[Disney/Mutant Enemy] Agents of S.H.I.E.L.D. (ABC)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Lucy Lawless parla del suo personaggio:

    http://www.lospaziobianco.it/128483-age ... cy-lawless
  • Agents of S.H.I.E.L.D. - season 1

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    Ma come si è relazionato il buon Bramo con il Marvel Cinematic Universe espanso in tv, vi starete chiedendo tutti?
    Ah, dite che non ve ne frega una beata cippa, eh?
    Vabbè, ho voglia di picchiettare un po' sulla tastiera, quindi dirò comunque la mia sulla prima stagione di Agents of .SH.I.E.L.D.
    Perché io la serie l'avevo iniziata a guardare seguendo la diretta americana, e infatti agli albori di questo topic avevo lasciato i miei commenti riguardanti i primi episodi... e considerando che avevo passato tutta l'estate dell'anno scorso in fregola per questo prodotto, non c'è da stupirsi.
    Il problema è che, a fronte di un pilot che era una bomba, di un secondo episodio che "teneva botta" e di un terzo che sapeva interessarmi, la serie mi sembrava che iniziasse già ad assomigliare a qualcosa che non volevo: puntate su puntate di autoconclusivume. Whedon aveva assicurato che non ci sarebbe stato il "supereroe/supercattivo della settimana" ogni volta, e su questo era stato sincero, ma anche così si iniziava a intraprendere una china che mi preoccupava un po'. Il quarto episodio mi aveva ammazzato, e così fui disorientato.
    Da lì io e Anna abbiamo deciso di seguire insieme la serie, in considerazione comunque della sua importanza nel panorama seriale televisivo, almeno per un nerd. In questo modo spesso passavano settimane senza avere la possibilità di proseguire con la visione, facendo poi mini-maratone di tanto in tanto.
    Non che ci soffrissi particolarmente, visto che le avvisaglie non erano delle migliori.
    C'erano comunque episodi molto buoni: Girl in the Flower Dress, per esempio, faceva intuire la sua importanza in un disegni più grande ed era l'incentivo giusto per spingermi a credere nel progetto di Whedon.
    Gli episodi successivi a quello, però, vivacchiavano nel migliore dei casi tra missioncine varie e non sempre interessanti. Ciò che di interessante c'era, era il contorno: episodio dopo episodio si saldavano i legami tra i vari componenti della squadra di Coulson, lo spettatore vi si affezionava sempre di più imparando a conoscerli, e inoltre non mancavano accenni di continuity come i continui riferimenti a Tahiti e all'operazione che ha salvato la vita a Coulson o come l'indagine sui genitore di Skye. Erano elementi forti e importanti, e rendevano coeso un progetto che fino ad allora narrativamente presentava storie magari anche ben scritte, ma che erano troppo stand-alone. L'episodio-crossover con Thor - The Dark World prometteva molto come concetto, ma poi si è rivelato una cosa loffia.

    Insomma, andavo avanti per le promesse sottese.
    Ma con The Bridge le cose iniziano a farsi serie, finalmente. La trama orizzontale inizia a diventare centrale e non più parte del contesto, ma tenuta a margine. The Magical Place fa il resto, risolvendo il grande segreto sulla resurrezione di Coulson, che era un po' il leit-motiv della serie.
    Non solo: in questa doppietta di episodi torna in auge Mike Peterson, personaggio conosciuto nel pilot, che viene suo malgrado assoldato dalla ragazza col vestito a fiori e dall'organizzazione di cui fa parte, che fa capo al misterioso Chiaroveggente, lo stesso individuo che è moooolto interessato a capire il segreto sulla non-morte di Coulson.
    Da qui prende il via la seconda parte della stagione, e si capisce che le premesse sono decisamente allettanti: è vero, il mistero sul protagonista è stato svelato, ma al contempo si è rilanciata tutta una serie di input, personaggi, cartelli e misteri che rendono più unitaria e fruibile la serie nel suo complesso. Il recupero di alcuni elementi presenti nei primi episodi (Mike e la ragazza col vestito a fiori) rende retroattivamente sensato quanto visto anche in precedenza, ma è innegabile che il bello *vero* comincia ora.
    Certo, ci sono ancora episodi un pochetto noiosi, ma si avverte che l'atmosfera generale è cambiata, lo switch c'è stato tra dicembre e gennaio e ora la serie corre con una sicurezza maggiore, si muove su gambe più solide. Mike Peterson è ormai diventato Deathlock, Ian Quinn ritorna presente non più come losco uomo d'affari ma come pedina importante nell'organizzazione del Chiaroveggente... tante piccole cose che danno unitarietà alla storia.
    Poi c'è T.A.H.I.T.I. che torna a bomba sulla questione della resurrezione di Philip e lo fa in modo esemplare, mostrando che quell'argomento era ancora lungi dall'essere chiuso e archiviato e mettendolo comunque al servizio di una narrazione molto riuscita anche di per sé. La mitologia della serie si complica in maniera piacevole, e l'atteggiamento stolido e fedele di Coulson nei confronti dello S.H.I.E.L.D. inizia a creparsi, in modo naturale e narrativamente sensato.
    L'episodio successivo è una parentesi asgardiana, puzza di filler ma in realtà ho gradito per come viene gestita la trama. E comunque si tratta dell'ultima fillerata della serie, perché con End of the Beginning inizia un ciclo di episodi compatto, dove ciascuno è collegato al successivo e al precedente senza soluzione di continuità e la narrazione si fa serrata, coesa e unitaria. Il Chiaroveggente sferra gli attacchi decisivi allo S.H.I.E.L.D. e si scopre - come visto in Captain America - The Winter Soldier - che l'Hydra si è infiltrata in profondità nello S.H.I.E.L.D.

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    I sette episodi che chiudono la prima stagione sono qualcosa di veramente forte: l'atmosfera abituale si infrange contro la nuova realtà che prevede la scomparsa dello S.H.I.E.L.D. propriamente detto, con i protagonisti che si muovono quindi come una quadra autonoma e volti ad un unico obiettivo, invece che a tanti diversi ogni settimana. Ci sono voltafaccia definitivi e ben gestiti, il bello di una serie con agenzie segrete al centro di tutto è che comunque non si è abusato dei doppi giochi fino a renderli delle cose prive di senso, ma si è invece sempre usato saggiamente questo elemento narrativo.
    L'agenzia non c'è più, ma c'è Coulson, ed è un Coulson deluso dal sistema, che ha scoperto terribili verità su di sé e che deve comunque contrastare qualcosa di ancora più temibile: la nazista Hydra, rediviva e in forze.
    Tradimenti, azione, cardiopalma, graditissimi ritorni (e mi riferisco a Maria Hill, ma anche a [spoiler]Nick Fury[/spoiler] ovviamente) e un ottimo e credibile apice nell'evoluzione dei rapporti tra i membri della squadra. Lo status quo che si respira in questa serie di episodi è ottima, affascinante e invita a seguirla con attenzione e trepidazione: non è un caso se invece di diluirla molto come accadeva con le puntate precedenti, questa l'abbiamo smezzata in due soli tronconi, peraltro a distanza piuttosto ravvicinata.
    Beginning of the End è un season finale da paura :clap:
    La serie è idealmente divisa in tre tronconi, dunque: la prima parte piuttosto lenta e con pochi stimoli, ma che serve a "costruire il gruppo", a farci conoscere i personaggi e ad alzare l'hype su alcuni misteri a lungo termine; la seconda parte dove si iniziano ad avere delle risposte che sono molto interessanti e rinforzano la mitologia della serie, facendo da preludio al gran finale; e la terza parte, il gran finale dei sette episodi conclusivi, una cavalcata finale che dà retroattivamente senso a tutta la stagione, salda fortemente la serie con il Cinematic Universe e rende fortemente iconici ed eroici questi personaggi. Inoltre si tratta di un racconto in cui si bilanciano bene l'azione e le rivelazioni, i combattimenti e l'avanzare della mitologia generale.
    Ci sono tante finezze, tanti input che vengono lanciati verso la fine, e la situazione con cui si chiude la first season è assolutamente promettente: un nuovo S.H.I.E.L.D. da costruire, sulle ceneri del vecchio corrotto dalle fondamenta per colpa dell'Hydra. Il mistero dei genitori di Skye e di Skye stessa, la cui vera natura è ancora tutta da chiarire. E le conseguenze sulla mente di Coulson derivate dall'operazione che lo riportò in vita.
    Tanta carne al fuoco, e ieri sera in America è cominciata la seconda stagione.
    Sarà interessante vedere come prosegue la storia, ora :)

    PS: non l'ho mai specificato, ma... una delle attrattive principali di Agents of S.H.I.E.L.D. è quell'ometto chiamato Philip Coulson, che è un figo scalciaculi della miglior specie e che regge magnificamente tutta la serie, sia nella prima parte moscia che nell'ultima parte bella :)
    E poi la Skye di Chloe Bennet, ecco, anche lei diciamo che aiuta a tenere su la serie ;)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • La settimana scorsa è ripartito in America Agents of S.H.I.E.L.D. con l'episodio 2x01.

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    Shadows imposta fin dal titolo il mood che avrà la squadra di Coulson in questa seconda stagione della serie: in un contesto nel quale lo S.H.I.E.L.D. è visto alla stregua di traditori e pericolosi latitanti, per continuare a fare il loro lavoro gli agenti superstiti devono lavorare nell'ombra, guardandosi non solo dagli avversari, che sono gli agenti al soldo dell'Hydra, ma anche dal governo che dà loro la caccia.
    Lo scenario "borderline" è sicuramente interessante, così come vedere Coulson nei panni di direttore di un nuovo S.H.I.E.L.D. che è ben in là da venire e che per ora rimane un manipolo di poche persone disposte a muoversi per cercare di "salvare le persone", come dice Coulson stesso nel voice-over verso la fine dell'episodio.
    Ad ogni modo, la forza dell'episodio è anche in altro: nell'intro ambientata nel 1945, che ha modo di mostrarci l'agente Peggy Carter all'opera contro i nazisti, e che è un buon modo per introdurre la serie completamente dedicata all'agente, senza rinunciare ad avere pienamente senso all'interno di questo episodio. Ma anche l'attenzione verso il "caso umano" che è diventato Fitz in seguito all'incidente avvenuto alla fine della scorsa stagione, con tanto di colpo di scena inaspettato negli ultimi minuti (per quanto, nell'ambito narrativo generale, è un trucchetto già usato, ma sempre efficace), e soprattutto per il cliffhangerone dell'ultima scena.
    Apprezzabile anche il ruolo di Ward, che sarà interessante vedere quanto resterà utilizzato in quel modo.
    Molto meno interessante, in tutto ciò, lo svolgimento della storia in sé, che assomiglia troppo al classico iter dei primi episodi autoconclusivi della serie: l'Obelisk sarà anche uno strumento intrigante, ma tutta la quest per recuperarlo, i mercenari arruolati da Coulson e l' "uomo assorbente" (ogni battuta possibile è la benvenuta :P ) puzzavano di noia e filleraggio.

    Comunque, come re-start non c'è male, e sono senz'altro curioso di vedere come proseguirà la storia e per quanto la situazione di Coulson e soci rimarrà così precaria.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Tim Dekay sarà il fratello di Ward, un senatore:

    http://www.lospaziobianco.it/129385-tim ... els-agents
  • Nel 2x03 Simmons diventa bella.
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    Ottimo lavoro.
  • Visti gli episodi 2x02 e 2x03.
    In generale direi che la seconda stagione è partita piuttosto bene. Non ha ancora ingranato davvero davvero come mi aspettavo, ma per quello c'è tempo, e fondamentalmente l'ambientazione attuale è sicuramente più intrigante dei primi episodi della stagione d'esordio, che come la maggior parte di questo tipo di serie erano piuttosto autoconclusivi e a sé stanti.
    Qui invece abbiamo un nuovo status quo da mantenere, che con la sua atmosfera "carbonara" mantiene un appeal niente male, e che obbliga comunque ad una continuity un po' più stretta.
    Nel secondo episodio, in realtà, si stanno gettando ancora le basi della nuova situazione: nuovi personaggi entrano nel team di Coulson (Hunter e Mack), e i piani alti dell'Hydra sono ancora avvolti nel mistero, visto che questo Whitehall giovane come ai tempi del Reich è ben lungi dall'essere una questione chiarita, così come lo scopo dell'Obelisco. Senza contare che il misterioso "dottore", cioè il padre di Skye, cioè Kyle MacLachlan, cioè il protagonista di Twin Peaks :P è una figura ancora nebulosa e poco decifrabile.
    Insomma, tanti nuovi semini sono gettati fin dal 2x02, e le cose potrebbero farsi interessanti prossimamente.
    Il terzo episodio lascia un po' da parte il tutto per concentrarsi invece sulla Simmons, per la quale scopriamo la causa della sua assenza: una missione piuttosto pericolosa come infiltrata sotto copertura nel centro di ricerche dell'Hydra.
    E sì, ha ragione max, diventa bella! :P (anche se, a onor del vero, la trovato una ragazza carina anche nella prima stagione... ma certamente qui ha maggior fascino).
    Ciò detto, episodio interessante perché mostra il personaggio in una situazione un po' diversa dal solito, Fitz fa lo spaccone e ci sono buone scene d'azione, con interessanti svolgimenti per i prossimi episodi.
    Apprezzo come stanno trattando il personaggio di Ward, ma mi spiace vedere lo scorsa utilizzo finora di Skye e di Coulson.
    Comunque, le prime impressioni sono buone e quindi, anche se con incostanza, proseguo la visione :)
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  • Ruolo segreto per attrice di un serial anni '60:

    http://www.lospaziobianco.it/134345-kat ... -agents-el
  • Nuovo tie in stavolta con Avengers: Age of Ultron

    http://www.lospaziobianco.it/135676-age ... age-ultron
  • Hey, niente male la prima metà della seconda stagione. AoS non sarà uno di quei serial che bisogna vedere e commentare per sentirsi in, ma è di certo un serial gradevole, scorrevole ed efficace. Questa prima metà della S2 è più simile alla seconda metà della S1 che alla sua omologa della stessa: se in quest'ultima si tergiversava, qui si va avanti sempre e comunque, a ricordarci che 'panta rei', crossover con i film o meno. Certo, i crossover, o quello che sono, con l'ormai imminente Agent Carter hanno offerto un 'di più' alla Indy quantomeno stuzzicante, ma anche in questo caso la fluidità della storia non è venuta meno e la smaccata pubblicità al nuovo spin-off è stata ben inserita nella macrotrama, la quale si è fatta per vari versi ancora più interessante in questa stagione, dato che la Skye story ha preso il sopravvento e si è mischiata ad una hellboyana storia di nazi immortali. Il decimo episodio, l'ultimo di questo filotto, ha portato alla svolta tanto attesa, ma anche l'ottavo e il nono avevano inserito una variante impazzita ([spoiler]il papà[/spoiler]), spiegonato ben bene i perché e i percome del suo agire e rivelato il vero volto dello show: quello soap operistico, probabilmente il volto migliore dei gloriosi fumetti di una volta firmati Stan Lee e soci.

    Ah, come avevo predetto svariati mesi fa, [spoiler]Triplett ha fatto la fine che meritava[/spoiler], vista la sua conclamata inutilità. Un po' di ritardo dovuto al traffico, ma alla fine è arrivato. Peccato invece per Shaquille O'Neil, non mi dava fastidio, certo anche lui era abbastanza accessorio, ma almeno era grosso e amicone. Qualche altro girato dovrebbe farselo però, visto che è vivo, e magari arriva pure a fine stagione. Gioia e tripudio genuine, invece, per Bobbi Doll, la bambolona che ha spodestato Skye dai miei sogni bagnati. Già la conoscevo e ritrovarla qui mi ha fatto molto piacere. Certo, è sposata e ora [spoiler]pare che anche lei nasconda qualcosa[/spoiler], e uffi però... vabbè vedremo. Ottimo il Fitz decerebrato nella sua vuotezza, benissimo Tweedledum e Tweedledee che danno un tocco burtoniano al tutto, bene anche la doppia May (almeno ha un ruolo), un po' defilato Coulson, mentre Simmons dopo l'exploit si è ammosciata. Promossi tutti i villains, ognuno con una caratterizzazione diversa in modo da coprire un po' tutte le casistiche. "Thunderbolt Ross" aka Nathan Petrelli però è sparito. Rimettetecelo.
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    Ottimo lavoro.
  • Io ho visto giusto l'altro ieri la 2x04 (sì, sto andando avanti piuttosto a rilento, considerando che avevo visto l'episodio precedente un mese e mezzo fa -_- )
    Eppure la stagione sta piacendomi, per quanto i primi tre episodi fossero di inevitabile attestamento per mostrare come funziona il nuovo status quo.
    Con il quarto la musica inizia già a cambiare: il ritmo della narrazione si permette di essere più veloce, più fluido, riuscendo a focalizzarsi tanto sulla missione della settimana quanto sul disegno generale. Non a caso i due aspetti sono legati a doppio filo, e questo contribuisce a tenere alta l'attenzione dello spettatore: quello e un bel po' di Coulson in missione con May, che non è mai male :)
    Trovo inoltre che il mistero dei geroglifici che Coulson si trova a disegnare convulsamente ogni tanto, e che sono al centro di questa puntata, sia gestito bene.
    Un plauso anche alla nuova formazione del team di protagonisti, che secondo me funziona in modo anche più interessante di quella in azione nella prima stagione; mi spiace solo per Fitz, che mi sta già rompendo le scatole in questa sua attuale versione disadattata, e spero quindi che riesca ad uscire presto da questa condizione, come fanno sperare i primi, timidi segnali di ripresa visti qui.
    Bello infine l'aver tirato nuovamente in ballo l'Obelisco e Raina, che ancora una volta crea forte coesione all'interno della stagione e soprattutto potrebbe riportare in primo piano la sottotrama del misterioso padre di Skye.
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  • Mi sono sparato anche la 2x05, giusto per cominciare con propositi di buona volontà il nuovo anno :P
    Molto buona: confermo le impressioni positive riscontrate con la puntata precedente e noto con piacere che, a metà della midseason, alcuni nodi cominciano già a venire al pettine. È sintomo, oltre che di un ritmo di racconto ragionato e simmetrico, anche di una velocità di narrazione che riscontro con piacere, perché evita di perdersi in varie derive come nella prima parte della scorsa stagione. Ora si è ingranata la marcia e, anche se ci sono due o tre diverse sottotrame, sono tutte chiaramente collegate tra loro in un approccio coerente e soddisfacente.
    Per esempio, stavolta assistiamo [spoiler]alla conclusione della parentesi della Simmons sotto copertura nella base Hydra[/spoiler], e vediamo finalmente agire il misterioso padre di Skye: io sarò di parte con questo attore, ma trovo che l'interpretazione che Kyle MacLachlan dà di questo personaggio dia un valore aggiunto notevole alla serie nel complesso. Non tanto nel confronto che ha con Raina, quanto piuttosto nella sorprendente scena finale ([spoiler]quando si presenta da Daniel Whitehal offrendo l'Obelisco e i propri servigi all'Hydra[/spoiler]), dove l'attore riesce a rendere in modo credibile, affascinante e inquietante il carattere evidentemente schizzato e bipolare del personaggio, sia attraverso la sua entrata in scena sia tramite le espressioni del viso.
    Interessanti anche gli sviluppi sul "morbo" che spinge Coulson a scolpire gli strani simboli ovunque.
    Agents sta diventando uno show piuttosto interessante e piacevole da seguire... :)
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  • Edward James Olson in un misterioso ruolo:

    http://www.lospaziobianco.it/137848-edw ... els-agents
  • Ho dato un colpo di coda e ho visto 2x06, 2x07 e 2x08.
    E vedi che la storia ingrana mica male: il primo di questa mia personale tripletta in realtà è più accessorio che altro, ma rimette in gioco l'Obelisco, quello che il mondo pensa dello SHIELD e pure Ward, visto che finalmente facciamo conoscenza col suo fratellone, che scopriamo essere addirittura un senatore.
    Ma il bello arriva dopo! Nel settimo episodio si torna a scavare nella memoria perduta di Coulson ai tempi degli esperimenti di "Tahiti", visto che pare ci sia qualcun altro in circolazione che ha la fissa degli strani disegni che l'agente sta tracciando ossessivamente da settimane. Concludere l'episodio con una (parziale) soluzione all'enigma di questi segni era la cosa più logica, e con grande soddisfazione avviene :)
    Poi vabbè, Ward scappa con una facilità disarmante e deludente, e va a rapire il fratello... la sua parentesi è ben poco interessante finora, anche perché sembra che il suo aver abbassato le ali fosse tutto un trucco e, per quanto prevedibile, non era ciò che auspicavo :P
    D'altro canto, l'ottavo episodio è interessante non tanto per la riunione di famiglia in casa Ward, quanto piuttosto perché ci si concentra su Daniel Whitehall e sull'Obelisco, e con sapienti flashback si rivede pure la cara Peggy Carter, che quasi quasi mi fa venire voglia di seguire la sua sua bella serie... se non avessi una vita fuori da queste mura :P
    Ad ogni modo è tutto molto interessante: certo, noi spettatori sapevamo già dal primo episodio di stagione che Whitehall è in realtà il braccio destro di Teschio Rosso ancora in vita, ma capire come ha fatto a rimanere su questo mondo era ancora un mistero, ora svelato almeno in parte.
    Mi è piaciuto rivedere in azione anche il padre di Skye, quel diabolico dottore che non si capisce bene da che parte stia: certamente è un personaggio dalla moralità laterale e tutta sua, ma non mi sembra proprio devoto al 100% alla causa dell'Hydra.

    Insomma, soddisfatto? Soddisfatto: la serie prosegue in maniera solida e determinata, non è un prodotto che ritengo così attirevole o vincente ma si fa vedere e si difende bene, più in questi episodi che in buona parte della scorsa stagione.
    Mò dovrei riuscire a mettermi in pari prima della ripresa :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Luke Mitchell nel cast nel ruolo di un Inumano:

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  • A Marzo Lady Sif ritorna, ma con qualche problema:
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