[Tim Burton] Dark Shadows

Una cartella dedicata a quel grande magico calderone che è il cinema e al fascino magnetico che lo schermo gigante continua ad esercitare ancora oggi.
  • Visto. Al momento vado di fretta, quindi non mi perdo in recensioni ("ma quando mai lo fai" fa eco un coro), ma mi sento di consigliarlo.
    Non posso tuttavia esimermi dall'applaudire Barnabas, il vampiro della pellicola, vuoi per l'interpretazione di un Depp sicuramente in forma, vuoi perché è nell'aspetto il conte Orlok del Nosferatu di Murnau coi capelli (giuro, ha perfino quelle meravigliose mani ossute e artigliate) con l'ovvia eccezione della dentatura che interessa i canini e non gli incisivi (come nonno Fisher insegna), mentre nei modi c'è un'ispirazione anche al buon vecchio Lugosi.

    Mi squilla il cellulare. Fuggo.
  • Visto ieri sera.
    Giudizio positivo. Non c'è da gridare al capolavoro, a mio parere, e sicuramente non siamo dalle parti del Burton dei tempi d'oro.
    Ma c'è un abisso tra questo film e la precedente opera di Burton (quell'Alice in Wonderland che mi deluse molto): in questa nuova pellicola fortunatamente la trama è meno banale e ricalca meno i cliché del genere di riferimento, cosa che invece accadeva con Alice in relazione a una trama fantasy piuttosto piatta e didascalica.
    Dark Shadow di certo non brilla di originalità, tra vaghe influenze dalla Famiglia Addams, la tematica dell'importanza della famiglia che resiste anche ai secoli e l'impegno del protagonista per riportare la famiglia alla ricchezza dei tempi migliori... ma il tutto è raccontato in modo sicuro e solido, di modo che anche uno spunto non eccessivamente innovativo possa risultare comunque godibile. Proprio grazie a questa capacità narrativa abbiamo poi alcune sorprese durante lo svolgimento della storia, niente di eclatante forse ma soluzioni meno ovvie che rimettono in discussione alcuni passaggi.
    Lo "scontro finale" è gestito davvero bene, sia come estetica che come regia, e la conclusione del film riesce a concludersi in maniera da una parte prevedibile ma dall'altra meno scontata di quanto potesse essere.
    Gran parte del merito va sicuramente ad alcune persone in particolare: Burton in primis, che qui si sente decisamente a proprio agio con una storia che vede per protagonista un vampiro maledetto da una strega che si trova nella famiglia dei suoi discendenti... ambigui, chi più chi meno. Un campionario umano e un'atmosfera che hanno contraddistinto la stragrande maggioranza della produzione burtoniana, e che permette al regista di muoversi con scioltezza.
    Johnny Depp è l'altro grande responsabile della riuscita del film: l'attore ha profuso tutto il suo charme e le sue migliori espressioni facciali nella parte del vampiro Barnabas, che doveva risultare una persona di alto lignaggio appartenente ad un'altra epoca e nel contempo un vampiro. Ne risulta un personaggio glaciale, quasi ingessato, nobile nel portamento e nelle reazioni capace però di cedere alla più cupa disperazione nei momenti critici. Depp ci regala un'altra splendida interpretazione.
    Ma una menzione la meritano anche Eva Green, davvero arrapante nei panni della strega tentatrice e perfida, e Chloe Moretz che ho trovato cresciuta rispetto a Kick-Ass ma sempre ottima e calata nel personaggio della ragazzina problematica.
    Buona anche la mogliettina di Burton, e la Pfeiffer interpreta bene la parte della matriarca della famiglia, applica al personaggio le giuste dosi di sentimento e doti imprenditoriali.

    Il risultato è un film davvero godibile, con pregi su più livelli - di scrittura, di regia, di recitazione - e che, come sostenevo nel primo post, è davvero la quintessenza della burtonianità. Del Burton buono, però ;)
    Andrea "Bramo" L'Odore della Pioggia
    Osservate l'orrendo baratro su cui è affacciato l'universo! ... senza spingere...

    LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!

    SEGUI LOSPAZIOBIANCO SU:
    Twitter | Facebook
  • Sono uscito dal cinema con la sensazione di aver visto un filmetto.
    Chiariamoci: Tim Burton è sempre Tim Burton. Ci stavo pensando durante la visione: le sue inquadrature di una barchetta al largo illuminata dalla luna o altre scene simili, hanno quel tocco fantastico che il regista utilizza sempre creando il corrispettivo cinematografico delle illustrazioni di un libro di fiabe.
    Il suo sguardo fantastico sulle cose, i suoi mondi pittoreschi... gli va riconosciuto che ha uno -stile-. Che di questi tempi non è poco.
    Però ultimamente i suoi film sono più forma che sostanza.
    Per il resto, la storia, i personaggi, la sceneggiatura... mah. Senza il "filtro Burton" sarebbero B-movie da sabato pomeriggio su Italia 1, che lui nobilita, un po' col suo tocco magico, un po' col suo nome che trascina sull'onda del talento di un tempo.
    Io comunque ancora ci credo, prima o poi spunterà una gran bella storia in stile Big Fish o Sweeney Todd che permetterà al buon vecchio Tim di usare in modo efficace tutti i suoi burtonianismi.

    Nel frattempo si merita un bel "AHAH!" la Tim Burton Collection, un cofanetto uscito in occasione di Dark Shadows e pubblicizzato come la raccolta dei migliori film di Tim Burton, in cui manca Big Fish.
    Ma per piacere.
    Deboroh troppppppppo Web 2.0!
    Nerdlandia - Facebook - Blog - Flickr - Youtube
  • Non so quanto la produzione sia intervenuta in fase di post-produzione, mutilando o alterando il film, ma a me ha dato l'impressione di essere stato troppo compresso.

    Mi pare sia tratto da una serie TV inglese (che non conosco, mea culpa =^___^= ), se così fosse, la sensazione potrebbe essere giustificata, ma in generale trovo che il film pecchi di superficialità.

    il film comincia con un personaggio (la nuova governante), ne suggerisce carattere e segreti e poi semplicemente... se la perde per strada, e la recupera verso la fine come deus ex-machina della vicenda.

    Fosse stato un altro regista lo avrei tacciato di incapacità, dato che sembra lasci campo libero a Deep, per rubare la scena agli altri.
    Sarà anche l'amante di Burton, ma sarebbe meglio se un buon regista dirigisse i suoi film col cervello che ha sopra il collo, non con quello dentro le mutande.

    Per il resto, mi sono piaciute diverse scelte, tipo il padre del bambino che ogni volta appare come un immaturo e che si prende i suoi spazi, senza esagerare, ma uscendone ben caratterizzato.
    Tutti gli altri mi paiono poco approfonditi

    Eccetto appunto Barnabas che da personaggio, diventa mattatore e istrione di tutto il film, e non ritengo che sia un pregio.
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Eccomi con la recensione vera (non ci credevi eh Bramo?).
    Mi accodo a quanto scritto sopra dagli altri utenti specialmente da FaGian. Il difetto principale del film è sicuramente il trattare molteplici aspetti con superficialità. Oltre all'esempio della nuova governante, presentata concedendole grande importanza e poi abbandonata lì [spoiler](e di cui ci si dimentica anche di far capire bene il discorso del cambio di nome)[/spoiler], c'è anche il bambino che dice di vedere [spoiler]la madre in forma di fantasma[/spoiler] anche lui presentato quasi come personaggio importante e poi diventato di contorno. C'è poi anche la figlia che [spoiler]diventa lupo mannaro[/spoiler], fatto su cui Burton avrebbe potuto dare varie dritte indirette per rendere la scoperta meno straniante, mentre invece sembra quasi una trovata tirata fuori in un momento in cui era a corto di idee. Tutti e tre questi personaggi fanno la parte di deus ex-machina nell'ultima parte di film il che non migliora certo la loro situazione: una sequenza pre-finale con rivelazioni e messa in scena di particolari mostrati precedentemente è accettabilissima, ma è anche vero che è necessario presentarli nel modo giusto, dare qualche piccola dritta, altrimenti l'impressione è di essere presi per il culo.
    Il film si focalizza troppo su Depp (il cui vampiro Barnabas, lo ripeto è una gioia per gli occhi sia per l'interpretazione sia per l'omaggione ambulante dei più famosi vampiri precedenti che rappresenta) che in effetti rimane l'unica vera stella della scena, il che in questo caso è un male, perché non lo è per la qualità del lavoro ma proprio per la quantità di scene in cui è protagonista. A poco servono dunque le pur buone interpretazioni di Eva Green, della Carter (uno dei personaggi secondari più riusciti), di Jackie Haley (il domestico/servitore di Barnabas Loomis), e della Pfeiffer. Se poi teniamo conto che solo i primi tre hanno un numero di scene sufficienti a delinearli nel modo giusto...
    Immenso il cammeo di Alice Cooper (e splendida la battuta di Barnabas :asd: ), durante il quale hanno dovuto legarmi per impedirmi di cantare a squarciagola No More Mr. Nice Guy.
    Nell'insieme non mi sento di definirlo un brutto film, ma pur essendo in pieno stile gotico alla Burton, infarcito di effetti speciali molto suggestivi, raffinati e mai esagerati, nonché poggiato su più d'un buon attore, mostra troppe lacune nella sceneggiatura. In più d'un punto sembra finalmente ingranare per poi ricadere nuovamente. Troppo spesso sbanda, perde la traiettoria, quasi sembra improvvisato.
    Insomma, da uno come Burton ci si aspettava molto, ma molto di più.

    DeborohWalker ha scritto:Nel frattempo si merita un bel "AHAH!" la Tim Burton Collection, un cofanetto uscito in occasione di Dark Shadows e pubblicizzato come la raccolta dei migliori film di Tim Burton, in cui manca Big Fish.
    Ma per piacere.

    Immagine
  • Eddy ha scritto: [spoiler](e di cui ci si dimentica anche di far capire bene il discorso del cambio di nome)[/spoiler]

    [spoiler]Spiegazione intradiegetica: essendo evasa da un manicomio, assume un nome falso per non essere rintracciata.
    Spiegazione extradiegetica: due personaggi della serie originale stati fusi in uno e hanno usato entrambi i nomi come in-joke.[/spoiler]
    Comunque concordo che il personaggio è gestito male, presentato all'inizio e ripescato alla fine senza mai approfondirlo adeguatamente, e la trama romantica sembra buttata lì tanto per accontentare le fan di Twilight. Forse bisognerebbe conoscere la serie televisiva per godere appieno il film, ma per noi che non l'abbiamo mai vista ci sono troppe cose che sembrano infilate a forza nella trama e non portano da nessuna parte.
    Per il resto ho apprezzato molto la ricostruzione delle atmosfere degli anni '70 e alcune trovate ironico-parodistiche. Visivamente il film ha il suo fascino ma scivola più volte nel manierismo.
  • Cercando informazioni sulla serie storica (che è USA, non inglese), ho trovato questa pagina di Wikipedia

    http://it.wikipedia.org/wiki/Dark_Shadows

    dove si racconta anche che il cast di attori ricopriva diversi ruoli, addirittura nello stesso episodio, creando parte dell'atmosfera straniante che decretò il successo del telefilm.
    Oltre a ciò anche l'inserimento della componente soprannaturale, venne gestita inizialmente quasi come nell'albo di PK "Ciak, Azione!", cioè alla... "membro di segugio".

    Questo mi ha portato a pensare che Burton possa aver approcciato il film alla stessa maniera, per mantenere il sapore della soap-opera originale.
    Sarebbe una scelta da vero nerd-per-nerd, ma chissà perchè non la vedo così improbabile come cosa, visto il regista in questione.

    EDIT:
    Ho anche letto che
    Nel film saranno presenti anche alcuni cameo importanti. Al San Diego Comic-Con International del 2011 venne annunciato infatti che quattro attori del cast originale della serie (Jonathan Frid, Lara Parker, David Selby e Kathryn Leigh Scott) sarebbero apparsi brevemente nel film.
    Qualcuno sarebbe così gentile da dirmi dove compaiono? :)
    Grazie
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • FaGian ha scritto:venne gestita inizialmente quasi come nell'albo di PK "Ciak, Azione!"
    Ho dovuto pensarci un attimo, credendo ti riferissi al titolo di qualche breve, ma... intendevi forse "Motore/Azione"?
  • Tyrrel ha scritto:
    FaGian ha scritto:venne gestita inizialmente quasi come nell'albo di PK "Ciak, Azione!"
    Ho dovuto pensarci un attimo, credendo ti riferissi al titolo di qualche breve, ma... intendevi forse "Motore/Azione"?
    Si, quella di Faraci/Ziche.

    Purtroppo la memoria fa difetto, abbi pazienza -_______-
    La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessi =^__^=)
  • Visto solo questa sera. Bel film, mi è piaciuto e ha saputo fornire una bella atomosfera burtoniana, con quel gotico misto a divertimento che mi ha fatto amare molte sue pellicole. Però a livello di sceneggiatura non mi ha molto convinto: concordissimo con quanto afferma Eddy. Troppi personaggi che imho non sono stati gestiti al meglio (il bambino sostanzialmente inutile, la figlia licantropo bof), e qualche passaggio al momento non chiaro (perché Barnabas viene lasciato in casa legato nella tomba sotto gli occhi di tutti?), o frettoloso tipo la chiusura sbrigativa della famiglia con tutti i membri che guardano l'incendio con la sicurezza che "continueranno ad esistere"... ma tutto sommato il film è promosso e la storia è interessante. Ci sarebbe anche un difettino che ho notato a livello di tono: penso sia stato l'unico film che abbia mai visto del quale non riuscissi a capirne il genere. All'inizio sembrava parecchio cupo, serio alla Sleepy Hollow/Sweeney Todd (l'intro con la voce "cattiva" di Boccanera, la sequenza del treno, Barnabas che sbuca dalla tomba e uccide gli operai) per poi passare nel surreal-demenziale alla Beetlejuice come se niente fosse. Insomma, nel complesso mi è parsa una pellicola indecisa, ma riesce a farsi apprezzare sotto molti altri aspetti.
    Tra l'altro la soap opera di 1225 puntate da cui è tratto il film è stata recentemente raccolta nella sua totalità in un fighissimo cofanetto DVD, e se fossi un maniaco che comprende perfettamente l'inglese forse forse me lo prenderei pure. Per fortuna non lo sono. :P

    Oh, comunque la scena della scopata distruttiva è stupenda.
  • Torna a “Cinema a 360°”