Dunque, Alias era un serial bellissimo, però conteneva cose come il deserto di Palermo o il monastero di Siena che insomma, dai. Ecco, io pensavo che dopo il deserto di Palermo certe cose non le avrei più riviste. E non lo dico per antipatia, perché io sono uno dei pochi italiani che si è sciroppato tutto il brand Stargate, e una delle caratteristiche del brand Stargate era che su quasi tutti i pianeti di tutte le galassie c'erano le sequoie del Colorado. E alla fine grazie alle sequoie galattiche certe facilonate mi sono pure diventate simpatiche, in particolare quando sono da imputare a fondi scarsi o alla necessità di finire l'episodio il prima possibile perché così ha ordinato il produttore. Allora, tutto sommato, dai, il Guatemù io lo sfotto perché è da sfottere, ma non è poi la peggiore delle cose meh, anche il fantastico Chuck ospitava ubeziate di quel tipo. Ci sono però casi in cui la dabbenaggine non ha proprio senso, come in questo terzo episodio: perché lasciamo pure stare il fatto che Quinn sia l'ennesimo supercattivo che minaccia il mondo organizzando una conferenza, ci può stare dato il respiro marveloso della serie, ma che lui mi dica che l'UE è uno dei nemici da combattere e che dunque si è "nascosto" a Malta, dimenticandosi che Malta è membro UE, è veramente sconfortante. Dopo il deserto di Palermo, ecco le CayMaltan. Lol.
Nonostante ciò, comunque, impossibile negare come l'episodio sia brioso e divertente, condotto tutto com'é da occhibelli Chloe Bennet:
Grazie a lei, durante l'episodio mi sono trovato vittima dell'angoscioso paradosso per cui volevo che non si togliesse mai più il vestito fucsia e al contempo la spogliavo con gli occhi come fosse un prelibato Magnum al lampone preso d'estate dal banco frigo. Insomma, come Fitz, le ho guardato le tette per trenta minuti buoni. Ed è stata una gran bella visione. Grazie, Joss.
Come "spirito", Deboroh ha pure ragione. Ma Indy ha ben altro budget a disposizione, e si vede. Comunque il problema è proprio concettuale, gli americani hanno problemi a rappresentare certi luoghi del mondo che continuano a vedere attraverso stereotipi. In ambito Marvel, l'anno scorso ho letto Mayan Rule di RedHulk e anche lì c'era il tempio mayazteco in mezzo alla iungla del Belizatan.Bramo ha scritto:E ti dò pure ragione: la parentesi peruviana, che Deboroh avvicina come atmosfere al buon Indy, come ho avuto modo di dire la scorsa settimana è la cosa che affossa un po' l'episodio, che fortunatamente poi si impenna tantissimo grazie a quanto succede sull'aereo.
Sì, in tre episodi è passata da disadattata nerd che vive nel furgone a complottista a spia che ci prova, ma ora che la Bennet ha rivelato le sue insospettabili doti (finora nascoste dalla camicia di flanella*) posso correrci sopra (al fatto che è passata da disadattata a spia provetta in pochi giorni). Non sta in piedi invece che lo SHIELD possa non accorgersi dei suoi complotti portati avanti via telefono da dentro l'aeroplanone-bunker. O Coulson e soci sono polli, o sanno che Skye complotta. Se non sono polli, recitano bene. Sarà per questo che Coulson gigioneggia?Bramo ha scritto:c'è molta più Skye in azione, e per quanto desti perplessità a max sul piano narrativo (legittime, eh! in parte le condivido pure), continuo a pensare che sia un personaggio reso benissimo sia dall'attrice che dalla sceneggiatura. Anzi, proprio quel "problemino" del fatto che [spoiler]pare faccia il doppio gioco[/spoiler] è servito qui per rendere più interessante la missione della ragazza. Quindi, promosso il personaggio (al cui fascino non sono insensibile ), in attesa degli sviluppi che le spetteranno.
*le camicie di flanella dovrebbero essere vietate alle ragazze.
p.s.:
Infatti saranno ventidue. Bene, ora sono più fiducioso.max brody ha scritto:Le magagne saltano fuori quando in soli due episodi ci si ritrova seppelliti da potenziali sottotrame che non si sa se avranno compimento, vuoi per gli ascolti che calano, vuoi perché per quest'anno gli episodi saranno tredici e non venti.