[MadHouse/Mamoru Hosoda] Summer Wars

Rin Taro, Otomo, Satoshi Kon e tutto ciò che faticosamente fuoriesce dal Giappone. Film dei Pokémon compresi.
  • Come ha notato chi era a Lucca, è uscito in dvd e blu-ray. Chi vuole comprare il dvd è meglio però che aspetti un po': sembra che si siano scordati l'audio italiano. Il blu-ray invece è a posto. Certo, se il doppiaggio nostrano fosse come quello de La ragazza che saltava nel tempo non sarebbe poi una così grave perdita.

    E a proposito, per quelli che hanno intenzione di recuperare La ragazza che saltava nel tempo prima di vedere Summer Wars (Elik?): il dvd italiano de La ragazza ecc. ha un adattamento che altera il dialogo in molti punti, ed in particolare in un momento chiave ai fini della comprensione della storia, per cui il film è completamente deturpato. L'avevo già scritto nel topic apposito, ma è meglio ripeterlo: il dvd va guardato in originale coi sottotitoli italiani, che invece, miracolosamente, sono corretti.
  • yep, io devo ancora saltare nel tempo. E mi sono già attrezzato, in lingua originale.
    “DISCUSSIONE, NON RECENSIONE!”

    :solly:
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    Finalmente l'ho visto, anche se la visione portava con sè il bagaglio del confronto con "La ragazza che saltava nel tempo", film meraviglioso che reputo essere uno dei migliori lungometraggi prodotti al di fuori della cerchia dorata dei soliti nomi Ghibli/Satoshi Kon.
    Bello, ma il confronto è inevitabile e "Summer Wars" ne esce sconfitto a mani basse.

    Ci sono due mondi, quasi come se fossero due diversi film mescolati tra loro: il piano quotidiano in cui Kenji si reca in visita alla residenza estiva della nonna di Natsuki, e il piano virtuale con OZ soggiogato da Love Machine.
    La vicenda umana è riuscita a catturarmi quasi subito, con Kenji in viaggio verso la casa della nonna e trovatosi coinvolto in un finto fidanzamento; a differenza di Rebo non mi sembra che tutti i personaggi siano caratterizzati ottimamente, molti sono comparse appena accennate ma questo contribuisce a restituire la sensazione di spaesamento che si ha quando si viene introdotti in una compagnia numerosa in cui non si conosce nessuno. Credo che il tutto si affossi un po' nella parte centrale, quando ci si concentra di più su OZ e parte la soap opera dello zio ribelle, per poi riprendersi sul finale.
    La trama tecnologica invece inizialmente mi aveva lasciato un po'indifferente, più attraente per la forma che per la trama in sè: di tanto in tanto però ci sono dei momenti interessanti, soprattutto quando il mostrone creato da milioni di avatar inizia a combattere. Poi purtroppo succede una cosa un po' bizzarra, ovvero gli autori decidono di affossare la trama con un non-climax a mio parere abbastanza assurdo: il combattimento è avvincente, però poi tutto si risolve con la scena del casinò conclusa con un deus-ex-machina un po' forzato, e a peggiorare la situazione c'è una risoluzione finale a suon di codici digitati su una tastiera. È la risoluzione più naturale per una trama cybernetica, ma visivamente mi è sembrata un po' povera rispetto a quanto era successo fino a quel momento. Anche il collegamento tra i due mondi non mi ha convinto del tutto: l'unico momento di effettiva coesistenza è quando tutto il parentame fà forza a Kenji, ma mi è sembrato un po' pochino.
    Lo so che sembro troppo critico nei confronti di questo film, ma ho parlato degli aspetti negativi perchè quelli positivi li ha già elencati Rebo e li condivido: mai in vita mia avrò da ridire su un character design di Sadamoto, e l'atmosfera estiva che si respira è una boccata d'aria fresca.

    C'è da dire che il film ha più di una similitudine con il secondo film dei Digimon (in Occidente inserito come seconda parte di "Digimon: The Movie"), diretto dallo stesso Mamoru Hosoda: anche lì i protagonisti dovevano salvare un mondo virtuale che aveva influenze dirette col mondo reale, in una pellicola che sicuramente ha ispirato in qualche modo Summer Wars.
    ...e ora? Non si nulla di un eventuale nuovo progetto Hosoda/Okudera/Yamamoto, ma per me ormai sono un trio imprenscindibile, riescono a creare opere davvero valide e soprattutto con uno stile riconoscibile che può competere con i mostri sacri Ghibli.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
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  • C'erano voci su un nuovo titolo del trio attualmente in lavorazione, ma nulla di certo.

    Sui personaggi, in effetti intendevo caratterizzazione soprattutto grafica (design+animazione). Pur essendo così tanti, ciascuno ha una fisionomia ed un atteggiamento spiccato; capisci subito che "tipo" sono, solo dall'aspetto e dalla maniera in cui agiscono.

    Ho letto che da poco è uscito in Italia (Panini) il manga tratto dal film, in tre volumi. Considerando che il manga de La Ragazza che saltava nel tempo era orrido... meglio avere qualche informazione in più prima di procedere all'acquisto.
  • Un capolavoro, niente da aggiungere. Grazie per la notizia del manga, cerco qualche informazione e se i disegni valgono mi fiondo in fumetteria :)
  • Dimenticavo: un tratto che purtroppo non può essere colto facilmente è che, come molti film d'animazione giapponese, ha diversi riferimenti alle divinità del pantheon shinto. Per esempio, la trasformazione finale della protagonista femminile secondo me cela un implicito riferimento ad Amaterasu, la grande dea del sole. Purtroppo ho visto il film una volta sola e non mi sono concetrata su tutte le citazioni mitologiche, ma credo che ad un'analisi più attenta si scoprono numerose e squisite allusioni alle figure tradizionali.
  • Ho preso il primo volume del manga, e secondo me qualcosa vale. Rispetto al film aggiunge piccoli dettagli che hanno un loro perché.

    Interessante la faccenda di Amaterasu. Ci sarebbe da approfondire.
  • Rebo ha scritto: Interessante la faccenda di Amaterasu. Ci sarebbe da approfondire.
    http://www.sailormoon.tv/1_informazioni ... ojap_2.gif

    Il confronto con l'iconografia tradizionale e quella del personaggio nell'ultima scena di battaglia... impressionante

    http://utw.me/images/sw2.jpg
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