[Toru Fujisawa] Great Teacher Onizuka
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Questa serie, molto conosciuta in Italia soprattutto grazie all'anime trasmesso integralmente da MTV, ha delle origini molto insolite: l'autore, Toru Fujisawa, ha appena terminato la serie "Shonan Junai Gumi" ("La banda dell'amore puro di Shonan"), tipico manga shonen, erede del grande Dragon Ball, al quale si ispira soprattutto per la struttura, dove vi sono scontri con avversari sempre più forti, in questo caso il tema sono le bande di teppisti giovanili, sopraffatte dal duo composto da Ryuji Danma e Eikichi Onizuka, protagonisti alla pari della serie.
Dopo un prequel "Bad Company" che si articola in un solo volume autoconclusivo dove si narra il primo incontro tra Ryuji e Onizuka e le loro prime scorribande insieme, Fujisawa si mette al lavoro su un vero e proprio spin-off di Shonan Junai Gumi, visto che sequel non si può definire visto che Ryuji diventa un personaggio marginale e il vero protagonista diventa Onizuka, che a differenza del compagno, che nel manga precedente incarnava gli aspetti più profondi e complessi della crescita, era soprattutto una grandiosa fonte di gag, e a detta di Fujisawa stesso, l'alter-ego dell'autore.
Questo spin-off si dimostra più originale e divertente di SJG, anche se ne ricalca la struttura e l'umorismo piccante (anche se in GTO è più presente che in SJG), tutto parte dal desiderio di Onizuka di diventare un insegnante, anzi, l'insegante più "Great" del Giappone e quindi l'azione si sposta nell'ambiente scolastico, precisamente prima in una scuola pubblica dove Eikichi fa il tirocinio e poi definitivamente all'istituto privato Kissho che sarà la location principale della serie, dove si articolerà la struttura shonen di stampo dragonballiano, dove le sfide non sono più gli scontri con alieni, cyborg e demoni gommosi, nè con bande di teppisti che vogliono primeggiare, bensì il recupero di alunni con problemi gravi, che Onizuka risolve nei modi più originali possibili.
Mentre altre serie shonen, seppur di elevata qualità (come le rivelazione One Piece e Naruto), si focalizzano sempre su scontri fisici pur variando contesto, introducendo quello piratesco o ninja, GTO si focalizza sul confronto del protagonista con ragazzi dalla psicologia complessa, con gravi problemi, dovuti secondo l'autore alla competitiva e spietata società giapponese, rappresentata in toto soprattutto dal vicepreside della scuola di Onizuka uomo di mezz'età cinico e maniaco, che ha portato alunni a traumatiche disillusioni che hanno sconvolto la loro psiche.
Fujisawa denuncia quindi la società giapponese che vuole al primo posto chi è più istruito, chi è più ricco, chi è più arrivista degli altri negando agli altri la possibilità di una qualunque realizzazione personale, proponendo una figura dai forti ideali che riesce a farsi strada nonostante le carenze culturali e il comportamento "poco ortodosso" quale è Onizuka.
Questa componente "drammatica" viene perfettamente bilanciata dall'umorismo paradossale di Fujisawa molto piccante che spesso rende bene l'idea delle contraddizioni di cui è schiava la società borghese giapponese.
In questo caso lo spin-off si dimostra superiore all'opera originaria perchè più originale, più complesso e più divertente che vanta di un buon adattamento animato, anche se "monco" visto che l'anime segue la storia del manga fino a metà e poi propone un finale diverso .
Il protagonista poi è tra i più amabili della storia del fumetto e del manga, strampalato ma dai forti ideali e dalla capacità di risolvere i problemi nei modi più strani possibile, senza contare che ha un eccezionale resistenza e forza fisica, a volte rese con un modo comico-grottesco che fa pensare al Popeye di Segar.
Per la divisione dei volumi propongo quella della nuova collana della Dynit "Big GTO" in 13 volumi.
Volume 1
Il manga inizia mostrandoci che fine ha fatto il duo Oni-Baku nella grande Tokyo e scopriamo che, mentre Ryuji si è realizzato visto che è in attesa di dirigere una piccola officina, Onizuka colleziona solo fallimenti ai numerosi colloqui di lavoro che fa, cercando un lavoro comodo nonostante le sue scarse referenze.
Tutto cambia quando, mentre sbircia le mutandine delle liceali stando seduto sotto una scala mobile, viene scoperta da Erika che lo costringe a offrirgli un pranzo, Eikichi, volendo vantarsi, le fa credere di essere un ricco sceneggiatore televisivo ottenendo un appuntamento. Arrivando sul luogo dell'appuntamento decide di dire alla ragazza la verità, ma scoprendo che sta piangendo, scambia le sue scarpe Nike con una BMW (!), e la porta in un Motel dove le chiede di essere la sua ragazza, ma nel frattempo sopraggiunge il grande amore di Erika che si scopre essere il suo insegnante di mezz'età basso e calvo che si fa perdonare dalla ragazza che subito va via con lui lasciando Onizuka attonito.
Eikichi così, attratto inizialmente dalle avvenenti gals che potrebbe incontrare decide di diventare un insegnante, e dopo aver abbandonato la pettinatura che aveva dai tempi di "Bad Company", che sfoggiava in SJG, comincia la sua avventura da docente, cominciando col tirocinio in una scuola pubblica, dove ottiene i primi risultati positivi, terrorizzando e rabbonendo gli arroganti alunni della sua classe e dando una mano a risolvere i problemi familiari della sua alunna Mizuki.
Dopo aver completato con successo il tirocinio, ignorando di dover fare un esame di ammissione che non riesce a fare per insegnare alle scuole pubbliche , su suggerimento di Ryuji, che scopre che Eikichi vuole insegnare ai ragazzi perchè si sente vicino a loro, tenta di entrare a far parte dell'istituto Kissho, il più prestigioso di Tokyo, ma per difendere Fuyutsuki una ragazza vittima delle molestie di un signore sul pullmann diretto alla scuola, Eikichi si gioca l'ammissione picchiando quello che poi si rivelerà essere il vicepreside che ammetterà solo Fuyutsuki, anche lei candidata al posto.
Difendendo dei teppisti dal vicepreside che li aveva definiti "feccia", Onizuka si fa notare dalla direttrice della scuola, vestita da "signora del chiosco", che assumerà Onizuka a patto che abiti nella scuola, ritenendolo il più adatto a risolvere i numerosi problemi che affliggono la scuola, il primo che risolve è la mancata morte di Yoshikawa, alunno problematico con tendenze suicide.
Il Volume si chiude con la notizia che Onizuka si occuperà della famigerata "Ex Quarta Sezione del Secondo Anno", che rallegra il vicepreside, che non vede l'ora di cacciare Eikichi dalla scuola.
Il primo volume è, per usare un termine marvelliano, una sorta di "le Origini di GTO", assistiamo infatti alla decisione di Onizuka di diventare insegnante, a trovare le sue "vere" motivazioni e all'arrivo del protagonista nella location definitiva del manga, l'istituto Kissho.
CI vengono mostrati già i primi tre "scontri alla shonen", il primo con i ragazzi arroganti della sua classe, che si risolve con Eikichi che terrorizza gli alunni che per paura cominciano a rispettarlo, ma la vicenda di Mizuki lascia intuire come si svilupperanno gli "scontri" del manga: il Great Teacher alle prese con alunni problematici a cui da una mano per cominciare a risolvere i loro problemi e a cui farà trovare il loro equilibrio, esemplare il terzo "caso", quello di Yoshikawa, la cui situazione vedremo in seguito, ma che già comincia a risollevarsi grazie al suo primo amico, che è proprio l'esuberante professore.
L'umorismo è brillante, gag a ripetizione e presenti nei momenti giusti: la gag più divertente, il peto nel cassetto del vicepreside .
Ma siamo solo agli inizi...
Ho seguito GTO al suo passaggio su MTV, ritenendolo una serie piacevole da vedere giusto 1-2 volte, ma non "da avere"; sarà che non mi attirano molto le serie bullistiche (eccezion fatta per lo spassoso Due Come Noi), e anche se GTO non è così intrappolato in questa categoria, non è riuscito ad attirarmi tanto. Saputo della pubblicazione italiana del manga avrei voluto dargli una possibilità (degli anime "carini" do' sempre una possibilità al manga da cui sono tratti, essendo solitamente superiori), ma sfogliandolo non sono riuscito proprio a farmi piacere il tratto, abbastanza grezzo...
Comunque evviva, il Sollazzo sta diventando anche mangofilo, con dei bei topic sostanziosi proprio come piacciono a me ^^ Per il commento al primo volume, mi ha fatto piacere leggere delle "origini" di Onitzuka; ricordo male o nell'anime le sue motivazioni per cui si da' all'insegnamento non sono descritte?
Comunque evviva, il Sollazzo sta diventando anche mangofilo, con dei bei topic sostanziosi proprio come piacciono a me ^^ Per il commento al primo volume, mi ha fatto piacere leggere delle "origini" di Onitzuka; ricordo male o nell'anime le sue motivazioni per cui si da' all'insegnamento non sono descritte?
Cioè? L'anime si interrompe a un volumetto del manga che precede la fine, oppure da un certo punto in poi sviluppa una trama autonoma? (succede spesso con anime che superano la pubblicazione del manga, come Full Metal Alchemist o Excel Saga)LPSO ha scritto:vanta di un buon adattamento animato, anche se "monco" visto che l'anime segue la storia del manga fino a metà e poi propone un finale diverso
Allora, l'anime segue la storia del manga, con qualche aggiunta o variazione fino a metà, il volume 6 della collana Big GTO e il volume 12 della prima edizione.DeborohWalker ha scritto: Cioè? L'anime si interrompe a un volumetto del manga che precede la fine, oppure da un certo punto in poi sviluppa una trama autonoma? (succede spesso con anime che superano la pubblicazione del manga, come Full Metal Alchemist o Excel Saga)
Poi mentre nel manga la storia continua ad articolarsi nell'istituto Kissho (che nella serie tv viene chiamato Seirin, nome di un istituto che esiste davvero), l'anime termina dopo il viaggio a Okinawa, finendo con la partenza di Onizuka per la California nell'ultimo episodio.
Inoltre in Giappone è andato in onda un telefilm live-action in 12 episodi basato su GTO, di cui c'è anche un film e uno special, in cui Onizuka è interpretato da Takashi Sorimachi, che si prende alcune libertà dall'opera originale, tra cui l'omissione del personaggio di Ryuji Danma sostituito da Saejima, l'amico poliziotto.
Anche di Shonan Junai Gumi è stata fatta una trasposizione animata in 5 episodi e un film live-action per il mercato dell'home video, tutto questo materiale non è arrivato in Italia, anche se si spera che possa arrivare, oltre alle altre opere di Toru Fujisawa (le due serie "Rose Hip" e i numerosi volumi autoconclusivi).
Ai tempi, guardai tutto l'anime e lessi tutto il manga, ed entrambi mi piacquero abbastanza. Forse più l'anime, perchè più immediato, anche se "monco". Personalmente non amai particolarmente l'edizione italiana del manga, strapiena di note confusionarie piazzate qua e là tra le vignette quando potevano esser messe in pagine a parte alla fine del volume, e la distribuzione assai confusionaria, con ritardi ed errori vari (vedi il fatto delle sovraccopertine, ad esempio!).
Alla fine dei conti, "Gto" non è che un "Caro maestro" in una salsa un pò più originale, ma merita di essere letto anche solo per il carisma del protagonista, per le sue assurde e citazionistiche trovate (Una su tutte il trittico di cosplay Doraemon-Kenshiro-Mirko di "Kiss me Licia" che si trova in uno dei primi volumi!) e per lo spaccato realistico e anche un pò desolante che riesce ad offrire del Giappone odierno, tra professori maniaci, gals, otaku, ragazzine genialoidi nate in provetta, studentesse che intrattengono rapporti con gli insegnanti e che maltrattano i propri coetanei solo perchè hanno le spalle coperte dai genitori facenti parti della PTA (Parent - Teacher Association, i rappresentanti dei genitori, in sostanza).
Tra i difetti, invece, annovero uno stile di disegno non proprio eclatante (che rende bruttini i personaggi maschili e abbastanza simili l'uno all'altro quelli femminili) e una certa ripetività delle situazioni (La gag della Cresta, ad esempio, o il mancato licenziamento di Onizuka, che è stato sfruttato un sacco di volte nel corso della serie).
Tra gli episodi che ho apprezzato di più, una menzione speciale va alla parentesi della gita scolastica, con i bizzarri interventi di Onizuka votati a far ammettere alla figlia della presidentessa della PTA che era innamorata del compagno otaku da lei sempre schifato e deriso. La mia anima di romanticone d'altri tempi ha gradito, e avrebbe anche voluto vedere qualcosa di più tra Onizuka e la professoressa Fuyutsuki. Ma ci siam dovuti accontentare...
Ritengo che comunque sia una serie che va da sè, e, almeno personalmente, non mi ha spinto ad acquistare i predecessori "Bad Company" e "Shonan Junai Gumi".
Alla fine dei conti, "Gto" non è che un "Caro maestro" in una salsa un pò più originale, ma merita di essere letto anche solo per il carisma del protagonista, per le sue assurde e citazionistiche trovate (Una su tutte il trittico di cosplay Doraemon-Kenshiro-Mirko di "Kiss me Licia" che si trova in uno dei primi volumi!) e per lo spaccato realistico e anche un pò desolante che riesce ad offrire del Giappone odierno, tra professori maniaci, gals, otaku, ragazzine genialoidi nate in provetta, studentesse che intrattengono rapporti con gli insegnanti e che maltrattano i propri coetanei solo perchè hanno le spalle coperte dai genitori facenti parti della PTA (Parent - Teacher Association, i rappresentanti dei genitori, in sostanza).
Tra i difetti, invece, annovero uno stile di disegno non proprio eclatante (che rende bruttini i personaggi maschili e abbastanza simili l'uno all'altro quelli femminili) e una certa ripetività delle situazioni (La gag della Cresta, ad esempio, o il mancato licenziamento di Onizuka, che è stato sfruttato un sacco di volte nel corso della serie).
Tra gli episodi che ho apprezzato di più, una menzione speciale va alla parentesi della gita scolastica, con i bizzarri interventi di Onizuka votati a far ammettere alla figlia della presidentessa della PTA che era innamorata del compagno otaku da lei sempre schifato e deriso. La mia anima di romanticone d'altri tempi ha gradito, e avrebbe anche voluto vedere qualcosa di più tra Onizuka e la professoressa Fuyutsuki. Ma ci siam dovuti accontentare...
Ritengo che comunque sia una serie che va da sè, e, almeno personalmente, non mi ha spinto ad acquistare i predecessori "Bad Company" e "Shonan Junai Gumi".
Anch'io ricordo che nel pilot dell'anime, pur essendo una puntatona doppia (o magari erano semplicemente le prime due e Mtv le ha mandate di fila! Onestamente non mi sono curato di indagare in proposito. Lpso, puoi svelarmi l'arcano?), la decisione di Onizuka di diventare professore era trattata in maniera molto più rapida e meno dettagliata rispetto al manga.ricordo male o nell'anime le sue motivazioni per cui si da' all'insegnamento non sono descritte?
Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
Diciamo che nel manga è più preciso, ma l'anime rende bene l'idea: la centralità della decisione di Onizuka risiede nell'esperienza avuta con l'alunna Mizuki (che nell'anime è famosa per il "profezzoreee"), prima infatti sembra mosso da poco nobili propositi, ma vedendo i problemi della ragazza e aiutandola, decide di dedicarsi alla scuola proprio per dedicarsi ai ragazzi, spiegando le sue vere intenzioni nel manga nel dialogo con Ryuji dopo il tirocinio, in cui fa notare all'amico che "non è tanto diverso da quei ragazzi".Mike Haggar ha scritto:
Anch'io ricordo che nel pilot dell'anime, pur essendo una puntatona doppia (o magari erano semplicemente le prime due e Mtv le ha mandate di fila! Onestamente non mi sono curato di indagare in proposito. Lpso, puoi svelarmi l'arcano?), la decisione di Onizuka di diventare professore era trattata in maniera molto più rapida e meno dettagliata rispetto al manga.
Stay tuned per la recensione del volume 2!
Io ho visto solo l'anime.
Una delle serie più belle che ho visto, non dico altro.
Una delle serie più belle che ho visto, non dico altro.