[Toru Fujisawa] Great Teacher Onizuka

Da Miyazaki a Taniguchi, passando per Toriyama, Otomo ed Oda. Una cartella con gli occhi sbrilluccicosi nella quale incontrare ninja, guerrieri, paladine della giustizia e strambi pirati.
  • Ho seguito GTO al suo passaggio su MTV, ritenendolo una serie piacevole da vedere giusto 1-2 volte, ma non "da avere"; sarà che non mi attirano molto le serie bullistiche (eccezion fatta per lo spassoso Due Come Noi), e anche se GTO non è così intrappolato in questa categoria, non è riuscito ad attirarmi tanto. Saputo della pubblicazione italiana del manga avrei voluto dargli una possibilità (degli anime "carini" do' sempre una possibilità al manga da cui sono tratti, essendo solitamente superiori), ma sfogliandolo non sono riuscito proprio a farmi piacere il tratto, abbastanza grezzo...

    Comunque evviva, il Sollazzo sta diventando anche mangofilo, con dei bei topic sostanziosi proprio come piacciono a me ^^ Per il commento al primo volume, mi ha fatto piacere leggere delle "origini" di Onitzuka; ricordo male o nell'anime le sue motivazioni per cui si da' all'insegnamento non sono descritte?
    LPSO ha scritto:vanta di un buon adattamento animato, anche se "monco" visto che l'anime segue la storia del manga fino a metà e poi propone un finale diverso
    Cioè? L'anime si interrompe a un volumetto del manga che precede la fine, oppure da un certo punto in poi sviluppa una trama autonoma? (succede spesso con anime che superano la pubblicazione del manga, come Full Metal Alchemist o Excel Saga)
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  • DeborohWalker ha scritto: Cioè? L'anime si interrompe a un volumetto del manga che precede la fine, oppure da un certo punto in poi sviluppa una trama autonoma? (succede spesso con anime che superano la pubblicazione del manga, come Full Metal Alchemist o Excel Saga)
    Allora, l'anime segue la storia del manga, con qualche aggiunta o variazione fino a metà, il volume 6 della collana Big GTO e il volume 12 della prima edizione.
    Poi mentre nel manga la storia continua ad articolarsi nell'istituto Kissho (che nella serie tv viene chiamato Seirin, nome di un istituto che esiste davvero), l'anime termina dopo il viaggio a Okinawa, finendo con la partenza di Onizuka per la California nell'ultimo episodio.


    Inoltre in Giappone è andato in onda un telefilm live-action in 12 episodi basato su GTO, di cui c'è anche un film e uno special, in cui Onizuka è interpretato da Takashi Sorimachi, che si prende alcune libertà dall'opera originale, tra cui l'omissione del personaggio di Ryuji Danma sostituito da Saejima, l'amico poliziotto.

    Anche di Shonan Junai Gumi è stata fatta una trasposizione animata in 5 episodi e un film live-action per il mercato dell'home video, tutto questo materiale non è arrivato in Italia, anche se si spera che possa arrivare, oltre alle altre opere di Toru Fujisawa (le due serie "Rose Hip" e i numerosi volumi autoconclusivi).
  • Ai tempi, guardai tutto l'anime e lessi tutto il manga, ed entrambi mi piacquero abbastanza. Forse più l'anime, perchè più immediato, anche se "monco". Personalmente non amai particolarmente l'edizione italiana del manga, strapiena di note confusionarie piazzate qua e là tra le vignette quando potevano esser messe in pagine a parte alla fine del volume, e la distribuzione assai confusionaria, con ritardi ed errori vari (vedi il fatto delle sovraccopertine, ad esempio!).

    Alla fine dei conti, "Gto" non è che un "Caro maestro" in una salsa un pò più originale, ma merita di essere letto anche solo per il carisma del protagonista, per le sue assurde e citazionistiche trovate (Una su tutte il trittico di cosplay Doraemon-Kenshiro-Mirko di "Kiss me Licia" che si trova in uno dei primi volumi!) e per lo spaccato realistico e anche un pò desolante che riesce ad offrire del Giappone odierno, tra professori maniaci, gals, otaku, ragazzine genialoidi nate in provetta, studentesse che intrattengono rapporti con gli insegnanti e che maltrattano i propri coetanei solo perchè hanno le spalle coperte dai genitori facenti parti della PTA (Parent - Teacher Association, i rappresentanti dei genitori, in sostanza).
    Tra i difetti, invece, annovero uno stile di disegno non proprio eclatante (che rende bruttini i personaggi maschili e abbastanza simili l'uno all'altro quelli femminili) e una certa ripetività delle situazioni (La gag della Cresta, ad esempio, o il mancato licenziamento di Onizuka, che è stato sfruttato un sacco di volte nel corso della serie).

    Tra gli episodi che ho apprezzato di più, una menzione speciale va alla parentesi della gita scolastica, con i bizzarri interventi di Onizuka votati a far ammettere alla figlia della presidentessa della PTA che era innamorata del compagno otaku da lei sempre schifato e deriso. La mia anima di romanticone d'altri tempi ha gradito, e avrebbe anche voluto vedere qualcosa di più tra Onizuka e la professoressa Fuyutsuki. Ma ci siam dovuti accontentare...

    Ritengo che comunque sia una serie che va da sè, e, almeno personalmente, non mi ha spinto ad acquistare i predecessori "Bad Company" e "Shonan Junai Gumi".
    ricordo male o nell'anime le sue motivazioni per cui si da' all'insegnamento non sono descritte?
    Anch'io ricordo che nel pilot dell'anime, pur essendo una puntatona doppia (o magari erano semplicemente le prime due e Mtv le ha mandate di fila! Onestamente non mi sono curato di indagare in proposito. Lpso, puoi svelarmi l'arcano?), la decisione di Onizuka di diventare professore era trattata in maniera molto più rapida e meno dettagliata rispetto al manga.
    Perchè pirati si nasce, e all'arrembaggio si va, con la bandiera che sventola, per dire "siamo qua!".
  • Mike Haggar ha scritto:
    Anch'io ricordo che nel pilot dell'anime, pur essendo una puntatona doppia (o magari erano semplicemente le prime due e Mtv le ha mandate di fila! Onestamente non mi sono curato di indagare in proposito. Lpso, puoi svelarmi l'arcano?), la decisione di Onizuka di diventare professore era trattata in maniera molto più rapida e meno dettagliata rispetto al manga.
    Diciamo che nel manga è più preciso, ma l'anime rende bene l'idea: la centralità della decisione di Onizuka risiede nell'esperienza avuta con l'alunna Mizuki (che nell'anime è famosa per il "profezzoreee"), prima infatti sembra mosso da poco nobili propositi, ma vedendo i problemi della ragazza e aiutandola, decide di dedicarsi alla scuola proprio per dedicarsi ai ragazzi, spiegando le sue vere intenzioni nel manga nel dialogo con Ryuji dopo il tirocinio, in cui fa notare all'amico che "non è tanto diverso da quei ragazzi".

    Stay tuned per la recensione del volume 2! ;)
  • Io ho visto solo l'anime.
    Una delle serie più belle che ho visto, non dico altro.
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