DeborohWalker ha scritto:Boh. Secondo me Sloane è un Gollum razionale, la brama di potere/immortalità è sempre quella.
E' un doppio gioco conservato per più tempo, Sloane è un Palpatine che riesce a reggere una facciata per più tempo mentre ha i suoi progetti che porta avanti...
Gollum danza gioiosa perchè è schizofrenico, ha la vocina stridente e mangia lische di pesce, quindi non si rende conto di cosa sta accadendo.
La doppia faccia di Sloane ha un'altra natura, è pienamente consapevole, per cui anche nel momento della fine sa benissimo cosa gli stia capitando, a differenza di Gollum.
E non c'è benevolenza narrativa nei suoi confronti perché è subdolo. Perchè anche quando faceva i sorrisini da paparino amorevole verso Sidney, sottosotto doppiogiocava. Anche Gollum è subdolo, ma in maniera più "pura" (come le cattiverie che fanno i bambini).
E Abrams (o chi per lui) evidentemente non sono il cristianissimo Tolkien, per essere buoni sceneggiatori non bisogna per forza avere compassione/perdono.
Ok, dalla tua spiegazione desumo che tu abbia visto solo le prime due stagioni di Alias. Poi entrambe le volte che l'hai fatto ad un certo punto ti è scappata la cacca, ci hai messo un po' e ne sei emerso solo durante il finale di quinta. E vedendo come si stava comportando Sloane, cosa stava facendo Irina, con chi erano alleati, hai pensato che nel mentre c'era stato solo un gigantesco stacco pubblicitario.
Perché dire questo equivale ad aver completamente rimosso cosa fa Sloane e soprattutto come lo fa nelle stagioni 3, 4, 5. Stagioni in cui persegue i suoi scopi con umanità, oppure tenta di disintossicarsi in tutti i modi da Rambaldi e dai doppi giochi, pensando alla figlia, mentre il cattivo della situazione cerca di incastrarlo, ricattarlo, trascinarlo verso il male. Per cui a questo punto lol è di sicuro più vero ciò che dice Vito, sul fatto che Sloane è sincero ma drogato. Solo che a me come esito di un arco narrativo di un personaggio caratterizzato così magistralmente tutto questo non soddisfa.
Però quando fai qeuste maratone allora devi vederle contestualizzandole un po' di più, e sapendo che stai vedendo una serie uscita negli anni XY, che è servita per gettare le fondamenta di quello che tu consideri IL TELEFILM per eccellenza.
È una cosa che è inevitabile, anche un X-Files ne uscirebbe distrutto da una maratona fatta oggi senza prendere in considerazione in che anni è uscito e quali telefilm aveva attorno; solo che probabilmente X-Files l'hai sopportato nel 2011 perché l'avevi già visto nel -suo periodo- e quindi ti ci sei reimmerso un po', inconsapevolmente. Alias invece l'hai fruito circa un decennio dopo la sua programmazione originale, quindi inevitabilmente l'hai un po' considerato come i telefilm che ci sono in giro adesso.
Calma. Quando mi sono reimmerso in X-Files non ero affatto accecato dalla nostalgia. Pur continuando a ricordare la serie con affetto, quell'esperienza lì è stata svilentissima per il povero X-Files che si è ritrovato invecchiato maluccio in certi aspetti e soprattutto con una trama di fondo scritta con gli stessi deprecabili principi che hanno rovinato pure quella orizzontale di Alias. Approcciandomi ad Alias sapevo quali erano i punti di forza e i punti deboli, ma proprio in virtù del fatto che di Rambaldi effettivo gira e rigira ce n'era gran poco, davo per scontato che nel finale lo si potesse trattare a dovere.
Vito ha scritto:
Sì. Ma col senno di poi è anche una parziale giustificazione per ciò che non ci è stato mostrato. In quella scena dello sbrocco Sloane aveva tutto in mente, sapeva. E gli altri no. Possiamo dire che è stato così anche nel finale, in cui alla stessa Nadia fantasma confessa di aver raggiunto il suo scopo, ma non è ben chiaro cosa realmente sia a parte la vita eterna in sé [...] sbroccante Sloane che probabilmente considerava la zombificazione o che altro come un "in più" alla vita eterna. Ma la si può interpretare in tanti modi diversi. Non dico sia soddisfacente, dico che col senno di poi la si può vedere in questo modo. E a suo modo fila. Poi ripeto, se vuoi la facciamo noi l'Alias Encyclopedia in cui scriviamo il vero piano di Rambaldi e facciamo filare tutto. :P
Ma non spetta a noi. Perché a parte il fatto che Sloane sbroccava perché "c'è di più", salvo nel momento decisivo dimostrare di star mirando solo al "di meno", avendo paradossalmente sabotato quel "di più" durante la finta allenza con Eléna, in Alias manca il punto focale. Che in Lost era semplicione ma c'era, e a partire da quella verità inequivocabile con la testa si poteva benissimo fare backtracking e risolversi da soli o esprimere opinioni su quel pugno di misterucoli rimasti insoluti. Il più delle volte giungendo a soluzioni univoche.
Per me si può anche dire che il suo
Endgame si risolve nel finale della quarta (visto che
di Endgame si parla), con tanto di profezia che possiamo anche considerare per risolta.
Eh no. Il finale della quinta cerca di ricollegarsi esplicitamente alla profezia, togliendo ogni dubbio che possa essere riferita alla quarta. Non per niente viene ripescato il monte Subasio offrendogli un'altra spiegazione. Per cui niente da fare, è proprio globalmente malfatto.
Cioè? Ora non ricordo con precisione, ma non è detto che non fossero elementi che avrebbero potuto essere sviluppati secondo le intenzioni degli autori in futuro, qualora la rete non ci avesse messo lo zampino. Perché puoi dire quello che vuoi sul fatto che gli autori avrebbero potuto pasticciare di meno, ma è innegabile che con l'annuncio di trasformare Alias in una serie più tranquilla, molto meno mitologica e autoconclusiva, la stessa "pista" ci abbia perso in chiarezza. Penso che la colpa sia al 50/50, divisa equamente tra autori confusi e network rompiballe.
Guarda. Durante la terza succedono dei casini. Il grosso mistero della sparizione di Sydney che culmina con la cosa del figlio di Rambaldi viene annullato a metà stagione, per far partire una caccia al tesoro malfatta che mira a svolgere la stessa funzione che aveva il Dire, aiutando a riesumare vecchi pezzi, per svelare cosa aveva detto a Sloane. Ti ricordo quella catena di oggetti che includeva l'Irina Box (il cui già nome è abbastanza nebuloso) mai aperta dai tempi di Rambaldi, che bisognava aprire tramite il recupero di un certo numero di chiavi, una mappa subacquea che portava a parte di esse...salvo poi trovarci dentro una volta schiusa il cuore di Di Regno della seconda stagione che, viene retconnizzato, Sloane aveva riposto là aprendola e nascondendola. E una volta trovato questo cuore si giunge alle stesse conclusioni a cui Sloane era giunto da due anni...per arrivare al Passeggero, che inizialmente è un'arma batteriologica, e in seguito diventa una persona, la sorella di Sydney, alla quale serve il siero di Rambaldi per poter avere delle visioni che localizzeranno la coscienza di Rambaldi che al mercato mio padre comprò. Un caos informe e un percorso parecchio sporco con tanto di dietrofront che serve a fillerare per giungere ad un conclusione che poi in quarta verrà ulteriormente malretconnizzata.
Non che non ci abbiano messo del loro poi per incasinare un po' le cose pure in quarta stagione a suon di Sfera della Vita reloaded, Serpentina, Orchidea e agenti patogeni assortiti, ma perlomeno lì l'esito era netto e non spuntavano dal passato altri CUORI DI DI REGNO.
In effetti concordo, Alias è stato visto aspettandosi una mitologia alla Lost che ha falsato un po' le aspettative.
Sei tu che ce l'hai gabellata dove la serie in cui col senno di poi tornava tutto, in barba a Lost. Io sto ancora aspettando che quadri qualcosa.
Io posso dire invece che da Lost era molto più lecito aspettarsi risposte
Sì, per carità. E magari risposte un filino più strutturate, chiaramente. Ma difatto quelle grosse le abbiamo tutte e alle altre ci arrivi facilmente da solo perché parti comunque da basi inequivocabili, l'isola è l'arché della fusis, è la MAGGIOR POTENZA, tappa il male, il loro destino era salvarla e nel fare questo connettersi ad altre persone, i sussurri sono coloro che non ce l'hanno fatta, visioni e coincidenze del loro passato erano dovute alle volontà di due fratelli in lotta tra loro di servirsi di loro, il cattivo ha origini ben precise e via dicendo. E se manca la risposta esplicita ai numeri te la trovi da solo partendo da verità inequivocabili. Poi si può discutere sulla qualità del quadro complessivo che ne emerge, e se n'è discusso, ma che la macrostoria funzioni è indubbio.
E il puzzle aveva duecento pezzi, tipo. Alias ne aveva tre: i due "endgame" più la profezia. E per pura fretta e volontà di focalizzarsi su inutilaggini non sono stati fatti combaciare. E non ci voleva un cazzo.
colponi di scena rivoltanti
L'80% dei colponi di scena di Alias sono Irina, Sark e Sloane che cambiano fazione e passano da alleati a nemici. Le prime volte ci può anche stare. Poi diventa ridicolo e svilente per loro oscillare tra questi due status.
Ti lascio solo riflettere su una cosa. In Lost avviene lo stesso per il personaggio di Locke che passa da vivo a morto con uno schiocco di dita per più di tre stagioni. Giocano con la STESSA COSA per episodi ed episodi, eppure non viene mai a noia. Come hanno fatto? Vediamolo insieme:
-Al termine della terza vedi una bara. Chi ci sarà? Di sicuro nessuno di importante :|
-Finale della quarta. C'è Locke?? WTF? E mo' come fanno a portarsi dietro l'attore migliore? O_o
-Inizio della quinta. Bé lo si rimette in piedi con un bel balzo nel passato ;)
-Vita e Morte di Jeremy Bentham. Balzo in avanti e...è RESUSCITATO??? :D Poi balzo indietro e ti fanno vedere la sua morte :|
-Finale della quinta. WTF!! Locke è morto davvero e quello era un impostore. E adesso è davvero la fine per questo personaggio :(
-Inizio della sesta. E invece no! Locke è di nuovo vivo e beato in una dimensione parallela! :D
-Fine della sesta. Eh no, quella è la morte. Locke è totalmente e irrimediabilmente morto. Eppure non è mai stato così vivo. *__*
-Fine della sesta again. Locke cessa di esistere in maniera totale, nello stesso momenti in cui si chiude Lost.
Risultato? La morte di Locke è stata centrale in tutti i finali di stagione a partire da quello della terza stagione. Senza che mai questo concetto venga a noia o paia maltrattato. Direi che questa è l'ultima volta in cui paragoniamo le due opere, sì?
Poi voglio proprio vedere come ne uscirà il terzo fratellino, questo caro Fringe che ha avuto tre stagioni solide (come Alias) e una quarta partita con frittolature e apparente abbandono della storyline principale. C'è chi assicura che la battaglia tra i due mondi sia finita con la terza, quindi sono curioso di vedere come se ne usciranno alla fine dei giochi.
In Fringe a livello etico c'è veramente di più che una semplice guerra dimensionale, ma è proprio una storia che parla di errori, scelte, di VOLGAR COSTO, di "come sarebbe stato se", non parlerei certo di frittolatura se giustamente per straniarti un po' ci stanno dando episodi tranquilli ambientati nel nuovo contesto. Anzi direi che il percorso portato avanti fino a qui sia perfettamente coerente e questa scelta dimostra un coraggio che non si pensava avrebbero mai avuto. Per cui lasciamo perdere i confronti pure col terzo fratellino.