[Rainbow/Iginio Straffi] Winx Club

Satira, avventura, fantascienza, commedia e ci scappa anche il musical: ben lungi dal rivolgersi al solo pubblico dei più piccoli, già da anni l'animazione televisiva occidentale sta sperimentando in lungo e in largo ottenendo sempre più consenso.
  • DeborohWalker ha scritto: Per le storie non mi pronuncio non avendole fruite, ma se come sento dire in giro le Winx passano tutto il tempo ad essere fashion, magari c'è un disappunto dilagante per lo stesso motivo per cui le ultime storie di Witch (è moda!) non entusiasmano i lettori un po' più cresciuti. Francesco, tu sei felice che i personaggi che hai contribuito a creare così sfacettati nelle prime stagione di Witch ora abbiano lo stesso spessore di una bambolina di "Gira la moda"?
    Forse questo tipo di leggerezza è quello di cui sono accusate le Winx, non tanto le trame "magiche" troppo semplici...
    Le Winx in realtà hanno quattro stagioni di storie avventurose e l'aspetto modaiolo è solo una delle componenti delle trame, un aspetto marginale e niente affatto dominante. In realtà da quello che leggo da qualche anno c'è una sorta di fastidio, un'accusa di lesa maesta per una serie italiana che funziona bene e va in controtendenza al prodotto animato nazionale medio. Le Winx certamente si occupano di moda, ne hanno creata una loro e questo elemento nelle storie dev'esserci insieme a tutto il resto.
    Sulle Witch non mi pronuncio perchè ho smesso di leggerle quando ho smesso di scriverle. Anch'io ho letto giudizia assortiti ma sinceramente, non avendo sfogliato una pagina che fosse una negli ultimi cinque anni rischierei di dare un giudizio superficiale.
    Leggo i dati di vendita, questo sì e preferisco ricordarle da vive.
  • Mah in tutto questo io non amo ovviamente le Winx, ma mi sembra che tutto questo astio sia appunto ingiustificabile se perlomeno non lo si prova verso ogni serie tv bambinesca che la tv offre ogni pomeriggio. Perché le serie tv sono tante, tantissime e spesso e volentieri così, ma in quel caso si fiata meno, non sorgono fanclub delusi e spesso e volentieri non si sa neanche chi ci lavora. Posso casomai avere una perplessità sul discorso fa l'Artibani sul fatto che si tratta semplicemente di personaggi diversi: ecco io direi più limitati, perché comunque ci sono personaggi come quelli Disney per esempio capaci di durare secoli e di appassionare nella loro multiformità target sempre diversi. Se dopo un secolo Gottfredson vende ancora e gli adulti che leggono Disney esistono, evidentemente qualcosa di diverso nella creazione di questo mondo c'è stata. E questo senza nulla togliere alla fruibilità da parte dei bambini.
    Le Winx non sono questo, sono solo un cinico prodotto a mio parere. Un prodotto che il suo scopo l'ha raggiunto in pieno e molto meglio delle Witch che partivano con finalità più ambiziose (essere prima di tutto una bella serie a fumetti, punto di partenza dello stile euromanga) ma non sono state capaci di mantenersi su quel piano, preferendo invece ripiegare in maniera piuttosto triste e patetica verso l'essere un prodotto. Ed è forse qui che si può individuare il livore verso Winx, che nascendo come corrispettivo di Witch è stato sempre visto come parte dello stesso fenomeno, sbagliando di grosso. E' Witch che ha copiato Winx, in un certo senso.

    Deboroh: toccami ancora la Pimpa e TI AMMAZZO.
  • Grrodon ha scritto:Le Winx non sono questo, sono solo un cinico prodotto a mio parere. Un prodotto che il suo scopo l'ha raggiunto in pieno e molto meglio delle Witch che partivano con finalità più ambiziose (essere prima di tutto una bella serie a fumetti, punto di partenza dello stile euromanga) ma non sono state capaci di mantenersi su quel piano, preferendo invece ripiegare in maniera piuttosto triste e patetica verso l'essere un prodotto.
    Uh, quanta cattiveria in questo giudizio.
    Cerco di farne la parafrasi in modo più bonaccione da Deboroh.
    Witch e Winx hanno LO STESSO scopo: attirare più pubblico possibile, così da permettere a chi ci lavora di mangiare qualcosa ogni giorno.
    E' il discorso sul "prodotto artistico commerciale" che salta fuori spesso, qualcuno lo comprende e lo accetta, altri no.
    Nel fare questo Witch e Winx scelgono due strade diverse: il primo una via più difficile forse, ma che ha la possibilità di attirare anche qualche lettore sopra i 12 anni proprio alla luce della sua maggiore elaborazione narrativa, mentre il secondo sceglie una via più facile che punta unicamente su un target sapendo che così avrà più effetto, ma solo e unicamente sui membri che appartengono a quel target.
    E nessuna di queste due vie è il lato oscuro.
    Grrodon ha scritto:Deboroh: toccami ancora la Pimpa e TI AMMAZZO.
    Guarda che ho citato, e non a caso, proprio due prodotti per l'infanzia che adoro nonostante la loro targetizzazione stretta :omg:
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • Grrodon ha scritto:Deboroh: toccami ancora la Pimpa e TI AMMAZZO.
    Immagine?
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • Sì ma ritengo che la Pimpa sopravviva meglio al fattore crescita, altro che Denver. Cmq non hai capito il mio discorso, non stavo sminuendo Winx ma riconducendo cinicamente il tutto al suo scopo, che ritengo non sia stato proprio lo stesso di Witch sin dal primo giorno come dici tu. Mi pareva che Witch all'inizio fosse più un qualcosa da cartonatone francese, per intenderci (che vende presso altri pubblici), anche se non sempre veniva venduto come tale. Insomma partiva come fumetto e stop, la sua essenza intrinseca era quella e stop. E poi qualcosa è cambiato.
    Winx parte come fenomenone tv e come tale prosegue e continua coerentemente. Il tutto molto più onestamente di Witch, che a forza di tenere il piede in due scarpe non sapeva neanche più cosa essere, ed è finito per diventare una cosa illeggibile per il pubblico per cui era nato.
  • La mia insistenza nel voler riportare tutto sul piano del realismo non è per recitare la parte del disincantato o dell'arido professionista ma semplicemente ridimensionare certe prese di posizione e alcuni giudizi eccessivi. Witch, Winx e quant'altro: stiamo parlando di prodotti nati per portare soldi nelle casse di chi li produce. Winx lo fa benissimo e continua sulla sua strada, Witch ha visto per un momento la possibilità di seguire quelle orme e non ce l'ha fatta per mille motivi diversi, punto.
    Witch e Winx presentano personaggi più o meno interessanti, più o meno divertenti da seguire e da scrivere, sicuramente lontani dalla ricchezza dei personaggi classici disneyani, ma tant'è: il mondo del fumetto e del cartone è vario, proprio come la vita reale.
    Sull'astio e l'invidia nei confronti di Winx Club resto sempre ammirato perchè, in effetti, tanta attenzione non è dedicata ad altre serie e le ragioni di questo atteggiamento sarebbero da studiare con attenzione.
    Nella mia rozzezza preistorica mi appello al solito, vecchio invito: non ti piace? Non guardarlo. Non leggerlo. Non parlarne. Ma almeno concedi al resto del pubblico il diritto sacrosanto di fare quel cavolo che vuole.
    Se dovessimo applicare nella vita reale la stessa energia che certa gente dedica a parlar male delle Winx dovremmo vedere gente incatenata davanti ai cinema in cui si programma il cinepanettone di Neri Parenti, dovremmo vedere picchettare gli ingressi in curva da tutti quelli a cui non piace il calcio e via estremizzando.
    Winx Club non è il lato oscuro di niente: è puro e semplice intrattenimento pronto per essere consumato senza pretese di eternità, adatto ai tempi veloci e feroci che viviamo. Va in onda da sei anni in tutto il mondo, durerà ancora un po' e poi, come tutte le cose, passerà. Chi lo apprezza e chi lo detesta se ne saprà fare una ragione.
    Le Winx non sono i Simpson, non sono gli Antenati, non ha la pretesa di vivere per sempre ma di vivere bene, commercialmente parlando, il proprio tempo.
  • Bé insomma adesso però sei un po' ingiusto, perché a parte quella mezza pazzoide che si era iscritta tempo fa che voleva incatenarsi come martire agli studios di animazione non mi pare che in questo forum si sia mai respirata un'aria troppo negativa nei confronti di Winx, piuttosto mi pare che viga il più completo menefreghismo verso il fenomeno, come giusto del resto in un forum adulto. E pure Iku che se ne è curata, l'ha fatto condannando una stagione e non il prodotto in toto. C'è stata delusione verso Witch, certo, nel qual caso però c'è stato un vero e proprio cambio di registro durante la sua storia editoriale, che l'ha stupidamente reso indigesto alla quasi totalità del vecchio pubblico (che faceva benissimo a leggerlo IMHO). Ma anche lì, poca roba, e comunque un disappunto più a ragion veduta. Insomma, mi sembra che si respiri un'aria salubre, ecco. Sbaglio?
  • Grrodon ha scritto:Bé insomma adesso però sei un po' ingiusto, perché a parte quella mezza pazzoide che si era iscritta tempo fa che voleva incatenarsi come martire agli studios di animazione non mi pare che in questo forum si sia mai respirata un'aria troppo negativa nei confronti di Winx, piuttosto mi pare che viga il più completo menefreghismo verso il fenomeno, come giusto del resto in un forum adulto. E pure Iku che se ne è curata, l'ha fatto condannando una stagione e non il prodotto in toto. C'è stata delusione verso Witch, certo, nel qual caso però c'è stato un vero e proprio cambio di registro durante la sua storia editoriale, che l'ha stupidamente reso indigesto alla quasi totalità del vecchio pubblico (che faceva benissimo a leggerlo IMHO). Ma anche lì, poca roba, e comunque un disappunto più a ragion veduta. Insomma, mi sembra che si respiri un'aria salubre, ecco. Sbaglio?
    Qui si respira un'aria salubrissima, dico sul serio! :) La mia era una generalizzazione riferita a tante cose lette tra forum, articoli, recensioni e quant'altro. Il Sollazzo resta un posticino per bene, senza troll e altre figure inquietanti ed è giusto l'atteggiamento generale di distacco e disinteresse verso un prodotto rivolto a tutt'altro pubblico come è Winx (ma è chiaro che se mi si interpella come ha fatto Iku poi intervengo).
    Ho avuto anche modo di chiarirmi via facebook con Andrea87 sui suoi interventi, uno scambio amichevole e civile come è normale che sia, quindi l'armonia regna sovrana nella Tana del Sollazzo.
  • E' tutto merito della nostra mascotte pacioccona :solly:
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  • Recupero un po' di argomenti, scusate il ritardo.

    Converrai con me che le incoerenze che tu hai provveduto a chiarirmi risultano comunque incoerenze a chi non ha qualcuno come te a spiegarle…

    Un’altra domanda che mi viene in mente…come mai si è scelto di far crescere le Winx (che mi pare abbiano ormai 19-20 anni) quando il target invece pare si sia addirittura abbassato? Qual è il “senso”, nell’avere protagoniste dieci (e più) anni più vecchie di chi le guarda? (non è una cosa che riscontro solo in Winx, solo che non ne capisco il senso…)

    Quindi tu vorresti dire che un cartone potrebbe anche essere il male assoluto, ma se anche lo fosse sarebbe lecito perché sta ai genitori far si che i figli lo evitino? Quindi per te i primi da incolpare sono i genitori, e non chi fa un cartone che può essere “male assoluto”?

    Io non mi sto lamentando del fatto che non posso cambiare canale, come tu insisti a volermi dire. Mi sto semplicemente interrogando sui meccanismi di una serie animata che a me fa riflettere. Posso?
    E ancora una volta ribadisco…non mi sto lamentando del cartone con l’ottica di ventenne, come se il cartone non fosse piaciuto a me e questo fosse in sé una mancanza…sto cercando di valutarlo dal punto di vista oggettivo.
    Ti sei occupato/ti stai occupando (non so a che punto sia, doveva uscire in primavera ma pare sia stato rimandato) di Pop Pixie?
    Credo che le Winx siano sullo stesso piano, l'unica "colpa" di tutto questo odio credo risieda nel character design, con personaggi che hanno zatteroni e miniminigonne che sicuramente da ipotetico genitore non vorrei fossero indossati dalle eroine prese a modello dalle bambine.
    Per le storie non mi pronuncio non avendole fruite, ma se come sento dire in giro le Winx passano tutto il tempo ad essere fashion, magari c'è un disappunto dilagante per lo stesso motivo per cui le ultime storie di Witch (è moda!) non entusiasmano i lettori un po' più cresciuti. Francesco, tu sei felice che i personaggi che hai contribuito a creare così sfacettati nelle prime stagione di Witch ora abbiano lo stesso spessore di una bambolina di "Gira la moda"?
    Forse questo tipo di leggerezza è quello di cui sono accusate le Winx, non tanto le trame "magiche" troppo semplici...
    Quoto.

    Non dirigo il mio astio per ogni serie TV bambinesca perché non le conosco tutte, ma alcune di quelle che ho visto non mi sono piaciute. Sono comunque qui a discutere di Winx perché ho l’opportunità di parlarne con chi ci ha lavorato (grazie!), e mi interessa il confronto. Anche prima sono emerse cose che dal solo cartone non potevano essere comprese.

    Grrodon, hai sollevato una questione che mi interessa capire…quando dici che in un certo senso Witch ha copiato Winx, a cosa ti riferisci? Avevamo fatto un ragionamento simile, all’epoca, notando che mentre all’inizio Winx sembrava nato come “rivale” di Witch (ne accenna perfino Straffi), con il tempo il secondo è andato sempre più assomigliando al primo. E’ questo?

    Purtroppo continuo a non condividere l’atteggiamento “non ti piace, non guardarlo”. Quello che intendo io non è che non mi piace in sé (tant’è che sono la prima a collezionarne immagini e ad ammettere che sono ben disegnate), ma che non mi piace il suo spirito. Se vedo qualcosa che considero scorretto, sbagliato, non tiro avanti come se niente fosse, non chiudo gli occhi e fingo indifferenza (non ci riesco). Indago. Rifletto. Mi informo. Mi confronto.
  • [quote="iku88"]
    La definizione di "male assoluto" era un esempio paradossale, figuriamoci se esiste un cartone in grado di rappresentare il male assoluto. Iku, stiamo parlando di cartoni animati, di prodotti di intrattenimento. La Rainbow nei suoi uffici marchigiani non produce gas nervino ma uno spettacolo televisivo.
    Puoi sicuramente interrogarti sui meccanismi che ci sono dietro una produzione televisiva ma - è solo un consiglio, poi decidi da sola - occorrerebbe un distacco maggiore per avere un'analisi un po' più obiettiva, cercando di comprendere (non giustificare, solo comprendere) quelle che sono le norme che regolano questi meccanismi a livello internazionale. Gli autori sono una parte insignificante in questo processo produttivo e distributivo e per avere una visione davvero a 360° è importante considerare tutti gli attori in gioco, con i loro pesi economici, le linee editoriali (ed etiche) che li muovono e tutto il resto.
    Le responsabilità dei genitori in questo caso sono totali; gli spettatori e soprattutto gli spettatori bambini sono l'elemento fondamentale dell'ingranaggio e le famiglie hanno il dovere di controllare e intervenire. Chi detiene il telecomando indirizza le scelte e la spesa di un nucleo familiare; quando si tratta di bambini i genitori dovrebbero vigilare con un'attenzione tripla a quella che riservano a sè stessi. Quando leggo gli articoli delle Loredane Lipperini di turno sempre pronte a caricare le Winx di responsabilità che non hanno, mi cadono un po' le braccia (ma per fortuna se ne leggono sempre di meno).

    Per venire alle risposte pratiche, la scelta di far crescere le ragazze è stata presa tutti insieme e si è rivelata una scelta azzeccata. Il modello aspirazionale funziona sempre (le bambine e i bambini guardano sempre non ai coetanei ma alle ragazzine o ai ragazzini leggermente più grandi di loro; nei giochi simulano di essere "altro", dalla mamma e il papà alle persone che svolgono professioni degli adulti e così via). Il meccanismo della crescita aveva funzionato perfettamente con Harry Potter e avere in scena un gruppo di ragazze che come le loro spettatrici crescono ci sembrava la cosa più naturale.
    Per le Witch, al contrario, la Disney aveva deciso di fermare il tempo, lasciarle in un momento indefinito in cui le stagioni si succedevano ma non cambiava mai nulla, una scelta che ha finito per creare disaffezione, rendendo le protagoniste distaccate rispetto la vita reale delle bambine e delle adolescenti che, al contrario, corre molto veloce.

    Per quello che infine riguarda la nuova serie Rainbow, "Pop Pixie", sono al lavoro sulle ultime sceneggiature. La serie uscirà in autunno (questa era la data prevista dall'inizio, non ci sono stati posticipi) e il mio lavoro è stato quello di sceneggiatore e story editor, coordinando tutti gli autori della squadra di lavoro di Red Whale che si sono presi cura della maggior parte degli episodi della serie. Ho creato la bibbia della serie, i personaggi e gli ambienti e poi sono passato alla scrittura di tutti i soggetti, sceneggiandone alcuni e supervisionando i restanti.

    A fine ottobre uscirà poi il secondo lungometraggio delle Winx, dove ho firmato il soggetto del film (che sarà in 3D).
  • ma non pensi che i personaggi siano troppo "perfetti"?

    cioè, tutti i personaggi sono fighe della madonna (passatemi il termine) e i loro "fidanzatini" sembrano Big Jim... gli unici bruttarelli sono i cattivi.

    A me personalmente queste caratterizzazioni danno la nausea, dopotutto se Paperino piace di più di Topolino, un motivo ci sarà. (in verità questo è un luogo comune, però è vero che il lettore tende a riconoscersi nella sfortuna paperiniana e cova desideri di vendetta pikappici)

    Ecco, perchè non stereotipare di meno i personaggi?
  • Andrea87 ha scritto:ma non pensi che i personaggi siano troppo "perfetti"?

    cioè, tutti i personaggi sono fighe della madonna (passatemi il termine) e i loro "fidanzatini" sembrano Big Jim... gli unici bruttarelli sono i cattivi.

    A me personalmente queste caratterizzazioni danno la nausea, dopotutto se Paperino piace di più di Topolino, un motivo ci sarà. (in verità questo è un luogo comune, però è vero che il lettore tende a riconoscersi nella sfortuna paperiniana e cova desideri di vendetta pikappici)

    Ecco, perchè non stereotipare di meno i personaggi?
    Se tu fossi una bambina di 6 anni compreresti una bambola poco meno che carina? No. Qui torniamo alla questione commerciale però vorrei anche elevarmi per un momento per non ridurre tutto sempre all'aspetto economico; in questo tipo di produzioni (e il discorso non vale solo per le Winx) è questa la regola. I protagonisti sono carini, giovani e brillanti. E' razzismo? E' miopia? E' limitatezza di idee? Non credo: è semplicemente il mercato. Se il pubblico chiederà protagonisti brutti, sgraziati e affetti da acne devastante sta sicuro che vedrai nel giro di due anni cinquanta serie allineate a questi dettami. Il confronto tra questi personaggi e i personaggi disneyani però non regge: Topolino e Paperino hanno uno spessore, una profondità e una grandezza unici e irripetibili. Il raffronto dovresti farlo su personaggi dello stesso livello; prendi altri dieci supergruppi di super ragazze e vedrai che l'identikit non cambierà più di tanto.
  • La discussione sulla chiusura o meno di questo thread è stata spostata qui.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • In realtà Winx Club è una serie per nerd e voi non ve ne siete mai accorti. :D



    Andate al minuto 6. Lì sta la verità. ;)
  • LOL.
  • La nuvola nera sull'isola l'abbiamo fatta prima degli americani. Ogni serie per nerd ne ha una e la nostra è arrivata prima. Queste sono grosse soddisfazioni. :ciao:
  • Artibani, non vorrei contraddirla, ma la nuvola nero (o meglio il fumo nero) mi pare che fosse già presente nella prima stagione di Lost del fu 2004. Ora, a meno che la quarta stagione non sia stata creata sei anni addietro, questa mi pareva fosse una citazione bella e buona. L'isola, il fumo nero, il fumo che si trasforma in altre forme ingannando gli altri (qui nel caso specifico un unicorno). Avrò interpretato male io?
  • PdP93 ha scritto:il fumo che si trasforma in altre forme ingannando gli altri (qui nel caso specifico un unicorno)
    Ovvero il cavallo di Kate. :P
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