C'era una volta, un bambino. Un giorno il padre di questo bambino gli diede un biglietto in mano e gli disse di portarlo alla polizia. Il bambino, arrivato alla stazione di polizia, consegnò il biglietto ad un poliziotto. Il poliziotto lo aprì e lesse il messaggio: "Questo bambino si comporta male e disobbedisce ai genitori. Metteteloin galera".
Il poliziotto obbedì, chiudendo in cella il povero bambino per qualche ora.
Il bambino si chiamava Alfred Hitchcock e fu segnato a vita da questo episodio della sua vita, e così i suoi film.
Uno dei pochi elementi ricorrenti nella maggior parte delle sue opere è infatti lo status del protagonista: solitamente la vittima è completamente innocente, ma non gli viene data nessuna possibilità di discolparsi.
E questo film ne è l'esempio più calzante.
Roger O. Thornill , un pubblicitario di mezz'età (interpetato da Cary Grant, qui forse nella sua migliore interpretazione di sempre), viene scambiato per Kaplan, un agente segreto. L'ignaro pubblicitario viene rapito e portato in una villa da un gruppo di loschi individui che gli chiedono di confessare la sua identità di spia.
Visto che Roger non confessa, gli uomini lo metteranno alla guida di una macchina dopo avergli fatto scolare un'intera bottiglia di whisky, cercando di ucciderlo facendolo precipitare in un dirupo; Roger riuscirà a scampare al pericolo e inizierà un inseguimento con i rapitori, che si concluderà con la polizia che blocca Roger per guida in stato di ebbrezza.
E da questo momento, il protagonista dovrà continuamente fuggire sia dai malviventi che dalle forze dell'ordine. Hitchcock diceva che uno storia nella quale c'è un inseguimento, è già un ottimo punto di partenza per creare un buon film, e questa opera è costruita unicamente su questo concetto.
Il film contiene due scene entrate nella storia del cinema. La prima è l'inseguimento dell'aereo: alla scuola di cinema Hitchcock aveva imparato che gli inseguimenti vanno girati in vicoli bui, dove la visibilità è bassa e magari ci sono muri che boccano la fuga del protagonista. Con questa scena Hitchcock ribalta le regole, posizionando il protagonista in uno spiazzo gigantesco in campagna, illuminato dal sole. Tutto è visibile, nulla è nascosto: c'è un uomo contro un aereo. Magistrale anche il modo in cui la scena viene anticipata, con un attesa che crea suspance con la maestria di Alfred Hitchcock.
La seconda scena storica è l'inseguimento sul monte Rushmore, con il protagonista che dovrà fuggire dai suoi inseguitore arrampicandosi sulle facce dei presidenti, che si concluderà con una scelta registica che spiazzerà lo spettatore, ma che contribuisce ad ottimizare l'efficenza del film.
La vicenda di un uomo qualunque, coinvolto in una vicenda molto più grande di sè. Intrigo Internazionale è il film di Hitchcock che abbia apprezzato di più, per la sua struttura drammaturgica che rasenta la perfezione. Ogni scena introduce quella successiva, inserisce elementi che verranno sfruttatti in futuro, mostra allo spettatore segreti che il protagonista scoprirà più tardi. E' un film d'azione, con colpi di scena strutturati a dovere, e un'ironia che permea tutta la storia inaspettata: mi è capitato un sacco di volte di ritrovarmi a ridere delle situazioni assurde in cui si trova il poveraccio, per il modo in cui Hitchcock costruisce le scene per farcelo apparire ridicolo.
Ma passiamo al vero motivo per il quale mi sono messo a scrivere questa recensione: ieri sera l'ho visto per la prima volta e, cercando informazioni qua e là, mi sono imbattuto in queste recensioni, che ci mostrano come le opinioni e i commenti sui film possano essere le più disparate Leggetele perchè sono qualcosa di spassoso!
[quote="La rivista psicanalitica "Analyse filmique""][…]e così è irrimediabilmente l’edipo a manifestarsi. Il giovane pubblicitario interpretato da Cary Grant vive all’inizio del film un rapporto con la figura materna di chiara matrice edipica, vedendo in lei l’unico autentico oggetto delle proprie azioni, trattando gli altri soggetti femminili con distacco e disinteresse ed identificando quindi in ultima analisi la madre come unico obbiettivo verso il quale rivolgere le proprie pulsioni sessuali. Il film dunque finisce per essere null’altro che la presa di coscienza del protagonista della propria nevrosi […], egli si dovrà distaccare dalla madre per intraprendere un viaggio che lo porterà a confrontarsi con una figura paterna che, in questa pellicola di Alfred Hitchcock, non si identifica con un unico personaggio. Essa nasce infatti dall’unione di due personaggi: Il capo dell’FBI che rappresenta la parte luminosa e positiva della figura paterna (lo chiameremo padre A), personaggio con il quale il protagonista si allea e dunque viene da quest’ultimo metaforicamente introiettato, e l’antagonista, la spia a capo dell’organizzazione criminale (lo chiameremo padre B). Il protagonista, alleatosi con il padre A, riuscirà infine ad uccidere il padre B, non a caso nello scenario del monte Rushmore, luogo nel quale si celebrano i Padri della nazione americana, liberandosi pertanto della propria nevrosi edipica. Questa nuova libertà gli permetterà di distaccarsi dalla figura materna e di possedere la giovane ragazza bionda che lo aveva aiutato nell’operazione contro il gruppo di spie […], il regista ci mostra i due che si baciano e poi il treno, chiaro simbolo fallico, che può finalmente entrare sicuro ed a tutta velocità nel tunnel. Credo non sia necessario spiegare il significato di quest’ultima metafora[…].[/quote]
[quote="Il prof.Delezzi, in una pubblicazione per il convegno "Cinema ed aeronautica""][…] dentro pulsioni scopiche che sono come il gioco, ancora una volta e per la prima volta, di complotto. Attori di un film il cui protagonista non conosciamo, nome fittizio che è l’identità finzionale del cinema, macchina che ci raddoppia sullo schermo in un soggetto invero che (non) esiste per un il maestro del brivido che prepara ancora una volta una torta , confessata già a Truffaut, per le nostre (sus)pance[…] ( l’articolo poi prosegue con dieci righe vuote seguite da dieci righe completamente nere che per ovvie ragioni tipografiche non posso riprodurre)[/quote]
[quote="La rivista sessantottina "Cinema e rivoluzione""]Alfred Hitchcock ci ha sempre abituati ad un cinema del disimpegno, piccolo borghese ed indifferente alle problematiche del proletariato, ma con Intrigo Internazionale supera ogni limite! [..] ed è ancora l’eroe borghese, novello Robinson Crusoe che collaborando malignamente con il governo americano, servo del capitale, distrugge una legittima attività di lotta da parte di un gruppo di eroici compagni americani, pronti a sacrificare la propria vita, pur di far arrivare delle preziose informazioni su vili piani militari segreti nelle mani dei gloriosi governanti della grande Unione sovietica!
Questa è propaganda! Cary Grant e la sua conturbane aiutante sfuggono a mille insidie, aiutandosi con la menzogna e la mistificazione, armi ben note agli infami borghesi, muovendosi fra ristoranti ed alberghi di lusso, simboli del trionfo liberista, per arrivare ad un finale che ha come scenario niente meno che il monte Rushmore, quello che per intenderci riproduce gli infami volti dei presidenti americani. […]E poi l’happy end inevitabile!
Cari compagni, è questo cinema il nostro vero nemico, film apparentemente divertenti che sotto la patina dell’intrattenimento nascondono oscuri meccanismi di manipolazione delle nostre menti.[…]
Io vi dico che è tempo di ribellarsi!
Viva la rivoluzione proletaria! Morte agli Yankee, morte a Cary Grant![/quote]
[quote="La rivista femminista "Schermi femminili""]Misogino, misogino e fallocentrico. Alfred Hithcock dimostra ancora una folta di non sapersi allontanare dagli stereotipi del suo cinema, pieno zeppo di personaggi maschili che, malgrado il loro apparire irrimediabilmente idioti, passano da una figura femminile all’altra, lasciando a noi donne soltanto la possibilità di identificarci in personaggi sempre subordinati, un mondo dominato da figure maschili che occupano l’intera scena. […] La povera Eve Kandall (Eva, la tentatrice, doppiogiochista e traditrice, non hanno vergogna gli sceneggiatori di questi filmacci!), personaggio femminile che in alcuni frangenti illude noi povere spettatrici di poter avere un peso nel film e nell’evoluzione delle vicende narrate, ma che irrimediabilmente finisce per diventare soltanto una pedina all’interno di un gioco tutto maschile, costretta a mentire incarnando dunque la figura di soggetto insindacabilmente votato alla menzogna (ricordate quel nome, Eve…) che non potrà che trovare la felicità nel matrimonio con il per noi stupidissimo Cary Grant.
È così che loro ci vedono mie care amiche! Delle piccole bugiarde buone a nulla, in grado di realizzarci solo fra fiori di pesco e fornelli, pronte a sfornare tanti piccoli maschietti che domineranno il futuro e le vite di noi donne![…][/quote]
Si passa da "Morte agli Yankee, morte a Cary Grant!" a "Dio Benedica l'America, Dio benedica Cary Grant!"... C'è altro da aggiungere?L'FBI, in una comunicazione ai cittadini americani, ha scritto:WASHINGTON D.C.
12112001
Caro cittadino americano.
La nostra nazione ha subito un duro colpo i cui effetti sono sotto gli occhi del mondo intero. L’asse del male, che nel fondamentalismo islamico ha trovato il proprio braccio armato, ha colpito i simboli del nostro primato planetario, mostrandoci per la prima volta agli occhi del mondo deboli e privi di difese. Ma questa condizione non è durata a lungo. Gli Stati Uniti sono un grande paese, il nostro popolo ha saputo risollevarsi e, sotto la guida del nostro presidente , la reazione a questi atti di barbarie non si è fatta attendere. Parallelamete dunque all’effetto benefico che le operazioni militari hanno avuto sul morale del popolo americano, il dipartimento per la comunicazione ed i mass media, sezione propaganda, ha ritenuto opportuno sottoporre alla vostra attenzione alcune opere artistiche e di intrattenimento che fossero in grado di rinfrancare gli animi della nostra grande nazione. Ecco dunque che, con questa lettera, il nostro ufficio ritiene opportuno proporvi un opera della nostra grande industria cinematografica che sicuramente potrà fornirle vari spunti per azioni future: North by northwest ( Intrigo internazionale ndr. )di Alfred Hitchcock. Film del 1959 NbyNW narra le eroiche gesta di un cittadino americano, uomo affascinante e di successo, interpretato da Cary Grant che, coadiuvato dai potenti mezzi del nostro servizio di intelligence, riesce a sgominare alcune spie coinvolte in oscuri traffici di segreti militari con quello che possiamo ormai considerare come nemico e virus ormai completamente estirpato dal nostro pianeta:il comunismo. Il messaggio del film è forte è chiaro, malgrado qualche lieve accenno ironico forse da ricollegarsi alle origini inglesi del regista che, non a caso, ha saputo raggiungere il successo soltanto dopo aver intrapreso la carriera di regista all’interno degli studios della nostra grande nazione. Il personaggio interpretato da Cary Grant è il vero prototipo del buon cittadino americano, self made man che crede nei valori della famiglia e del liberismo, che sa bene come ogni singolo cittadino americano possa fare la differenza, nell’eterna lotta contro i nemici della libertà. Sicuri del fatto che lei accetterà il nostro consiglio, recandosi immediatamente a noleggiare il film nel più vicino centro Blockbuster TM., la ringraziamo per il suo impegno.
Ricorda: United We Stand. Dio benedica l’america, Dio benedica Cary Grant.
Ufficio per la comunicazione ed i mass media, divisione propaganda. FBI