La Tana del Sollazzo

max brody ha scritto:trovo gli accostamenti doppiatore-attore particolarmente azzeccati (Root, ad esempio, è perfetta).

E dopo aver concluso la stagione 5 capisco perché.

Bene, anche questa amica ci ha lasciati. O forse no, forse è sempre lì in attesa di raccontarci la sua storia.
Storia certamente non noiosa, anzi, coinvolgente, pasionaria, politica, anarco-insurrezionalista come poche altre.
Storia altrettanto certamente non perfetta ([spoiler]niente Carter, Shaw sopravvalutata, il giochino del "chi muore?" again, Samaritan tutto sommato mcguffin (e il bambino?)[/spoiler]), ma quale storia lo è?
Storia che si è conclusa nel modo "giusto", senza scontentare nessuno, anzi forse accontentando tutti. Ché di supereroi c'è bisogno di questi tempi, ma non di supereroi buffacchioni, di supereroi veri, di gente qualunque che finalmente decide di darsi una svegliata e allora prende e fa la cosa giusta.
Mi viene in mente la scena più bella di Lo chiamavano Jeeg Robot, al centro commerciale, quando lei gli dice che deve salvare la ggente, e lui si guarda attorno e dice qualcosa del tipo "ma perché? chi cazzo so' questi?". Solo che il gruppetto messo su dal Nolanonluilaltro ha iniziato un bel po' prima, e quella domanda se l'è posta più volte, negli ultimi anni, e forse trovando risposte più soddisfacenti (che razza di goduria la terzultima).
Il PKNA telefilmico alla fine si è rivelato sempre più una serie di supereroi, veramente una serie di supereroi, o forse dovrei dire di Real Life Superheroes (cfr. L'Uomo Con La Giacca), e si è conclusa come una classica storia di supereroi (con tanto di superarma ). E mi pare giusto così. Perché così anche se ci ha lasciati, non ci ha lasciati davvero, ma è sempre lì in attesa di raccontarci la sua storia. E darci il buon esempio.