui le propone di sposarla. Prima però lui sente il bisogno di togliersi un peso, qualcosa che le ha sempre nascosto:
    "Tanto per cominciare, non mi chiamo Michael Vaughn."
    E in quel momento un'auto gli investe e termina così l'ultima puntata!
    Giuro che quando la vidi rimasi di sasso! ho riguardato la scena più volte per cercare di trovare un'indizio nelle immagini e nelle parole... Allucinante![/spoiler]


    Cioè, dopo tutto il casino che è successo nella quarta serie e in 4 serie quello fa una rivelazione così e poi succede quel che succede! J.J. è un grande!
  • Immagine Immagine

    La seconda stagione comincia con l'inserimento nella storia della madre di Sydney, come prigioniera della CIA, e obbligata a dare informazioni che verranno poi sfruttate dalla figlia. Ilm rapporto tra le due non è così semplice come potrebbe sembrare, e anche le reazioni del padre a questa situazione saranno piuttosto inaspettate. La seconda serie ripropone le medesime caratteristiche della prima serie, ma utilizzati decisamente meglio. Qui Sydney si troverà decisamente più coinvolta emotivamente, sia per i rapporti familiari che entreranno nelle sue missioni di spionaggio, sia perchè si troverà a combattere i propri amici (o quelli che credeva tali) e a dover nascondere cose alle persone che più gli stanno care. E' una stagione sbalorditiva, segreti che vengono rivelati, doppi giochi che vengono ulteriormente complicate, certezze che vengono smentite. E tutta la serie potrebbe essere riassunta attraverso un episodio, "Fase Uno", nel quale accade di tutto e di più. I cattivi si avvicinano di più ai loro obiettivi, ma chi sono i cattivi?
    La varietà di situazioni in cui Sydney si torva invischiata è ancor maggiore rispetto alla prima stagione, la simpatia di alcuni personaggi, soprattutto l'eccentrico Marshall, un personaggio che continua a stupirmi per la precisione con la quale è stato caratterizzato.
    Comunque è impossibile descrivere Alias senza rovinare il gusto di godersi ogni singolo episodio...
    E dopo il cliffhanger che conclude la seconda stagione, continuo a ribadire che la malvagità di J.J.Abrams è inumana...
  • Dai che sta per iniziare la quinta serie!
    L'attesa è finita!!! :D
  • Sigh, replicassero da qualche parte le prime quattro a tempo record...
  • Già, domani inizia la quinta serie.
    Io però ho deciso che le puntate di domani sera me le vedo tra una settimana, perchè prima voglio finire di vedermi il cofanetto DVD della 4a serie.
    Così in 4-5 mesi mi sono rivisto tutte le stagioni, pronto a vivermi intensamente la stagione finale.
  • Immagine

    Shock. Il finale della seconda stagione è uno dei colpi di scena più sconvolgenti che abbia mai visto. Sydney dopo un combattimento epico perde i sensi, e si risveglia ad Honk Kong, senza capire come possa esserci arrivata.. E dopo poco si accorge che dal suo svenimento, sono passati due anni. Non ha nessun ricordo di cosa sia successo in tutto quel tempo. E al suo risveglio, Sidney si troverà davanti ad un mondo cambiato. Matthew, l'amore della sua vita, credendola morta, si è sposata con un altra ragazza. E Arvin Sloane, l'acerrimo nemico delle precedenti serie, ora è un filantropo adorato a livello mondiale. Incredibile il senso di straniamento che lo spettatore prova a inizio serie, proprio come Sidney, ma in questo modo per tutta la durata della stagione, gli sceneggiatori potranno sviluppare i misteri sia verso il futuro, sia attraverso il passato, cercando di ricostruire cosa è successo in quei due anni.
    La serie è estremamente avvincente, forse la migliore di tutte le stagioni; come al solito, ogni episodio è un'avventura unica, con qualche elemento di novità che lo rende differente dai precedenti, senza mai rischiare di scadere nella banalità, anche grazie al continuo evolversi della continuity allungata.
    Tra gli elementi degni di nota, si può verificare una stabilizzazione dello stile di Adams: sono diversi gli episodi che cominciano con un fast forward che mostrano la scena più avvincente dell'episodio, come era stato già fatto nella seconda stagion (ma una sola volta) e come in futuro J.J.Abrams deciderà di strutturare Mission impossible III.
    Da notare come in un episodio, quando Sidney esplora la propria memoria, i propri sogni, sia presente il primissimo piano dell'occhio che si apre, un'inquadratura ricorrente nella maggior parte delle puntate di Lost.
    E poi, oltre ad una puntata in cui ritorna a fare un cameo Quentin Tarantino (già visto in 2 episodi della prima stagione), in due puntate vediamo David Cronenberg ricoprire un ruolo decisamente rilevante.
    La stagione, come ho già detto, probabilmente si rivelerà il punto più alto di tutto più ALIAS; il finale di serie però è molto meno appassionante dei precedenti, un piccolo assaggio della quarta stagione, che si rivelerà essere molto sottotono.
  • Immagine

    J.J.Abrams è un genio. Riesce a seguire la prima serie di Lost, e ne fa un capolavoro.
    Contemporaneamente, riesce a dirigere Mission Impossible III, e ne fa un capolavoro. Però, per fare ciò è costretto a dedicarsi un po' meno a quel capolavoro che era ALIAS, e la quarta stagione ne è la conseguenza.
    Nella seconda metà della terza stagione Sidney aveva scoperto di avere una sorella, Nadi, che in questa stagione diverrà un agente operativo della CIA "collega" di Sydney. Se già l'idea traballava alla fine della terza stagione, qui allo spettatore non interessa minimamente del legame di parentela che c'è con la protagonista. L'unico motivo per cui Nadia ha ragione d'esistere in questa stagione è la love-story accennata che c'è con Weiss, ma rimane comunque un elemento marginale...
    Il cambiamento di struttura che c'è in questa serie è piuttosto ridotto: tutti i personaggi che conosciamo vengono ammessi all'interno di una sottosezione segreta della CIA, così da creare un atmosfera molto simile a quella del telefilm di Mission Impossible, con un ristretto team di agenti che compie azioni senza poter fruire del supporto di tutte le associazioni governative.
    Questo cambia ben poco ciò che sta alla base delle missioni, ma a cambiare drassticamente purtroppo è la qualità degli episodi. In tutta la serie ci sono solo tre episodi che possono essere considerati veri e propri capolavori: il primo, l'ultimo, e una stupenda puntata in cui Sidney viene seppellita viva in una bara, e l'unica persona a poterla salvare è Marshall, uno dei pochi personaggi per cui vale la pena continuare a seguire la serie.
    Il finale di stagione è mozzafiato: non si può far e a meno di fare un vero e proprio balzo sulla sedia, dopo aver assistito agli ultimi 3 secondi dell'episodio... E se pensiamo che Abrams sapeva che i fan avrebbero dovuto aspettare emsi per sapere come la storia proseguiva, non si può non essere convinti del sadismo di qeusto regista.
  • Ragazzi! Stasera su RaiDue le ultime 2 puntate della 5^ e ultima serie di Alias!!! :sbav:
    Mamma mia, che attesa!
    Speriamo che il finale sia all'altezza di quello che è stato, tra alti e bassi (pochi), un gran telefilm. E forse questo termine va pure stretto.
  • Guarda, in attesa della fine (dopo la quale potrò recensire complessivamente la 5a serie) posso ammettere che la 5a serie è stata imbarazzante. Non valeva minimamente la pena guardarla, se non fosse stato perchè prima di essa c'erano intere stagioni che dovrebbero essere ammesse nell'olimpo dei telefilm.
    A mio parere la conclusione ottimale della serie sarebbe stato il pilot della 5a serie (ma sì, mi sarebbe gustato un finale drammatico). Tutto ciò che è venuto dopo l'ho seguito a fatica, con la noia dietro l'angolo. Gli ultimi 2 episodi di ieri sera (ossia il quartultimo e il terzultimo della stagione) hanno visto una ripresa qualitativa. Speriamo che i 2 episodi di stasera siano all'altezza, e soprattutto che diano una soluzione soddisfacente ai misteri presenti fin dall' inizio della prima stagione.
    Incrociamo le dita.
    Nonostante tutto, sono fiducioso.
  • Commento a caldo: MA PORC...

    No, allora. Bel finale. Non eccezionale, ma bello. Se fosse avvenuto tre anni fa sarebbe stato brutto, ma visto gli obbrobri sorbiti nelle ultime due stagioni, come finale è promosso.

    Tranne che per una cosa, alla quale deciderò poi quale peso dare.
    NON SI PUO' RISOLVERE UN TELEFILM LUNGO CINQUE ANNI CON UN MACGUFFIN!
    Eccheccacchio.
  • Il finale mi è piaciuto, in certi momenti mi ha proprio sorpreso.
    Ad ogni modo, secondo me il finale si è svolto in maniera frettolosa, senza risolvere parte dei segreti. E qui è da capire se è stato fatto solo per la fretta di chiudere o per lasciare volutamente delle questioni in sospeso.
    E si, perchè a mio avviso gli autori si sono lasciati qualche spiraglio, se non per riprendere la serie magari per poterci impostare su uno spin-off.
    [spoiler]E a tal proposito vanno citati non solo la non spiegazione di tutti i misteri, ma l'introduzione nella 5^ serie del personaggio di Rachel, il fatto che Sark sia sopravvisuto e che Michael e Sydney continuano a collaborare con la CIA sia pure in missioni minori.[/spoiler]
    Ad ogni modo non sono completamente sicuro che il finale dia una soluzione soddisfacente alla profezia finale di Rambaldi, ma per esserne sicuro i dovrei rivedere tutte le serie.

    [spoiler]Del finale, ricordo infine l'ultimo scontro tra Sloane e Jack e l'ultima frase di quest'ultimo: "Hai sconfitto la morte, ma non hai sconfitto me!". La grande uscita di scena di un grande personaggio. Certo, che tristezza... ;_;
    E che fine tragica per il "povero" Arvin, costretto a vivere da immortale sotto una montagna di pietre![/spoiler]
    DeborohWalker ha scritto: Tranne che per una cosa, alla quale deciderò poi quale peso dare.
    NON SI PUO' RISOLVERE UN TELEFILM LUNGO CINQUE ANNI CON UN MACGUFFIN!
    Eccheccacchio.
    Chiedo venia per l'ignoranza, a cosa ti riferisci esattamente?
  • Il macguffin è uno stratagemma per il quale il centro dell'attenzione dello spettatore, che dovrebbe essere spiegato, rimane invece un mistero, per non rubare spazio ai personaggi, o magari per mantenere un alone di mstero.

    Vedi la valigetta di Pulp Fiction, o la zampa di coniglio di Mission Impossible 3.

    Da ALIAS però non lo accetto.
  • Grazie per la delucidazione. ;)
    DeborohWalker ha scritto: Da ALIAS però non lo accetto.
    E ho visto che hai ribadito il concetto anche in Nerdlandia... :P
  • Immagine Immagine

    La quarta stagione si concludeva con un salto sulla sedia.
    Un incidente automobilistico travolgente, e la rivelazione che Vaughn potrebbe essere un doppio giochista. Questo spunto era ottimo, avrebbe potuto essere un ottimo snodo per tutta la quinta stagione. Vaughn e Sidney fuggitivi, devono cavarsela da soli, in due contro il mondo e contro la CIA. Fantastico, un ennesimo ribaltamento di quanto si è visto finora.
    E invece no. O almeno, non solo. Tutto ciò si vede nel primo episodio della quinta stagione, una puntata fantastica, drammatica, che avrei apprezzato molto come finale di ALIAS, se questo avesse consentito di non vedere tutto ciò che mi sarei dovuto sorbire poco dopo. Perchè dopo l'episodio pilota, tutto ritorna nel solito brodo.
    Anzi, peggio.
    Perchè il "solito brodo" era di ottima qualità nelle prime tre stagioni, deludente nella quarta. Ma qui si rasenta la noia e la non-sopportazione, si continua a guardare la serie solo per inerzia, per sapere ome andrà a finire.
    Uno dei colpevoli del declino di ALIAS è Ben Affleck che, ingravidando Jennifer garner, ha obbligato gli autori a fare di Sydney una donna incinta che va in missione, il che è alquanto ridicolo. Per ovviare a questa buffa donna col pancione che distrugge cellule di spionaggio, sono stati inseriti due nuovi personaggi, piatti e insulsi come non mai. E un paio di personaggi che avevamo imparato ad amare, mollano il cast regolare della serie.
    Questo fa sì che la quita serie diventi ridicola, veramente brutta da guardare.
    Ma per fortuna, dopo due terzi della serie, la storia inizia a farsi interessante, risollevandosi dal baratro nel quale il telefilm era precipitato, e risvegliando l'interesse in attesa del finale.
    Finale che è decisamente bello, se paragonato a cosa si è dovuto sopportare negli ultimi due anni, ma che se avessimo visto dopo la 2a o 3a serie, non ci avrebbe fatto gridare al miracolo, assestandosi sul livello qualitativo di una normale puntata di quel periodo.
    Comunque le relazioni tra i personaggi vengono portate a termine in modo ottimale, lunica critica che si può fare al finale è di non spiegare nulla della pofezia di Rambaldi attorno al quale tutto si snodava, svanendo in un gigantesco macguffin che, personalmente, non ho tollerato.


    E ora che Alias è finito, sarebbe il caso di avere un'edizione DVD di tutto rispetto, non trovate?
    Beh, guardate su cosa potranno mettere le mani i nerd americani tra due mesi e mezzo.
    Signore e signori, la "Rambaldi Limited Collection"

    Immagine
    Immagine

    Tutti i DVD presenti nei box delle serie singole, una confezione spettacolare, con uno scomparto segreto che contiene un DVD con contenuti speciali aggiuntivi.
    Quante possibilità ho di vederlo in Italia?

    E' una domanda retorica, non rispondetemi, grazie.
    La dura verità potrebbe infrangere il mio cuoricino.
  • Mah, la BV per i live action e i telefilm segue una politica diversa da quella per l'animazione. Vedere i cofanetti di Lost o l'Extended di Narnia. Potrebbe anche darsi.
  • Quello che mi preoccupa è che è uscito giusto qualche mese fa un cofanetto con le prime 4 stagioni, non so se si arrischierebbero a far uscire nel giro di un anno anche questo...
  • Uppo per informare la gentile clientela che Rai 2 da questo sabato replicherà dal principio ALIAS.
    Ogni sabato, dalle 18.10, due episodi.

    Se continuano con questa frequenza ci mettono un sacco, ma è comunque un'occasione imperdibile per chiunque non sia mai riuscito a vedere questo capolavoro.
    Se vi lasciate scappare anche qeusta opportunità, poi non venite a piangere da papà Deboroh.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • I'll be there!
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Torna a “Serie USA”