[Terry Pratchett] Il Colore della Magia

Rispetto agli altri animali l'uomo ha un'utile facoltà: può immaginare cose che non esistono, generando interi mondi fantastici grazie al potere della fantasia. E c'è chi di fantasia ne ha così tanta da non inventare solo storie ma da creare universi che riempiono più e più libri, e che ora sono raccolti in questa cartella.
  • Finalmente l'ho letto anch'io, dopo che tutti (il mio amico che l'aveva letto l'anno scorso, Breda, Kizkan Lax, Brigitta sul Papersera, Neil Gaiman scrivendoci un libro assieme :P , Alex qui sopra e chissà quanti altri) non facevano altro che idolatrare Pratchett e la sua saga del Mondo Disco. E non posso che unirmi al coro di quelli che apprezzano la scrittura dell'autore inglese e l'ambientazione del Mondo Disco.
    Già, perchè questo romanzo mi è proprio piaciuto!
    Non mi dilungo sulla trama che ha già perfettamente riassunto il prode Alex Andrew, mi concentro solo su tre particolari che mi hanno colpito molto positivamente.
    Il primo riguarda il primo capitolo. Infatti ho apprezzato molto l'inizio in quinta come l'ha definito Alex, che è vero che ti disorienta un po' ma io penso sia un effetto voluto. Penso che il senso di straniamento sia calcolato, di modo che il lettore sia catapultato direttamente nell'azione e solo attravero il flashback che spiega come ha fatto la città a incendiarsi riusciamo pian piano a immergerci nel mondo fantastico creato da Pratchett. Apprezzo moltissimi le narrazioni fatte in questo modo!
    Poi il personaggio di Scuotivento. Vale a dire una genialata! E' troppo azzeccato, una figura classica e imprescindibile del genere fantasy come è il mago viene qui ribaltata da qualunque stereotipo creando un personaggio sfigato perchè si caccia in situazioni assurde, fortunato perchè alla fine se la cava sempre per il rotto della cuffia anche se ha la Morte alla calcagna, imbranato perchè non conosce nessun incantesimo ([spoiler]a parte uno ma che è meglio non usare e comunque è incontrollabile[/spoiler]), è avido e tende a pensare solo per sè. Ne risulta un individuo simpatico perchè infarcito di difetti e vizi, ma comunque fondamentalmente buono e tendenzialmente perdente. Un character tridimensionale che lo hanno fatto balzare nell'Olimpo della mia personale classifica di personaggi di romanzi preferiti. Il suo rapporto poi con Duefiori è poi divertentissimo, simile per certi versi a quello tra Paperino e Paperoga.
    Infine il finale: senza spoiler, posso dire che è un finale aperto che come scrive Alex si affaccia direttamente sul seguito, La luce fantastica.

    Ma geniale è tutta la costruzione della trama che è come se si dividesse in 4 sottotrame (quella dell'incendio, quella del mangiatore di anime, quella dei signori dei draghi e quella della città di Krull) che uniscono le vicende dei due protagonisti secondo il grande gioco degli dei. Spassose le comparse della Morte, spassose le reazioni di Scuotivento alla curiosità da turista di Duefiori, spassoso il passato del mago. Tutto il contesto è meraviglioso, perchè riesce a ricreare atmosfere da ottimo fantasy mischiandolo però con ironia e divertimento che non rovinano nè mandano in burletta il romanzo, anzi gli danno quella marcia in più per distinguersi in modo intelligente da altra letteratura di genere non rinunciando ai capisaldi del fantasy come magia, eroi, battaglie, scenari da fiaba.

    Insomma, esco più che soddisfatto dalla lettura e mi spero che presto potrò leggere altri libri della saga del Mondo Disco. La comodità di questa saga è che è divisa in sottocicli (penso) indipendenti tra loro, e questo fa sì che uno possa mettersi a leggere per esempio A me le guardie dopo Il colore della magia non perdendosi nulla nella trama, perchè A me le guardie è il primo del ciclo della "Guardia".
    Ma ovviamente sarei anche curioso di vedere come prosegue la vicenda di Scuotivento nel secondo libro... :P
    Vabbè per ora la precedenza l'hanno altre letture, ma sono sicuro che in un modo o nell'altro, presto o tardi, tornerò nel Mondo Disco più che volentieri!

    ps: io ho letto l'edizione italiano del 1998, che ha la copertina bella originale postata da Alex... sarà che la mia biblioteca tiene le edizionipiù vecchie dei libri?
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

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