Trent'anni dopo, l'
Evil Dead saga riapre i battenti. Lo aveva già fatto nel 2013, a dire il vero, con una idea di fondo che mi sembrava carina ma che in seguito è stata messa da parte per ridare spazio a quel che il pubblico si aspetta e pretende: la
cazzonaggine.
Come incanalare questa
cazzoneria? Al giorno d'oggi la risposta è una ed una soltanto: con una serie tv
cazzona.
Il risultato è
Ash vs Evil Dead, una carrellata dei luoghi comuni dell'horror - sia contemporaneo che vecchia maniera - durante la quale la "trama" della trilogia filmica viene portata avanti.
Sì! Portata avanti, ampliata, proseguita, sequelizzata! Non rebuttata nel uoter!
Sì! Il Male esce di Casa e scopre il mondo! E lo vuole distruggere tutto perché... è CATTIVO!
Sì! Vediamo la famosa ripresa in soggettiva - forse il lascito più innovativo dei film - su nuovi scorci e con un sacco di movenze - forse - inedite!
E pazienza se questo mi costringe a buttare nel camino quei quattro stracci di idee che avevo per Dylan Dog... anzi, pazienza un paio di pluti - ma, Ash c'insegna, mantenere un certo aplomb risolve ogni situazione.
Ritorna Ash cazzone dei film più riusciti! Accompagnato da un Gammino gigione e sboccato come non mai!
Senza dubbio lui e il Male sono gli elementi di spicco della prima stagione - e non a caso il serial è intitolato a loro.
Il resto fa un po' da contorno.
Le due spalle non sono il massimo, ma alla fine ci si affeziona. Certo, se al posto di Ray Santiago mettevano Chuck Bartowski era uguale.
Lucy Ferless fa poco.
La poliziotta nera ad un certo punto diventa bonazza e gradevole, ma dura poco.
Poco altro rimane in memoria: il Brujo, il demone della psiche, la bambola, i campeggiatori usati come manichini (finalmente!
).
Stilisticamente solo il Pilot e gli ultimi tre episodi (quelli in cui [spoiler]si ritorna a Casa[/spoiler]) sono stati all'altezza dei film.
Negli altri regia di maniera ed effetti speciali a tratti imbarazzanti. Non compensati da una gran bella soundtrack.
Ora ci aspetta quello che avrebbe dovuto esserci nella 11° stagione di
Supernatural, se quel serial non fosse stato sconfitto dalle ragazzine (che, come insegna Ratigher, hanno perso il controllo).