[Disney] Galavant (ABC)

L'America non vive di soli hamburger ma anche di una grassissima infornata annuale di serie tv di tutti i generi, dal tentacolare procedural a piccole grandi epiche.
  • La terza e la quarta puntata continuano sulla scia della seconda, con da una parte il terzetto alle prese con il loro viaggio e dall'altra gli esilaranti tentativi del Re di rendersi simpatico agli occhi della moglie. Ovviamente il piatto forte della serie rimangono umorismo e canzoni, ma sono curiosa di vedere finalmente lo scontro tra Galavant e il Re nei prossimi episodi.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • La prima metà della quarta ho riso ininterrottamente.

    [spoiler]Sidneyland[/spoiler] è .
    Ma... [spoiler]i genitori[/spoiler] di Sid... ROFTL o mi è sfuggita la spiegazione?
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    Ottimo lavoro.
  • [spoiler]Adottato[/spoiler].
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

    [No bit was mistreated or killed to send this message]
  • Ci vorrà un lavoro di adattamento pazzesco per rendere altrettanto geniali e spassosi certi giochi di parole e beh i testi delle canzoni (le tradurranno?)
  • Visti i successivi due. Si continua magistralmente direi.

    Sì, per adesso non ci sono cose "serie". E forse il terzo appare un po' slegato. Ma l'umorismo rimane irresistibile e la musica pure.

    Un plauso questa volta va fatto a Glenn Slater, che trovo si sia impegnato persino più di Menken. I testi delle canzoni sono incredibili, non c'è una strofa che non sia intrisa di gag, giochi di parole, satira cattiva, e genialità assortite. Il tutto a ritmo di musica, e che musica.

    Menken cmq continua a sorprendere, questa volta per via delle sonorità "ebraiche" della canzone di Sid, mentre Comedy Gold lascia a bocca aperta per lo stile sopraffino con cui si permette di fare meta-umorismo.

    Pare che con la scusa dei Golden Globe gli ascolti siano un po' calati e questo mi spiace, perché trovo che Galavant sia ciò di cui la tv ha bisogno. E per aver accorpato in 4 serate gli originari 8 episodi la Disney non deve crederci moltissimo...
  • LBreda ha scritto:[spoiler]Adottato[/spoiler].
    Mi sono deconcentrato tre secondi per spengere la luce... -_-
    Thanks :)
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    Ottimo lavoro.
  • Valerio ha scritto: Pare che con la scusa dei Golden Globe gli ascolti siano un po' calati e questo mi spiace, perché trovo che Galavant sia ciò di cui la tv ha bisogno. E per aver accorpato in 4 serate gli originari 8 episodi la Disney non deve crederci moltissimo...
    Vero... purtroppo il calo è stato molto marcato.
    Però sai, forse è stata una mossa saggia accorpare il tutto e renderlo più breve. Almeno chi vuole vederlo lo vede ( e ne parla) subito. Paul Lee della ABC ha ammesso l'anno scorso di aver sprecato Once:Wonderland che era previsto come meadseason autoconclusivo da mandare durante la pausa di Once. In questo modo lo si è trascinato per tutto l'anno ed è stato un continuo dissanguamento di ascolto con titoloni negativi sulla stampa.
    Magari così il tutto sarà più breve, rapido ed efficace.

    Stesso discorso per Agente Carter.
  • Sì sì a me la formula delle quattro serate piace molto. Anche se si vede fin troppo che il prodotto è stato manipolato, i credits solo alla fine degli episodi pari, il recap all'inizio di quelli dispari e via dicendo. A me questo dispiace, perché mi puzza di traversie produttive che un prodotto del genere non merita.

    E io continuo a pensare che a Disney Galavant serva. Per motivi che ovviamente non hanno niente a che vedere con la rendita, ma molto con il nome e lo spirito di cui è intriso.
  • Visti anch'io, da qualche giorno ormai, gli episodi 1x03 e 1x04 di Galavant, ma mi dimenticai di commentare qui.
    Si confermano le sensazioni piacevoli provate alla visione delle prime due puntate: ottime canzoni spumeggianti e dissacranti, personaggi sopra le righe e spassosi (Re Richard continua ad essere la cosa migliore dell'intera serie!) e un pizzico di consapevole metanarrazione.
    C'è però da dire che il carattere filleroso che si iniziava ad avvertire leggermente nel secondo episodio (e che Tigrotta aveva messo in evidenza in modo lungimirante) viene qui assurto a cifra stilistica: entrambi gli episodi infatti raccontano le peripezie del viaggio dei tre personaggi, nel quale avvengono imprevisti e tappe one-shot che poco hanno da spartire con la quest di Galavat, e parallelamente mostrano la vita del Re, nel continuo (e divertentissimo) tentativo di far innamorare di sé la moglie.
    Non mi si fraintenda: come modalità di racconto, per quanto estremamente semplice, è senz'altro efficace per lo stile di questa serie: e addirittura, se paragonata ad un Classico d'animazione, questa corrisponderebbe alla parte centrale del viaggio in cui l'eroe fa tesoro degli incontri per poter arrivare preparato allo scontro finale. Inoltre è il modo migliore per costellare di gag e di individui decisamente particolare la storia.
    Però, insomma, vedere Galavant che si deve fingere scudiero del suo scudiero nella tappa forzata a [spoiler]Sidneyland[/spoiler] o la ciurma di pirati arenati sulla terra ferma mi strania un po' per il loro essere eventi completamente slegati dal corpo della storia. Poco male, non siamo di fronte ad una serie epica per cui si aspetta la continuity per sapere come si evolve la vicenda... è un divertissement, e come tale lo sto prendendo, godendomelo non poco! Mi aspetto che anche i prossimi due episodi seguano questo schema, per poi negli ultimi due avere la risoluzione dell'intreccio :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Mah, capacissimo che poi i pirati (come in Rapunzel) assurgano ad elementi risolutori, e vengano ripresi pure gli ebrei alla fine, il che significherebbe che la narrazione si compatta notevolmente :P
  • Visti gli episodi 1x05 e 1x06, che a sorpresa sono la doppietta migliore finora!
    Avevo riscontrato un leggero calo con i due episodi della scorsa settimana, ma ora non solo siamo tornati ai fasti del pilot, ma si rilancia con due episodi che arrivano al dunque prima di quanto credessi e lo fanno nel modo migliore!
    Eh già: Galavant e i suoi due compagni di viaggio arrivano al cospetto di Re Richard, cosa che mi aspettavo avvenisse solo la prossima settimana, aspettandomi per questo giro un'altra accoppiata filler. Così non è, si ritorna prepotentemente nei binari e alla grande: se già Madalena aveva mostrato a noi spettatori il suo vero volto, ora l'aridità del suo carattere diventa ancora più abbietta e crudele, il tutto esplicitato anche da un'ottima "canzone del cattivo" che richiama il corrispettivo dei Classici Disney anni '90 e che non sarebbe stonata affatto in uno di essi. Il confronto tra l'eroe e la sua ex-bella è gestito molto bene, e così anche lo stato d'animo del protagonista di fronte alla delusione derivata dal suo grande amore... e quella del tradimento di Isabella! Insomma, gli altarini sono già venuti fuori, e a ben pensarci narrativamente è giusto così, perché per l'ultimo atto dev'esserci spazio solo per la battaglia finale e le situazioni risolutive.
    Ho apprezzato tantissimo la "love song", veramente perfetta, e ancora una volta eleggo il Re come figura più carismatica di tutta la serie, un'interpretazione davvero vincente, deliziosa, fenomenale. È così gigione da essere, per assurdo, un cattivo credibile... ma, se anche alla fine della storia assurgerà ad un ruolo meno "evil" (visto che il vero cattivo è Madalena) risulterà ottimo anche in vesti meno abbiette. Perfetto!
    Ah, questa settimana c'è pure una guest star di lusso: nei panni del Mago Xanax troviamo infatti Ricky Gervais, noto comico inglese protagonisti di alcune serie UK di discreto successo. La sua interpretazione è istrionica e sopra le righe, grazie ad un personaggio cucitogli addosso.

    Credo davvero che alla fine della stagione avremo per le mani un prodotto di assoluta qualità, e che mi obbligherà moralmente ad essere rivisto tutto di seguito: sono certo che apprezzerò anche la parte più debole, una volta incastonata all'interno della narrazione complessiva.
    E ora grande attesa per la prossima settimana!
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  • Visti anch'io gli episodi 1x05 e 1x06. Bellissimi!

    Finalmente la trama entra nel vivo e vengono a galla tutti gli intrighi. Ho gradito molto anche i siparietti al convento e l'incontro con il mago interpretato da Ricky Gervais che ci mostra la backstory di Re Richard. Non solo, abbiamo avuto anche alcune delle canzoni migliori della serie. A questo proposito vorrei chiedere una cosa.
    Bramo ha scritto:un'ottima "canzone del cattivo" che richiama il corrispettivo dei Classici Disney anni '90 e che non sarebbe stonata affatto in uno di essi.
    Io non ho molto orecchio per la musica, quindi possibilissimo che mi sbagli. Però a me questa (bellissima) canzone ha ricordato un po' A Guy Like You, la canzone dei gargoyle de Il Gobbo di Notre Dame. Solo a me ha fatto questo effetto?
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Bramo ha scritto:Ah, questa settimana c'è pure una guest star di lusso
    Due.
    Però l'altra torna. Spero che canti.

    Numeri musicali fantastici, in particolare le due donne sono sempre più notevoli. Ma ho adorato anche il numero psichedelico e il tema che ha fatto da sfondo al ricordo del Re.
    E anche il cuoco è un figo.
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    Ottimo lavoro.
  • max brody ha scritto:
    Bramo ha scritto:Ah, questa settimana c'è pure una guest star di lusso
    Due.
    Però l'altra torna. Spero che canti.

    Numeri musicali fantastici, in particolare le due donne sono sempre più notevoli. Ma ho adorato anche il numero psichedelico e il tema che ha fatto da sfondo al ricordo del Re.
    E anche il cuoco è un figo.
    Io me la sparerò tutta d'un fiato...
    Intanto continua l'inesorabile dissanguamento di ascolti... che tristezza...
  • E siamo a tre quarti.

    Qui c'è stata un'impennata qualitativa mica da poco.

    Non nelle canzoni, sempre valide ma forse un po' meno stupefacenti delle altre due settimane, quanto nella trama. Siamo entrati nel vivo finalmente, e quindi nella fase che nei musical disneyani corrisponde alla "crisi" prima del finale. E non mi immaginavo fosse stata gestita così bene e con così tanti colpi di scena da rendere Galavant sostanzialmente un'affettuosa parodia di Game of Thrones. Perché adesso è chiaro che la cattiva è Madalena/Cersei, che Garreth è il Mastino e che Kingsley corrisponde a Joffrey. L'inserimento a sorpresa di quest'ultimo personaggio è una vera chicca, sia per lo stravolgimento che porta, sia per il modo intelligente in cui attraverso il flashback/trip di Richard completiamo il suo profilo psicologico. Non me l'aspettavo tanta cura su questo aspetto. E direi che in quella scena la musica fa decisamente il suo dovere, con quelle sonorità rock malaticce.

    Bello, bello e ancora bello.

    Però gli ascolti sono calati ancora e questo è un disastro, un completo disastro.
  • http://tvseriesfinale.com/tv-show/galav ... ies-35375/ << secondo questo articolo una seconda stagione di Galavant sarebbe auspicabile, sebbene improbabile, perché Fogelman si è lasciato sfuggire che la prima termina con un cliffhanger.

    Questo rimetterebbe sul tavolo parecchie carte, eppure non ci credo molto. Probabilmente al massimo ci sarà un finale aperto, ma dubito che l'abbiano progettata per farle fare la fine di Flashforward.
  • Valerio ha scritto:http://tvseriesfinale.com/tv-show/galav ... ies-35375/ << secondo questo articolo una seconda stagione di Galavant sarebbe auspicabile, sebbene improbabile, perché Fogelman si è lasciato sfuggire che la prima termina con un cliffhanger.

    Questo rimetterebbe sul tavolo parecchie carte, eppure non ci credo molto. Probabilmente al massimo ci sarà un finale aperto, ma dubito che l'abbiano progettata per farle fare la fine di Flashforward.
    Speriamo! Credo che sia così comunque, e che l'eventuale cliffhanger sia al massimo una trollatina in tono con la serie.
    C'è da dire che, comunque vada, posso dire fin d'ora che con Galavant sarò comunque contento di aver speso del tempo a vederlo. La stessa cosa non posso dire di Flashforward, per cui ho letteralmente perso alcune ore della mia vita senza motivo alcuno -_-
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Visti i due episodi finali.

    Rispettano lo schema dei Classici Disney, quando ci si avvicina alla fine predomina l'azione e le canzoni si fanno più rarefatte (ma comunque godibili). Di azione in sé in verità ce n'è poca, è più un continuo rincorrersi dentro e fuori le prigioni che risolve ben poco, e anche per questo ho preferito la doppietta precedente. Poi mi ha lasciato un pochino l'amaro in bocca che la serie non finisca qui, visto che la pensavo come un prodotto autoconclusivo o al massimo, stando alle ultime dichiarazioni, con un finale aperto. Invece necessita proprio di un'altra stagione visto che alla fine non si conclude nulla. Spero che nonostante i bassi ascolti la producano, perché altrimenti ci ritroveremo con un prodotto monco (e la canzone finale ci scherza anche sopra :asd: ).

    PS: Bella comunque la citazione a La Sirenetta.
    A volte ho paura a guardare le sue opere. Paura di quella loro perfezione assoluta. Sembra che quest'uomo non conosca solo la magia di ogni mezzo tecnico, ma sappia anche agire sulle corde più segrete dei pensieri, delle immagini mentali e dei sentimenti umani. Sergej M. Ejzenstejn su Walt Disney
  • Sebbene il settimo episodio sia quello a mio avviso più debole del lotto, con la sua aria da filler, ho trovato l'ottavo più che valido. Gli sviluppi ci sono, e cambiano fortemente lo status quo di tutti i personaggi (Garreth, Galavant e Richard, Isabella) rilanciando il tutto verso un nuovo scenario, da esplorare in futuro. Esatto, non si tratta dunque di un finale di serie, ma di un finale di stagione. Che tralaltro gioca brillantemente con questa sua natura, chiudendo con un reprise del tema principale che parla proprio di indici di ascolto e di speranza di un rinnovo.

    E' chiaro che se le cose stanno così va rimesso in discussione tutto quanto. Ma proprio tutto quanto.

    Galavant non è quindi una "4 week comedy extravaganza" ma una prima stagione di una serie che - con questi ascolti - difficilmente vedrà una riconferma. E quindi un'occasione sprecata per creare qualcosa di compatto, unico, un vero e proprio classico. Se cancellazione sarà, quel che otterremo è Alan Menken che ha posto la sua firma su un'opera monca. Una cosa triste, umiliante e tremendamente stupida. Perché a questo punto era chiaramente meglio concepirlo come una storia autoconclusiva e poi solo in un secondo momento appiccicargli il sequel, qualora i risultati l'avessero concesso.

    Oppure... oppure hanno un piano B. Nel 2015 mi rifiuto di credere che si possa realmente concepire un progetto in modo così sbagliato, prendendosi stupidamente un rischio del genere, e ritrovandosi poi a colare a picco così nel bel mezzo della storia. Trovo che per onestà verso lo spettatore una rete dovrebbe garantire una chiusura, anche veloce, anche rattoppata. Che non significa certo produrre qualcosa in perdita, ma semplicemente organizzarsi prima. Ragionare a bivi, decidere con anticipo come muoversi in caso di flop. Vedere se concludere una serie attraverso una seconda stagione, attraverso un film tv, un doppio episodio finale o quel che è meglio fare.

    Quindi voglio sperare che chi ha scritto questa serie, proprio in virtù del suo essere una produzione "speciale", avesse ottime ragioni per rischiare in questo modo. Che in qualche modo una forma di "finale" fosse stato garantito, o che gli ascolti magari non fossero così vincolanti. Considerato che i vertici LO SANNO di esserselo bruciato in una serata con i Golden Globe e in una con una FINALE di football. Considerando anche che, per quanto non esaltanti, c'è chi ha valutato gli ascolti del finale in modo positivo. E considerando infine che Galavant è un tipo di prodotto con un mercato che va OLTRE la sua trasmissione televisiva.

    I motivi per sperarci quindi sussistono, ma in caso contrario significherebbe che la Company non è assolutamente in grado di gestire le proprie proprietà intellettuali ed è totalmente sprovvista di una politica a lungo termine, in grado di valorizzare il marchio e fidelizzare lo spettatore. Galavant è stato infatti quanto di meglio si potesse realizzare. Un prodotto originale, raffinato, allegro e coinvolgente. Un qualcosa che difatto mancava nello scenario televisivo. Musica ottima, attori stupendi e una trama in grado di valorizzare i suoi personaggi, riservando loro evoluzioni inaspettate e anche qualche colpo di scena. Di meglio non penso si potesse chiedere, e sebbene Menken fosse già una garanzia, è stato Slater la vera rivelazione. Un paroliere così bravo, capace di inserire nei fraseggi menkeniani una battuta arguta ad ogni verso è difficile trovarlo. Lo stesso vale per Timothy Omundson, capace con il suo Re Richard di regalarci un personaggio farsesco, eppure complesso, egoista e infantile ma a cui è impossibile non affezionarsi.

    Succeda quel che deve succedere, se opera monca dev'essere, opera monca sarà, e a farci una pessima figura sarà la rete. Per quel che mi riguarda non posso che ringraziare gli autori e gli artisti per quello che al momento ho avuto. Un'infusione di disneyanità tanto intelligente non penso che la dimenticherò.
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