Sabato scorso mi sono visto il
pilot di Supergirl, mosso da curiosità ma anche colmo di sani pregiudizi.
Pregiudizi che effettivamente hanno trovato riscontro, almeno limitandosi all'
1x01. La serie parte infatti presentandoci la protagonista come immaginavo che fosse: una ragazzetta avvenente, un po' timida e impacciata, che è in realtà è la cugina di Superman mandata sulla Terra con lo scopo iniziale di proteggere il cuginetto, ma che per una serie di sfortunati eventi è arrivata a destinazione quando già Kal-El era diventato l'Azzurrone, con ben poco bisogno di aiuto.
Ovviamente in questo episodio un'emergenza farà sì che la ragazza impiegherà per la prima volta in pubblico i propri poteri, dopo anni passati a fingersi ordinaria, e la porterà a confezionarsi un costume e un'identità segreta, di cui vengono subito a conoscenza ben 3 persone (segreta 'sto ca...): la sorella adottiva con cui è cresciuta, il tipo che le muore dietro al lavoro e Jimmy Olsen, il fotografo del
Daily Bugle che si è trasferito ora a National City su suggerimento di Superman per vegliare sulla giovane.
Fin qui la serie si classifica come classica semplicionata da teen-serie come ce ne sono tante. Ma i nemici alieni contro cui deve battersi Supergirl si rivelano piuttosto imbarazzanti, anche se lodo il loro collegamento con i genitori di Superman e Supergirl e quello sbandierato senso di unitarietà narrativa che promette di esserci anche per i prossimi episodi, che affievolisce quel senso di "mostro della settimana" che mi ha ricordato molto i
Power Rangers, e per la cronaca
non è un complimento
Boh, insomma, combattuto. Chiaramente la serie non è niente di che, forse manco pensata per il presunto target a cui appartengo: è un prodotto leggerotto, senza troppe pretese, e per questo mi stupisce nei suoi pesanti collegamenti con
Man of Steel: la DC ha più volte detto che l'universo cinematografico che si sta per costruire a partire dal prossimo anno (ma che vede come primo passo proprio il film che re-introduce Superman agli spettatori) e quello televisivo che poggia su
Arrow e
The Flash (confluendo in futuro nella serie-crossover
Legends of Tomorrow) e che, a parte, comprende anche
Gotham non sono collegati, non appartengono alla stessa realtà narrativa, al contrario di quanto accade invece con la Marvel.
Supergirl sembra invece non seguire questa regola, visti i suoi riferimenti diretti al Superman visto sul grande schermo sotto la regia di Zack Snyder. Se da un lato posso capire che la parentela dei due personaggi abbia portato a questa scelta, non concepisco come questa eccezione valga per una serie dai toni molto diversi.
Ad ogni modo, se avrò tempo darò una possibilità ulteriore a
Supergirl e vedrò qualche altro episodio: di certo, comunque, dopo aver visto come la Marvel tratta le proprie eroine femminili con
Jessica Jones, vedere una serie con tutt'altro registro narrativo per l'Azzurrina mi farà uno strano effetto