Io e il prode Alle ci siamo presentati tutti infreddoliti a Cinecittà Campus per seguire la serata inaugurale di questa nuova edizione dei Castelli Animati.
Dopo una buona mezzoretta nel foyer dove andavano avanti e indietro tizi anonimi, avremmo poi scoperto che erano i protagonisti della serata, gli "ospiti internazionali". A condurre lo show c'erano il direttore artistico Luca Raffaelli, il conduttore per caso Lillo, e un tizio adibito all'adulazione istituzionale dei vari assessori, sindaci, presidenti, ecc...
Si è iniziato con la proiezione di un cortometraggio realizzato da alcuni indios brasiliani studenti di animazione
Playing in the village. Doveva contenere un qualche messaggio di pace e solidarietà, ma nel delirio dei doppi sottotitoli (in inglese e italiano), credo di non averlo colto.
Simpatica è stata poi la sigla della manifestazione, realizzata da Bruno Bozzetto: molto semplice sia nello stile che nell'idea, ovvero due torri stilizzate a simboleggiare dei castelli. Ovvero, dei castelli... animati.
Abbiamo assistito poi alla proiezione degli attesi 4 unici minuti animati di Tex ad opera di Galleppini. Vuoi il fatto che Galep non sia un animatore, vuoi perché l'ha realizzato tutto da solo con una Super8, vuoi perché è un documento provato dal tempo, l'effetto non è stato affatto entusiasmante, ma ha un suo valore come documento, io lo terrei in conservazione.
A proposito di conservazione, fra i tanti progetti promessi dagli enti locali, uno era proprio un archivio italiano dell'animazione, per conservare queste prove d'autore. Speriamo si realizzi, sarà interessante.
Ma veniamo al succo della serata:
- The Pearce sisters, di Luis Cook (Aardman Animation, UK, 2007, 10'), animazione tradizionale con supporto in CG

Vincitore del Cartoon d'Or, l'oscar europeo dell'animazione, questa è una produzione sui generis per la Aardman soprattutto per il tema trattato. La storia infatti sarebbe buona per un Tim Burton, parliamo cioè di bruttezza, di cadaveri, di gusto del macabro. La storia è tratta da un racconto omonimo di Mick Jackson, contenuto in una raccolta di racconti altrettanto macabri, cari al giovane regista di questo corto, Luis Cook, che ci ha anche regalato un backstage del suo corto in cambio della sua assenza alla serata. Backstage in cui abbiamo capito in che tecnica fosse realizzato il film. SEMBRAVA animazione tradizionale, ma in realtà è stato una sorta di rotoscoping su scene realizzate in CGI. A questo indirizzo ci sono alcune immagini del corto, mentre sul sito ufficiale trovate una sorta di trailer. Questo corto è stato la perla della serata. - Rubicon, di Gil Alkabez (Studio Film Bilder, Israele/Germania, 1997, 6'54''), animazione tradizionale

Delirante versione animata del famoso indovinello sulla pecora, il lupo e il cavolo. Con illusioni ottiche e trucchetti di animazione, il povero pastore farà decine di viaggi avanti e indietro prima di riuscire nel suo intento. E anche una volta riuscitoci, i problemi non sono finiti... - DichtVorm: Blauwblauw (Bruised), di Sandy Claes e Daan Wampers (S.O.I.L., Belgio, 2006, 2'06''), pixilation e CGI

- DichtVorm: Met mijn kwantorslag (With my quantum stroke), di Pieter Vanluffelen (S.O.I.L., Belgio, 2006, 1'53''), animazione tradizionale

Un progetto interessante. Questi erano due dei 15 cortometraggi facenti parte della serie DicthVorm (Animated Poetry), ovvero animazioni basate su poesie contemporanee fiamminghe. La tecnica della pixilation con cui è realizzato uno di questi corti è una sorta di stop-motion umano, quello che possiamo vedere ad esempio nella recente pubblicità del tv Sony Bravia (quello con i coniglietti di plastilina. ok, quelli sono in stop motion, ma anche la gente della strada è filmata e montata con la stessa tecnica). - Pene, di Mario Addis (Bb Productions - Fastforward Milano, Italia, 2007, 5'15''), animazione tradizionale

Il rappresentante italiano nel concorso internazionale è Mario Addis con la sua galleria di peni in tutte le salse, piccole clip da trenta secondi dove il pene è rappresentato in varie situazioni della vita, alcune allegoriche, altre reali. Visitare il suo sito per vedere le immagini e qualche clip. - Fetch!, di Nina Paley (Tricky Flicks, Stati Uniti, 2007, 5'), animazione in Flash

Anche questo corto, come Rubicon, gioca sulle illusioni ottiche e sui trucchi dell'animazione per simulare le distanze e la profondità di campo. Un cortometraggio indipendente, che ha generato anche una discussione fra l'autrice e Lillo sulla situazione dei cortometraggi (d'autore e commerciali) oggi... Lillo non era granché competente, però a un certo punto ha difeso i cortometraggi Pixar, e quindi è perdonato. Essendo indipendente, è anche disponibile gratis online. Questo è il link diretto. La particolarità è stata che Nik Phelps (che con la sua band ha creato la colonna sonora di questo corto) era presente e ha suonato dal vivo la sua parte, col clarinetto, durante la proiezione del film. - Requiem, di Leonardo Carrano (Italia, in lavorazione, 10'), animazione sperimentale

Agli italiani piace imitare Fantasia di Walt Disney. L'ha fatto Bozzetto, e adesso lo fa Leonardo Carrano. Al di là della facile analogia, il progetto di Carrano è ambizioso: vuole realizzare delle brevi animazioni ad alto tasso di sperimentalità per ognuno dei 14 movimenti del "Requiem" di Mozart, facendosi aiutare da altri registi e artisti del settore. Alla serata ne sono stati presentati tre, realizzati con Alessandro Pierattini, Silvio Giorcelli e Luca Zoppi. L'immagine è tratta dal Kyrie, realizzato con Pierattini e presentato anche alla Festa del Cinema di Roma nella sezione dedicata ai video sperimentali. Il progetto è in lavorazione e vedrà la luce pubblicato in CD. Insomma, è videoarte... ben lontana dal cinema. - LOVESPORT: Ping Pong, di Grant Orchard (Qoob.tv - Studio Aka, Regno Unito, 2007, 1'43''), animazione in Flash (?)

Questo video fa parte della serie LOVESPORT creata da Grant Orchard e finanziata da Qoob.tv, il sito di social networking di MTV dove un sacco di giovani genii pubblicano video e immagini particolari e innovativi, e se i loro video vengono scelti per essere trasmessi in tv, vengono anche pagati. A questo link potete vedere il video, mentre a quest'altro link trovate tutti i video della serie.
Il resto della serata, per una buona mezzora, è stato dedicato all'ospite d'onore della manifestazione,
David Silverman (regista di
Monsters & co. e
I Simpson - Il film, nonché animatore della prima ora della serie dei Simpson). Dopo un po' di lotta con un Mac che non voleva saperne di far partire un dvd, Silverman ci ha mostrato le prime animazioni dei Simpson, all'epoca del Tracy Ullman Show, raccontandoci aneddoti sulle difficoltà ma anche sul divertimento che hanno avuto nel creare questa serie ormai mitica.
Una bella serata, nonché una bella selezione di cortometraggi (alcuni un po' sperimentali, snob, ma vabè...), condita dalle battute di Lillo nonché dal suo disturbo alla povera interprete, che non so come non gli abbia tirato un microfono in faccia fuggendo fra le lacrime

Il problema poi è stato tornare a casa... avevo sbagliato a leggere l'orario di partenza dell'ultimo bus, e così mi sono ritrovato appiedato. CASO VUOLE che in quei giorni ci sia stato anche lo sciopero duro (e poi dichiarato illeggitimo) dei tassisti. Risultato: sono tornato a casa a piedi... una buona oretta di marcia all'una di notte alla periferia estrema di Roma. Mi sono consolato poi con l'albetto barksiano regalatomi da Alle, che fralaltro è anche una mezza parodia di Arthur Conan Doyle e la cosa non mi è dispiaciuta

A proposito di Alle... integra se ti ricordi qualcos'altro!