[Netflix] House of Cards
Inviato: sabato 04 aprile 2015, 22:17
Il bastardo piace, e non solo alle ragazze. Da Micheal Corleone a Tremotino, se c'è una buona ragione per appassionarsi ad una storia è spesso rappresentata da un buon villain. Non c'è da stupirsi che la narrativa, presa coscienza di ciò, si sia divertita a cambiare il punto di vista ponendo al centro della scena proprio il cattivo. Il cattivo piace perchè, come ci spiega Star Wars, un cattivo è semplicemente un personaggio che dà sfogo alle proprie pulsioni senza controllarsi o curarsi delle conseguenze, e se questo personaggio riesce nel suo intento il risultato è trascinante, perchè in fondo è una catartica messa in scena di un qualcosa di oscuro che si annida nel cuore di tutti noi. Serie come Breaking Bad sono un perfetto esempio di ciò, ed è particolarmente illuminante notare come personaggi riusciti come Walter White riescano a far mettere in secondo piano la morale comune: che il protagonista di Breaking Bad sia il personaggio più amato della serie è assolutamente ovvio, ma meno giustificabile è l'odio provato da molti spettatori nei confronti di personaggi come la moglie o il cognato, personaggi che nonostante i loro limiti si pongono indubbiamente dalla parte dei buoni. Ma personaggi come Darth Vader o Ben Linus, per quanto malvagi, hanno sempre un lato di luce, una possibilità di redenzione o semplicemente un lato umano che ci fa simpatizzare con loro e ci fa sperare in un lieto fine. Personaggi come Don Corleone o Heisenberg, per quanto meno "scusabili", li seguiamo nella spirale che li conduce nell'abisso, e in questo percorso impariamo a capirli e a giustificarli.
Ma House of Cards fa il passo successivo. House of Cards è una serie prodotta per Netflix e distribuita dunque direttamente in streaming, ispirata all'omonima miniserie tv e serie di romanzi britannica. Il remake statunitense trasferisce l'azione negli States e vede il protagonista Frank Underwood, magistralmente interpretato da un titanico Kevin Spacey, dare la scalata alla Casa Bianca su gradini impastati di sangue, senza la benchè minima ombra di scrupoli o rimorsi. Frank Underwood è un cattivo coi fiocchi perchè sfugge alla condanna dei villain moderni, destinati ad essere redenti, grazie alla sua cristallina diabolicità, motivata da un'ambizione senza freni e priva di qualsivoglia risvolto positivo o intenzione nobile. Se i cattivi di oggi tendono a ritrovare la retta via grazie all'amore, per Frank l'amore non è che un tassello fondamentale del suo puzzle, essendo infatti fiancheggiato nei suoi piani dell'ugualmente feroce (ma meno glaciale, sembrerebbe) moglie Claire.
Il paragone più immediato che salta in mente è con Game of Thrones: in entrambe le serie abbiamo giochi di potere e personaggi ambigui, ma House of Cards riesce nell'impresa di essere ancora più spietato e cinico dell'opera di Martin, che in fondo è un bonaccione con la barba sporca di sugo ed è riuscito a farci stare simpatica anche Cersei, povera stella. House of Cards è un Game of Thrones con protagonista Ditocorto, ma un Ditocorto decisamente più efficace nelle sue macchinazioni [spoiler](perlomeno nelle brevi distanze)[/spoiler].
Elemento caratteristico della serie è la costante rottura della quarta parete da parte di Frank, che si rivolge direttamente allo spettatore per spiegare i suoi piani, commentare sarcasticamente gli eventi o semplicemente per farci l'occhiolino quando uno dei suoi pesci cade nella rete, in un rapporto confidenziale con lo spettatore che cementa il nostro supporto per questo magnifico bastardo.
Per il momento sono state prodotte tre stagioni, con una quarta in arrivo nel 2016 [spoiler]proprio in concomitanza con le elezioni americane, che lo stesso Frank dovrà affrontare nella prossima stagione[/spoiler]. La serie inglese si conclude con Urquhart, l'"originale" di Underwood, [spoiler]che conquista la posizione di Primo Ministro[/spoiler], mentre la serie di romanzi [spoiler]pone fine alla sua carriera politica con il suo omicidio[/spoiler]. La direzione che prenderà la serie tv è ancora da vedere e le cose si muovono molto più lentamente rispetto alla serie inglese, ma comunque vadano le cose è certo che Netflix e Spacey abbiano regalato alla storia della tv un nuovo, memorabile e affascinante volto del male.