E finalmente è giunto anche da noi. Lo ha fatto quest'estate, portandosi dietro il clamore derivato dalla lunga promozione, dal fatto che il gioco fosse in vendita da parecchio nel resto del mondo, dall'immensa qualità e completezza, e ovviamente dall'immensità di dati contenuti che hanno reso un buon numero di Wii incapaci di leggerlo e da mandare quindi in riparazione. E fortuna che la Nintendo si è offerta di correggere rapidamente l'errorino in via del tutto gratuita, sennò le proteste sarebbero state piuttosto violente (e il sottoscritto lo sa bene, visto che è stato fra quelli che hanno vissuto in prima persona il disagio).
Ma poi scatta il perdono nel momento in cui si ha modo di vedere con i propri occhi le meraviglie offerte dal gioco, che mai come in questa terza edizione può vantare l'appellativo di Enciclopedia Nintendo Definitiva. Il punto è che questo lo si diceva già dai tempi di
Super Smash Bros Melee per Game Cube, così pieno di personaggi, trofei, modalità e segreti da rendere inimmaginabile poter fare di più. E l'immenso merito di
Brawl è proprio questo: essere riuscito a fare di più e di meglio, estendendo una formula che si credeva fosse già al suo massimo, andando oltre i limiti dell'immaginazione e della stessa capienza dei dischetti di gioco.
Il gioco è stato ancora una volta sviluppato dal papà della serie Masashiro Sakurai, ma non all'interno di Hal Laboratory, la second party Nintendo che aveva creato i primi due capitoli, bensì con l'ausilio della sua personale casa di sviluppo, la Sora ltd. di cui questo
Brawl può essere considerato il primo titolo. La struttura interna è rimasta invariata, è solo stata ampliata. Si tratta sempre di un picchiaduro particolarissimo dove anziché far calare la barra di energia dell'avversario, occorrerà riempirlo di botte fino a far aumentare la sua percentuale di danno, per poi scagliarlo fuori dalla schermata di gioco, una volta raggiunta la soglia critica. Ovviamente il tutto utilizzando i personaggi più svariati tratti dalla tradizione Nintendo, facendoli combattere negli scenari ispirati ai loro giochi e ovviamente al ritmo dei brani costituenti le loro colonne sonore. Ed ecco che ancora una volta al rozzo piacere del picchiaduro si addiziona quello più ricercatamente nerd di riuscire a cogliere ogni minima citazione, la provenienza di ogni personaggio, o brano musicale. E va detto che è stato fatto un lavoro veramente fenomenale per riuscire a comprendere il maggior numero di brand, omaggiando pure i più sconosciuti. Nulla è cambiato neanche nel sistema di controllo, che non fa il minimo uso delle particolarità del Wiimote, pur offrendo una vasta scelta fra i vari sistemi di combattimento che prevedono il Wiimote orizzontale, il Wiimote + il Nunchaku, il controller tradizionale, e ovviamente quello suggerito dal gioco stesso, il controller del Game Cube, ideale per replicare alla perfezione l'esperienza di
Melee, di cui questo gioco vuole essere un ingigantimento. Alle meccaniche base del gioco, qui si addiziona la sfera smash che compare casualmente nello schermo pronta a far sferrare a chi se la aggiudicherà un colpo particolarissimo, diverso per ogni personaggio, ed è stato inoltre implementato il concetto di assistente, ampliando il ruolo che avevano avuto le sfere Pokemon nel precedente titolo: oltre ad essere ancora presenti aggornate ovviamente alla quarta generazione, sono state affiancate ad una serie di personaggi Nintendo vecchi e nuovi come Waluigi, Tingle o il cagnolino di Nintendogs pronti ad intervenire in vantaggio o ai danni di questo o quel giocatore.
Ovviamente molti tra i 35 personaggi giocabili vengono dritti dritti da
Melee, visto che sarebbe ovviamente stato impensabile uno Smash senza Mario, Link, e Samus. Gli ultimi due tuttavia, hanno subito alcune mutazioni: Samus infatti adesso ha la possibilità di trasformarsi in Zero Suit Samus, perdendo i pezzi della propria armatura in base al suo personale colpo speciale Smash. Link, invece, come anche Zelda e Ganondorf sono stati graficamente aggiornati ai modelli visti in
Twilight Princess, anche se si è stranamente scelto di mantenere pure in questa incarnazione di Zelda la trasformazione in Sheik, e si è deciso di rallentare parecchio Ganondorf che ora rasenta l'ingiocabilità. Una new entry a tema è [spoiler]Toon Link, ispirato alla versione in toon shading di
The Wind Waker e
Phantom Hourglass, che dispone anche di uno scenario personale davvero meraviglioso[/spoiler]. Altri personaggi completamente nuovi sono inoltre Wario, assente ingiustificato dalla scorsa edizione, Diddy Kong, l'Allenatore Pokemon con le sue tre forme di combattimento, Pit di
Kid Icarus, Ike di
Fire Emblem, per non parlare di Metaknight e Kind Dedede, provenienti dritti dritti dall'universo di Kirby, e di Lucas, protagonista di
Mother 3. Tra i personaggi segreti da sbloccare in un secondo momento figurano alcune vecchie conoscenze e altre new entry come [spoiler]Wolf, il rivale di Fox, o R.O.B. il robottino venduto col Nes che era già stato ripescato in occasione di
Mario kart DS e persino, per la primissima volta su questi schermi, due personaggi third party, considerati ospiti speciali: Solid Snake di
Metal Gear della Konami e Sonic, che un tempo era il rivale di Mario ma che adesso sembrerebbe averci fatto amicizia, costretto dalle circostanze[/spoiler]. Non dispiace per niente l'eliminazione di Pichu, disturba un po' la dipartita di Dr. Mario mentre rammarica moltissimo la sparizione di Mewtwo, rimpiazzato però prontamente da [spoiler]Lucario[/spoiler]. C'è però un personaggio il cui inserimento è assolutamente meritato e azzeccato, ed è Olimar di
Pikmin, appartenente ad un brand Miyamotiano che avrebbe potuto diventare la terza grande serie Nintendo e invece è stata ingiustamente poco considerata.
Per quanto riguarda gli scenari c'è da slogarsi la mascella, data la quantità e la varietà. Sin da subito sono presenti alcune chicche per appassionati come la bellissima Delfinia di
Super Mario Sunshine, o il Ponte di Oldin di
Twilight Princess per non parlare del pianeta di
Pikmin, del circuito di
Mario Kart e del palazzo di
Luigi's Mansion, mentre tra quelli segreti sono fantastici [spoiler]75m ispirato al primissimo livello di
Donkey Kong , la nave pirata di
The Wind Waker e la Vetta Lancia di
Pokemon Diamante e Perla con tanto di Dialga, Palkia e Cresselia pronti ad interferire nella lotta[/spoiler]. Ottima la presenza di uno scenario per
Animal Crossing, brand rimasto privo di rappresentanza tra i lottatori, lo Smash Village che il sabato sera ospita i concerti di Totakeke, originale quello di
Wario Ware in cui ci si ritroverà a fare i giochetti mentre si lotta, mentre assolutamente fuori di testa è la scelta di inserire [spoiler]Elektroplancton[/spoiler] e la Pictochat del Nintendo Ds. E' inoltre disponibile una selezione dei migliori scenari provenienti da Melee.
Le modalità di gioco sono le stesse della vecchia versione, con l'aggiunta di moltissime cose nuove: c'è infatti la solita sfida in due, la modalità classica da completare con ogni personaggio per conquistarne il relativo trofeo, che consiste in una sequela di combattimenti che portano allo scontro finale con la Master Hand, ci sono gli eventi, due serie di combattimenti tematici da giocare in singolo e in coppia. C'è la modalità [spoiler]All Stars, in cui affrontare uno per uno tutti i personaggi sbloccabili del gioco[/spoiler] e persino lo Stadio in cui si potranno lasciare da parte i combattimenti standard per dedicarsi a sport quali il lancio del sacco, la lotta uno contro cento o il tiro al bersaglio, o in fase avanzata del gioco [spoiler]a sfidare in sequenza ogni Boss presente nella modalità avventura[/spoiler].
Modalità avventura che a differenza che nella precedente edizione è qui una sorta di gioco nel gioco, con una sua autonomia, che starebbe benissimo pure venduto da solo. Si tratta del picchiaduro a scorrimento laterale
L'Emissario del Subspazio in cui l'intero pantheon Nintendo si incontra in modo del tutto imprevedibile, per vivere insieme un'avventura e sconfiggere un nemico comune che minaccia il proprio mondo. Uno spunto banale, che però viene reso assolutamente delizioso dalla giocabilità, vera e propria estensione di quanto visto in
Melee e dai filmati di gioco realizzati divinamente come se si trattasse di un film d'animazione epico ma nel contempo muto, per non snaturarne le caratterizzazioni, e diminuire il contrasto che può dare vedere Samus Aran interagire con Pikachu.
Oltre alle modalità più propriamente ludiche ci sono quelle "enciclopediche", in cui ci si può fare una cultura mentre si controlla a che punto si è con la raccolta dei collectibles del gioco. Un elemento per realizzare tutto questo è lo sparamonete, che si va a sostituire alla slot machine di
Melee, e che serve appunto a spendere le monete conquistate nelle varie modalità per aggiudicarsi i trofei e gli adesivi presenti nel gioco. Eh già, perchè stavolta non sono solo i trofei il nostro obiettivo, ma anche una selezione tra i miglior artwork prodotti da Nintendo per il lancio dei suoi giochi. Artwork che possono anche venir prontamente raccolti durante i combattimenti visto che piovono dal cielo, o essere trovati dentro i box sparsi per tutto
L'Emissario del Subspazio, per poi essere attaccati addosso ai protagonisti per potenziarne le prestazioni in questa stessa modalità. Ce ne sono di ogni tipo, forma e dimensione, tratti dall'intera ludografia Nintendo, per un totale di 700, da raccogliere sputando sangue. I trofei non sono certo passati in secondo piano però visto che sono ben 544, anch'essi appartenenti all'intera tradizione Nintendo, pronti a far cultura con le loro descrizioni e raccoglibili in centinaia di modi diversi. Ci sono i trofei ottenibili come al solito facendo terminare una modalità ad un determinato personaggio, ci sono quelli randomici presenti nello sparamonete, quelli raffiguranti i nemici presenti nell'
Emissario del Subspazio da conquistare tirando loro in faccia le basi per trofeo, e c'è anche un gran numero di trofei sbloccabili con metodi esulanti da qualsiasi schema.
A differenza che in
Melee dove per trovarli bisognava andare a naso, quest'ultima tipologia di premio viene prontamente catalogata e annotata in una gigantesca vetrina composta da riquadri all'interno dei quali si celano i premi nascosti da una lastra di vetro. Ogni trofeo o adesivo guadagnato accidentalmente andrà a rompere un riquadro, svelando in parte il contenuto dei due adiacenti e l'indizio per conquistarli, e creando continue catene. Le consegne sono le più svariate e possono andare dal dover usare tale personaggio tot volte al creare tot scenari con l'editor del gioco, passando per il giocare per 100 ore e via dicendo. Per completare la vetrina si potrà quindi scegliere da dove partire, prediligendo alcune missioni piuttosto che altre e così via.
Oltre alla lista trofei, la lista adesivi, la vetrina, lo sparamonete e l'editor scenari, in questa sezione del gioco sono presenti le ludografie Nintendo, sorta di gigantesco listone con tutti i giochi Nintendo first e second party catalogati per console, all'inizio del gioco pieno di buchi e manchevolezze ma sempre più completo man mano che si procede sbloccando trofei e adesivi relativi ai titoli mancanti. Completare queste liste è un qualcosa di assolutamente esaltante, anche se abbastanza involontario, ma una volta finito si ha davvero in mano un archivio grandioso che ripercorre la storia della casa di Kyoto a partire dai Game Watch, fino ad arrivare all'inizio del 2008. E se ciò non bastasse che dire dei dischetti che appaiono randomicamente durante le lotte e contengono brani tratti dalle colonne sonore dei giochi che si andranno ad aggiungere all'altro grande archivio, stavolta musicale? Tra un tema di Zelda e uno di Mario sarà possibile inoltre impostare i propri brani preferiti per aumentarne la frequenza in cui si ripresentano in determinati scenari. Perchè stavolta ogni scenario di lotta non si limita ad avere due temi alternativi, ma quasi tutta la colonna sonora relativa al titolo che va a citare. Ecco. E se tutto questo non bastasse?
Bé allora arrivano i Capolavori. Questa ambita categoria di premi è un qualcosa di assolutamente sconcertante, dato lo spazio su disco. Si tratta di un pugno di demo dei giochi Nintendo più famosi da sbloccare e giocare, sia pure col tempo contato. Si passa dai pochi secondi per giocare a classici come
Donkey Kong o
Super Mario Bros fino ad interi minuti, quanti ne servono per assaporare la demo dalla durata più considerevole, quella dello strepitoso
The Legend of Zelda: Ocarina of Time.
La completezza fatta gioco dunque. Difficilissimo da completare al 100%, ma appagante anche per una giocata semplice. E' il re dei party game, riuscendo ad essere la manna dal cielo anche per l'hardcore gamer più nerd. Un gioco che appaga e fa perdere ore ed ore anche solo navigandone i menu. Un gioco che ne contiene molti altri e che fonde insieme una bellissima avventura e un meraviglioso picchiaduro pervaso di magia, giochi, personaggi e musica. L'inno in latino con cui si apre il filmato iniziale detta bene il tono e la grandiosità di quest'Opera, la più vasta enciclopedia autoreferenziale mai prodotta, e il modo migliore per capire in cosa consista la Nintendo Difference.