[BBC Wales] Doctor Who (BBC)

Ancora poco conosciute nel nostro paese, le serie inglesi rappresentano un ottimo punto a favore dei sostenitori della monarchia!
  • Copincollo da doctor-who.it:

    Analizziamo le ipotesi su chi possa essere il personaggio di Maisie Williams:
    A - è qualcuno che viene dal passato del Dottore e che lui conosce. A questo punto ci si può sbizzarrire:
    A1 - Susan. Personalmente non credo proprio, ma come obiezione NON vale il fatto che Susan non si sarebbe mai rivolta al nonno con "old man". Sappiamo che la rigenerazione cambia la personalità, e se funziona col Dottore non vedo perché non con Susan. Ciò detto, resto dell'idea che non sia lei. Felicissimo di venire smentito, eh...
    A2 - Romana. Onestamente ce la vedo ancora meno di Susan. È vero che la rigenerazione cambia la personalità, ma Romana si è sempre mantenuta una certa aura "regale" che Maisie, con tutto l'affetto, non ha. Oltre al fatto (ancora da spiegare...) che pare essere in grado di SCEGLIERSI l'aspetto e in una certa misura ANCHE la personalità...
    A3 - Jenny. Andrebbe già piú d'accordo con come lo chiama, ma anche qui non significa nulla. Non credo sia lei.
    A4 - River. Rigenerazione intermedia tra la Melody bambina che si rigenera a New York e Mels? Dopotutto la rigenerazione mica l'abbiamo vista, e non sappiamo come abbia raggiunto l'Inghilterra da lí. Può avere avuto chissà che avventure col Dottore nel frattempo... ma per quanto idea carina non credo proprio.
    A5 - la madre, la Rani, il Monaco, qualunque accidenti di Time Lord del passato del Dottore, Master/Mistress inclusA che si diverte a fare timey wimey con se stessA: no, no e poi no.
    A6 - una delle Clare versione giovane: naaaah.
    A7 - classico personaggio che il Dottore conosce già ma NOI NO. Se viene dal suo passato, questa è l'opzione piú tristemente probabile. Qualcuno ha detto Tasha Lem? :P

    B - un personaggio nuovo, e lo scambio di battute decontestualizzato per essere ficcato nel trailer è la classica trollatona moffattiana. THIS. Sappiamo che Maisie comparirà in un duo di puntate (non si sa se in una o entrambe), The Girl Who Died e The Woman Who Lived.
    B1 - è la girl morta nella prima e che invece è ancora viva nella seconda (in cui però dovrebbe essere una "woman"...), per cui il Dottore si stupisce.
    B2 - è un personaggio apparso a inizio puntata e che il Dottore crede morto o impossibilitato a essere lí, ma che invece riappare alla fine e vedi sopra.
    B3 - è un personaggio che SOMIGLIA a un altro che il Dottore ha già conosciuto, mentre il Dottore somiglia a uno che conosce LEI e che lei stava aspettando: materiale da commedia degli equivoci dello stampo piú classico, ma non è da scartare manco questa...

    Altre particolarità: pare esserci una città dalek - un avamposto qualsiasi o Skaro pre-distruzione? Darebbe corpo alle teorie che vogliono un ritorno di Davros -, e soprattutto un ritorno su Karn, corroborato oltre che dalla tipa con la torcia e il vestitone rosso dal fatto che si sa che Clare Higgins (la Ohila di The Night of the Doctor) tornerà nel primo episodio...
    Sul sito di Kasterborous offrono un'interessante analisi del trailer.
  • A quanto pare nello speciale natalizio di quest'anno riavremo con noi la professoressa River Song. Le riprese sono iniziate il 2 settembre e quindi non è ancora pervenuto nulla su ciò che potremmo vedere, ma l notizia pone sicuramente degli interessanti interrogativi.
    Inoltre l'episodio sarà diretto da Douglas Mackinnon già occupatosi di episodi quali Cold War, Flatline e Listen e regista dello speciale natalizio di Sherlock di quest'anno.
    Ovviamente alla sceneggiatura avremo nuovamente il buon vecchio Moffat.

    Io sono MOLTO interessato... e mica solo per la trama!
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    RRRRRRHHHH...! :elio:
  • Ecco, il ritorno di River per lo speciale, a mio parere, è cosa giusta. D'altronde fin dall'inizio si era lasciato intendere che conoscesse più dottori, sarebbe stato spiacevole lasciare tutto off-screen. Il fatto che il suo arco narrativo sia idealmente concluso (a meno che Moffat non ci riservi sorprese) non dovrebbe essere un problema se fosse una River pre-libreria. Comunque aspetto trepidante.
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    Nell'ultima settimana e mezza ho finalmente avuto modo e tempo di visionare il cofanetto Blu-ray Disc dell'ottava stagione di Doctor Who! :)
    Ne ho approfittato per rivedermi la stagione, per sentirla doppiata in italiano e ovviamente per godermi i contenuti extra. Il tutto in coda ad una maratona di revisione dell'era Smith, che dà molta soddisfazione nel suo sguardo d'insieme alla gestione Moffat :)

    La stagione
    Avevo ricordi contrastati della season 8. Al di là del Dottore interpretato da Peter Capaldi, sul quale non si discute perché è stato assolutamente all'altezza del ruolo e di questa difficile rigenerazione, ripensando ai singoli episodi avevo conservato l'idea che fossero delle belle storie, ma considerando invece l'insieme della stagione avevo delle perplessità belle grosse, esplose poi nel doppio episodio finale.
    Ecco, la revisione a mò di maratona è servita a farmi far pace con questi travagliati 12 episodi. Che si sono riconfermati tutti estremamente buoni e coinvolgenti (con l'eccezione di Kill the Moon) e tutti utili a costruire la personalità del Dodicesimo Dottore, riuscendo a bilanciare questa caratterizzazione tutta nuova con la giusta importanza alle storie raccontante.Ho rivalutato in positivo anche Into the Dalek e In the Forest of the Night che - specialmente il secondo - ai tempi mi avevano lasciato un po' freddino ma che ora mi hanno emozionato.
    Cosa più importante, ho apprezzato maggiormente il finalone. Continuo a ritenerlo inferiore alle conclusioni di stagione dell'era Smith, ma oltre alla splendida idea e gestione del personaggio di Missy ho trovato anche il resto del racconto di buona fattura, in grado di creare un pericolo piuttosto originale e temibile senza rinunciare ad alcune ulteriori riflessioni sulla figura del Dottore (in generale e in questa nuova incarnazione): in pratica si raggiunge l'apice del parallelo Dottore-generale che ha serpeggiato per tutta la stagione grazie al personaggio di Danny Pink (Danny che ho invece sminuito rispetto a quanto ricordavo, si è dimostrato piuttosto inutilino e pure inadeguato, una sorta di Mickey leggermente più abbozzato).
    Insomma, l'ottava stagione va presa per quello che è: il parallelo che regge è con la quinta, dove Moffat aveva utilizzato lo stesso stratagemma rispolverato qui, alle prese con un nuovo Dottore da introdurre. C'è una serie di avventure autoconclusive, utili a costruire le caratteristiche del nuovo attore che veste i panni del protagonista, e un filo rosso di continuity che lega insieme - pur in modo labile e non invasivo - tutta la stagione fino ad esplodere nella conclusione. E, considerando la qualità dei singoli episodi, direi che è un modo anche accettabile di "temporeggiare" fintanto che non si ha maggior dimestichezza con il nuovo Dottore, tanto da poter affrontare subito dopo una continuity più invasiva e preponderante, anche relativa alla mitologia della serie... e in effetti è quello che i trailer della nona stagione fanno intuire che succederà :) Ed è quello che a questo punto mi aspetto seriamente.

    Per quanto riguarda adattamento e doppiaggio italiani... solitamente non sono mai stato molto tenero verso il lavoro fatto in tal senso su Doctor Who nel nostro Paese. Stavolta invece non mi pare di aver riscontrato grosse cappellate. Anche la voce scelta per Capaldi, che da quello che avevo sentito di straforo sui Rai 4 non mi aveva entusiasmato, mi ha invece convinto sulla lunga distanza, riconfermando una tradizione che vuole sempre un doppiatore italiano adatto e performante per il Dottore (anche se l'accento scozzese originale di Capaldi resta ovviamente imbattibile!).

    Contenuti extra
    Con l'apertura della DNC al mercato del Blu-ray Disc, oltre ad aver portato Doctor Who in HD vengono finalmente portati anche in Italia i contenuti speciali presenti nei cofanetti inglesi, di cui di riflesso beneficiano anche le rispettive edizioni in DVD.
    Dopo Il Giorno del Dottore e la prima stagione (oltre che il cofanetto speciale del cinquantenario, anche se quest'ultimo solo in DVD), ecco che anche l'edizione home-video dell'ottava stagione della serie si bea di un nutrito numero di contenuti extra che approfondiscono personaggi, episodi, dietro le quinte e quant'altro possa soddisfare la curiosità di un whovian.
    Tutti i filmati sono interessanti, anche se rispetto al cofanetto della prima stagione e a quello del cinquantenario direi che a livello quantitativo siamo di fronte ad un calo piuttosto visibile.
    Gli extra sono tutti confinati nell'ultimo disco e presentano, come elementi principali, due documentari di 45 minuti circa l'uno in cui Peter Davison cerca di trovare le caratteristiche del "Dottore per eccellenza" (nel primo) e della "companion per eccellenza" (nel secondo). C'è poi un dietro le quinte dell'8x01 di una decina di minuti e un Q&A pubblico svolto dopo una delle prime proiezioni di Deep Breath, dove a rispondere ci sono Capaldi, la Coleman e Moffat.
    Il piatto forte, per quanto mi riguarda, è rappresentato proprio dai primi due contributi. Davison è un conduttore istrionico e dimostra appieno e ancora intatta tutta la sua verve e la sua simpatia, ampiamente dimostrate nel geniale The Five(ish) Doctors. Le ricerche, le riflessioni e le interviste che fa per trovare le caratteristiche di Dottori e compagne, interpellando gente come Tennant, Murray Gold, la voce dei Dalek, la Coleman, vecchie compagne della serie classica, Mickey e ovviamente Capaldi e Moffat, non vertono specificamente sull'ottava stagione ma ad ogni modo forniscono un approfondimento interessante e soprattutto sentito. La conclusione, in entrambi i casi, è ampiamente banale ma il viaggio per riscoprire questa verità è quanto di più interessante possa esserci per un appassionato.

    Il dietro le quinte e il Q&A sono invece molto più convenzionali, parlando di elementi interessanti ma già noti: doverosa la loro presenza qui, ma niente di memorabile, anche se nel Q&A qualche battutina di Capaldi e Moffat diverte e colpisce :)

    Ci sono poi una serie di piccole "finestrelle" di un paio di minuti l'una, dove ci si focalizza sul casting di Capaldi, il nuovo Tardis, la sceneggiatura della stagione ecc. Anche qui poco di nuovo, ma sono delle soluzioni "mordi e fuggi" che trovo agevoli da fruire, simpatiche nella loro natura veloce. Certo, in alcuni casi mi pare si riesca ad andare fuori tema anche in così poco tempo, ma va bene così :P
    Bello anche il video musicale di Foxes che canta Don't Stop Me Now, che non si limita a riprendere scene dall'episodio in cui la cantante compariva ma diventa una sorta di "trailer musicale" dell'intera stagione.

    L'ultimo contenuto è quello che sulla carta mi interessava meno, ma che si è rivelato un elemento invece sorprendentemente divertente e catalizzatore: il documentario sul tour mondiale tenuto la scorsa estate. Non tanto per le tappe in sé, quanto per le varie reazioni dei fans, l'accento su alcune opere artistiche e di ingegno che questi appassionati hanno approntato nei modi più disparati per omaggiare la serie e soprattutto le reazioni di Capaldi e di Moffat. Era bellissimo vedere il clima di divertimento, eccitazione, goliardia ed entusiasmo che pervadeva quei due, e la Coleman con loro, che si stuzzicavano e intanto si godevano i bagni di folla. MI è parso un ottimo e ulteriore modo non solo per confermare l'affetto dei whoovians, ma anche per mostrare come il nuovo Dottore abbia preso a cuore il suo ruolo :)

    Il grosso e insensato neo sono i commenti audio: presenti per buona parte degli episodi, sono sprovvisti di sottotitoli italiani e anche inglesi, rendendo così impossibile fruirli per chi non sia davvero davvero bravo a capire l'inglese parlato. Capisco che il problema con i sub eng (per gli episodi su supporto fisico l'Inghilterra non permette di usarli nelle edizioni estere) possa riguardare anche la traccia audio dei commenti, ma qual era l'impedimento per avere la pista di sub ita anche per i commenti audio? Grave fail.

    La DNC prosegue quindi bene sulla propria strada: immagino che la non eccessiva lunghezza dei contenuti sia mutuata dall'edizione inglese (alla fine con poco più di 3 ore si bevono per intero), ma indipendentemente da ciò svolgono il loro lavoro di approfondimento in modo sufficientemente soddisfacente.
    Il cofanetto si presenta elegante, i dischi sono tutti serigrafati con un personaggio diverso, la qualità audio e soprattutto video è ottima.
    Davvero peccato per i commenti audio senza sottotitoli, unica vera grande pecca di un'edizione altrimenti di grande pregio, e che resta comunque un consiglio obbligato per ogni fan della serie :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Prologo alla nona stagione: si torna su Karn! :D



    Di chi staranno parlando il Dottore e Ohila? Io la sparo: [spoiler]Davros.[/spoiler]
  • Lungo prequel di circa 6 minuti alla nona stagione!
    The Doctor's Meditation
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    È iniziata ieri sera in Inghilterra la nona stagione di Doctor Who!
    Dopo i trailer pompissimi delle scorse settimane e i due prologhi diffusi via web dalla BBC negli ultimi giorni, l'hype verso la seconda stagione con Peter Capaldi era davvero alto... e personalmente non sono stato per nulla deluso del 9x01, anzi credo onestamente che non avrei potuto aspettarmi di più.

    Ovviamente, caterva di spoiler!
    Davros, creatore dei Dalek, sta morendo, e manda un suo scagnozzo a cercare il Dottore per fare una chiacchierata col suo vecchio nemico.
    Il Dottore sa che non può rifiutare, ma fa di tutto per posticipare questo sgradito evento: è qui che sta il cuore e la genialità di questo primo episodio, grazie a delle splendide trovate di caratterizzazione scritta da uno Steven Moffat più in forma che mai e grazie alla migliore interpretazione di Capaldi nei panni del Dottore. Perché l'atteggiamento "infantile" mostrato nel prologo The Doctor's Meditation era solo un accenno di quello che l'attore avrebbe poi mostrato qui. Le battute, i giochi di parole senza freno, l'esuberanza, gli occhiali da sole, le schitarrate degna del miglior rocker... anche semplicemente il look, che riadatta quello della scorsa stagione rendendolo più casual e volutamente trascurato, con una giacca più simile ad una felpa - complice il cappuccio - e con sotto una semplice maglietta bianca con disegno. Tutto porta verso una caratterizzazione decadente ma mascherata con una maschera che tenta di dissimulare, di allontanare il pensiero del grande pericolo che dovrà affrontare. L'ho trovata una costruzione molto calzante con il carattere del personaggio, in questo modo Moffat fa recuperare al Dottore lo spirito più "giocherellone/sopra le righe" che con le tre precedenti rigenerazioni era sempre ben presente ma che l'accigliato Capaldi aveva mostrato molto poco lo scorso anno, giustificandolo come un modo per temporeggiare.

    Mi è piaciuto rivedere la Unit all'opera, e soprattutto Missy: sapevamo tutti che il personaggio sarebbe tornato, ed è un piacere rivederlo così in forma. Personalmente l'ho trovata un po' meno brillante/pazza rispetto agli 8x11-8x12, ma ci sono comunque alcuni punti in cui il carattere imprevedibile prende il sopravvento e l'interpretazione di Michelle Gomez è da capogiro :) Senza contare che lanciare un messaggio congelando tutti gli aerei in volo è qualcosa di geniale :D
    Clara, invece, mi spiace dirlo ma accentua alcuni lati insopportabili già emersi in alcune recenti occasioni: arriva alla Unit con tutte le deduzioni corrette al primo colpo, è arrivata la sotuttoio. Mi piace che le compagne non siano delle personalità amorfe, ma trovo che ci sia anche un limite alle capacità che la ragazza di turno possa mettere in campo, in una situazione dove solitamente avremmo visto sudare un po' perfino il Dottore stesso.

    Unico (leggerissimo) neo, comunque; in un episodio che mostra il magnifico dialogo tra il Dottore e Davros, che ci fa ritrovare Skaro, che mostra uno spaccato interessantissimo del passato e delle origini del villain e che presenta una trappola così crudele per il protagonista... con esiti per ora completamente disastrosi e apparentemente senza speranza! Questo inizio di stagione mi ha regalato l'ansia e la tensione di sapere "come se la caverà il protagonista nel prossimo episodio, per capovolgere la situazione e salvare tutti, compreso sé stesso?", che non provavo da troppo tempo con un qualunque prodotto seriale, nemmeno con DW.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Niente brividini per me.

    No, niente haterismi gratuiti. Semplicemente da Moffat voglio altro. Altro che è capace di darmi e che ho già avuto, tralaltro.

    Andare a ripescare Davros ricamandoci sopra, come già dissi, lo trovo un esercizio di stile futile. La serie classica è bene che rimanga dove stia, ogni tentativo di riesumare e riabilitare personaggi ed elementi della vecchia serie non fa altro che metterne in luce la terribile disparità qualitativa e porre, come già Dapiz ebbe modo di dire, la serie classica su un piano di continuità mitologica a cui non ha senso che questo nuovo materiale appartenga. Per dire, Davros nella serie classica non ha questo percorso chiaro e definito, come si potrebbe presumere guardando il Davros moderno. E' un personaggio che riciccia fuori a casaccio, e se non sbaglio un paio di volte muore pure senza dare spiegazioni al momento del suo ritorno. E' roba malgestita e come tale sarebbe bene che il Dottore se ne liberasse, altrimenti è zavorra per il futuro.

    Perché no, non ci credo che è la resa dei conti finale del personaggio, ovviamente. Tornerà, poi rimorirà, poi tornerà ancora e così via. E allora non vedo che differenza ci sia con le truffe Marvel. In quest'ottica ritengo anche che non sia una volponata fare fuori Missy e Clara nello stesso momento del primo episodio, non penso sia nemmeno possibile crederci per un secondo.

    Ho adorato invece l'uomo serpentI, per esempio. Sono queste le idee e le immagini evocative che Moffat è capace di comunicare nella mia mente. Di andare a fare il nerdaccio con la serie classica, specie dopo che me la sono sciroppata tutta subendone l'inconsistenza, non ho proprio voglia. W le cose nuove.

    Esempio ulteriore: Amy Pond, ma potrei dire anche le altre recenti companion. Tutte loro hanno avuto un arco, una storia, un qualcosa che ha trovato compimento. E mentre seguivo le loro storie lo vedevo che erano tappe che portavano da qualche parte, e che una meta c'era. E mi interessavo, ci credevo. E infatti ognuna di loro ha avuto un esito, e questi esiti li ho adorati tutti, uno dietro l'altro. Emozionandomi. Quando invece spuntano questi nemici tradizionali la sospensione d'incredulità se ne va in vacanza. Tanto qualsiasi vicenda a cui andranno incontro Davros, il Maestro, i Cyberuomini o i Dalek sarà prontamente resettata al prossimo gran ritorno.

    Ecco il problema, a mio avviso. Poi oh, il Dottore con la chitarrona piace anche a me.
  • Valerio ha scritto: Andare a ripescare Davros ricamandoci sopra, come già dissi, lo trovo un esercizio di stile futile. La serie classica è bene che rimanga dove stia, ogni tentativo di riesumare e riabilitare personaggi ed elementi della vecchia serie non fa altro che metterne in luce la terribile disparità qualitativa e porre, come già Dapiz ebbe modo di dire, la serie classica su un piano di continuità mitologica a cui non ha senso che questo nuovo materiale appartenga. Per dire, Davros nella serie classica non ha questo percorso chiaro e definito, come si potrebbe presumere guardando il Davros moderno. E' un personaggio che riciccia fuori a casaccio, e se non sbaglio un paio di volte muore pure senza dare spiegazioni al momento del suo ritorno. E' roba malgestita e come tale sarebbe bene che il Dottore se ne liberasse, altrimenti è zavorra per il futuro.
    Boh, non sono d'accordo. Posso capire, e ci credo anche sulla fiducia, che la serie classica sia ben poco appetibile, ma che ti piaccia o no la rinascita di DW dieci anni fa è stata impostata non come reboot ma come sequel. In quest'ottica si potrebbero comunque ignorare fatti e personaggi apparsi nelle vecchie stagioni, ma allo stesso tempo non ci si può stupire del loro riutilizzo, quando avviene. Il fatto che Dalek e Cybermen siano comunque sempre accolti con fervore dagli appassionati storici vuol dire che una certa fascia di pubblico apprezza il rivedere questi personaggi, e secondo me ha senso dare *anche* questo, considerando che poi c'è sempre anche dell'altro.
    Valerio ha scritto:Perché no, non ci credo che è la resa dei conti finale del personaggio, ovviamente. Tornerà, poi rimorirà, poi tornerà ancora e così via. E allora non vedo che differenza ci sia con le truffe Marvel. In quest'ottica ritengo anche che non sia una volponata fare fuori Missy e Clara nello stesso momento del primo episodio, non penso sia nemmeno possibile crederci per un secondo.
    Come giustamente osservato da Sprea su Doctorwho.it, chiaramente le due morti non sono pensate per lasciare in sospeso lo spettatore sulla loro effettiva sorte, è ovvione che ritorneranno nella seconda parte con qualche escamotage. Ma l'esecuzione delle due persone più vicine al Dottore ha l'importante compito di sottolineare come questa situazione sia una delle più rischiose e difficile in cui il protagonista è finito. Indipendentemente che sia davvero lo scontro definitivo con Davros.
    Valerio ha scritto:Quando invece spuntano questi nemici tradizionali la sospensione d'incredulità se ne va in vacanza. Tanto qualsiasi vicenda a cui andranno incontro Davros, il Maestro, i Cyberuomini o i Dalek sarà prontamente resettata al prossimo gran ritorno.
    I fumetti americani vanno avanti così da sempre senza rovinare la sospensione dell'incredulità.
    Però qui non me la sento di contraddirti, nel senso che è una cosa soggettiva. A te non piace quella modalità narrativa, quindi non fatico a credere che rivedere Dalek e compagnia ti faccia venire il cimurro :P Però qui è soggettivo, via, a me non disturba affatto avere un cast di "nemici storici" che possono tornare di tanto in tanto.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Bramo ha scritto: la rinascita di DW dieci anni fa è stata impostata non come reboot ma come sequel
    Eh, ma sai com'è, questi due concetti quando si tratta del Dottore si compenetrano. La cosa delle rigenerazioni è un espediente per fare un reboot periodico alla serie, diciamo. E la cosa del sequel è comunque tirata per i capelli. Sono due serie completamente diverse, nella struttura, nel passo narrativo. Pensa che la stessa serie classica faticava un sacco ad essere sequel di sé stessa, Dottore dopo Dottore. Non ti dico nemmeno quante incongruenze. La stessa "storyline" dei Dalek non è realmente una storyline, dato che la loro "mitologia" veniva di continuo contraddetta, ignorata, sovrascritta. Pensa che se non vado errato abbiamo pure un paio di morti (di Davros e del Maestro) con resurrezioni prive di giustificazione. Semplicemente i personaggi tornavano senza spiegazione e chissenefrega. Una volta Skaro è addirittura esploso, per cui capisci bene la serietà con cui accolgo il concetto di sequel :P
    Il fatto che Dalek e Cybermen siano comunque sempre accolti con fervore dagli appassionati storici vuol dire che una certa fascia di pubblico apprezza il rivedere questi personaggi, e secondo me ha senso dare *anche* questo, considerando che poi c'è sempre anche dell'altro.
    Da quel che so i fan storici o sono vecchi/morti o non so quanto possano riuscire a stare dietro a Moffat, ma vabbé. Quanto ai nuovi che si esaltano coi Dalek percependo l'aura di mito dietro tali personaggi ritengo che siano tutti vittime di quel grande tranellone che si autoalimenta. I Dalek in maniera del tutto causale sono diventati i nemici ricorrenti e quindi si è creata quest'aura di leggenda. Solo che in questo caso per andare a dire che "il re è nudo" tocca smazzarsi centinaia di ore di visione e nessuno c'ha voglia.
    I fumetti americani vanno avanti così da sempre senza rovinare la sospensione dell'incredulità.
    Uhm, forse a te :P Non ci crede più nessuno alle morti Marvel, tanto per dire.
  • Doctor Who 9x02

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    Il secondo episodio conclude in modo adeguato l'avventura iniziata la scorsa settimana.
    Per tre quarti dell'episodio l'azione è impostata su "minimo", e infatti il cuore di questa seconda parte si trova, a mio parere, nei dialoghi tra il Dottore e Davros. Profondi, filosofici, riflessivi, nichilisti... le parole di un vecchio in punto di morte che si scontrano con i commenti del suo nemico principale, altrettanto vecchio ma che ama dissimulare le proprie preoccupazioni dietro una cortina di sicurezza e risposte brillanti.
    Peter Capaldi si conferma l'attore più valido tra quelli che hanno vestito i panni del Dottore tra quelli che ho visto io in azione. Le espressioni, le pose, i movimenti, il modo di parlare e di approcciarsi in scene di solo dialogo... tutto è reso perfettamente, senza peccare in staticità ma senza nemmeno distogliere l'attenzione dal succo dei discorsi fatti. Capaldi si muove per la stanza, tocca cose, ammicca, rende dinamica una scena che non lo è senza rovinarla o snaturarla, prendendo possesso dell'ambiente attorno a sé.
    Magistrale.
    Poco importa che alla fine si scopra che [spoiler]tutti quei discorsi facevano parte di un trucco di Davros[/spoiler], resta il peso qualitativo di scene coinvolgenti emotivamente.
    A far da contraltare ad esse, poi, vediamo Clara e Missy che lavorano nelle retrovie: Michelle Gomez torna agli antichi fasti con la pazzia, riuscendo a darle libero sfogo in modo più marcato della settimana scorsa. Il team-up con Clara poi si svolge in modo delizioso, le due insieme hanno funzionato molto bene e non ero sicuro che sarebbe stato così.

    Il finale porta un po' di azione, qualche esplosione, un buon colpo di scena risolutivo e si chiude più che degnamente svelando cosa avvenne quando il Dottore capitò faccia a faccia con il Davros bambino, in una scena sensata e che rende la sceneggiatura di Steven Moffat un orologio.

    Personalmente spero che, dopo una bomba del genere a inizio stagione (pari, dal mio punto di vista, solo all'inizio della sesta), non si ricada nella mera autoconclusività. I doppi episodi che affollano quasi tutta la stagione mi tranquillizzano, visto che anche se riguardassero storie stand-alone avrebbero lo spazio per essere dei racconti con i fiocchi, ma in generale mi piacerebbe che, alla luce di quanto accaduto in questo The Witch's Familiar, tornasse Missy e che anche il quadrante di confessione possa avere il suo ruolo nel corso della stagione e nel suo finale.

    PS: l'inizio dell'episodio, con il racconto di Missy sul Dottore, mi ha regalato un concentrato così puro di "avventura standard" del Dottore che mi sono quasi emozionato, oltre ad essere un distillato della sua filosofia di combattimento, di azione e di vita. "Perché il Dottore si salva sempre?": spettacolare.
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Eh sì, tanta bella roba. Bella la confessione, bella Clara dentro il Dalek, belle LE FOGNE, bella la falsa avventura di TOM BAK...APALDI (che è molto falsa, quelle vere erano molto più lunghe e noiose :P).

    Un po' troppo buffonesca Missy, ma con un suo perché.

    Triste, molto triste, veder svaccata a quel modo [spoiler]la redenzione di Davros[/spoiler]. Dopo tutti quei discorsi, quelle belle scene, quei bei momenti con un senso e una sublime recitazione... ci si è attenuti alle regole narrative infinite di questa tipologia di serialità e si è persa un'occasione. Ripeto e non smetterò mai di farlo: Il Dottore. non. ha. alcun. bisogno. di. questi. mezzucci. Col bendiddio che ci si può inventare, non ha alcun senso andare a ripescare periodicamente Davros uccidendolo/redimendolo/ammalandolo per finta per ricamare all'infinito su un personaggio già di per sé bruttino. Siamo nel 2015 e forse è l'ora che la narrativa seriale inizi a capire che per raccontare davvero serve giungere ad un punto, svincolandosi dalle dinamiche Marvel. Altrimenti non si va da nessuna parte.
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    Under the Lake è l'episodio 9x03 di Doctor Who.
    Vien da dire che dopo un inizio col botto come quello del doppio episodio che ha aperto la stagione, tutto appaia giocoforza meno riuscito e più deludente.
    Ma in realtà, indipendentemente da quanto visto nelle scorse due settimane, la realtà è che questo terzo episodio risulta dotato di poca attrattiva. È una classica avventura del Dottore che finisce in un posto in cui sta succedendo qualcosa di strano da risolvere, e agisce di conseguenza. Peter Capaldi continua il suo percorso di caratterizzazione del Dottore in modo ottimo, e anche gli occhiali sonici mi sembrano funzionare bene all'interno dell'azione. Clara bof, molto bof.
    Insomma, ritengo che ogni tanto un canovaccio tradizionale, che ricorda molto quanto si vedeva nelle prime stagioni del New Who, ci possa stare, ma alla fine non siamo di fronte a niente di nuovo rispetto a quanto già visto in diverse occasioni. Buona parte dell'interesse su regge sul carisma del protagonista, e si è sostanzialmente interessati alle sue reazioni e alle sue parole, più che al mistero in sé da svelare.
    Il cliffhanger finale chiaramente colpisce, è fatto per quello, ma proprio per la sua esagerazione rivela fin d'ora che avrà una qualche risoluzione che riporterà tutto a posto. Solo che, contrariamente all'uccisione di Missy e Clara alla fine de 9x01, dove il colpo di scena era funzionale a far capire quanto l'avventura che il Dottore stava vivendo era ad alto tasso di pericolo, qui l'idea risulta piuttosto pacchiana. La seconda parte, però, potrebbe risultare maggiormente interessante proprio in virtù del fatto che si andrà a vedere cosa è successo nel passato per portare a quel punto. Resto curioso anche di come tale situazione verrà resettata, anche se in misura minore.
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  • Prologue
    The Doctor's meditation
    9x01: The magician's apprentice
    9x02: The Witch's familiar
    Che bel filmone d'avventure!
    Ho letto alcuni commenti negativi su questo inizio di stagione, qua e là per il web. Boh, a me è piaciuto parecchio, direi più della Stagione 8 (ma quest'ultima precisazione non ha senso, dato che quasi ogni episodio di DW mi sembra migliore di quello prima). Ho seguito i due prologhi e i primi 10-20 minuti dell'Apprendista stregone con l'ansiosa concentrazione - e l'avventuroso divertimento - di un bambino meravigliato dìnanzi a SW o simili. Ho trovato fuori luogo la parentesi della chitarra (che sia stata un'idea di Capaldi?), anche se col senno di poi si è scoperto avere un senso (gli occhiali). A differenza di buona parte del pianeta ho apprezzato moltissimo il finale climatico del primo episodio, pur ovviamente immaginando che sarebbe stato spiegato, e ho apprezzato moltissimo lo stesso spiegone col finto Baker. Ho adorato la gestione delle due trame parallele e il tema musicale che le sottolineava, ho gradito il collegamento con le origini dalekiane di miss Oswald (ho idea che il season finale andrà a parare lì), mi sono commosso con la finta (?) storia di Davros, e soprattutto 1)sono tornato ad ammirare Clara, un character che ritenevo ormai spompo e off character, mentre qui l'ho rivista Paperetta (dio cosa farei a quelle guanciotte); 2)sono rimasto senza fiato dinanzi a Missy, quel tipo di personaggio per cui da implume andavo pazzo.
    E mi è piaciuta molto la gestione "filmica" dei due episodi, di fatto un film, tipo quelli con Peter Cushing ma più bello. L'avere quasi tutte storie 'doppie' potrebbe giovare alla stagione, considerando pure che nelle passate stagioni Moffat ha sempre controllato bene i suoi colleghi (e dunque non dovrebbero verificarsi sbalzi qualitativi).
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    Ottimo lavoro.
  • Bon, visto Under the Lake.

    Premessa: onesta. Se il Dottore non può essere altro che questo allora sia questo, lasci stare i nemici ricorrenti, la mitologia farlocca che non porta da nessuna parte e mi mostri casi autoconclusivi geniali. Il suo pane.

    Svolgimento: Basta però che non mi porti nella solita base con l'equipaggio e i corridoi claustrofobici col mostrone da cui sfuggire per mezz'ora, salvo poi capovolgere e riattirare l'attenzione negli ultimi minuti, in seguito all'epifania (quella sì, sempre geniale) del Dottore.

    Però confido nel prossimo, che ne completerà la storia. Il setting sarà diverso e visivamente più bello, la posta in gioco più alta e interessante e soprattutto ci saranno i cazzabubboli temporali che ADORO. Sia mai che si riscatti?
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    Valerio ha scritto:Sia mai che si riscatti?
    E, per come la vedo io, si è riscattato alla grande!
    Il 9x04 chiude perfettamente la storia iniziata la scorsa settimana, e lo fa grazie ad un'ottima gestione delle linee temporali e dei paradossi relativi.
    Il motivo per cui questa seconda parte è tanto migliore della prima è che in quella veniva presentato un mistero, in un luogo chiuso e pericoloso: lo spettatore era solo col Dottore e con i tizi random dell'episodio, con una situazione strana e rischiosa e con le deduzioni del Dottore per risolverla. Come dicevo nel mio commento precedente, la premessa era fin troppo classica, quasi la quintessenza di un certo modo di intendere le avventure standard del protagonista, e per questo un po' banale nel risultato finale, anche per via di un setting non proprio accattivante.
    La seconda parte, invece, ribalta tutto. La decisione stessa del Dottore di tornare indietro nel tempo per andare a vedere l'origine del pericolo era interessante per cambiare prospettiva, e infatti "cambiare aria" fa bene tanto all'azione quanto al gradimento della stessa da parte dello spettatore. Il colpo di scena del Dottore-fantasma, pacco per via del fatto che si sa dal principio che verrà risolto con un nulla di fatto, viene invece usato in modo assolutamente intelligente, rendendolo non solo uno strumento del protagonista per risolvere la faccenda dal passato, ma addirittura il punto attorno al quale si forma la riflessione "filosofica" attorno alla quale sembra ruotare l'intera faccenda, e che viene messa in chiaro fin dalle prime scene, prima della sigla, in una delle intro più intriganti delle ultime stagioni che aprono ad una versione rock della sigla che definire adorabile è dire poco. Una riflessione che si potrebbe definire una delle criticità base per un viaggiatore del tempo, ma che stranamente in Doctor Who non è stata praticamente mai sviscerata.
    Una mancanza a cui si rimedia in questo episodio, che rende col senno di poi migliore anche quello precedente, che pure resta debole per i motivi già detti, nell'ottica della storia completa.
    Insomma, forse la formula vincente per rendere più fighe queste avventure slegate da una presunta continuity di stagione è proprio quella di elaborarle maggiormente spalmandole in due tempi, rendendole più interessanti e articolate e rivelando così la giusta dimensione del Dottore.
    Se si continua così, con un po' di altra spruzzata di continuity verso la fine, la nona stagione si candida ad essere una delle migliori :)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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  • Si è riscattato. Molto buono questo Capaldi, che qui tocca vette recitative incredibili. C'è un sacco di carne al fuoco che si fa fatica a seguire, però. Ma l'importante è che poi tutto si sbrogli senza buchi. Adesso speriamo che le prossime bilogie siano più omogenee.
  • A me è piaciuta più la prima parte della seconda, per merito soprattutto del tema musicale e della notevole capacità degli attori, non solo di Capaldi. La trama vabbè.
    Anzi, mi è proprio piaciuto il cast, ed è insolito perché il plot del "mostro nel laboratorio chiuso" è uno dei più...plot, appunto. E invece qui il quintetto mi è stato subito simpa e alla fine mi è dispiaciuto averlo perso. Il nero, l'indie, il geek, la muta, l'interprete, l'ammore: non li ho trovati banali, ma verosimili. E O'Donnell sprizzava sesso da ogni poro.
    Si poteva rinunziare al finale sentimentale appiccicato un po' a forza e tenere tutti buoni per il plot successivo (tanto è un plot stagionale, si ripresenta tutti gli anni). Magari anche tenere da parte il Re Pescatore, fighissimo ma usato male? E invece no, buttiamo il bambino con l'acqua sporca e al prossimo laboratorio infestato facciamo altri personaggi, uguali a questi ma fatti peggio. Bof, da qui si potrebbe aprire una tavola rotonda sul tema "Doctor Who è un serial individualista? Le ragioni del successo di una serie", modera Andrea Bramini, o una conferenza di Umberto Eco tipo "Le comparse di Doctor Who come termometro di una società senza memoria", salone della Mirandola, uniBoh, ore 10:30, ingresso gratuito, oppure dimenticare e guardare avanti.
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    Ottimo lavoro.
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