[Jason Reitman] Juno
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Juno MacGuff è un'adolescente precoce che, dopo una notte con un suo amico sfigato, si trova costretta ad affrontare una gravidanza inattesa. Inizialmente Juno pensa di abortire, ma riflettendo meglio decide di partorire e concedere suo figlio a una coppia che non può avere figli; troverà i genitori ideali in Jennifer e Jason, una coppia che si ama e non aspetta altro che un frugoletto da poter crescere.
Tra l'indignazione pubblica, il supporto di amici e parenti, e le difficoltà fisiche derivanti dalla gravidanza, Juno porta avanti la gravidanza, scontrandosi però con un cambiamento che potrebbe far colare a picco tutte le scelte che aveva preso.
L'odissea di una ragazza che ancora deve diventare adulta, il cui carattere si deve ancora formare, ma che lascia intravedere la donna che sarà, e che forse un giorno potrà riaffrontare l'esperienza della gravidanza "alle sue condizioni".
Juno è di certo il film rivelazione dell'anno (come ormai è ogni commedia americana che sia solo un po' più intelligente della media), nessuno si sarebbe potuto aspettare che dal nulla sarebbe sbucato questo gioiellino che si è guadagnato la vittoria alla Festa del Cinema di Roma, l'Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale, e una miriade di altri premi. Tutto è partito con un'opera prima, la sceneggiatura di una blogger ex-spogliarellista; per non osare il troppo il film negli USA uscì in sole 1.000 sale cinematografiche, ma il successo e il passaparola portò la pellicola nel doppio delle sale.
Più che gridare al capolavoro, con Juno si può essere soddisfatti per aver visto una commedia sceneggiata sapientemente, con personaggi che si fanno amare e che vanno al di là degli stereotipi e un cast che sorregge tutto il film.
Si legge ovunque che il film per certi versi E' Ellen Page (Juno), la quale in effetti riesce nell'arduo compito di dare vita a questa Giovane Holden al femminile, estrosa e sarcastica; in parte è così, ma non si possono non lodare le ottime interpretazioni di J.K.Simmon (il J.J.Jameson di Spiderman, qui padre di Juno) e Jennifer Garner (la madre adottiva).
I personaggi sono ricchi di sfaccettature e nessuno ricalca stereotipi triti e ritriti: ad esempio i genitori non sono $genitoriaffettuosi o $genitoriautoritaribluttiecattivi, ma proprio in quanto persone sono un mix di caratteristiche caratteriali a seconda delle circostanze.
L'elemento vincente del film è il registro con cui si affronta il tema; la gravidanza è affrontata con toni leggeri, ma mai stupidi, come potrebbe fare una sedicenne americana fuori dagli schemi, evitando di riproporre alle platee un melodramma già rappresentato altrove. Per immergere gli spettatori nell'universo adolescenziale, la sceneggiatura fa un pesante uso di slang bizzarro, con termini inventati di sana pianta, e adattati in modo efficace anche in italiano, anche se il risultato è meno "cool" della sua controparte originale.
Grande impegno è stato infuso anche nell'assemblamento della colonna sonora, meravigliosa ma per niente invasiva: alla fine della pellicola si ha la sensazione di aver sentito canzoni stupende in sottofondo, pur non avendole sentite veramente presi dalla storia, e riascoltando la soundtrack si rimane affascinati da ogni singola traccia. In particolare la toccante canzone finale, un duetto tra Juno e il padre di suo figlio, che in Italia hanno giustamente pensato di sottotitolare.
Una citazione anche ai colori del film e alla fotografia, che si fanno amare fin dai titoli di testa, effettuati con la tecnica del rotoscope, mostrando una Juno abbozzata a matita che cammina tranquillamente per le vie della sua cittadina.
Visto qualche giorno fa.
Notevolissimo dal punto di vista della regia (con secondo me un unico difetto: la canzone finale, molto carina, è però troppo "slegata" dal resto), e con una buona sceneggiatura, che nonostante i suoi piccoli difetti riesce a trattare magistralmente un argomento per il quale cadere nella banalità è facilissimo.
E poi gli attori. Praticamente tutti i ruoli, non facili a causa delle molteplici sfaccettature, sono interpretati molto bene e sono perfettamente credibili (ma forse questo è merito proprio delle sfaccettature). In particolare, la Page (che avevo già notato sacrificatissima nel ruolo di Kitty Pryde e in altre cose sparse) è veramente molto, molto brava nell'interpretare Juno. Nonostante tutto questo, però, la nomination strappata alla Adams un po' brucia.
Concordo sulla colonna sonora.
Aspetto di poter vedere il tutto in originale, anche considerando che la voce di Page mi sembra più adatta al personaggio.
Peccato non averlo visto alla Festa del Cinema.
Notevolissimo dal punto di vista della regia (con secondo me un unico difetto: la canzone finale, molto carina, è però troppo "slegata" dal resto), e con una buona sceneggiatura, che nonostante i suoi piccoli difetti riesce a trattare magistralmente un argomento per il quale cadere nella banalità è facilissimo.
E poi gli attori. Praticamente tutti i ruoli, non facili a causa delle molteplici sfaccettature, sono interpretati molto bene e sono perfettamente credibili (ma forse questo è merito proprio delle sfaccettature). In particolare, la Page (che avevo già notato sacrificatissima nel ruolo di Kitty Pryde e in altre cose sparse) è veramente molto, molto brava nell'interpretare Juno. Nonostante tutto questo, però, la nomination strappata alla Adams un po' brucia.
Concordo sulla colonna sonora.
Aspetto di poter vedere il tutto in originale, anche considerando che la voce di Page mi sembra più adatta al personaggio.
Peccato non averlo visto alla Festa del Cinema.
Lorenzo Breda
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If you couldn't find any weirdness, maybe we'll just have to make some!
Hobbes, Calvin&Hobbes
[No bit was mistreated or killed to send this message]
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Un film molto bello...mi ha colpito molto quando l'ho visto. Mostra il coraggio di una ragazza, coraggio che tante donne dovrebbero imparare! Ellen Page mi ha stupita molto...la sua recitazione è decisamente ricca di sfumature che arricchiscono il personaggio. Ed è vero, la colonna sonora è un gioiellino all'interno di questo film!
Comunque condivido...non vedo l'ora di rivederlo in originale!!!
Comunque condivido...non vedo l'ora di rivederlo in originale!!!
Un ottimo team, favolosamente assemblato, di attori e produttori che hanno dato vita ad un buon film. Certo, il merito è di tutti: dell'affettuosamente immaturo padre del bimbo che Juno porta in grembo, interpretato da Michel Cera; dell'austera/perennemente in tensione futura madre adottiva del piccolo, interpretata da Jennifer Garner; del padre e della matrigna di Juno, genitori che qui appaiono comprensivi e non stereotipamente contro; del regista, che ha svolto un lavoro davvero impeccabile, sin dai titoli di testa (Juno in rotoscope riesce davvero a rapire lo sguardo dello spettatore); ma, naturalmente, credo sia d'obbligo fare una menzione speciale ad Ellen Page, che interpreta la protagonista, ed alla sceneggiatrice del film, Diablo Cody, che per questo lavoro si è portata a casa un -a mio parere meritato- Oscar.
La prima presta con un risultato favoloso i suoi lineamenti bambineschi ed il suo atteggiamento decisamente tosto e maturo a Juno, conferendole un mix degno di nota di schiettezza e candore, ingenuità e coscienza sociale (non si sente pronta, data la giovane età, ad avere un bambino, ma non ha nemmeno il coraggio o il cuore di abortire).
Ed è tutto assolutamente realistico: merito della seconda, ex spogliarellista e blogger, dal look alla Bettie Page, che ha affermato in più interviste di sentirsi l'alter ego di Juno. Le situazioni che Juno affronta, il mondo che la circonda, sono di quanto più veritiero si possa immaginare, tant'è che i dialoghi potrebbero quasi sembrare improvvisati sul set. Anche gli attori con ruoli minori contribuiscono a questo: dall'amica fighetta di Juno ai compagni di scuola, che la prendono in giro chiamandola "Cautionary whale", balena vagante.
La colonna sonora è stata a ragione per settimane in cima alle classifiche degli album più venduti: Kinks, Sonic Youth, Cat Power, e una cover, per la canzone finale, di Anyone else but you dei Moldy Peaches, consigliata al regista dalla stessa Page, fan della band.
Una fantastica antieroina che veste grunge, che ha linguaggio secco e diretto, che è tuttavia responsabile e coerente.
P.S.: aneddoto time - Diablo Cody ha sposato a Las Vegas quello che oggi è suo marito sull'astronave di Star Trek, in presenza di testimoni alieni. Come si fa a non volerle un po' bene?
La prima presta con un risultato favoloso i suoi lineamenti bambineschi ed il suo atteggiamento decisamente tosto e maturo a Juno, conferendole un mix degno di nota di schiettezza e candore, ingenuità e coscienza sociale (non si sente pronta, data la giovane età, ad avere un bambino, ma non ha nemmeno il coraggio o il cuore di abortire).
Ed è tutto assolutamente realistico: merito della seconda, ex spogliarellista e blogger, dal look alla Bettie Page, che ha affermato in più interviste di sentirsi l'alter ego di Juno. Le situazioni che Juno affronta, il mondo che la circonda, sono di quanto più veritiero si possa immaginare, tant'è che i dialoghi potrebbero quasi sembrare improvvisati sul set. Anche gli attori con ruoli minori contribuiscono a questo: dall'amica fighetta di Juno ai compagni di scuola, che la prendono in giro chiamandola "Cautionary whale", balena vagante.
La colonna sonora è stata a ragione per settimane in cima alle classifiche degli album più venduti: Kinks, Sonic Youth, Cat Power, e una cover, per la canzone finale, di Anyone else but you dei Moldy Peaches, consigliata al regista dalla stessa Page, fan della band.
Una fantastica antieroina che veste grunge, che ha linguaggio secco e diretto, che è tuttavia responsabile e coerente.
P.S.: aneddoto time - Diablo Cody ha sposato a Las Vegas quello che oggi è suo marito sull'astronave di Star Trek, in presenza di testimoni alieni. Come si fa a non volerle un po' bene?
è facile, basta vedere l'argomento del suo prossimo filmElaine Marley ha scritto:P.S.: aneddoto time - Diablo Cody ha sposato a Las Vegas quello che oggi è suo marito sull'astronave di Star Trek, in presenza di testimoni alieni. Come si fa a non volerle un po' bene?
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Argh, ho letto adesso. Vabbè, me la ricorderò come la sceneggiatrice di Juno.Elikrotupos ha scritto: è facile, basta vedere l'argomento del suo prossimo film
e aggiungi "che ha rubato l'Oscar a Ratatouille"
no vabè... a parte che mi accorgo di non aver detto la mia su questo film, cosa di cui ero convintissimo oO
Sicuramente ha meritato l'Oscar per la sceneggiatura più di Ratatouille, alla luce del fatto che quella di Juno è molto più complessa e anche interessante e passa decisamente in secondo piano il fatto che una sceneggiatrice fosse un'esordiente. Poi, sarà per via del fatto che è una sorta di autobiografia, il personaggio di Juno è eccezionale (è appassionante seguire una prototeeneger che tratta la sua gravidanza in una maniera che non è banale (come è invece per altre immature bimbe-incinte), con leggerezza ma con rispetto verso l'importante tema trattato). Insomma, un film così profondo non me lo sarei aspettato da una con il curriculum di Diablo Cody... quello che mi sarei aspettato è il secondo film, e infatti... (oh, poi chissà... magari è una perla del suo genere e si scopre che Diablo Cody è davvero un talento, non solo nel raccontare la SUA storia).
no vabè... a parte che mi accorgo di non aver detto la mia su questo film, cosa di cui ero convintissimo oO
Sicuramente ha meritato l'Oscar per la sceneggiatura più di Ratatouille, alla luce del fatto che quella di Juno è molto più complessa e anche interessante e passa decisamente in secondo piano il fatto che una sceneggiatrice fosse un'esordiente. Poi, sarà per via del fatto che è una sorta di autobiografia, il personaggio di Juno è eccezionale (è appassionante seguire una prototeeneger che tratta la sua gravidanza in una maniera che non è banale (come è invece per altre immature bimbe-incinte), con leggerezza ma con rispetto verso l'importante tema trattato). Insomma, un film così profondo non me lo sarei aspettato da una con il curriculum di Diablo Cody... quello che mi sarei aspettato è il secondo film, e infatti... (oh, poi chissà... magari è una perla del suo genere e si scopre che Diablo Cody è davvero un talento, non solo nel raccontare la SUA storia).
“DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”
Finalmente ho visto anch'io questo piacevolissimo film.
Ne sono rimasto decisamente soddisfatto, il perchè è già esplicitato nei commenti qui sopra: il fuggire dagli stereotipi.
E in un tema come la gravidanza di una giovane ragazza, quel pericolo era più che mai palpabile.
La storia ti prende fin da subito, con la voce narrante della protagonista stessa a introdurti nel film, e i titoli di testa "disegnati" a introdurti nelle atmosfere della pellicola e della città in cui si svolge.
Juno è caratterizzata benissimo. Sedicenne molto matura per la sua età e con un carattere deciso e sicuro di sè, riesca a catalizzare le simpatie dello spettatore, che proverà subito simpatia per lei (almeno, a me è capitato così!). Non solo il suo carattere, ma anche come si rapporta con gli altri personaggi ci fa capire che tipo è questa ragazza, e a me è piaciuto tantissimo vedere questa tipa instaurare un rapporto quasi empatico con il padre adottivo, entrambi con la passione per suonare la chitarra, per un certo tipo di musica (grandissimi!), per i film dell'orrore... Così come mi è piaciuto il suo rapportarsi con il padre del bambino che ha in grembo, un sentimento-non sentimento che alla fine troverà il mondo di sbilanciarsi verso una delle due parti.
E poi la sua reazione a quando [spoiler]quello che lei (e anch'io!) considerava il suo idolo, il padre adottivo di cui sopra, prende quella maledetta decisione[/spoiler] è in linea col personaggio fin qui mostrato, deciso e sicuro di sè. Ma è bello averla fatta vedere, nei primi momenti, anche incrinata, fragile.
Menzione particolare anche alla Garner, molto brava nei panni della futura madre ultra-apprensiva.
Insomma, a me è piaciuto molto, e ne conserverò un bel ricordo a lungo, sicuramente. Un film non convenzionale, con personaggi interessanti e non stereotipati, e con una bella storia da raccontare, ben raccontata.
Ne sono rimasto decisamente soddisfatto, il perchè è già esplicitato nei commenti qui sopra: il fuggire dagli stereotipi.
E in un tema come la gravidanza di una giovane ragazza, quel pericolo era più che mai palpabile.
La storia ti prende fin da subito, con la voce narrante della protagonista stessa a introdurti nel film, e i titoli di testa "disegnati" a introdurti nelle atmosfere della pellicola e della città in cui si svolge.
Juno è caratterizzata benissimo. Sedicenne molto matura per la sua età e con un carattere deciso e sicuro di sè, riesca a catalizzare le simpatie dello spettatore, che proverà subito simpatia per lei (almeno, a me è capitato così!). Non solo il suo carattere, ma anche come si rapporta con gli altri personaggi ci fa capire che tipo è questa ragazza, e a me è piaciuto tantissimo vedere questa tipa instaurare un rapporto quasi empatico con il padre adottivo, entrambi con la passione per suonare la chitarra, per un certo tipo di musica (grandissimi!), per i film dell'orrore... Così come mi è piaciuto il suo rapportarsi con il padre del bambino che ha in grembo, un sentimento-non sentimento che alla fine troverà il mondo di sbilanciarsi verso una delle due parti.
E poi la sua reazione a quando [spoiler]quello che lei (e anch'io!) considerava il suo idolo, il padre adottivo di cui sopra, prende quella maledetta decisione[/spoiler] è in linea col personaggio fin qui mostrato, deciso e sicuro di sè. Ma è bello averla fatta vedere, nei primi momenti, anche incrinata, fragile.
Menzione particolare anche alla Garner, molto brava nei panni della futura madre ultra-apprensiva.
Insomma, a me è piaciuto molto, e ne conserverò un bel ricordo a lungo, sicuramente. Un film non convenzionale, con personaggi interessanti e non stereotipati, e con una bella storia da raccontare, ben raccontata.
Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
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