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[YouTube] Lost in Google

Inviato: giovedì 14 febbraio 2013, 14:49
da Bramo
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Lost in Google Episodio 0 [Guarda]
Lost in Google Episodio 1 - Forever Alone [Guarda]
Lost in Google Episodio 2 - I'm feeling Lucky [Guarda]
Teaser Ep. 3 [Guarda]
Lost in Google Episodio 3 - 404 page not found [Guarda]
Teaser Ep. 4 [Guarda]
Lost in Google Episodio 4 - Timeline [Guarda]
Teaser Ep. 5 [Guarda]
Lost in Google Episodio 5 - Lost in Lost in Google [Guarda]

Se ne era già parlato da questo post in avanti sul thread "Youtubers", ma ai tempi mi ero perso via e non avevo donato il mio tempo alla visione di questa mini-web-serie. Avevo visto giusto l'episodio zero, non dando poi seguito al resto.
Ho recuperato ieri, però, tutto in un giorno.
Ed è una figata. Per molti versi, un progetto più coraggioso e innovativo rispetto a Freaks!, che finora consideravo l'apice di un certo tipo di produzioni nate sul web.
The Jackall, che già avevo incrociato sul Tubo con cose carucce (Lasciarsi su Facebook ma anche la geniale parodia della tortura di un poveretto, realizzata non fisicamente ma con status infamanti sul popolare sociale network), dimostrano di portare avanti il loro discorso di analisi e full immersion della Rete italiana, vero e proprio microcosmo con le sue regole e i suoi frequentatori che rimane comunque ignorata nei media generalisti, nonostante circa metà degli italiani sia online (o forse proprio perché metà degli italiani non vive il web, dipende da come vedete il bicchiere :P ). Allo stesso tempo alzano la posta rispetto a dei semplici sketch, arrivando a concepire una serie vera e propria, che sfrutti però l'interattività data dai commenti su YouTube e dall'altra (come diretta e probabilmente prevista conseguenza) i vari tormentoni e cliché relativi a forum, social network, motori di ricerca, meme e tutto quanto fa internet 2.0.
Il risultato sono 5 episodi (+ lo zero, che fa da prologo) spesso deliranti, pubblicati a grande distanza l'uno dall'altro e senza una periodicità fissa, dovuta alla particolarità della realizzazione, che sono riusciti comunque a fidelizzare lo spettatore proprio grazie al meccanismo dei commenti che fanno la storia e alla demenzialità surreale e geniale che gli autori sanno mettere in campo, utilizzando i commenti e costruendo tramite essi qualcosa che potesse avere una coerenza.
Perché sì, al di là delle trollate (volontarie), delle cose senza senso piazzate all'improvviso e della follia dilagante, esiste un filo logico ben delineato nella trama, che trova un suo compimento sensato e affascinante (per me che sono intrippato con certe soluzioni narrative, ma penso anche per molti altri appartenenti al bacino di utenza della serie), non escludo in parte previsto dai Jackall. D'altro canto, la meta-narrazione grazie alla natura ibrida del progetto era già deliziosamente presente fin dal primo episodio, per proseguire poi nella genialata dell'aggiornamento di Twitter da parte di uno dei protagonisti, il percorso è quindi coerente con se stesso fino al finale, che comunque prende questa idea e la ingigantisce in modo così geniale che ti lascia a bocca aperta.
Altro punto di forza sono le guest-star, veramente di grosso calibro: se tra youtubers ci si intende, e quindi non sorprende molto vedere Claudio di Biagio, Ilaria Giachi, willwoosh e Yotobi fare capolino ad un certo punto, lascia già un po' di stucco vedere CapaRezza, Giacobbo e Maccio Capatonda nei panni di Padre Maronno recitare dei piccoli cammei. Tutti quanti i "volti noti", comunque, dimostrano quello che fanno la maggioranza dei commenti lasciati sotto ai video e quello che fa di riflesso la struttura della serie stessa: vale a dire che buona parte delle interazioni via web vivono di citazioni, sia di cose extra-internet sia di cose che invece nascono proprio nella Rete, in questo caso diventando decisamente autocelebrativi e dimostrando come con questo mezzo si sia accorciati di molto i tempi in cui una cosa o una persona possono diventare cult.
La cosa della banana e quella della cacca, infine, sono perle di demenzialità che vengono reiterate senza superare il limite, ma sempre con la giusta misura, specchio di come rendere dissacrante e divertente una minchiata da commento tubico :P

Applausi più che meritati quindi per un progetto difficilissimo da gestire ma portato in meta con una grande padronanza del mezzo, una grande capacità di scrittura e una grande ironia a voglia di approfondire la comprensione di certi processi narrativi nel web attraverso delle sane risate.
C'è comunque una pecca: alcuni degli attori non sono proprio dei mostri di recitazione, ecco... Proxy in particolar modo non eccelle affatto.
Ma lo nasconde col caschetto :P

Inviato: mercoledì 27 marzo 2013, 18:35
da DeborohWalker
Sono riuscito a recuperarla per intero solo in questi giorni, dopo aver visto il primo episodio mesi fa e poi archiviato nei "Da vedere".
Davvero interessante, divertente, e probabilmente la web-series che meglio di qualunque altra sa sfruttare il mezzo su cui è apparsa.
Impensabile e senza senso se fosse nata (o anche solo riguardarla) su uno strumento diverso dalla finestra Youtube...