[Arto Paasilinna] L'Anno della Lepre

Qui è dove si parla di storie, di storie che parlano di cose che magari non sono successe davvero ma che potrebbero anche o che sono successe tanto tempo fa. Quel che è certo è che spesso ci toccano più di quanto non facciano le storie vere di cui siamo testimoni tutti i giorni.
  • Non è giusto. Se tu te n'esci con questo libro dicendo che è migliore di Into the wild praticamente mi stai obbligando a comprarlo, non sei onesto.
    Ecco, l'ho già ordinato, sei contento? :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Forse mi sono espresso male: non è migliore, è diverso negli intenti e nello stile.
    In ogni caso hai fatto benissimo ad ordinarlo: poi fammi sapere se hai gradito o se ti devo 11 euro :P
  • no figurati... non mi sono fatto rimborsare da una che m'ha consigliato 1000 pesantissime pagine di Stephen King... :P
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • è arrivato!
    mamma che edizione pessima, comunque... 11 euro per un libro di vent'anni fa, di 200 (strette) pagine. Ma poi ci vuole un divaricatore per tenerlo aperto...
    adesso devo leggerlo, se John Carter me lo permette...
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Finalmente l'ho finito.
    E' stato meno emozionante di quanto credessi. Lo stile dell'autore, secondo quanto si dice anche nell'introduzione, è sempre stato umoristico. Questo in un certo senso rende l'esperienza vissuta da Vatanen molto più comune e normale di quanto non sia realmente. Quando all'inizio si racconta della moglie e dell'amico incazzati neri i due sembrano delle macchiette. Anche la descrizione di Vatanen proprio nell'incipit del libro non ti fa innamorare del personaggio. In fondo Vatanen è stronzo e apatico quanto il suo collega. Almeno finché non incontrano la lepre...
    Il resto del viaggio è sicuramente divertente, ma anche vario e interessante. Verso il finale cominciano dei salti temporali un po' vertiginosi... una scelta sicuramente lecita, ma fa perdere la concentrazione.
    La cosa che mi è piaciuta di più di questa storia è la caccia all'orso finale (che un po' ricorda l'ostinazione di Supertramp con l'alce... in quel caso finì male però), e tutto il seguito con i soldati russi e l'elenco dei reati commessi durante questo suo viaggio (brano che metterò nell'antologia del mio sito, onore riservato a pochi :P [fra cui Bruno Enna, Baglioni, e Rensel :P]).
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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