[Bad Robot] Person of Interest (CBS)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • Ma una trama orizzontale c'è o è tutto autoconclusivi?

    E' puramente procedurale o c'è del paranormale?

    Si sente lo stile Bad Robot?

    E' previsto un finale?

    Ben è bello?
  • A me non entusiasma granché.
    Cioè, lo sto recuperando, e sono arrivato all'inizio della seconda stagione, quindi qualcosa che mi convince ogni tanto a proseguire ogni tanto c'è.
    Ma le singole indagini nella maggior parte bof, la continuity orizzontale sarebbe anche interessante per quei 25 fotogrammi ad episodio in cui viene affrontata, i personaggi dopo un'intera stagione non mi sembrano granché evoluti nella caratterizzazione (ok, sappiamo qualcosa di più su di loro, ma questa non è caratterizzazione)...
    Però dai, proseguo speranzoso, forse per inerzia, vediamo ancora per quanto.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto: la continuity orizzontale sarebbe anche interessante per quei 25 fotogrammi ad episodio in cui viene affrontata, i personaggi dopo un'intera stagione non mi sembrano granché evoluti nella caratterizzazione (ok, sappiamo qualcosa di più su di loro, ma questa non è caratterizzazione)...
    Si, questo è probabilmente il più grande difetto della serie. Comunque, se sei alla seconda stagione, dovresti essere arrivato ad una parte più interessante della storia.
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Valerio ha scritto:Ma una trama orizzontale c'è o è tutto autoconclusivi?
    La trama orizzontale c'è ed inizia ad affacciarsi dalla metà della mid-season della prima stagione. Lo schema degli episodi è quello del "caso della settimana", ma alcuni personaggi diventano recurring.

    Si sente lo stile Bad Robot?
    Io durante la visione spesso mi dimentico che si tratta di una produzione BR, sia per un discorso stilistico (regia e fotografia non somigliano a nessuna delle produzioni precedenti), sia per il fatto che il creatore della serie è Johnatan Nolan, e non J.J. (anche se l'idea è stata discussa insieme, naturalmente, e, soprattutto dalla seconda stagione, alcune abramsate in più fanno capolino). Ecco, direi che si sente lo stile di Nolan, indubbiamente.

    Ben è bello?
    A costo di essere tacciato di eresia, dico che forse Finch è pure più bello di Ben.


    @Mason: ho aggiunto un'immagine al tuo post e messo in corsivo la citazione. Se hai intenzione di recensire dalla prima stagione, potrei unirmi a te. Benché in questo periodo il tempo a mia disposizione scarseggi, un recap per il signor Finch e il signor Reese è sempre un piacere.
  • Fynch è un personaggione, già il fatto che sia zoppo e semiparalitico me lo fa amare, sia perché anch'io sono semiparalitico sia perché non è mica facile recitare sempre così, ergo Emerson proprio bravo est.
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    Ottimo lavoro.
  • Ho le prime due stagioni pronte ad aspettarmi da un po'... e ovviamente il tempo tiranno passa e già è cominciata la terza... ad ogni modo è nella mia lista di cose da vedere, ai tempi vidi i primi due episodi e mi annoiò tanto da abbandonarlo, ma una seconda possibilità sono tentato di dargliela, con un po' più di resistenza :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Tyrrel ha scritto:
    @Mason: ho aggiunto un'immagine al tuo post e messo in corsivo la citazione. Se hai intenzione di recensire dalla prima stagione, potrei unirmi a te. Benché in questo periodo il tempo a mia disposizione scarseggi, un recap per il signor Finch e il signor Reese è sempre un piacere.
    Prego, prego, sei più che benvenuto! :-)
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Comunicazione di servizio per le migliaia di persone che si chiedono dove sia andato a finire questo topic.

    A partire dall' 1 novembre per fortuna cominceranno le repliche della serie, il ché mi dà modo di rinfrescare i miei ricordi della serie, il ché mi dà modo di fare finalmente questa benedetta cronologica.

    Fine della comunicazione di servizio.
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Si comincia. Vedremo di rimediare ai miei precedenti due post, che mi fanno vomitare.

    Dal momento che ho scoperto la serie a partire dal terzo episodio, questa è la prima volta che vedo il pilot, e durante la visione ho provato non poco la tipica sensazione di straniamento da prima puntata, quella sensazione che capita quando il primo episodio di un qualche cosa non possiede ancora lo stile con cui si è imparati a conoscerlo.


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    Tutto comincia con due tizi che scopano.
    Mentre sullo schermo appaiono le immagini di due fidanzati, in sottofondo si sente la voce di lui, che comincia a mormorare qualcosa sul perdere una persona cara e a cosa tale evento possa ridurre una persona. Cambio di scena, e rivediamo quello stesso uomo come barbone in una metropolitana.

    Per ricollegarmi alla domanda di Valerio, no, non c'è per niente lo stile Bad Robot, ma c'è di sicuro lo stile Nolan.

    Una pecca che ho trovato in questo primo episodio è stata la frettolosità delle prime scene, quasi a voler portare la storia il prima possibile all'incontro tra Finch e Reese e poter così iniziare la parte investigativa: qualche scena in più sulla vita di Reese prima della rissa in metropolitana non avrebbe fatto male. La scena alla stazione di polizia ci permette di fare la conoscenza di Carter, e foreshadowa* l'alone da primula rossa che avvolgerà Reese per il resto della serie. Questo fino al momento dell'incontro, quando viene introdotto il personaggio migliore della serie, Harold Finch, che è praticamente Ben Linus, con meno stronzaggine e più carisma e acume.

    Di Harold veniamo solo a sapere che in qualche modo conosce i nomi delle persone che saranno coinvolte prossimamente in un delitto, ma niente altro. Verso la fine dell'episodio ci dirà qualcosa di più: è un esperto di computer che il governo incaricò di costruire una macchina per prevedere attentati terroristici, in seguito agli eventi del 11 settembre.

    Per il resto dell'episodio la parte del leone la fa Mr. Reese (questo fatto che tra di loro si chiamino "Signor" Finch e "Signor" Reese è un piacevole tocco di stile); qui lo vediamo all'opera mentre mette a frutto tutte le tecniche apprese come agente governativo, e il flashback (a questo rigurado, c'è un piccolo dettaglio stilistico di cui parlerò nella prossima recensione) dove si trova in messico assieme alla sua fidanzata, e lì viene a sapere dell'11 settembre dal telegiornale in spagnolo è molto bella ("Mi sembra di capire che è caduto un aereo... no, due aerei!" *DUN DUN DUNNNN*)

    Poi c'è la parte procedurale: il fatto è che qui lo scopo, espediente narrativo poco sfruttato, è di prevenire il delitto prima che accada, e come se non bastasse, gli investigatori sono qualcosa di fuori dagli schemi, due "esterni che si preoccupano", come la spiegano loro, e tutto gira intorno alle Persone d'Interesse, individui di cui non si conosce niente se non il nome e la certezza che stanno per finire nei guai, il che forza Finch, Reese e lo spettatore ad entrare nella vita di queste persone ed entare in simpa(te)tia con loro.

    Riguardo questo particolare episodio, il caso qui è piuttosto basilare, ma non per questo banale, e introduce in sordina uno dei cattivi ricorrenti.

    Vengono qui presentati anche due personaggi secondari, Carter e Fusco. La prima è una detective che si prefissa di arrestare Reese, che si guadagna il soprannome di Uomo con la Giacca, il secondo è un poliziotto corrotto che funge da informatore. Più avanti nella storia, entrambi avranno modo di evolvere in qualcos'altro.
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Si avvisano i sollazzanti che a partire da domani Italia 1 riproporrà le prime due stagioni di PoI, alle quali poi seguirà la terza, ancora inedita per quanto riguarda la TV free.
    Per chi vuole recuperare la serie e iniziare ad entrare in confidenza con personaggi e mitologia, è un'occasione da non perdere.
    Appuntamento tutti i giorni feriali alle 19:20, al suono di due episodi a serata.
  • Sarà che oggi in edicola è presente una certa uscita, ma io sto seguendo PoI e sempre più mi sta sembrando il PKNA telefilmico. Con i mafiosi succhiasoldi (e quindi emozioni), vera e propria feccia inestirpabile, la mina vagante a volte buona a volte cattiva e i complotti governativi tra le fila dei villain, e un eroe controvoglia pieno di umanità e ironia/sarcasmo, spalleggiato a distanza da un tizio con una intelligenza artificiale capace di scandagliare l'orbe terracqueo, e vari alleati, di cui uno nasconde un segreto, tra le fila dei buoni. E scommetto che prima o poi arriverà Due :fire: (sono a metà season 2).
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    Ottimo lavoro.
  • Pensavo la seconda l'avessi già vista... beh, meglio per te perché ci sono tante sorprese in arrivo nella seconda metà di stagione, per non parlare della terza, che ha un season finale pazzesco.

    Posso dirti però una cosa: PoI è una serie che osa, ma tanto. Ne possiamo riparlare poi a terza stagione conclusa.

    Quanto al tuo paragone con PKNA, è una cosa che durante la visione capita spesso di fare anche a me. E ogni volta mi ritorna in mente quando dopo la visione di Dark Knight Rises Breda disse che per lui Nolan aveva letto PKNA. E ogni volta mi convinco che con la sua battuta in realtà ci abbia azzeccato.
  • Ora ho visto anche la seconda. Per la terza aspetto un po', ché mi piace far decantare le belle cose e prolungare la soddisfazione.

    Ecco, PoI mi ha soddisfatto. E dopo 23 episodi (l'ultimo della Stagione 1 e i 22 della Stagione 2) in cui, al termine di ogni episodio, ho esclamato (da buon giovane vecchio qual sono) "Questo telefilm è proprio fico", guardando il vuoto con cenni di consenso, devo dire di avere capito il perché di tutti quegli episodi piùomeno pizzosi della S1 (che poi "tutti"=una decina scarsa). Ci si doveva abituare ad un tran tran, per poterlo sovvertire. Stolto io a non esserci arrivato, e ad aver dato per defunta la cara, vecchia Bad Robot. Ché mi sa che, mentre noi n(erd)otai ci si chiedeva dove fosse l'erede di Lost, BD aveva capito da sé di dover tornare a quello spionaggio che l'aveva resa celebre per rifarsi una verginità. Magari non è così, in fondo io porto iella, ma mi pare che PoI stia funzionando.
    E sì, osa. Mi dici che nella S3 osa tanto, ma nella S2 mica ha scherzato. I cliffhanger [spoiler]telefonici[/spoiler] sono stati nerdorgasmici (anche alla fine della S1) e che capolavorone di genere che è stato Relevance di Nolan Jr. Sembrava un episodio del vecchio Abrams, quello che amava sorprendere, spiazzare tutti e fare il figo. E ci riusciva.
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    Ottimo lavoro.
  • Con l'arrivo dell'autunno stanno man mano iniziando le nuove stagioni delle serie statunitensi e britanniche che avevamo abbandonato alla fine della primavera (se non prima).

    Stasera sarà la volta di Person of Interest, arrivato alla sua 4 stagione.

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    Una serie che quattro anni fa ha inizialmente fatto di tutto per convincere lo spettatore che si sarebbe trattato di un nuovo procedurale della CBS, pur con idee e tematiche decisamente inediti. Ma dopo "l'illusione" dei primi episodi, a serie iniziò man mano a svelarsi per quello che realmente era.

    Flashback centrici, mitologia, sigle speciali, cliffhanger; tutto questo, insieme allo sviluppo dei personaggi principali e secondari, nonché della trama che man mano, così come la serie, ha rivelato la sua vera natura, ha fatto sì che di colpo il procedurale svanisse e ci si ritrovasse di fronte a qualcos'altro (come ben ha scritto il buon MaxBrody:"Ci si doveva abituare ad un tran tran, per poterlo sovvertire"). E' un processo, questo, avvenuto gradualmente, senza fretta, con un evidente studio a tavolino, che porta ad un certo momento a ritrovarsi con una trama principale e una serie di sotto-trame secondarie, che a volte si intrecciano fra di loro, altre volte proseguono parallelamente, altre ancora iniziano e poi terminano (non senza conseguenze, ben inteso).

    Perché PoI è si una serie ricca di tematiche, sviluppi, misteri, personaggi interessanti con un passato alle spalle che talvolta condividono fra loro, ma è anche una serie onesta, che non trascina questioni insolute per diverse stagioni, ma che le sviluppa che man mano che la storia evolve. E lo fa con un'apparente semplicità davvero disarmante (spesso bastano i 5 minuti finali di un episodio per riprendere una questione di due episodi prima e portarla allo step successivo). Tanto per la sceneggiatura, quanto per la regia, infatti, ci si trova di fronte ad alta scuola di serialità televisiva.

    Sarà per tutte queste ragioni messe insieme che la serie è riuscita non solo nel non facile compito di ottenere un buon numero di spettatori che non compromettesse la chiusura della serie (impresa tutt'altro che scontata, come ben sappiamo), ma addirittura ad ampliare nel tempo il suo bacino di affezionati: un'impresa praticamente impossibile, e che riesce davvero a pochi.
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    O forse sarà anche perché fin dall'inizio la serie si è contraddistinta per uno stretto legame con la realtà: l'idea della Macchina in grado di raccogliere dati sui cittadini e di schedarli è basata su un fatti reali: l'ideazione, nell'immediato post 11 Settembre, durante la presidenza Bush quindi, di un sistema per la raccolta massiccia di dati sui cittadini per motivi legati alla sicurezza nazionale, poi accantonato dal governo statunitense. Questo ha portato la serie ad affrontare anche questioni - la raccolta dei dati online, i big data... - che in questi anni ci toccano tutti da vicino.

    Poi ad inizio 2013, in piena seconda stagione, sono saltate fuori le rivelazioni di Edward Snowden che hanno fatto sapere a tutto il mondo che dopo averlo lasciato in stand-by per qualche anno l'NSA quel sistema di raccolta dati l'ha sviluppato veramente: si tratta del progetto PRISM. Non è un caso che proprio in quei giorni PoI venne citata diverse volte, soprattutto dai media internazionali, per il suo essere stata in qualche modo profetica. Per contro, nel corso della terza stagione non solo PRISM viene citato apertamente, ma la serie si permette anche il lusso di trollarlo apertamente.

    Ma questo dei risvolti sociali di un sistema di controllo dei dati, e del proliferare dei big data è solo uno dei tanti elementi della serie. Che, come già detto, ha una sua mitologia forte, costituita dai fatti legati allo sviluppo della Macchina e agli interessi che attorno ad essa ruotano, e da bei personaggi ottimamente sviluppati, ad iniziare dai due protagonisti. Micheal Emerson e Jim Caviziel venivano entrambi dall'interpretazione di due personaggi potenti come quelli di Ben Linus in Lost e di Gesù Cristo in The Passion, e scrollarseli di dosso non era facile, ma nell'interpretare Harold Finch e John Reese sono riusciti a dare vita ad una delle migliori accoppiate televisive di sempre.

    Dopo tre stagioni entusiasmanti, ricche di sviluppi e colpi di scena, taluni anche drammatici, e dopo tre finali di stagione uno più bello dell'altro, oggi Person of Interest riparte. Soprattutto, si riparte dopo lo sconvolgente finale della terza stagione, che cambia, e un bel po', le regole del gioco. Le aspettative sono alte, anche perché Jonhatan Nolan e soci ci hanno abituato davvero bene nelle passati stagioni. Non resta che attendere di potersi sedere nuovamente sul divano per godersi la nuova season premiere.

    La versione italica della serie, che viene trasmessa dai canali Mediaset Premium Crime e Italia 1, arriverà nel corso del 2015. Così Max avrà tutto il tempo di vedersi la terza stagione e farla decantare, per poi partire con la quarta. Mentre voi tutti che ancora la serie non la seguite, fatevi un regalo e date un chance a PoI; e vedrete che dopo che avrete iniziato non riuscirete a scrollarvi dal monitor del pc.

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  • Tyrrel ha scritto:La versione italica della serie, che viene trasmessa dai canali Mediaset Premium Crime e Italia 1, arriverà nel corso del 2015.
    Pare che inizi subito, il 15 Gennaio.
    Tyrrel ha scritto:Così Max avrà tutto il tempo di vedersi la terza stagione e farla decantare, per poi partire con la quarta.
    Ma sei SamariTyrrel?
    Tyrrel ha scritto:Mentre voi tutti che ancora la serie non la seguite, fatevi un regalo e date un chance a PoI; e vedrete che dopo che avrete iniziato non riuscirete a scrollarvi dal monitor del pc.
    Dategli retta, o sollazziano popolo. In particolare i Braverio.

    Ho finito la stagione 3. Capolavoro.
    Non mi ha affatto shockato il finale: anzi, tutto lo sviluppo della sottotrama principale l'avevo ampiamente previsto (l'avevo detto che [spoiler]sarebbe arrivato Due[/spoiler], web canta). Inoltre, parte dello shock era stato già sfruttato nel prefinale (il [spoiler]Beta Test[/spoiler]).
    Ma! Tutto ciò non è un difetto: anzi, le svolte narrative intraprese sono le più logiche e giuste. Ed è bellissimo vederle portate a compimento.
    Ciò che mi ha esaltato nel senso puro del termine è stata invece l'intera stagione: un capolavoro, forse un po' dicotomico (la prima metà parla di una cosa, la seconda di un'altra, anche se in astratto sono la stessa, e ovviamente non c'è nessuno stacco netto fra le due parti), capace di raccontare e di romanzare nel modo giusto i nostri tempi. E se già la seconda stagione aveva portato il tutto sui binari Bad Robot (è l'amore che move il sole e l'altre stelle e dà un minimo senso a questo mondo del cazzo), la terza è una valvola di sfogo che ci mostra le diverse direzioni cui può condurre quella rabbia che oggi si è inoculata un po' in tutti, in me più che in altri, e che è bene saper controllare. La rabbia non è logica, ma fingere che non ci sia è inutile, così come la logica è saggia solo se usata nel modo giusto. Artibani docet. E nella versione telefilmica di PKNA - uno dei fumetti più fighi di sempre convertito in uno dei serial tv più fighi di sempre - un dualismo del genere non poteva che trovare un'articolata disamina in una stagione rabbiosamente esaltante.

    Si dice che roba tipo Hunger Games abbia successo in questi ultimi tempi perché li racconta, gli ultimi tempi, trasfigurandoli. Ma PoI lo fa molto, molto, molto meglio. E, nonostante le ovvie licenze narrative, è davvero 'verosimile'. Negli ultimi episodi mi sono ritrovato a parteggiare un po' per tutti, e mi sono accorto che tutte le loro ragioni e i loro torti li avevo (ho) anch'io.
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    Ottimo lavoro.
  • L'altroieri è iniziata la 4° stagione in italiano. E lo ha fatto con la solita classe. Finale di episodio da "Ooooh" :oh: .

    Comunque io ho l'impressione (sicuramente in parte distorta) che il doppiaggio di questa serie sia particolarmente curato (la direzione è affidata all'ottimo Temperini).
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:
    Tyrrel ha scritto:Così Max avrà tutto il tempo di vedersi la terza stagione e farla decantare, per poi partire con la quarta.
    Ma sei SamariTyrrel?
    Lol, questa m'era sfuggita.
    max brody ha scritto:
    Ho finito la stagione 3. Capolavoro.
    Non mi ha affatto shockato il finale: anzi, tutto lo sviluppo della sottotrama principale l'avevo ampiamente previsto (l'avevo detto che [spoiler]sarebbe arrivato Due[/spoiler], web canta). Inoltre, parte dello shock era stato già sfruttato nel prefinale (il [spoiler]Beta Test[/spoiler]).
    Sì alcuni sviluppi arrivati alla fine erano prevedibili (insomma, non ci si poteva non aspettare [spoiler]l'attivazione di Due[/spoiler]), e sono d'accordo sulla bella dose si shock del pre-finale, ma non mi aspettavo minimamente quel che poi è capitato ai nostri (cosa che mi ha sorpreso più dell'evoluzione della questione Collier/Vigilance). Nel complesso, una terza stagione che è davvero goduria pura, non ricordo un episodio sottotono, mentre ne ricordo diversi di altissimo livello; un continuo crescendo, ottimo sviluppo delle trame, sviluppi e colpi di scena che osano e spiazzano. Insomma, probabilmente la migliore stagione sino ad ora (e le altre due erano già ottime, ergo...).

    La quarta la iniziai subito, impaziente di riprendere la storia e farmi la mia dose settimanale di PoI, ma mi sono fermato al quarto episodio per contingenze varie che mi hanno portato anche a rimanere indietro con Once Upon a Time; con quest'ultima mi sono rimesso in pari da poco, conto di riuscire a fare lo stesso con Person. Magari con il fatto che sia già iniziata anche la trasmissione in italiano riusciamo anche a proseguire in parallelo.
    max brody ha scritto: Comunque io ho l'impressione (sicuramente in parte distorta) che il doppiaggio di questa serie sia particolarmente curato (la direzione è affidata all'ottimo Temperini).
    Adesso mi hai incuriosito e mi guarderò di certo un episodio della quarta doppiato. In generale il doppiaggio di PoI è sempre stato all'altezza, basti solo dire che Reese viene (ottimamente) doppiato da Francesco Prando, uno dei pezzi da novanta del nostro doppiaggio. La direzione delle precedenti stagioni era sempre di Temperini (che doppia altrettanto ottimamente Finch)?
  • La quarta stagione doppiata è finita.

    Diciamo subito che guardare il season finale sapendo che dietro casa mia vari operai stanno trafficando con la linea elettrica, mi fa capire cos'è il bello di questo serial: la verosimiglianza.

    Per quanto riguarda la stagione, beh.
    Lo squalo l'avevamo saltato durante la terza stagione: era inevitabile che ci saremmo trovati dinanzi la discesa verso la fine.
    Fine? Sì, secondo me sì.
    Questa stagione è stata meno imprevedibile delle precedenti, anzi, è stata piuttosto lineare: unico guizzo il season finale, che lascia non aperta, ma letteralmente spalancata la porta ad una quinta stagione (di fatto è un finale monco).
    Quinta stagione che troverei giusto fosse anche l'ultima, visto che già questa quarta qualche fillerata di troppo ce l'ha rifilata: vedi la psicologa, o il "caso Shaw", o ancora tutti quei [spoiler]finti elimination test[/spoiler] un filo ripetitivi ([spoiler]Reese è stato lì lì per morire non meno di quattro volte, gli altri almeno un paio a testa[/spoiler]).
    Infatti, guarda un po', gli ascolti sono calati e il canale pare aver ordinato solo 13 episodi per la S5.

    Magari rendere più epica e massiccia la caccia di Samaritan ai nostri, invece di limitarla a Cara Buono, avrebbe aiutato.
    Invece è stata un po' schizofrenica: prima Finch e soci non corrono grossi pericoli, tanto che Root cambia identità senza problemi e Shaw si rende protagonista di varie gag; a metà stagione cambia tutto (la scena in cui [spoiler]la Buono trova Shaw[/spoiler] è molto figa); quindi torna lo schemino Root-fa-cose-strambe/gli altri fillerano.
    Unica novità, Controllo, personaggio reso decisamente più interessante rispetto alla scorsa stagione.

    Ho trovato invece gestita nel modo "giusto" la sfida fra la Fratellanza ed Elias, e ho gradito il modo sadico in cui si è conclusa.

    Torniamo allora al season finale: bello, indubbiamente. Ad eccezione delle ultimissime inquadrature, mmmboh, troppo sopra le righe?, e del mancato chiarimento riguardo allo [spoiler]status di Shaw[/spoiler] (e ditecelo, no?!). La tecnobubbola della valigia ci può stare :P .
    Ottimo - anche di più, ora che ci penso... - il modo in cui tutti i fili e le trollate della stagione convergono e si spiegano (le "mine vaganti", i test). Il "repulisti" mi sta bene, ha un senso.
    Ora però è tempo della battaglia finale.

    Ah, ma non doveva tornare [spoiler]Ingram[/spoiler]?

    Rispondendo a quella vecchia domanda di Tyrrel, sì la direzione del doppiaggio è da sempre di Temperini, e sì, il doppiaggio di PoI mi sembra più curato della media, ma non lo so il perché. Forse perché in questa serie trovo gli accostamenti doppiatore-attore particolarmente azzeccati (Root, ad esempio, è perfetta).
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    Ottimo lavoro.
  • Ep.4x18

    Che incontro! Jim Caviezel e Katheryn Winnick ovvero la Lagertha di Vikings:

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    https://www.youtube.com/watch?v=0dsYB9rTELw

    Ancora quattro episodi e la mia maratona che dura da alcuni mesi sarà conclusa. L'anno scorso feci la stessa cosa con Dexter (e quello precedente con Breaking Bad) con la differenza che PoL non è finita.
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