[Jeff Smith] RASL
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Un personaggio senza nome, pesto e insanguinato, vaga tra i cactus e le sabbie di un misterioso e assolato altrove. In alto, nel cielo senza una nuvola, la luna...
Inizia come Bone, ovvero da un deserto, la nuova saga di Jeff Smith. Questa prima puntata (distribuita in un albetto di 32 pagine in bianco e nero, in carta discretamente economica) non aggiunge molto a quanto l'autore aveva già fatto sapere tramite il suo blog e le sei pagine di anteprima diffuse in occasione dell'ultima Comic-Con di San Diego (pagine che sono parte di questo primo capitolo).
La storia è narrata in prima persona dal protagonista, un giovane ladro specializzato in furti d'opere d'arte che firma i suoi colpi con la scritta RASL. Le sue imprese sono progettate con una cura maniacale, con particolare attenzione per la strategia di fuga. Strategia che si avvale di uno strano congegno chiamato "the drift" ("la deriva"?) che, quando indossato, sembra permettere di viaggiare nel tempo e nello spazio, scomparendo così sotto il naso dei poliziotti. Il marchingegno sembra una specie di sistema di turbine d'aereo, completato da un enigmatico mascherone dai tratti arcaici... Questa via di fuga, però, non è così comoda come potrebbe sembrare. Sparire con "the drift" è molto facile: basta concentrarsi bene. Ma quando il viaggio finisce, il ritorno fa male. Molto male. Per questo RASL dopo ogni furto inizia un periodo di speciale "convalescenza"... Sostanzialmente si dà al fumo e all'alcol, oltre che alla meditazione yoga.
Il furto di un Picasso, tuttavia, ha una svolta imprevista. RASL arriva dove non dovrebbe. Entra dunque in scena uno strano personaggio dalla faccia bizzarramente deformata e dal grilletto facile. RASL non sa chi sia, ma sembra capire chi può averlo mandato. Occorre tornare a usare "the drift": ma è passato troppo poco tempo...
L'inconfondibile stile di disegno di Smith si unisce per la prima volta ad atmosfere classicamente "noir", tramite una maniera di narrazione che riconferma e forse potenzia ulteriormente la tendenza di Smith a sviluppare lunghe sequenze prive di dialogo, che scompongono gli avvenimenti in "fotogrammi" che paiono quasi scandire uno storyboard cinematografico.
Difficile, sulla base di queste poche pagine, esprimere un giudizio compiuto: senz'altro ci sono premesse per sviluppi veramente interessanti. Forse si sente un po' la mancanza dei tempi comici e della stralunata delicatezza che punteggiavano anche gli avvenimenti più drammatici in Bone (e anche nella mini-saga DC Shazam!, un vero piccolo capolavoro). Qui il tono è invece uniformemente hard boiled. Ma, conoscendo Smith, a partire dai prossimi episodi tutto potrebbe essere possibile.
Il n. 2 uscirà a maggio.
Questo primo numero è circolato anche con una copertina alternativa:
Ecco le sei pagine di anteprima:
Non vorrei fare l'allarmista, ma se ci si è messo d'impegno questo rischia di diventare il Lost dei fumetti.
Comunque dopo una prima letta, e nonostante l'abuso di didascalie, mi è veramente piaciuta questa nuova atmosfera, anch'io ho notato nelle vigne mute (o con dida) la similitudine con gli storyboard, ed è un ottimo effetto, che in pochi sarebbero riusciti ad ottenere (scadendo in effetti più mediocri e a tratti patetici, vedi La neve se ne frega).
Non mi è mai piaciuto, sin dalle prime anteprime, l'aspetto dell'Innominato (RASL ). Troppo piccoletto per essere così nerboruto. E' vero che di solito i piccoletti sono adatti a fare i ladri, ma questo è veramente troppo ingombrante per essere anche agile. E poi è brutto. Era meglio Nonna Ben
Comunque dopo una prima letta, e nonostante l'abuso di didascalie, mi è veramente piaciuta questa nuova atmosfera, anch'io ho notato nelle vigne mute (o con dida) la similitudine con gli storyboard, ed è un ottimo effetto, che in pochi sarebbero riusciti ad ottenere (scadendo in effetti più mediocri e a tratti patetici, vedi La neve se ne frega).
Non mi è mai piaciuto, sin dalle prime anteprime, l'aspetto dell'Innominato (RASL ). Troppo piccoletto per essere così nerboruto. E' vero che di solito i piccoletti sono adatti a fare i ladri, ma questo è veramente troppo ingombrante per essere anche agile. E poi è brutto. Era meglio Nonna Ben
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Anche a me l'aspetto del nanetto nerboruto non mi ha fatto impazzire.
Però il soggetto è intrigante, le didascalie, le vignette, la costruzione della tavola (con effetti affascinanti come quello della goccia), ci sono tutte le promesse per un buon fumetto.
Magari, se Smith avesse fatto solo lo sceneggiatore/storyboarder, lasciando i disegni finali a qualcun'altro, sarebbe stato ancor meglio.
Non mi pare una storia "alla Bone", forse sarebbe stato più adatto un tratto differente, e magari una colorazione d'atmosfera.
Però il soggetto è intrigante, le didascalie, le vignette, la costruzione della tavola (con effetti affascinanti come quello della goccia), ci sono tutte le promesse per un buon fumetto.
Magari, se Smith avesse fatto solo lo sceneggiatore/storyboarder, lasciando i disegni finali a qualcun'altro, sarebbe stato ancor meglio.
Non mi pare una storia "alla Bone", forse sarebbe stato più adatto un tratto differente, e magari una colorazione d'atmosfera.
che io non ho capito peròIo Stronco i Puffi ha scritto:Anche a me l'aspetto del nanetto nerboruto non mi ha fatto impazzire.
Però il soggetto è intrigante, le didascalie, le vignette, la costruzione della tavola (con effetti affascinanti come quello della goccia)
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Il numero #2 è stato rimandato ancora, doveva uscire a fine maggio e invece adesso pare che esca il 25 giugno. Per il terzo numero invece tocca aspettare settembre...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
E è uscito il #2
attenzione spoiler
Ci siamo tolti il dente e sappiamo cosa significa RASL: è il nome del tizio protagonista... perciò direi che dovremmo cominciare a scriverlo in minuscolo...
Viene presentato un nuovo personaggio e viene spiegato il funzionamento delle due turbine che lo portano nel Drift: la solita pippa pseudoscientifica sull'elettromagnetismo. L'originalità sta nel fatto che Rasl se l'è costruite da solo dopo aver studiato qualche nozioncina di fisica riguardo le quattro leggi di Maxwell. Inoltre viene dato un nome all'organizzazione "cattiva", da cui proviene il lucertolone, la Compound (significa "composto", "aggregato"... boh). Dà anche un altro nome, Deep Black, ma non so cosa sia, se una sezione della Compound, boh...
E poi c'è il sesso. L'odore del sesso. Che hai addosso.
E c'è la morte.
Diario dei misteri
Perché il Nostro è braccato da quel brutto ceffo anche se è in una dimensione in cui non era mai stato?
Cos'è quel flashback/flashforward/chissàcosaltro con il Nostro nel deserto gonfio di botte?
Chi è il cliente di Rasl che aveva chiesto il Picasso che poi non ha voluto perché rovinato?
attenzione spoiler
Ci siamo tolti il dente e sappiamo cosa significa RASL: è il nome del tizio protagonista... perciò direi che dovremmo cominciare a scriverlo in minuscolo...
Viene presentato un nuovo personaggio e viene spiegato il funzionamento delle due turbine che lo portano nel Drift: la solita pippa pseudoscientifica sull'elettromagnetismo. L'originalità sta nel fatto che Rasl se l'è costruite da solo dopo aver studiato qualche nozioncina di fisica riguardo le quattro leggi di Maxwell. Inoltre viene dato un nome all'organizzazione "cattiva", da cui proviene il lucertolone, la Compound (significa "composto", "aggregato"... boh). Dà anche un altro nome, Deep Black, ma non so cosa sia, se una sezione della Compound, boh...
E poi c'è il sesso. L'odore del sesso. Che hai addosso.
E c'è la morte.
Diario dei misteri
Perché il Nostro è braccato da quel brutto ceffo anche se è in una dimensione in cui non era mai stato?
Cos'è quel flashback/flashforward/chissàcosaltro con il Nostro nel deserto gonfio di botte?
Chi è il cliente di Rasl che aveva chiesto il Picasso che poi non ha voluto perché rovinato?
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Ma come?! Anche qui?!Elikrotupos ha scritto: Diario dei misteri
eh beh...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Letto anche io.
Mah. Mah.
Il meglio sono senz'altro i disegni di Smith, e le sue finezze nel rendere le espressioni dei personaggi.
La storia... ancora non decolla. In questo numero, a parte la consegna del medaglione (alquanto fumosa nelle motivazioni), qualche chiarimento su certi dettagli misteriosi e l'assassinio finale (che comunque riguarda un personaggio assolutamente secondario, visto per una decina di pagine), non succede proprio nulla.
L'ambientazione noir e il tono hard-boiled, inoltre, cominciano a sembrarmi un poco "appiccicati" lì senza una reale ragione narrativa forte... Secondo me, questo è colpa del poco spessore che ha, fino a questo punto, il personaggio di Rasl.
Insomma, ho qualche dubbio. Per ora.
Mah. Mah.
Il meglio sono senz'altro i disegni di Smith, e le sue finezze nel rendere le espressioni dei personaggi.
La storia... ancora non decolla. In questo numero, a parte la consegna del medaglione (alquanto fumosa nelle motivazioni), qualche chiarimento su certi dettagli misteriosi e l'assassinio finale (che comunque riguarda un personaggio assolutamente secondario, visto per una decina di pagine), non succede proprio nulla.
L'ambientazione noir e il tono hard-boiled, inoltre, cominciano a sembrarmi un poco "appiccicati" lì senza una reale ragione narrativa forte... Secondo me, questo è colpa del poco spessore che ha, fino a questo punto, il personaggio di Rasl.
Insomma, ho qualche dubbio. Per ora.
Ultima modifica di Rebo il lunedì 21 luglio 2008, 19:40, modificato 1 volta in totale.
a me non da motivi di temere, solo che appunto ci vuole ancora tempo perché decolli... però se esce ogni tre mesi è un po' duro da digerire...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Non ho ancora letto nulla di RASL (se non la preview di qualche pagina messa online mesi fa).
Cerco di evitare spoiler, ma leggendo questi pareri sono un po' deluso.
Per quanto riguarda l'ingranare, ricordo che dopo aver letto il primo numero di Bone l'avevo già eletto a uno delle serie più interessanti tra quelle che avessi letto.
Ok, magari la strttura della serie sarà diversa, ma anche il saper catturare il pubblico dall'inizio è un fattore importante, specialmente per le serie dalla periodicità molto diluita.
Cerco di evitare spoiler, ma leggendo questi pareri sono un po' deluso.
Per quanto riguarda l'ingranare, ricordo che dopo aver letto il primo numero di Bone l'avevo già eletto a uno delle serie più interessanti tra quelle che avessi letto.
Ok, magari la strttura della serie sarà diversa, ma anche il saper catturare il pubblico dall'inizio è un fattore importante, specialmente per le serie dalla periodicità molto diluita.
beh, se è per questo il primo numero E' intrigante. E' il secondo che è un po' floscio
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Il 24 settembre dovrebbe essere uscito il terzo numero. Ho però notato su Amazon (http://www.amazon.com/Rasl-1-Drift-Jeff ... 809&sr=8-1) che a dicembre sarà pubblicato un volumetto che raccoglierà i primi numeri. Ad un costo veramente basso, tra l'altro. Quasi quasi la pianto con i fascicoli singoli, visto che non ho poi tutta questa fretta di scoprire "che succederà nella prossima puntata"...
il quarto episodio arriverà a marzo 2009... mamma mia, 32 pagine ogni quattro mesi è un'agonia... è come la metà di Rat-Man alla metà della frequenza di Rat-Man...
Comunque ho finalmente letto il terzo numero. Sarà che è più denso d'azione, ma la lettura non è volata via velocemente come nei precedenti albi.
SPOILER
In questo episodio il nostro Rasl decide di tornare nella dimensione parallela dove "[Bob] Dylan non è Dylan" per trovare il sicario lucertolone che pare abbia fatto fuori la sua amichetta Annie.
Ma soprattutto, grazie a un provvidenziale flashback (intervallato dalla solita pietra che zompetta sull'acqua), scopriamo cos'è la Compound, un'azienda di ricerche fisiche dove lavorava il nostro eroe quando era uno scienziato mingherlino e pettinato con la riga da un lato. E come se non bastasse scopriamo chi è Maya (la tipa in copertina), il cui nome è tatuato sul bicipite di Rasl. E ancora, scopriamo che Rasl non si chiama Rasl, bensì Robert/Rob/Robbie.
Scopriamo un sacco di cose... ma non meno misteri, lasciati al solito cliffhanger...
Insomma, la cosa si fa interessante... ma è troppo lento... su Jeff, almeno bimestrale, per l'amor del cielo...
Comunque ho finalmente letto il terzo numero. Sarà che è più denso d'azione, ma la lettura non è volata via velocemente come nei precedenti albi.
SPOILER
In questo episodio il nostro Rasl decide di tornare nella dimensione parallela dove "[Bob] Dylan non è Dylan" per trovare il sicario lucertolone che pare abbia fatto fuori la sua amichetta Annie.
Ma soprattutto, grazie a un provvidenziale flashback (intervallato dalla solita pietra che zompetta sull'acqua), scopriamo cos'è la Compound, un'azienda di ricerche fisiche dove lavorava il nostro eroe quando era uno scienziato mingherlino e pettinato con la riga da un lato. E come se non bastasse scopriamo chi è Maya (la tipa in copertina), il cui nome è tatuato sul bicipite di Rasl. E ancora, scopriamo che Rasl non si chiama Rasl, bensì Robert/Rob/Robbie.
Scopriamo un sacco di cose... ma non meno misteri, lasciati al solito cliffhanger...
Insomma, la cosa si fa interessante... ma è troppo lento... su Jeff, almeno bimestrale, per l'amor del cielo...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Io intanto ho smesso di comprare i fascicoli singoli e sono passato all'edizione in brossura. Il primo volume, che raccoglie i primi tre capitoli, s'intitola "The Drift" e ha il vantaggio di avere un formato decisamente più grande, oltre che qualche sporadica "scena estesa" (niente di che, comunque).
Non ho granché da aggiungere, per il resto. Mi pare ancora un'opera un po' opaca, dal punto di vista narrativo (i disegni, invece, sono sempre dell'alto livello a cui Smith ci ha abituati - per quanto risentano un poco della mancanza dell'elemento umoristico, dove la "mano" dell'artista eccelle).
Comunque, pare che la serie si concluderà con il n. 9 (ancora una "trilogia di trilogie" come Bone, ma di dimensioni più contenute). Lo hanno dedotto alcuni commentatori del blog di Jeff Smith, notando inoltre come sul retro dei singoli numeri compaiano di volta in volta dei frammenti di un'immagine da ricomporre (immagine che, dunque, prevede un numero già definito di uscite).
Quindi siamo ad un terzo della storia. Uhmmmmm...
Non ho granché da aggiungere, per il resto. Mi pare ancora un'opera un po' opaca, dal punto di vista narrativo (i disegni, invece, sono sempre dell'alto livello a cui Smith ci ha abituati - per quanto risentano un poco della mancanza dell'elemento umoristico, dove la "mano" dell'artista eccelle).
Comunque, pare che la serie si concluderà con il n. 9 (ancora una "trilogia di trilogie" come Bone, ma di dimensioni più contenute). Lo hanno dedotto alcuni commentatori del blog di Jeff Smith, notando inoltre come sul retro dei singoli numeri compaiano di volta in volta dei frammenti di un'immagine da ricomporre (immagine che, dunque, prevede un numero già definito di uscite).
Quindi siamo ad un terzo della storia. Uhmmmmm...
mooolto più contenuteRebo ha scritto:Comunque, pare che la serie si concluderà con il n. 9 (ancora una "trilogia di trilogie" come Bone, ma di dimensioni più contenute).
talmente tanto contenute che forse può anche essere una "trilogia di trilogie di trilogie" che col ritmo attuale troverà una conclusione fra circa 14 anni...
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Portamantello, nel thread di Bone, mi ha appena ricordato che Jeff Smith esiste ancora, nonostante gli sforzi della Panini per farcelo dimenticare.
A Marzo è uscito il quarto numero di RASL e il mese prossimo dovrebbe arrivare il quinto. Inoltre, sempre a luglio, al ComicCon verrà presentata l'edizione limitata del volume che diceva Rebo, "The Drift", in 2000 copie, in copertina rigida con altre pagine inedite (ulteriori anche a quelle dell'edizione paperback).
A Marzo è uscito il quarto numero di RASL e il mese prossimo dovrebbe arrivare il quinto. Inoltre, sempre a luglio, al ComicCon verrà presentata l'edizione limitata del volume che diceva Rebo, "The Drift", in 2000 copie, in copertina rigida con altre pagine inedite (ulteriori anche a quelle dell'edizione paperback).
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Uff, ma io sono curiosissimo di leggere questo fumetto; possibile che qui in Itala nessuno si sia ancora deciso a volerlo pubblicare?
Ho chiesto info a Lupoi a suo tempo, lo pubblicheranno quando saranno usciti abbastanza numeri per farne un volume (tipo 100% Marvel).
In fondo anche con Bone hanno fatto così; la Macchia Nera a suo tempo pubblicava due numeri di Bone alla volta (che comunque era un fumetto con una periodicità più frequente) e poi si è ritrovata a dover rallentare... Personalmente credo che anche la Panini aspetterà un po' (soprattutto considerando l'annunciata durata della serie, che non si prolungherà come Bone) così da proporre tutto RASL in volumi sì 100%, ma che usciranno a una distanza di qualche mese l'uno dall'altro.
In fondo anche con Bone hanno fatto così; la Macchia Nera a suo tempo pubblicava due numeri di Bone alla volta (che comunque era un fumetto con una periodicità più frequente) e poi si è ritrovata a dover rallentare... Personalmente credo che anche la Panini aspetterà un po' (soprattutto considerando l'annunciata durata della serie, che non si prolungherà come Bone) così da proporre tutto RASL in volumi sì 100%, ma che usciranno a una distanza di qualche mese l'uno dall'altro.
Se davvero RASL durerà solo 9 numeri la Panini potrebbe cominciare a farli uscire già adesso, raccolti a tre a tre (che con gli extra vari ed eventuali possono essere tre volumi da 110-120 pagine ciascuno), volumi che uscirebbero quindi una volta all'anno, ma almeno a breve distanza dalla pubblicazione americana.
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”