[Shorts] Laugh-O-Grams

E' lo studio d'animazione più antico ma anche il più vitale. Tutto comincia da qui, e continua ancora oggi portando l'arte dell'animazione verso nuove frontiere. La mancanza di un nome riconoscibile ha portato per anni il grande pubblico a confonderne le opere con quelle delle altre filiali Disney, ma adesso tutto è cambiato. Benvenuti nel Canone Disney.
  • Mi aggrego ben volentieri a questa maratona, così colgo l'occasione per recuperare alcune cosucce mai viste e per decidermi a estrarre i Treasures dalla pila di DVD da vedere.

    Ma Iwerks era già al lavoro con Walt da ora? Perchè I musicanti di Brema sono sicuro di averlo già visto, non ricordo dove ma probabilmente era la rassegna al Future Film Festival dedicata a Iwerks...
    Viene quindi da chiedersi quanto effettivamente facesse Walt Disney, dato che nei titoli di testa il film sembra solamente suo e non c'è nessun altro accreditato.

    Comunque questi corti non mi hanno ancora strappato un sorriso senza l'attenuante della loro anzianità sul campo.
    Mi ha però sorpreso positivamente l'idea di sfruttare i balloon fumettistici come didascalia per i dialoghi: una trovata ingegnosa che rende il cartone animato la diretta evoluzione del fumetto, qui alle origini forse ancor di più di quanto avverrà in futuro. Strano che anche il cinema muto live-action non abbia voluto sfruttare questa trovata, molto più efficace dei cartelli perchè riesce a fondere nell'inquadratura sia il testo che le immagini.
    Grrodon ha scritto:Un po' strano che il Gatto e il Cane finiscano accoppiati pur essendo entrambi maschi. Omosessualità o l'essere animali era considerato a quei tempi un jolly?
    Non credo sia possibile nessuna delle due possibilità, ma semplicemente il gatto è una gatta; in questo modo si crea anche una doppia coppia amorosa parallela, quella tra i bambini e quella tra animali.
    Come dici tu, il gatto che c'è qui è identico a Julius, ma questo non significa che sia Julius; ricorda che siamo ancora agli albori dell'animazione, non c'è una cura come quella odierna nel character design e nel tentativo di rendere riconoscibili i protagonisti...
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • DeborohWalker ha scritto:Mi aggrego ben volentieri a questa maratona, così colgo l'occasione per recuperare alcune cosucce mai viste e per decidermi a estrarre i Treasures dalla pila di DVD da vedere.


    Bene! direi che a questo punto manca ancora Elik, che è un po' che li accumula. Direi di organizzarci così, io la faccio live con Dapiz, Bordy e Roberto (Lighting) e poi man mano che faccio le recensioni attacco il link a youtube (se c'è, ma credo sarà così sempre) per i sollazzieri. Un po' più problematica sarà per i lunghi, che non saranno recensiti visto che l'avevo già fatto, ma per regolarsi basta seguire l'ordine della filmografia. Ovviamente questo significa che cercherò di tenere un certo ritmo, e dovrò far passare queste recensioni in primo piano rispetto a tanta roba che si sta accumulando sulla mia scrivania, ma vabbè, prima o poi lo dovevo fare e l'idea dell'evento communitario sarà molto incentivante.
    Ma Iwerks era già al lavoro con Walt da ora? Perchè I musicanti di Brema sono sicuro di averlo già visto, non ricordo dove ma probabilmente era la rassegna al Future Film Festival dedicata a Iwerks...
    Viene quindi da chiedersi quanto effettivamente facesse Walt Disney, dato che nei titoli di testa il film sembra solamente suo e non c'è nessun altro accreditato.
    Iwerks era con Walt sin dall'inizio, ma credo che le vignette del primo file siano esclusivamente sue. Lui non si definiva un disegnatore ma un coordinatore, ma in questo modo possiamo avere un'idea di quale fosse il suo stile di disegno (piuttosto simile a quello di MacManus, di Arcibaldo e Petronilla, invero).
    Comunque questi corti non mi hanno ancora strappato un sorriso senza l'attenuante della loro anzianità sul campo.
    Bé lol che ti aspetti, è roba vecchia, e invecchiata pure maluccio. Non sarà così per Oswald e per ciò che verrà dopo, ma i Laugh-O-Grams e gli Alice si guardano più per completezza e interesse storico che altro (e poi alle brutte ci si può ridere su, visto che straripano di ingenuità :P)
    Non credo sia possibile nessuna delle due possibilità, ma semplicemente il gatto è una gatta; in questo modo si crea anche una doppia coppia amorosa parallela, quella tra i bambini e quella tra animali.
    Come dici tu, il gatto che c'è qui è identico a Julius, ma questo non significa che sia Julius; ricorda che siamo ancora agli albori dell'animazione, non c'è una cura come quella odierna nel character design e nel tentativo di rendere riconoscibili i protagonisti...
    Mh. Dubito abbastanza che sia una gatta. Perché il personaggio è uno dei quattro (cinque col Re) "regular" che vedi anche nel logo della serie quindi è sempre lo stesso, e non ha mai connotati femminili (specialmente come Gatto con gli Stivali).
  • Interessanti i Laugh-O-Grahms per il loro fascino vintage, ma oggi davvero improponibili. Sono i primi passi di Walt e del suo entourage, e per quanto sia buona l'idea di una serializzazione di questo tipo, con le fiabe interpretate da questi 5 personaggi, il livello dell'animazione, vuoi per i mezzi, vuoi per la poca esperienza del campo, non brilla per originalità in mezzo alla strabordante produzione animata di quegli anni la cui punta di diamante era Felix il Gatto di Pat Sullivan e
    Otto Messmer (se poi vogliamo essere sinceri Il Gatto-omosex/La Gatta è un clone del celebre Mio Mao).

    Il ritmo dei corti non è incalzante, spesso la regia si sofferma sullo stesso movimento animato per sottolineare l'azione risultando rindondante. L'umorismo, lungi dal venir intaccato dal terribile politically correct che ci fa sorbire nei Disney Treasures la tragica tiritera :"Hi, I'm Leonard Maltin blablabla" -_- , è ingenuo e spensierato, surreale e grottesco non tanto nelle situazioni quanto nel movimento di personaggi e di oggetti (che qui hanno vita propria, e tale sarà la situazione nei corti Disney almeno fino a metà anni '30).

    L'uso dei balloons per i dialoghi in luogo dei cartelli mi ha impressionato positivamente per avermi rimandato al grande collegamento tra fumetto e animazione che è anche alla base della filosofia di questo forum. :clap:

    Newman Laugh-O-Grams (1921)

    Anche se l'animazione è ridotta all'osso, trovo questo corto particolarmente significativo, soprattutto se osservato con il senno di poi. Il leit motiv di questo "Big Bang" disneyano è quanto di più classico è più celebre ci possa essere: la satira di costume! Benchè questo sia proprio l'inizio, profondamente influenzato dalle classiche vignette satiriche (per le quali ha lavorato anche Barks prima di approdare alla Disney), quest'elemento anticipa i grandi risultati che ci saranno nelle strisce di Gottfredson e Walsh, nei corti di George Geef, nelle storie di Barks, Scarpa fino ad arrivare ai giorni nostri con Casty, Faccini e Vitaliano passando anche per lungometraggi come Hercules (dove viene preso in giro lo star system statunitense).

    The Four Musicians of Bremen (1922)

    Sconclusionatissimo! In questo corto c'è un bailamme assoluto. E la trama è quanto di più esile e poco logico esista. Le gag sono sempre più surreali e vanno a capovolgere le leggi della fisica. I personaggi si scompongono e si ricompongono come vogliono (come il Gatto che si stacca la coda per farne una mazza da baseball per poi morire nella gag delle 9 vite che diventerà un tormentone abusatissimo.)

    Little Red Riding Hood (1922)

    ROTFL! Ma il tizio col cappello a cilindro è Walt Disney! Che onore per il grande capo interpretare il secondo villain (dopo i banditi dei Musicanti di Brema) della sua produzione! A parte questo l'umorismo si sviluppa sempre di più, diventando meno legato alle animazioni e più a gag pensate per l'occasione (ma siamo ancora lontani dai fasti successivi). Il Gatto che schiatta all'inizio, la Bambina e il Bambino che slinguazzano alla fine mi hanno fatto sorridere e stupire non poco, anche perchè sono di quanto più estraneo ci sia all'immagine edulcorata della Disney che viene percepita generalmente dal pubblico.

    Puss in Boots (1922)

    Si va avanti e la trama è sempre più strutturata: stavolta è divisa in tre tronconi: il corteggiamento della Bambina da parte del Bambino con inseguimento del Re; l'intermezzo al cinema; la corrida finale.
    Il Gatto lascia il dubbio tra il suo essere una Gatta o avere preferenze poco ortodosse e il Bambino ha un'idea sconclusionatissima per conquistare il futuro suocero, buttandosi in un arena rendendosi conto del pericolo solo di fronte al toro. Per il resto da segnalare la gag del Cane che mangia i pop corn che non entrano nella bocca del Re.

    Cinderella (1922)

    Simpatico e il più evoluto dei corti della serie che ci sono pervenuti. Come fatto notare da Grrodon l'attualizzazione della trama permette gag come l'apparizione dell'automobile grazie ad una Fata Madrina decisamente racchia, o il Bambino/Principe che fa il detective, elementi che contribuiscono ad alzare l'umorismo dell'opera.
    Non sono sicuro di voler sapere COSA stanno facendo il Gatto e il Cane mentre il Bambino fa provare la scarpetta alle sorellastre e poi alla Bambina. :P
  • C'è un importante aggiornamento riguardo ai cortometraggi disneyani degli anni venti. Non solo sono state rinvenute le copie dei due cortometraggi ritenuti perduti fino ad oggi (Goldie Locks and the three bears e Jack and the beanstalk), ma un settimo cortometraggio della serie Luagh-O-Grams, fino ad oggi confuso con il già citato "Jack and the beanstalk", e dal titolo "Jack and the giant killer" è stato scoperto recentemente. Il celebere museo MoMA proietterà alcuni di questi cortometraggi in occasione del festival To save and project. Per informazioni più esaustive potete leggere gli articoli ai seguenti link:
    - http://www.cartoonbrew.com/classic/lost ... -moma.html
    - http://ramapithblog.blogspot.com/2010/1 ... shown.html
  • Oh my God.
    E come venirne in possesso?
  • con un rarities2, finalmente?
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
  • hector ha scritto:C'è un importante aggiornamento riguardo ai cortometraggi disneyani degli anni venti.
    Ciao a tutti! Qualcuno ha delle novità, anche se ne dubito? :???:

    (Comunque a me Leonard Maltin, con quella faccia da bonaccione, sta tanto simpatico!! :asd: )
  • Purtroppo non so nulla, e il fatto che li abbiano raccolti nel BD della Bella e la Bestia privi dei neoritrovati implica che ci vorrà molto tempo prima di poter vedere questi ultimi.
  • Considerando le varie attenuanti generiche, questa serie non è affatto male (meglio di Alice, secondo me). Puss in Boots e Cinderella soprattutto grazie alla trama organica e al buon ritmo sono decisamente godibili, mentre scompaiono le gag assurde (alcune pure abbastanza ganze) dei primi due corti.
    Rimangono i difetti tipici dell'animazione di questo periodo, come le divagazioni inutili (la scena di caccia del principe) oppure i cicli ripetuti e ripetuti e ripetuti.

    Particolarmente interessante è un certa sessualità sottotraccia, ambigua e ammiccante, presente un po' dappertutto e che muove un po' le trame dei corti (a parte The Four Musicians of Bremen che mi sembra sia il peggiore): dal cattivo di Little Red Riding Hood che chiude la Bambina nella casa, al finale della stessa con il Bambino e la Bambina che si baciano mentre il gatto si tappa gli occhi; per poi passare dal caso già citato del Cane e del Gatto che si attaccano non appena si vedono e addirittura si nascondono dietro l'albero nel finale di Cinderella :oh:
    Assurancetourix
  • Grrodon ha scritto: il fatto che li abbiano raccolti nel BD della Bella e la Bestia privi dei neoritrovati implica che ci vorrà molto tempo prima di poter vedere questi ultimi.
    io nel BluRay della Bella e la Bestia non li trovo mica.... o son scemo io?

    (a proposito ciao a tutti!)
  • gongoro72 ha scritto:
    Grrodon ha scritto: il fatto che li abbiano raccolti nel BD della Bella e la Bestia privi dei neoritrovati implica che ci vorrà molto tempo prima di poter vedere questi ultimi.
    io nel BluRay della Bella e la Bestia non li trovo mica.... o son scemo io?

    (a proposito ciao a tutti!)
    ti devi vedere il documentario nel disco 2 e ad un certo punto ti fa scegliere alcuni corti da vedere. non ho il bd sottomano mi dispiace di non poter essere + preciso
  • Forse è cosa già nota, ma, girovagando in rete, mi sono imbattuto in questo filmato amatoriale di YouTube, in cui è possibile vedere la proiezione del corto Jack the Giant Killer, rinominato per l'occasione The K.O. Kid.

  • Astrus ha scritto:Forse è cosa già nota, ma, girovagando in rete, mi sono imbattuto in questo filmato amatoriale di YouTube, in cui è possibile vedere la proiezione del corto Jack the Giant Killer, rinominato per l'occasione The K.O. Kid.
    Notare il gemito che si sente fra il pubblico quando il pescesega affetta l'altro pesce :P .
    cianfa88 ha scritto: Particolarmente interessante è un certa sessualità sottotraccia, ambigua e ammiccante, presente un po' dappertutto e che muove un po' le trame dei corti (a parte The Four Musicians of Bremen che mi sembra sia il peggiore): dal cattivo di Little Red Riding Hood che chiude la Bambina nella casa, al finale della stessa con il Bambino e la Bambina che si baciano mentre il gatto si tappa gli occhi; per poi passare dal caso già citato del Cane e del Gatto che si attaccano non appena si vedono e addirittura si nascondono dietro l'albero nel finale di Cinderella :oh:
    Questo è l'aspetto che ho trovato più interessante dei vari corti, che ho subito collegato al Topolino stalker di Plane crazy. Dirò di più: a me
    Valerio ha scritto:Little Red Riding Hood (1922)
    [...] vede Cappuccetto Rosso viaggiare in automobile e venir fermata anzichè da un lupo da un essere umano con tanto di cilindro, che probabilmente simboleggia uno "squalo" finanziario. [..]
    il tizio è sembrato un pedofilo. :???: . Vabbè, bisogna tenere conto che il Bambino e la Bambina potrebbero avere più anni di quelli che dimostrano (se pensano sempre a slinguazzarsi e a sposarsi vuol dire che non hanno dieci anni).

    Sul piano tecnico, alcune inquadrature non mi sono sembrate affatto male, e ho apprezzato molto la risicatissima animazione dei due shorts pubblicitari dentistici (Martha non l'ho trovato), una specie di prodromo alla "Scrittura Mista". Peraltro Tommy Tucker's Tooth l'ho trovato piuttosto carino, nonostante gli assurdi colloqui di lavoro :P , mentre Clara Cleans Her Teeth mi ha ricordato una bambina (vestita come Clara) che alla mensa della scuola materna mi rimproverava perchè masticavo male e mi faceva terribili paternali su come bisognava masticare, facendomi vedere i suoi denti bianchissimi che si sporcavano, a seconda del pasto del giorno, di pesce o di sugo.
    Immagine
    Ottimo lavoro.
  • Affascinante apprestarsi ad osservare in ordine cronologico l'evoluzione della produzione degli studios di animazione Disney.

    Siamo nel 1920 e questi due tizi creano le basi per quella che praticamente sarà l'animazione occidentale, mi sembra quindi pleonastico dire che decontestualizzati i corti risultino invecchiati, ma proprio decontestualizzarli è un errore: verrà il tempo dei "classici immortali" e dei capolavori, questi sono i primi passi in un campo sperimentale e come tali li trovo dignitosissimi e davvero piacevoli, nonostante a volte le digressioni inutili che spezzano il ritmo delle storie (ma, come dicevate, infondo l'intento era puramente umoristico).

    Alcune trovate completamente nonsense sono veramente divertenti e, a fronte di tutto ciò che è venuto dopo, piuttosto originali.

    Ho particolarmente apprezzato il corto sul gatto con gli stivali! Bellissima la scena al cinema con il film di Rodolfo Valentino e intelligente l'uso dei balloons fumettistici per far dialogare i personaggi!
  • Li ho visti oggi.
    Piuttosto noiosi, specie se li decontestualizzo (con la Disney mi permetto di farlo). Ci sono alcune trovate simpatiche, ma il loro valore è più nostalgico/storico che altro.
    Il mio interesse per la serie comunque è stato più che altro per le idee che sono state alla base di questa serie: l'idea di avere un cast fisso nonostante si parli di fiabe one-shot, non collegate fra loro; i baloon dei fumetti; il caso di una gag ricorrente nella serie (quella del gatto che muore perdendo nove vite... ha uno strano retrogusto southparkiano), idea che non so nemmeno se sia stata poi usata in qualche altra serie di corti Disney successiva a queste; e, ovviamente, il concetto di fiaba modernizzata, che come già detto sarebbe stato sfruttato decenni dopo da Shrek e cloni vari.
    Aggiungo che il Re mi ha ricordato un Re Mida che vidi da piccolo (non ricordo se appartenesse ad un corto Disney oppure no... non sono nemmeno sicuro fosse un corto, in verità :P) e che si possono notare tracce del'umorismo sbarazzino che esploderà con Oswald e i primi anni di Topolino.
    Non credo li riguarderei una seconda volta, comunque.
  • Topolino sbarazzino ha scritto:; il caso di una gag ricorrente nella serie (quella del gatto che muore perdendo nove vite... ha uno strano retrogusto southparkiano), e, ovviamente, il concetto di fiaba modernizzata, che come già detto sarebbe stato sfruttato decenni dopo da Shrek e cloni vari.
    Sorpresa sorpresona, c'è stato un tempo in cui anche la Disney era cazzara spinta.
    Poi è arrivato Topolino, ed è iniziata la fase di raddolcimento.
    Tex Avery se ne rese conto.

    e fu così che nacque la concorrenza.





    :solly:
    <Grrodon> Sì ma a 15 anni è troppo vecchia
  • Immagine

    Comunque questa immagine sembra presa da un RPG :asd:
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