[PIXAR #10] Up

Lo studio fondato da John Lasseter che ha inventato la CGI, traendo arte dai poligoni e rivoluzionando lo scenario moderno. E da quando è entrata a far parte della famiglia Disney i benefici influssi si sono diffusi ovunque, portando la Disney verso una rinascita!
  • - Spoiler dettagliato dell'inizio del film, via Ain't it cool News, 8 aprile 2008:
    [spoiler]Up è diretto da Pete Docter e Bob Peterson e segue la vita di un presunto avventuriero, Carl Fredricksen, un uomo di 78 anni con la voce di Ed Asner, ed è un arzillo vecchietto che cammina su un sostegno come ne vedreste in una casa di cura, a quattro piedi i quali terminano in 4 palle da tennis.
    Pete Docter l'ha chiamato una "storia sull'arrivo della vecchiaia".
    Il film inizia con Carl da bambino, negli anni '30. Ci hanno mostrato l'inizio del film a livello di storyboard animato. Carl è un bambino timido che fa amicizia con una adorabile peste di nome Ellie. Lei è fissata con un esploratore, il suo eroe, e vuole seguirlo nei suoi viaggi avventurosi. Lei vuole mostrare qualcosa a Carl, ma prima gli fa fare giurin giurella. Lui giura, e lei gli mostra il suo libro di avventure. Un quaderno contenente ritagli e foto del suo eroe, un esploratore di nome Muntz. Lei gli diche che quando diventerà grande vuole andare dovunque Muntz si avventuri. Precisamente vuole andare in Sud America ("E' come l'America, però a sud", gli spiega lei, con nonchalance). Sul quaderno ha disegni di cascate e dice che è li che vuole vivere, un giorno. E' un posto chiamato Paradise Falls (Cascate del Paradiso, ndt). Il resto delle pagine è vuoto, dice che vuole conservarle per scriverci le avventure che vivrà lei... l'unico problema è che non sa come arrivarci. Carl ha un palloncino nella sua stanza, e lei gli dice: "Ho trovato! Puoi portarci in un attimo! Giura che lo farai!" e lo fa giurare. "Bene, hai promesso. Ogni promessa è debito!"... Carl ha gli occhi spalancati, ovviamente cotto di quella bambina, innamorato del suo spirito e del suo entusiasmo, riesce a malapena a parlare.
    Dopodiché c'è un montaggio, senza dialoghi, solo musica. Ellie e Carl si sposano. Sono felici insieme. Carl vende palloncini, e costruiscono la loro casa.
    Gli anni passano. Sono ancora giovani e esaltati. Innamorati. Fanno picnic, guardano le nuvole e indovinano le forme. A un tratto Carl ne indica una, ha la forma di... un neonato. Carl ride.
    Poi li vediamo nell'ufficio di un dottore. E' una stanza scura e grigia. Ellie si copre la faccia con le mani, piangendo, mentre il dottore fa "no" scuotendo la testa.
    Ellie è seduta nel suo giardino. E' triste. Carl arriva e cerca di tirarla su, le porta il suo vecchio libro di avventure, e lei ritrova il sorriso.
    Allora prendono un barattolo e ci scrivono sopra "Paradise Falls", e cominciano a metterci soldi. La pila di soldi cresce ma accade una serie di eventi. Le gomme della macchina scoppiano, i soldi nel barattolo diminuiscono. Tornano a mettere soldi nel barattolo, ma poi si vede Carl con una gamba ingessata, i soldi diminuiscono. Il tetto della casa vola via durante una tempesta, i soldi diminuiscono. E così via.
    Adesso sono un po' più anziani. Il barattolo per Paradise Falls è vuoto, dimenticato. Carl guarda amorevolmente sua moglie che fa le pulizie. Lei è felice, ma si capisce che Carl è triste perché non ha mantenuto la sua promessa. Guarda il disegno delle cascate che c'era nel quaderno delle avventure, e fa un sogno, immaginando di viaggiare verso Paradise Falls.
    Ha due bigletti per il Sudamerica. Li nasconde nella cesta del cibo e porta Ellie a fare un picnic. Vuole farlo sulla cima della collina, ma lei non ce la fa e si accascia a metà strada. Lui corre da lei.
    Ora siamo in un ospedale. Lui è tristissimo. Lei gli porge il quaderno delle avventure e lo fa giurare. Lui giura.
    Ora vediamo Carl, col vestito nero. Circondato da centinaia di palloncini... se ricordo bene, su tutti i palloncini c'è scritto il nome di lei.
    Questa sequenza era già commovente così, in forma di storyboard.

    Passano un po' di anni. La sua casa è minacciata dalle nuove costruzioni. Così lui lega migliaia e migliaia di palloncini al tetto, con l'intenzione di alzarsi in volo e partire verso il Sudamerica, portando Ellie, il suo spirito, a Paradise Falls.
    Ma qualcosa intralcia i suoi piani: un bambino cicciottello di nome Russel, asiatico, un boy scout che sta cercando una buona azione per la sua ultima medaglia di merito, quella per l'assistenza agli anziani. Così Carl se lo porta in Sudamerica, ma prima che raggiungano la loro destinazione, hanno uno scontro e cadono dalla casa. La casa inizia ad andare alla deriva, ma riescono ad afferrare un tubo da giardino che pende dalla casa, e la trattengono prima che se ne voli via. Ora che l'hanno afferrata però nessuno dei due riesce a risalirci, ma non vogliono lasciarla, e così se la legano al corpo e attraversano le giungle sudamericane trascinandosi dietro la casa come se fosse un palloncino.
    Ci hanno mostrato un test, con delle scenografie temporanee e i modelli dei personaggi, e sembrava molto divertente. Carl è basso e quadrato, col suo appoggio a quattro piedi/palle-da-tennis. Russell sbuffa, è stanco. Carl gli dice di stare zitto e Russell si lamenta e si dimena ma, essendo legato alla casa, non può fare altro che galleggiare su e giù. Poi vede un insetto per terra e si eccita. Si stacca dalla casa e lo rincorre. Carl si gira e vede che è l'unico legato alla casa. Chiama il ragazzino ma questo non gli risponde, mentre lui lentamente si alza finché finisce fuori dall'immagine. Un uccello gli gracchia contro e lui mugugna. Non vediamo più lui, ma vediamo il suo appoggio cadere nella foresta.[/spoiler]

    - Ricerche effettuate dagli autori in nuova Zelanda, sui monti Tapius.

    - Anticipazioni dal Comic-Con di San Diego, via /Film, 26 luglio 2008:
    [spoiler]# La clip mostrata è una sequenza intera del film, dalla lavorazione non ancora terminata: Carl Fredricksen è un anziano signore di 78 anni che ha conosciuto sua moglie, Ellie, da bambino. All'epoca Ellie desiderava tanto viaggiare e visitare un posto chiamato Paradise Falls, in Venezuela. Il piccolo Carl Fredricksen le promette che se lo sposa lui la porterà lì. Ma come spesso accade le difficoltà della vita hanno la meglio. E così ora Carl Fredricksen è solo e uno stuolo di infermieri vuole portarlo in una casa di cura, per lasciar così demolire la sua casa e fare spazio alle nuove costruzioni. Quando sembra che Carl abbia finalmente accettato di andare nello spizio, con un coup-de-théâtre si chiude in casa. Dopo qualche istante cominciano a uscire centinaia di palloncini dal comignolo e... la casa prende il volo. Dalla veranda Carl saluta gli infermieri con un "Addio ragazzi!", e mentre vola suscita la sorpresa di una ragazzina che lo guarda dalla finestra di un appartamento ai piani alti di un palazzo, e di un operaio intento a pulire i vetri. Tutto contento Carl rientra in casa, prepara delle vele per poter guidare il volo della sua magione volante, prende una foto della moglie e la bacia. D'un tratto... qualcuno bussa alla porta! E la clip finisce.
    # Quello che sta bussando è Russell, un piccolo boyscout che deve guadagnare la sua ultima medaglia (quella per l'assistenza agli anziani). Insieme faranno questo viaggio in Venezuela.
    # Dalle immagini mostrate e dalla trama il film sembra essere molto diverso dai soliti Pixar e molto simile invece ai soliti film di Hayao Miyazaki (il geniale animatore/regista giapponese autore di La città incantata, Il castello errante di Howl e tanti altri film precedenti che in Italia invece arriveranno da settembre di quest'anno, con Il mio vicino Totoro). Pete Docter ha dichiarato che sicuramente Miyazaki è un ispirazione per lui e tutti quelli che lavorano alla Pixar (Docter ha lavorato all'adattamento in inglese de Il castello errante di Howl, e John Lasseter è stato produttore esecutivo degli ultimi film di Miyazaki).[/spoiler]
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Piccolo appunto che non ha trovato spazio nei post precedenti:
    il VERO teaser trailer di Up dovrebbe esordire nel DVD di WALL•E in uscita a ottobre/novembre. POI, magari, uscirà sul grande schermo con Beverly Hills Chihuahua (mon dieu...) o con Bolt.
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    :solly:
  • Un film d'animazione sulla vecchiaia e sui sogni infranti? Ma veramente? Ma sul serio? Ed è qui che godooooo!!! :P
    Potrete ingannare tutti per un pò.
    Potrete ingannare qualcuno per sempre.
    Ma non potrete ingannare tutti per sempre.
  • Mentre ero in waganza, Badtaste.it ha fatto uno scoop internazionale, talmente internazionale che la Disney l'ha purgato :P Ma grazie ai potenti mezzi del Sollazzo possiamo ancora usufruire di questo scoop: una nuova immagine pubblicitaria di Up!
    Immagine
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • PARE che il teaser di Up stia già facendo il giro delle compagnie di doppiaggio di tutto il mondo per essere pronto per la proiezione con Bolt - Un eroe a quattro zampe (il 28 novembre da noi), e stessa sorte stia seguendo il già visto teaser di The Princess and the Frog.

    Chissà se anche da noi qualcuno sta doppiando il teaser di Up... dovremmo chiedere a Sant'Antonio Genna :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Quindi, si può presumibilmente pensare che tra non molto faccia la sua comparsa su YouTube o simili... :ops:
  • no non credo. Arriverà forse qualche giorno prima, quando uscirà il dvd di WALL-E.
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    :solly:
  • La prima locandina! (con niente di nuovo disegnato sopra...). In due versioni, una con scritto "2009" l'altra con "MAY 29"...

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    :solly:
  • Ladies and gentlemen... il teaser trailer di Up!
    [youtubehd]y5kPtnRoqKM[/youtubehd]
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    :solly:
  • Ok, Mr.Fredrickson è stupendo :D

    Come avevo già detto, la scena della casa che prende il volo trainata dai palloncini fa molto Barone di Munchausen, e non mi dispiacerebbe se ci fossero altre trovate surreali come questa.
    Quando poi spiega le vele della casa mi ha ricordato il corto dei Monty Phyton con i vecchi impiegati che vanno all'arrembaggio, come veri e propri pirati.
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  • Wow, stupendo il collegamento tra i vari film e l'effetto dei palloncini che s'innalzano è spettacolare.
    -Please, let me in.
    -... No.

    Lol, il tipico vecchietto scorbutico. :asd:
    Una rarità etnica in technicolor

    Immagine
  • io mi ero immaginato l'esatto opposto: il vecchietto tenerone e il ragazzino scorbutico. E invece... direi che è molto meglio così, anche se questo contribuirà a far uscire molte più lacrime quando si scoprirà che anche il vecchietto ha motivo di essere un tenerone...

    [e non sono tollerate battute sui Teneroni Casa Modena..]
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Capolavoro.
    "L'umanità deve porre fine allo spoiler, o lo spoiler porrà fine all'umanità."

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  • Riflessione che mi era balenata in testa dopo gli ultimi trailer PIXAR, ma questo è la conferma: non vedete anche voi una sfiducia di fondo in sè stessa, da parte della casa di produzione?
    Insomma, in ogni loro trailer continuano a mettere "dagli autori di Toy Story, Bug's Life, Nemo, ecc. ecc." e di questo passo i trailer diveneteranno lunghi 10 minuti solo per riassumere i film fatti. Ormai la PIXAR è PIXAR, può permettersi di mettere il proprio logo e la gente sa già cos'ha fatto, non credete?
    Nei trailer dei film di Spielberg c'è scritto "Di Steven Spielberg", non "Dal regista di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, E.T., Indiana Jones, Jurassic Park, Schlinder's List, ecc.".
    Pensate che la gente abbia ancora bisogno del riassunto dei capitoli precedenti per evitare la confusione con la Dreamworks?
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  • Sì, male non fa. E poi questi montaggi sono esalto.
  • Sì, ma ormai sono la regola.
    Può funzionare, ad esempio con la Disney, per un film come Enchanted che "gioca" con i vecchi film, ma pensa se la Disney, anche per Bolt, mettesse un montaggio di 1 minuto con tutte le opere fatte finora...
    Il trailer ha la scopo di promuovere un film, e come ogni pubblicitario ben sa, il tempo è denaro; quel tempo utilizzato (diciamo pure "speso", perchè ad ogni messa in onda costa un sacco di soldi) si potrebbe utilizzare per mostrare qualcosa in più del film, invece che riepilogare qualcosa che comunque è riassunto, ormai anche per i non-nerd, nel logo PIXAR.
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  • Io parlo da filologo nerd archivista, ma 1) non sono del tutto convinto che il popolo bue sappia cosa è Pixar, cosa è Disney e cosa è Dreamworks, mi imbatto in certi strafalcioni anche tra nerd che mi viene da impiccarmi. 2) consolidare una tradizione, un elenco, una lista è prestigioso, fidelizza il pubblico e valorizza il marchio. Magari la Disney creasse un montaggio velocissimo con tutti i suoi Classici prima di un trailer, cambierebbero molte cose.
  • Bellissimo, per il momento mi convince.

    E concordo con Grrodon sulla rassegna dei film, non è vero che basta dire "PIXAR" e tutti sanno cosa sia. E poi la rassegna è carina, non è un mero elenco ma una composizione ben fatta.
    Lorenzo Breda
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    If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
    Hobbes, Calvin&Hobbes

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  • La sola idea della casa trascinata in cielo da una miriade di palloncini colorati mi ha messo di ottimo umore... ottimo anche il montaggio iniziale con i lavori pixar. Però: il babyscout mi ricorda il criceto di bolt...
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