[Iain Softley] Inkheart: La Leggenda di Cuore d'Inchiostro
-
Dopo Il Signore degli Anelli, la New Line ha cercato in tutti i modi di cavalcare il successo della trilogia di Peter Jackson, adattando per il grande schermo alcune celebri saghe fantasy: ci ha provato nel 2007 con La Bussola d'Oro (primo libro della trilogia Queste Oscure Materie) e ci ritenta ora con Inkheart. Il film, anch'esso tratto dal primo capitolo di una trilogia, era stato girato nel 2007 e la sua uscita era prevista per l'inizio del 2008, ma la New Line aderì allo sciopero degli sceneggiatori, ritardando così l'uscita del film di quasi un anno.
Il ruolo del protagonista Mo è interpretato da Brandan Fraser; la produzione avrebbe preferito un attore che richiamasse più pubblico, ma dato che Cornelia Funke aveva costruito il personaggio proprio pensando a Fraser, decise di assecondare l'autrice del romanzo. Se la cava piuttosto bene, non discostandosi di molto da tutti gli altri ruoli interpretati in passato, anche se nel film si perde buona parte del rapporto affettuoso e scherzoso con la figlia, che nel libro era proprio per queste caratteristiche reso speciale; qui invece la relazione tra i due è abbastanza banale, non diversa dalla maggior parte di ciò che si è visto in altri film.
Anche Meggie ed Elinor sono abbastanza banalizzati: la prima risulta una ragazzina saccente che sa sempre la risposta giusta, e la seconda una goffa vecchina brontolona, per certi versi divertente, ma con molto meno fascino di quanto avesse nella versione cartacea.
Capricorno (Andy Serkis), crudele e temibile nel libro, nel film risulta a volte quasi ridicolo, una sorta di Gargamella che viene deriso e si mette in imbarazzo; tra l'altro originalmente aveva il suo rifugio in una vecchia cattedrale abbandonata, elemento scartato in favore di un più anonimo palazzo regale... Per cercare di rendere malvaggio il personaggio, a lui e alla sua base è stata data un'estetica nazista, però non del tutto efficace.
Sono invece soddisfacenti i personaggi di Farid (ottimo nell'esprimere il suo entusiasmo e lo stupore nel giungere in un nuovo mondo), Dita di Polvere (un Paul Bettany nel complesso ruolo di un personaggio che è in costante equilibrio tra simpatico e antipatico) e Fenoglio (Jim Broadbent, azzeccato come sempre).
I cambiamenti rispetto al romanzo sono tanti, nonostante appartengano tutti alla storia, che viene però sviluppata in modo diverso: ad esempio, nel film è Fenoglio a rivelare a Dita di Polvere che alla fine del libro è destinato a morire, e questo permette di vedere la reazione del personaggio alla scoperta del suo destino. Allo stesso modo, Meggie scopre quasi subito l'identità di sua madre, elemento che poi porterà Capricorno a sfruttarla per ricattare la ragazzina; insomma, gli elementi e le relazioni sono le stesse, ma cambia il "chi sa cosa".
Particolare anche l'utilizzo degli elementi estrapolati dai libri: in più occasioni infatti viene letto Il Mago di Oz (assolutamente assente nel versione cartacea della storia) per usarne degli elementi, essendo un libro che la madre di Meggie leggeva sempre alla figlia. Non è ben chiaro il perchè dell'importanza acquisita da questo libro, dato che nella storia originale i protagonisti leggevano molti più romanzi trasportandone nella nostra realtà oggetti e personaggi (ad esempio, la fatina Trilly al posto del cane Toto). Il Mago di Oz viene anche utilizzato per inserire una scena d'azione aggiuntiva, con l'uragano sfruttato per fuggire dalla cella; d'altronde, quale modo più semplice per fuggire da una prigione che scoperchiare un intero villaggio?
Altro elemento che fa storcere un po' il naso è il finale, nel quale Meggie riesce addirittura a sconfiggere Capricorno leggendo frasi che lei stessa si scrive sul braccio in quell'istante; questo rompe un po' la magia dell'universo di Inkheart rendendo Meggie praticamente onnipotente, e tra l'altro va contro a una regola della "magia" che verrà enunciata nel secondo libro della serie.
Il risultato del film è stato ancor peggiore de La Bussola d'Oro, incassando circa un decimo; anche in questo caso quindi, possiamo abbandonare l'idea di vedere adattati per il grande schermo i due capitoli conclusivi della saga.
Non me ne sbatto un piffero che non ha avuto successo, colpa degli stolti energumeni (grrodon compreso, non voleva andare perchè sapeva da te debby che il film non aveva prosperato in USA). Questo film è stupendo ricco di magia e con ottimi personaggi, correte a visualizzarlo prima che lo tolgano dalle sale. Ho comprato il secondo libro della saga e lo sto pr finire, totalmente trascinante il modo di scrivere dell'autrice tedesca... tral'altro è tra i 100 artisti più influenti del mondo, secondo ik times.
Uhm, da quel che dici quindi si potrebbe chiudere un'occhio sulla presenza di Brandan Fraser e godersi un bel film...
Bello? Bellissimo, sicuramente migliore de La Bussola d'Oro. Musiche azzeccate, ottima recitazione, un Brandan Fraser mai visto... poi è concluso, non si avverte l'interruzione tra un capitolo e l'altro, come se già avessero saputo che ahimè non avrebbe avuto molto successo.
Bè, ma è diverso anche per come sono stati scritti i romanzi; la Bussola d'Oro è una trilogia come il Signore degli Anelli, nata come storia da svilupparsi in 3 libri quindi un libro può permettersi di finire con un cliffhanger, mentre Inkheart è nato come libro singolo al quale l'autrice ha deciso di far seguirne altri visto il successo...
Tra l'altro, il film della Bussola d'Oro, anche se può sembrare strano chi non l'ha letto, ha un finale molto più conclusivo di quello che c'è nel primo libro, dato che salta gli ultimi 2-3 capitoli nel quale si ribaltano tutte le carte in tavola e tutto si chiude praticamente come l'apertura della botola alla fine della 1a stagione di LOST, lasciando tutto in sospeso e i lettori in preda alla curiosità furiosa.
Per le musiche concordo, sulla recitazione come ho detto ci sono alcuni degli attori principali che a mio parere non rendono giustizia al fascino che avrebbe il personaggio (Capricorno, Meggie, Elinor) ma gli altri se la cavano piuttosto bene...
Anche Brendan Fraser, ma io nei suoi ruoli avventurosi l'ho quasi sempre trovato azzeccato, a differenza delle sue incursioni in altri generi.
Tra l'altro, il film della Bussola d'Oro, anche se può sembrare strano chi non l'ha letto, ha un finale molto più conclusivo di quello che c'è nel primo libro, dato che salta gli ultimi 2-3 capitoli nel quale si ribaltano tutte le carte in tavola e tutto si chiude praticamente come l'apertura della botola alla fine della 1a stagione di LOST, lasciando tutto in sospeso e i lettori in preda alla curiosità furiosa.
Per le musiche concordo, sulla recitazione come ho detto ci sono alcuni degli attori principali che a mio parere non rendono giustizia al fascino che avrebbe il personaggio (Capricorno, Meggie, Elinor) ma gli altri se la cavano piuttosto bene...
Anche Brendan Fraser, ma io nei suoi ruoli avventurosi l'ho quasi sempre trovato azzeccato, a differenza delle sue incursioni in altri generi.