Sarà mio il prima possibile!

Qualche anticipazione sul volume direttamente dalla stessa Autrice:

http://www.collezioneggio.com/index.php ... &Itemid=57

Porc.
Devo assolutamente prenderlo.

Ne parla anche Tito Faraci qui, dove svela che sta scrivendo su disegni della Ziche una "roba di topi"... very interesting...

Elik ha ragione, ci si mette troppo poco a leggere i libri della Ziche!
Ma forse la loro forza sta anche in questo: piccole pillole di quotidiana follia e satira sulla vita di tutti i giorni, da poter leggere anche singolarmente nello spazio di un minuto per ridere un po' sopra ai proprio guai, perfettamente sitgmatizzati dal personaggio di Lucrezia, alter-ego di Silvia Ziche.
Prove Tecniche di Megalomania, arraffato a Lucca, rientra perfettamente in quest'ambito: diviso in 5 capitoli tematici - ognuno presentato da una breve introduzione della blogger Pulsatilla, caustica e adatta al ruolo di "presentatrice" - , l'autrice affronta i temi dell'aspettativa verso la vita, della ricerca del vero amore da parte della donna, dell'insoddisfazione lavorativa legata alla sensazione di meritare/valere di più, del confronto con il mondo che ci circonda e dulcis in fundo, del tempo che passa inesorabilmente e che, se pur stigmatizzato verso l'invecchiamento estetico rivela la profonda crisi che porta il pensare agli anni che scorrono.
Tutti questi temi universali vengono trattati dalla Ziche attraverso il personaggio di Lucrezia, che basta a se stessa e all'autrice per raccontare questi spaccati filosofici di vita quotidiana; ma all'occorenza non mancano i contributi del cane Oliver, della madre, della nonna e dell'ex-fidanzato, che offrono nuovi e dissacranti punti di vista alla tragicomica rappresentazione della vita.
Ogni autore, quando affronta questi temi, ha il suo stile: Silvia usa lo strumento dell'ironia, come detto, e il mezzo con cui la comunica... sarebbe vago dire che è il fumetto. E' il racconto breve, a volte brevissimo: queste finestre di riflessione e divertimento possono durare lo spazio di una vignetta a tutta pagina, di una tavola autoconclusiva o addirittura di brevi storielle da 2 a 6 tavole.
In tutto questo ovviamente giganteggia Lucrezia, prototipo di donna-media in cui penso molte rappresentanti del gentil sesso si immedesimeranno; ma il linguaggio universale che la Ziche adotta usando il suo personaggio fa sì che anche noi ometti possiamo apprezzare questo lavoro, riconoscendo magari amiche e fidanzate in Lucrezia e ridendo delle idiosincrazie e dell'odierna pazzia di cui siamo tutti vittime, e di cui Lucrezia si fa specchio e sollievo, dato dalla risata.